Mio fratello gemello

di
genere
incesti

Non scorderò mai quel giorno, il giorno in cui feci il mio primo pompino a mio fratello gemello, fu un’esperienza mistica, bellissima ed eccitante; quel giorno mio fratello e io festeggiammo il nostro sedicesimo compleanno, e come ogni anno, invitammo un po’ di amici; ricordo che quando l’alcol fece un po’ di effetto su mio fratello, senza pensarci un attimo, si portò nella nostra stanza il suo trombamico, era un tipo piuttosto effeminato, e ogni tanto veniva a casa nostra per farsi inculare da mio fratello; ricordo molto bene come ansimava, mentre mio fratello se lo scopava, e io sbirciavo dalla serratura della porta mentre gli invitati e i nostri genitori festeggiavano in salotto; amavo guardare mio fratello scoparsi il suo amico, e amavo anche guardarlo mentre si masturbava, e siccome condividevamo la stanza, succedeva spesso. Mio fratello era un tipo piuttosto attivo sessualmente, si scopava chiunque, ragazze e ragazzi, non aveva preferenze, io dal canto mio mi consideravo bisessuale, ma non ero mai stato con nessun ragazzo ma solo con ragazze, l’unico cazzo che avessi mai visto era quello di mio fratello.
Quando la festa finì e tutti gli invitati se ne andarono, mio fratello ed io eravamo piuttosto ubriachi e così andammo a dormire nella nostra stanza, ma come ogni sera prima di dormire, mio fratello tirò fuori il cazzo e iniziò a masturbarsi, vedendo quel magnifico arnese mi eccitai e così iniziai a masturbarmi anch’io; succedeva spesso, non era una novità, ogni notte ognuno nel proprio letto, ci masturbavamo senza nessun problema; ma quel giorno gli ormoni mi fecero fare pensieri sporchi, più del solito, e completamente annebbiato dall’alcol, feci qualcosa che prima di allora non avevo mai fatto; andai nel letto di mio fratello, e mi fiondai con la bocca sul suo cazzo, me lo infilai tutto in bocca e iniziai a ciucciarlo con tutta l’energia che avevo in corpo, mio fratello sbalordito mi guardò, ma probabilmente per via dell’alcol, non mi disse niente, e cominciò a godersi il mio pompino; facevo su e giù con la testa, sentivo il suo sapore, il suo odore, e mi eccitavo sempre di più, usavo per bene la lingua sulla cappella rossa, scendevo giù per l’asta fino ad arrivare alle palle grosse e pelose; rimasi a leccargli le palle circa cinque minuti e poi risalii lungo l’asta con la lingua, fino al glande, e mi infilai di nuovo tutto il cazzo in bocca, fino a sentirmelo sulle tonsille, poi me lo sfilai dalla bocca e poi di nuovo tutto fino alle tonsille, e il tutto mentre mio fratello ansimava e ripeteva in continuazione: -bravo fratellino, succhiamelo tutto-;
Andai avanti per circa venti minuti, finché finalmente ricevetti la mia ricompensa; mi prese la testa con le mani, e mi scaricò in bocca un’incredibile quantità di sborra calda e dal sapore buonissimo; pulii fino all’ultima goccia di sperma dal suo cazzo e me ne andai a dormire soddisfatto. Il giorno dopo ero imbarazzatissimo, e non riuscivo a guardare negli occhi mio fratello, tutto quanto era successo per colpa dell’alcol, ma mio fratello face finta di niente; e la sera come se niente fosse si infilò sotto le mie coperte, e mi chiese all’orecchio: -me lo fai un pompino anche oggi?-, io rimassi di stucco, ma alla fine glielo feci. Da quel giorno non ho mai smesso di succhiare il cazzo a mio fratello gemello, anche adesso che abbiamo tutti e due 24 anni; e i nostri genitori non l’anno mai scoperto.

scritto il
2018-03-28
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