Curiosa a Istambul ( L'Hammam )
di
Philips
genere
etero
Curiosa è una mia amica speciale , questo racconto è il primo di una serie di esperienze vissute in prima persona , ha chiesto un mio aiuto per scriverle e per … ma questa è un’altra storia
Curiosa a Istambul ( l’hammam )
Mi stai parlando della tuo viaggio a Istambul , sei tornata da poco ,
Non a caso Alphonse De La Martine scrisse: “Se a un uomo venisse concessa la possibilità di un unico sguardo sul mondo, è Istanbul che dovrebbe guardare”.
Hai programmato quasi tutto, tour , cene , shopping , ma ti sei presa dei momenti per te , senza guida , C’è molto da scoprire ad Istanbul passeggiando tra le sue strade, , visitandone i luoghi più caratteristici. Il quartiere di Sultanahmet, cuore della città vecchia tutto , evoca l’impero Romano e quello Ottomano,: i minareti e le cupole di magnifiche moschee , l’impressionante cisterna sotterranea, le innumerevoli fontane, il lussuoso palazzo del sultano con annesso harem , ti chiedi come sarebbe vivere in un harem , la routine quotidiana , la gelosia per le/la preferita , il sesso solo quando saresti stata scelta per una notte , poi fai un cenno di disapprovazione con la testa e mi dici no non potrei fare sesso a comando , ci deve essere feeling, atmosfera poi, ci sono i bellissimi hamam
Decidi di staccarti dal tour organizzato , senza guida , trascorri tutto il giorno passeggiando tra stradine , bazar , fuori dai percorsi turistici di rito,
Ti mescoli alla gente , vaghi per i vicoli del centro storico , qualche acquisto poi decidi di rientrare , sono le 17,00 sei stanca , sudata , i piedi in fiamme , i sandali non sono il massimo per lunghe passeggiate , senti il bisogno di fermarti , vedi un bar tipico , decidi di prendere un the e perché no una fetta di baklava al pistacchio , stai per entrare quando rimani colpita da un piccolo edificio di fronte al bar , leggi l’insegna ,, Kasımpaşa Buyuk Hamamı “ Ecco cosa mi ci vorrebbe ora !“ esclami , come se ti avessero sentito , le porte del locale si aprono , una mano ti fa cenno di entrare , …. ti avvicini curiosa, un uomo di una età indefinita , viso scavato , ma sorridente ti invita ad entrare ne hai sentito parlare , ma è la prima volta che entri in un hamam …. Vedi teli stesi ad asciugare , uomini seduti intenti a non fare nulla , ti avvicini al banco , un uomo si alza , fa per fermarti , ma quello al banco gli fa cenno di lasciarti entrare , ti avvicini , non chiedi neppure quanto costa , ti danno un telo molto ridotto , sottile , un guanto di lino , uno spolverino di organza e un gettone , in quel momento ti ricordi che non hai biancheria di ricambio , la tappa non era prevista.
Lo spogliatoio è molto suggestivo, tutto in legno con diverse stanze, ti cambi , lasci i vestiti nell’ armadietto, indossi delle ciabattine di plastica bianche un po’ retro e coperte dallo spolverino entri nell’Hammam, ti senti nuda , il telo veramente piccolo non sai cosa copre ti senti osservata dagli ospiti , dal personale , ma stranamente non ti senti imbarazzata ,,, anzi , passi davanti a uno specchio , ti guardi , è confermato , il telo con copre niente , devi decidere se coprire il seno o il pube , lo spolverino amplifica l’effetto vedo non vedo , decidi per il pube , sei depilata ma non del tutto e il contrasto è evidente , poi cambi idea , che guardino pure , al solo pensiero ti accorgi che ti stai eccitando , ti stai bagnando ….. ho e l’umidita?? No , sei eccitata , sorridi e prosegui verso la camekan una sorta di vestibolo, prendi una tazza di tè ti godi la vista dei locali , l’architettura del 500 , finito il tè ti avvii verso il “soğukluk” una stanza di transizione che permette di acclimatarsi , la luce filtra dalle finestre alte si riflette sulle ceramiche , come tante lingue calde , ne traccia le linee , ti immagini nuda dentro un bagno di vapore , ti guardi intorno , ci sono un sacco di ospiti , poi ti accorgi di essere l’unica donna la cosa ti meraviglia , poi ricordi , che devi aver letto che gli hamam sono divisi in parte maschile femminile solo alcuni , moderni sono misti , però questo non sembra per niente moderno , anzi con i tuoi dubbi procedi lentamente , inizi a sentire gli effetti del caldo , sudi lo spolverino si appiccica , al tuo corpo , delinea le forme del tuo seno i capezzoli sono rigidi , li sfiori con una mano , ti percorre un brivido qualcuno ti fa cenno di seguirlo , non hai fatto in tempo a vedergli il viso , e avvolto in un asciugamano cammina verso un arco , e ti accompagna all’interno , entri nell’ hararet , la stanza è molto calda , piena di vapore l’accompagnatore ti fa segno di sederti e di rilassarti , il sudore ti percorre l’incavo del seno , i fianchi , le cosce sono fradice ti guardi intorno sei sola , l’uomo ti fa capire in qualche modo , un po' in inglese un po' in spagnolo , che quella stanza è riservata alle sole donne , solo l’ingresso è comune e quel giorno l’ingresso era per soli uomini e non capisce perché tu sia stata fatta entrare
Ora , hai la certezza di essere l’unica donna all’interno, Mi dici che non era un uomo bello ma I suoi occhi neri come la notte e le sue mani hai fatto fatica a dimenticarli…. dopo
Ti dice di rilassarti si allontana e tu sei sola nel vapore , caldo , tanto caldo i capelli sono fradici , ti togli lo spolverino rimani solo col telo , vedi l’uomo rientrare , ti guarda e ti fa segno di accomodarti nel centro della stanza dove c’è una grande base di marmo (göbektaşı) riscaldato , senza pensarci , poni il telo sotto di te , ti esponi nuda all’uomo che con un guanto di crine inizia lo scrub (kese) ve verso una nicchia , prende un secchio ti sferza con un getto di acqua fredda , per un attimo ti manca il fiato poi ti fa di nuovo sdraiare , ha cominciato a far cadere dell'olio su di te , le sue mani sono scivolate su di te le sentivi forti erano forti ma nello stesso tempo delicate si muovevano con un ritmo lento si infilavano in ogni tua piega del corpo , ti rilassi ti lasci andare , sei sempre più eccitata , le sue mani si muovono ma mai dove vorresti tu
P) Ti chiedo altri particolari , ti alzi vai verso la cucina ti giri appoggiata al lavello e continui a raccontarmi , C) “ le sue mani si sono posate sulle mie tempie , poi sul collo , sul seno , la sua pelle a cominciato ad avere un profumo di sudore i suoi muscoli irrigidirsi come se aspettasse il mio permesso , la mia mano lo ha bloccato sui miei seni , lentamente l’ho guidato sul ventre e infine sul mio sesso delicatamente , ci siamo seduti uno di fronte all’altro gli ho tolto il telo , aveva il sesso scuro , coperto di peli , il glande rosso gonfio , ho abbassato la testa per prenderlo tra le mie labbra , non ha voluto , mi ha tirato a se , le nostre gambe si sono incrociate mi ha fatto sedere su di lui con la mano ho avvolto il suo pene , ho iniziato a segarlo lentamente , lui mi stringeva il seno , la sua erezione è cresciuta l’ho sentito turgido e l’ho guidato dentro di me , mi ha penetrato prima delicatamente e poi sempre più forte con un fare quasi violento mi sono meravigliata di me per averlo lasciato fare tra noi nessun bacio solo un amplesso bestiale. P) Mi stai eccitando , mi accarezzo il sesso , ti chiedo se ti è venuto dentro mi rispondi di no , ti chiedo di continuare il racconto C) l’uomo era dentro di me , si muoveva con un ritmo veloce , stavo godendo , mi sdraia sulla panca sento il calore sulla schiena , mi solleva le gambe spinge ancora più in profondità , mi sento piena , sciogliere come un pezzo di burro , poi si ferma , mi guarda esce da me , mi sono sentita vuota poi si sdraia su di me e sento il suo sesso pulsare , i fiotti del suo sperma tra noi , caldo , poi le sue dita si sono infilate in me è sceso tra le mie gambe , la sua lingua , le sue dita dentro di me , ho iniziato a tremare vedevo tutto sfuocato ( forse il vapore ) ho iniziato a venire , non riuscivo a smettere di tremare sotto di lui un orgasmo strano intenso testa corpo a vagina che non ho piu' provato
Ora mi dici “ carissimo , dovrei concentrarmi per fare un risotto con asparagi e innaffiato di spumante ma la mia testa e soprattutto la mia vagina non si coordinano , i ricordi hanno eccitato anche me “ ti raggiungo ti abbraccio il ventre da dietro , mi offri il collo le mie mani iniziano ad accarezzarti si stanno infilando dappertutto , non solo le mani , ti pieghi leggermente ed io entro , poche spinte , sei pronta , i racconto ci ha portata al limite il mio sesso ha fatto il resto , vieni lentamente ..... poi ti giri , ti inginocchi mi doni la tua bocca anche io sono pronto vengo , mi vuoi assaggiare ancora una volta .......................................prima che sappia di asparago
Philips ( by curiosa )
Curiosa a Istambul ( l’hammam )
Mi stai parlando della tuo viaggio a Istambul , sei tornata da poco ,
Non a caso Alphonse De La Martine scrisse: “Se a un uomo venisse concessa la possibilità di un unico sguardo sul mondo, è Istanbul che dovrebbe guardare”.
Hai programmato quasi tutto, tour , cene , shopping , ma ti sei presa dei momenti per te , senza guida , C’è molto da scoprire ad Istanbul passeggiando tra le sue strade, , visitandone i luoghi più caratteristici. Il quartiere di Sultanahmet, cuore della città vecchia tutto , evoca l’impero Romano e quello Ottomano,: i minareti e le cupole di magnifiche moschee , l’impressionante cisterna sotterranea, le innumerevoli fontane, il lussuoso palazzo del sultano con annesso harem , ti chiedi come sarebbe vivere in un harem , la routine quotidiana , la gelosia per le/la preferita , il sesso solo quando saresti stata scelta per una notte , poi fai un cenno di disapprovazione con la testa e mi dici no non potrei fare sesso a comando , ci deve essere feeling, atmosfera poi, ci sono i bellissimi hamam
Decidi di staccarti dal tour organizzato , senza guida , trascorri tutto il giorno passeggiando tra stradine , bazar , fuori dai percorsi turistici di rito,
Ti mescoli alla gente , vaghi per i vicoli del centro storico , qualche acquisto poi decidi di rientrare , sono le 17,00 sei stanca , sudata , i piedi in fiamme , i sandali non sono il massimo per lunghe passeggiate , senti il bisogno di fermarti , vedi un bar tipico , decidi di prendere un the e perché no una fetta di baklava al pistacchio , stai per entrare quando rimani colpita da un piccolo edificio di fronte al bar , leggi l’insegna ,, Kasımpaşa Buyuk Hamamı “ Ecco cosa mi ci vorrebbe ora !“ esclami , come se ti avessero sentito , le porte del locale si aprono , una mano ti fa cenno di entrare , …. ti avvicini curiosa, un uomo di una età indefinita , viso scavato , ma sorridente ti invita ad entrare ne hai sentito parlare , ma è la prima volta che entri in un hamam …. Vedi teli stesi ad asciugare , uomini seduti intenti a non fare nulla , ti avvicini al banco , un uomo si alza , fa per fermarti , ma quello al banco gli fa cenno di lasciarti entrare , ti avvicini , non chiedi neppure quanto costa , ti danno un telo molto ridotto , sottile , un guanto di lino , uno spolverino di organza e un gettone , in quel momento ti ricordi che non hai biancheria di ricambio , la tappa non era prevista.
Lo spogliatoio è molto suggestivo, tutto in legno con diverse stanze, ti cambi , lasci i vestiti nell’ armadietto, indossi delle ciabattine di plastica bianche un po’ retro e coperte dallo spolverino entri nell’Hammam, ti senti nuda , il telo veramente piccolo non sai cosa copre ti senti osservata dagli ospiti , dal personale , ma stranamente non ti senti imbarazzata ,,, anzi , passi davanti a uno specchio , ti guardi , è confermato , il telo con copre niente , devi decidere se coprire il seno o il pube , lo spolverino amplifica l’effetto vedo non vedo , decidi per il pube , sei depilata ma non del tutto e il contrasto è evidente , poi cambi idea , che guardino pure , al solo pensiero ti accorgi che ti stai eccitando , ti stai bagnando ….. ho e l’umidita?? No , sei eccitata , sorridi e prosegui verso la camekan una sorta di vestibolo, prendi una tazza di tè ti godi la vista dei locali , l’architettura del 500 , finito il tè ti avvii verso il “soğukluk” una stanza di transizione che permette di acclimatarsi , la luce filtra dalle finestre alte si riflette sulle ceramiche , come tante lingue calde , ne traccia le linee , ti immagini nuda dentro un bagno di vapore , ti guardi intorno , ci sono un sacco di ospiti , poi ti accorgi di essere l’unica donna la cosa ti meraviglia , poi ricordi , che devi aver letto che gli hamam sono divisi in parte maschile femminile solo alcuni , moderni sono misti , però questo non sembra per niente moderno , anzi con i tuoi dubbi procedi lentamente , inizi a sentire gli effetti del caldo , sudi lo spolverino si appiccica , al tuo corpo , delinea le forme del tuo seno i capezzoli sono rigidi , li sfiori con una mano , ti percorre un brivido qualcuno ti fa cenno di seguirlo , non hai fatto in tempo a vedergli il viso , e avvolto in un asciugamano cammina verso un arco , e ti accompagna all’interno , entri nell’ hararet , la stanza è molto calda , piena di vapore l’accompagnatore ti fa segno di sederti e di rilassarti , il sudore ti percorre l’incavo del seno , i fianchi , le cosce sono fradice ti guardi intorno sei sola , l’uomo ti fa capire in qualche modo , un po' in inglese un po' in spagnolo , che quella stanza è riservata alle sole donne , solo l’ingresso è comune e quel giorno l’ingresso era per soli uomini e non capisce perché tu sia stata fatta entrare
Ora , hai la certezza di essere l’unica donna all’interno, Mi dici che non era un uomo bello ma I suoi occhi neri come la notte e le sue mani hai fatto fatica a dimenticarli…. dopo
Ti dice di rilassarti si allontana e tu sei sola nel vapore , caldo , tanto caldo i capelli sono fradici , ti togli lo spolverino rimani solo col telo , vedi l’uomo rientrare , ti guarda e ti fa segno di accomodarti nel centro della stanza dove c’è una grande base di marmo (göbektaşı) riscaldato , senza pensarci , poni il telo sotto di te , ti esponi nuda all’uomo che con un guanto di crine inizia lo scrub (kese) ve verso una nicchia , prende un secchio ti sferza con un getto di acqua fredda , per un attimo ti manca il fiato poi ti fa di nuovo sdraiare , ha cominciato a far cadere dell'olio su di te , le sue mani sono scivolate su di te le sentivi forti erano forti ma nello stesso tempo delicate si muovevano con un ritmo lento si infilavano in ogni tua piega del corpo , ti rilassi ti lasci andare , sei sempre più eccitata , le sue mani si muovono ma mai dove vorresti tu
P) Ti chiedo altri particolari , ti alzi vai verso la cucina ti giri appoggiata al lavello e continui a raccontarmi , C) “ le sue mani si sono posate sulle mie tempie , poi sul collo , sul seno , la sua pelle a cominciato ad avere un profumo di sudore i suoi muscoli irrigidirsi come se aspettasse il mio permesso , la mia mano lo ha bloccato sui miei seni , lentamente l’ho guidato sul ventre e infine sul mio sesso delicatamente , ci siamo seduti uno di fronte all’altro gli ho tolto il telo , aveva il sesso scuro , coperto di peli , il glande rosso gonfio , ho abbassato la testa per prenderlo tra le mie labbra , non ha voluto , mi ha tirato a se , le nostre gambe si sono incrociate mi ha fatto sedere su di lui con la mano ho avvolto il suo pene , ho iniziato a segarlo lentamente , lui mi stringeva il seno , la sua erezione è cresciuta l’ho sentito turgido e l’ho guidato dentro di me , mi ha penetrato prima delicatamente e poi sempre più forte con un fare quasi violento mi sono meravigliata di me per averlo lasciato fare tra noi nessun bacio solo un amplesso bestiale. P) Mi stai eccitando , mi accarezzo il sesso , ti chiedo se ti è venuto dentro mi rispondi di no , ti chiedo di continuare il racconto C) l’uomo era dentro di me , si muoveva con un ritmo veloce , stavo godendo , mi sdraia sulla panca sento il calore sulla schiena , mi solleva le gambe spinge ancora più in profondità , mi sento piena , sciogliere come un pezzo di burro , poi si ferma , mi guarda esce da me , mi sono sentita vuota poi si sdraia su di me e sento il suo sesso pulsare , i fiotti del suo sperma tra noi , caldo , poi le sue dita si sono infilate in me è sceso tra le mie gambe , la sua lingua , le sue dita dentro di me , ho iniziato a tremare vedevo tutto sfuocato ( forse il vapore ) ho iniziato a venire , non riuscivo a smettere di tremare sotto di lui un orgasmo strano intenso testa corpo a vagina che non ho piu' provato
Ora mi dici “ carissimo , dovrei concentrarmi per fare un risotto con asparagi e innaffiato di spumante ma la mia testa e soprattutto la mia vagina non si coordinano , i ricordi hanno eccitato anche me “ ti raggiungo ti abbraccio il ventre da dietro , mi offri il collo le mie mani iniziano ad accarezzarti si stanno infilando dappertutto , non solo le mani , ti pieghi leggermente ed io entro , poche spinte , sei pronta , i racconto ci ha portata al limite il mio sesso ha fatto il resto , vieni lentamente ..... poi ti giri , ti inginocchi mi doni la tua bocca anche io sono pronto vengo , mi vuoi assaggiare ancora una volta .......................................prima che sappia di asparago
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