Scrittori in riTiro
di
Mia Sempre
genere
orge
Ci conoscemmo pochi mesi fa su di un sito per scrittori dilettanti, uno di quelli che pubblicano i racconti e danno la possibilità ai vari autori di mettersi in contatto fra loro per scambiarsi pareri, giudizi e commenti.
Fin da subito con alcuni di essi lo scambio di messaggi e consigli vari di scrittura ha permesso di creare un legame che di giorno in giorno si è fatto più intenso e stimolante, fintanto che in sei abbiamo deciso di incontrarci.
Gli invitati all'incontro, i sei partecipanti, siamo io Mia Sempre, l'altro motociclista DeLirio, Signor Bianco il preciso, DevilMan il fissato dei frustini, REalistico73 l’ossessionato dal realismo e infine l’altra donna del gruppo AMAlia.
Siamo tutti molto diversi con gusti e preferenze tutte da scoprire, nello scambio delle prime mail lasciammo questi particolari caratteriali al mistero per concretizzare invece i dettagli del luogo giusto dove incontrarsi e decidemmo essendo tutti del nord italia che un bel locale a Verona avrebbe fatto al caso nostro.
Il Signor Bianco da puntiglioso qual’è si è preso la responsabilità della scelta definitiva, comunicando ad ognuno dei sei il nome del locale, a noi non restava altro che accertarci della preferenza ed impostare il navigatore presentandosi la sera concordata.
Passarono poche settimane perché venisse anche stabilita la data, durante le quali le conversazioni si son fatte di volta in volta più personali, senza mai scendere nello sconcio o nel volgare, eravamo pur sempre degli pseudo scrittori in cerca di conferme, perciò di comune accordo trovammo anche il giorno giusto per tutti.
Venerdì sera.
La Tana dei Leoni, appena fuori il centro storico di Verona, ore 20.30, questi gli accordi precisi.
Arrivammo DeLirio ed io uno poco prima dell'altra, ognuno in sella alla propria moto, il Signor Bianco e Realistico73 parcheggiando le rispettive auto insieme, poco dopo giunge DavilMan accostandosi con la sua berlina nera, per ultima in taxi arriva AMAlia catturando ogni sguardo e un po’ della mia invidia.
È una bella donna sulla cinquantina, molto curata, con delle belle forme prosperose, contro le mie misure sicuramente meno appariscenti, ce n'è per tutti i gusti mi venne da pensare sorridendo.
Finalmente eravamo tutti veri e potevamo guardarci ed ascoltarci invece del solito leggerci.
Dopo un primo sguardo veloce nel parcheggio, ci avviciniamo per presentarci ma
DavilMan interrompe tutti dicendo che avremmo continuato dentro.
La Tana dei Leoni, al primo piano è un RistoLibreria, un locale moderno in un ambiente antico, ricavato tra le mura di una vecchio palazzo.
Ci si arriva salendo un'ampia scalinata che porta all'ingresso, entrando noto subito il salone con i tavoli ed il contrasto fra i libri ordinati nelle vecchie librerie di legno e gli arredi moderni dove anche luci e faretti danno carattere all'ambiente.
Il cameriere si accerta della nostra prenotazione e ci accompagna in una parte laterale del salone, come chiuso in una nicchia si trova il nostro tavolo, rotondo, come a voler dare piena parità ad ogni commensale.
Ci accomodiamo, Il Signor Bianco è il primo a parlare spiegandoci che conosce il posto e sa che sarà di nostro gradimento, sia per la cena sia che per il dopo cena.
Il Tempo scorre tra antipasti e discussioni di sintassi, tra un primo e la grammatica, tra un secondo e i verbi corretti, tra un dessert e le passioni che ci spingono a scrivere.
Di fantasia in fantasia, e di vino in veritas, l'atmosfera si scalda e ci lasciamo andare in vere e proprie provocazioni.
Io e AMAlia siamo sedute quasi di fronte, la guardo ed è eccitata anche lei e questo mi fa essere più sfacciata.
Bevendo un'altro sorso infatti, ironizzo sull’ipotesi che questo incontro tra scrittori, comunque di genere erotico, avrebbe potuto finire senza che ce ne potessimo rendere conto in un'orgia, domandandomi poi a chi questo sarebbe dispiaciuto.
Scoppiarono tutti a ridere, come a voler sottolineare che era scontato.
Risero tutti tranne DavilMan, sempre il più serioso, ma comunque molto coinvolto perché sento la sua mano sulla mia coscia che mi accarezza salendo curiosa.
Prima che arrivi il caffè, mentre ero presa dal parlare, dall'ascoltare e dal farmi palpeggiare mi sono accorta che intanto AMAlia era sparita sotto al tavolo e non capivo a chi stesse dando piacere, ma ero certa che avesse un cazzo in bocca sentivo il risucchiare.
L'eccitazione sale, Realistico73 e il Signor Bianco si alzano, credo per pagare il conto, io e DavilMan restiamo seduti a toccarci, DeLirio con Amalia sotto al tavolo.
I due pagano la cena, ma noto che s'intrattengono con il proprietario il quale prende da un cassetto una chiave con una testa di leone e annota alcuni dati dei due clienti.
Tornano al tavolo, ci mostrano la chiave e compiaciuti ci esortano a seguirli dicendo che avevano preso l’appartamento al piano di sopra del palazzo e che avremmo potuto continuare là le nostre discussiîoni da scrittori in riTiro.
Alzandoci dal tavolo DavilMan si appropria della bottiglia di Armagnac, peccato lasciarla, DeLirio risolleva AMAlia e raggiungiamo lo scalone centrale per salire tutti nell'appartamento.
È molto spazioso ed elegante, con un grande divano, un'ampia finestra che dà sulla città, un camino, vedo la cucina e qualche scalino che conduce al reparto notte.
I due che hanno offerto la cena si accomodano sul divano, guardando me e AMAlia con aria di sfida, gli altri due alle nostre spalle chiudono la porta, si girano e i avvicinandosi ci invitano ad andare verso il divano.
“È pur sempre un incontro di lettura” sento dire da Realistico73 mentre prende il suo tablet e sfogliando cerca un racconto adatto, sceglie ed inizia a leggere, le parole scorrono, le fantasie corrono, quando d'un tratto mi sento spingere giù in ginocchio, è DavilMan al mio fianco a farlo, mi volto alla mia destra e noto la mia collega subire lo stesso trattamento da DeLirio.
Da quella posizione ci venne naturale avvicinarci ai due seduti e cominciare a slacciare i bottoni e da ingorde cercare ognuna il suo lecca lecca da succhiare.
Li troviamo già duri e come fosse una gara io e AMAlia facciamo a chi lo spinge più profondo in gola, intanto sento e vedo le mani che da dietro ci spogliano della parte sotto dei vestiti lasciandoci chine a quattro zampe, con il culo nudo, aperte e soffocate dall ingoiare i cazzi.
DavilMan non vedeva l'ora, si sfila la cintura di pelle dai passanti dei jeans, la sento scorrere, la sento scivolare sulla pelle del mio culo.
AMAlia ingoia e geme per le due dita che le scavano dentro.
Ho le palle in bocca, il cazzo che mi struscia in faccia, la fica che mi pulsa e comincia a colare stuzzicata dalla scena accanto a me, è come vedere o essere dentro un film, vedevo il piacere che avrei potuto provare.
Ma DavilMan non aveva intenzione ora di darmene, infatti senza preavviso mi scocca una cinghiata sul culo che mi strappa un grido ma non mi muovo, pochi secondi e ne arriva un'altra, fa una breve pausa abbassandosi per darmi una leggera carezza e per apprezzare da vicino il rossore provocato.
Si abbassa di più, viene vicino al mio orecchio sussurrando : “ Ti avevo detto che mancava una bella frustatina…” poi ridendo si rialza per continuare ancora, non sento dolore, solo bruciare la pelle e mi piace.
Mi volto tenendo in mano il cazzo e segandolo vedo che AMAlia, con ancora in bocca quello di Realistico73, sta per essere scopata da DeLirio, sento i suoi gemiti e poi la sua mano che cerca la mia fica.
La scena è questa:
sul divano i due che si fanno succhiare il cazzo, noi in ginocchio mezze nude, una sbattuta forte, l’altra con due dita di colui che sta riempiendo di colpi la mia vicina, nella fica, un cazzo in gola e sonore frustate da contorno.
Mi fa scivolare la cintura su tutta la mia pelle, mi percuote in vari punti, nell’interno coscia, sulle piante dei piedi, sulla schiena, ma la carne del mio culo che trema sotto i suoi colpi è ciò che lo attira di più, perchè è sempre lì che torna.
Lo schioccare della cintura, i gemiti, le grida soffocate, i respiri affannati mischiati all’odore intenso del sesso riempiono la stanza mentre qualcuno esplode di piacere perché mi sento riempire la faccia di sperma, anche AMAlia ha la sua buona dose e la vedo mentre scivola distesa sul tappeto.
Entrambe credemmo che il rapporto fosse finito lì, ma ci sbagliavamo.
DavilMan non aveva ancora liberato il suo seme, chiese supporto al Signor Bianco con un’occhiata d’intesa, che lo aiuta a sollevarci di peso.
Ci conducono ad un tavolino al quale ci fanno appoggiare distese con la pancia, testa contro testa, siamo una all’opposto dell’altra, aperte a 90 pronte ad essere usate dai nostri colleghi di racconti, riusciamo a guardarci mentre sentiamo lo strusciare delle cappelle.
Sento quella del Signor Frustino finalmente, che mi apre deciso, mi tiene la testa ferma con la mano mentre mi assesta con la forza del bacino dei colpi che mi fanno sussultare.
Realistico73 dietro ad AMAlia la sbatte con forza, ma lento e profondo, per gustarsi a pieno la stretta della fica su tutto il suo bel cazzo, con la mano libera le prende la nuca e gliela gira verso di me costringendoci a baciarci mentre ci scopano.
La scena saffica attira il Signor Bianco e Delirio, che con ancora ben duri i loro cazzi, si mettono ognuno ad un lato del tavolino separando le nostre bocche per portarle a loro e farsi succhiare intanto che si godono le penetrazioni da un punto di vista privilegiato.
Si aggiungono due dita nei buchi dei nostri culi così la pienezza ed il piacere sono al massimo del coinvolgimento dell’intero gruppo.
Per un po si scambiano di posizione entrando ed uscendo da ogni nostro pertugio finché non esplodiamo tutti in orgasmi multipli.
Restammo così sospesi e soddisfatti finché a turno ci faccemmo una bella doccia, si è creato un bel feeling e ci piace guardarci, ci rivestiamo, finiamo un po dell'Armagnac e qualche lettura e poi lasciammo l’appartamento.
Scesi nel parcheggio ci salutiamo dandoci un arrivederci sul sito di racconti.
Ognuno ai suoi mezzi.
...
Fin da subito con alcuni di essi lo scambio di messaggi e consigli vari di scrittura ha permesso di creare un legame che di giorno in giorno si è fatto più intenso e stimolante, fintanto che in sei abbiamo deciso di incontrarci.
Gli invitati all'incontro, i sei partecipanti, siamo io Mia Sempre, l'altro motociclista DeLirio, Signor Bianco il preciso, DevilMan il fissato dei frustini, REalistico73 l’ossessionato dal realismo e infine l’altra donna del gruppo AMAlia.
Siamo tutti molto diversi con gusti e preferenze tutte da scoprire, nello scambio delle prime mail lasciammo questi particolari caratteriali al mistero per concretizzare invece i dettagli del luogo giusto dove incontrarsi e decidemmo essendo tutti del nord italia che un bel locale a Verona avrebbe fatto al caso nostro.
Il Signor Bianco da puntiglioso qual’è si è preso la responsabilità della scelta definitiva, comunicando ad ognuno dei sei il nome del locale, a noi non restava altro che accertarci della preferenza ed impostare il navigatore presentandosi la sera concordata.
Passarono poche settimane perché venisse anche stabilita la data, durante le quali le conversazioni si son fatte di volta in volta più personali, senza mai scendere nello sconcio o nel volgare, eravamo pur sempre degli pseudo scrittori in cerca di conferme, perciò di comune accordo trovammo anche il giorno giusto per tutti.
Venerdì sera.
La Tana dei Leoni, appena fuori il centro storico di Verona, ore 20.30, questi gli accordi precisi.
Arrivammo DeLirio ed io uno poco prima dell'altra, ognuno in sella alla propria moto, il Signor Bianco e Realistico73 parcheggiando le rispettive auto insieme, poco dopo giunge DavilMan accostandosi con la sua berlina nera, per ultima in taxi arriva AMAlia catturando ogni sguardo e un po’ della mia invidia.
È una bella donna sulla cinquantina, molto curata, con delle belle forme prosperose, contro le mie misure sicuramente meno appariscenti, ce n'è per tutti i gusti mi venne da pensare sorridendo.
Finalmente eravamo tutti veri e potevamo guardarci ed ascoltarci invece del solito leggerci.
Dopo un primo sguardo veloce nel parcheggio, ci avviciniamo per presentarci ma
DavilMan interrompe tutti dicendo che avremmo continuato dentro.
La Tana dei Leoni, al primo piano è un RistoLibreria, un locale moderno in un ambiente antico, ricavato tra le mura di una vecchio palazzo.
Ci si arriva salendo un'ampia scalinata che porta all'ingresso, entrando noto subito il salone con i tavoli ed il contrasto fra i libri ordinati nelle vecchie librerie di legno e gli arredi moderni dove anche luci e faretti danno carattere all'ambiente.
Il cameriere si accerta della nostra prenotazione e ci accompagna in una parte laterale del salone, come chiuso in una nicchia si trova il nostro tavolo, rotondo, come a voler dare piena parità ad ogni commensale.
Ci accomodiamo, Il Signor Bianco è il primo a parlare spiegandoci che conosce il posto e sa che sarà di nostro gradimento, sia per la cena sia che per il dopo cena.
Il Tempo scorre tra antipasti e discussioni di sintassi, tra un primo e la grammatica, tra un secondo e i verbi corretti, tra un dessert e le passioni che ci spingono a scrivere.
Di fantasia in fantasia, e di vino in veritas, l'atmosfera si scalda e ci lasciamo andare in vere e proprie provocazioni.
Io e AMAlia siamo sedute quasi di fronte, la guardo ed è eccitata anche lei e questo mi fa essere più sfacciata.
Bevendo un'altro sorso infatti, ironizzo sull’ipotesi che questo incontro tra scrittori, comunque di genere erotico, avrebbe potuto finire senza che ce ne potessimo rendere conto in un'orgia, domandandomi poi a chi questo sarebbe dispiaciuto.
Scoppiarono tutti a ridere, come a voler sottolineare che era scontato.
Risero tutti tranne DavilMan, sempre il più serioso, ma comunque molto coinvolto perché sento la sua mano sulla mia coscia che mi accarezza salendo curiosa.
Prima che arrivi il caffè, mentre ero presa dal parlare, dall'ascoltare e dal farmi palpeggiare mi sono accorta che intanto AMAlia era sparita sotto al tavolo e non capivo a chi stesse dando piacere, ma ero certa che avesse un cazzo in bocca sentivo il risucchiare.
L'eccitazione sale, Realistico73 e il Signor Bianco si alzano, credo per pagare il conto, io e DavilMan restiamo seduti a toccarci, DeLirio con Amalia sotto al tavolo.
I due pagano la cena, ma noto che s'intrattengono con il proprietario il quale prende da un cassetto una chiave con una testa di leone e annota alcuni dati dei due clienti.
Tornano al tavolo, ci mostrano la chiave e compiaciuti ci esortano a seguirli dicendo che avevano preso l’appartamento al piano di sopra del palazzo e che avremmo potuto continuare là le nostre discussiîoni da scrittori in riTiro.
Alzandoci dal tavolo DavilMan si appropria della bottiglia di Armagnac, peccato lasciarla, DeLirio risolleva AMAlia e raggiungiamo lo scalone centrale per salire tutti nell'appartamento.
È molto spazioso ed elegante, con un grande divano, un'ampia finestra che dà sulla città, un camino, vedo la cucina e qualche scalino che conduce al reparto notte.
I due che hanno offerto la cena si accomodano sul divano, guardando me e AMAlia con aria di sfida, gli altri due alle nostre spalle chiudono la porta, si girano e i avvicinandosi ci invitano ad andare verso il divano.
“È pur sempre un incontro di lettura” sento dire da Realistico73 mentre prende il suo tablet e sfogliando cerca un racconto adatto, sceglie ed inizia a leggere, le parole scorrono, le fantasie corrono, quando d'un tratto mi sento spingere giù in ginocchio, è DavilMan al mio fianco a farlo, mi volto alla mia destra e noto la mia collega subire lo stesso trattamento da DeLirio.
Da quella posizione ci venne naturale avvicinarci ai due seduti e cominciare a slacciare i bottoni e da ingorde cercare ognuna il suo lecca lecca da succhiare.
Li troviamo già duri e come fosse una gara io e AMAlia facciamo a chi lo spinge più profondo in gola, intanto sento e vedo le mani che da dietro ci spogliano della parte sotto dei vestiti lasciandoci chine a quattro zampe, con il culo nudo, aperte e soffocate dall ingoiare i cazzi.
DavilMan non vedeva l'ora, si sfila la cintura di pelle dai passanti dei jeans, la sento scorrere, la sento scivolare sulla pelle del mio culo.
AMAlia ingoia e geme per le due dita che le scavano dentro.
Ho le palle in bocca, il cazzo che mi struscia in faccia, la fica che mi pulsa e comincia a colare stuzzicata dalla scena accanto a me, è come vedere o essere dentro un film, vedevo il piacere che avrei potuto provare.
Ma DavilMan non aveva intenzione ora di darmene, infatti senza preavviso mi scocca una cinghiata sul culo che mi strappa un grido ma non mi muovo, pochi secondi e ne arriva un'altra, fa una breve pausa abbassandosi per darmi una leggera carezza e per apprezzare da vicino il rossore provocato.
Si abbassa di più, viene vicino al mio orecchio sussurrando : “ Ti avevo detto che mancava una bella frustatina…” poi ridendo si rialza per continuare ancora, non sento dolore, solo bruciare la pelle e mi piace.
Mi volto tenendo in mano il cazzo e segandolo vedo che AMAlia, con ancora in bocca quello di Realistico73, sta per essere scopata da DeLirio, sento i suoi gemiti e poi la sua mano che cerca la mia fica.
La scena è questa:
sul divano i due che si fanno succhiare il cazzo, noi in ginocchio mezze nude, una sbattuta forte, l’altra con due dita di colui che sta riempiendo di colpi la mia vicina, nella fica, un cazzo in gola e sonore frustate da contorno.
Mi fa scivolare la cintura su tutta la mia pelle, mi percuote in vari punti, nell’interno coscia, sulle piante dei piedi, sulla schiena, ma la carne del mio culo che trema sotto i suoi colpi è ciò che lo attira di più, perchè è sempre lì che torna.
Lo schioccare della cintura, i gemiti, le grida soffocate, i respiri affannati mischiati all’odore intenso del sesso riempiono la stanza mentre qualcuno esplode di piacere perché mi sento riempire la faccia di sperma, anche AMAlia ha la sua buona dose e la vedo mentre scivola distesa sul tappeto.
Entrambe credemmo che il rapporto fosse finito lì, ma ci sbagliavamo.
DavilMan non aveva ancora liberato il suo seme, chiese supporto al Signor Bianco con un’occhiata d’intesa, che lo aiuta a sollevarci di peso.
Ci conducono ad un tavolino al quale ci fanno appoggiare distese con la pancia, testa contro testa, siamo una all’opposto dell’altra, aperte a 90 pronte ad essere usate dai nostri colleghi di racconti, riusciamo a guardarci mentre sentiamo lo strusciare delle cappelle.
Sento quella del Signor Frustino finalmente, che mi apre deciso, mi tiene la testa ferma con la mano mentre mi assesta con la forza del bacino dei colpi che mi fanno sussultare.
Realistico73 dietro ad AMAlia la sbatte con forza, ma lento e profondo, per gustarsi a pieno la stretta della fica su tutto il suo bel cazzo, con la mano libera le prende la nuca e gliela gira verso di me costringendoci a baciarci mentre ci scopano.
La scena saffica attira il Signor Bianco e Delirio, che con ancora ben duri i loro cazzi, si mettono ognuno ad un lato del tavolino separando le nostre bocche per portarle a loro e farsi succhiare intanto che si godono le penetrazioni da un punto di vista privilegiato.
Si aggiungono due dita nei buchi dei nostri culi così la pienezza ed il piacere sono al massimo del coinvolgimento dell’intero gruppo.
Per un po si scambiano di posizione entrando ed uscendo da ogni nostro pertugio finché non esplodiamo tutti in orgasmi multipli.
Restammo così sospesi e soddisfatti finché a turno ci faccemmo una bella doccia, si è creato un bel feeling e ci piace guardarci, ci rivestiamo, finiamo un po dell'Armagnac e qualche lettura e poi lasciammo l’appartamento.
Scesi nel parcheggio ci salutiamo dandoci un arrivederci sul sito di racconti.
Ognuno ai suoi mezzi.
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