Il dolce gusto del caffè amaro

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IL DOLCE GUSTO DEL CAFFE’ AMARO
Ottobre mi è sempre piaciuto come mese, ovviamente non è divertente come i mesi estivi ma ha il suo perché. E’ il mese della riflessione, mi fa pensare molto sul perché delle cose. I suoi tenui colori autunnali sono speciali, i profumi sono diversi, i primi freddi fanno venire voglia di qualcosa di caldo e perché no, di dolci coccole.
Camminando lungo il parco sotto casa sono attirata dalle foglie che cadono dagli alberi. Mio figlio le raccoglie e poi le lancia in aria, come fossero coriandoli. Io, per una volta mi svago e tornando bambina faccio come lui. Ultimamente mi sento sempre troppo responsabilizzata e sogno poco, ma oggi è il mio compleanno e, per la prima volta dopo tanto tempo, mi dico sti cazzi! Corriamo attraverso il parco come se ci fossimo solo noi. Urliamo, la gente ci guarda stranita ma noi ci stiamo divertendo. Uno scoiattolo attira la nostra attenzione, è raro vederli in questa zona di Roma.
Il sole sta calando, è ora di andare. Stasera il piccolo dorme dalla zia. Stranamente dopo tanto tempo mio marito mi ha chiesto di uscire per una cena romantica. E’ da troppo tempo che non andiamo fuori solo io e lui. Con un figlio piccolo e lavorando tutto il santo giorno non riusciamo mai, ma stasera ho preso la palla al balzo. E’ tutto il pomeriggio che mi preparo. Ho chiesto un permesso a lavoro, prima estetista e poi parrucchiere. Mannaggia, come mi sono combinata i capelli correndo. Non importa, mi sono divertita.
Porto il piccolo dalla zia, mi dispiace averlo visto così poco oggi ma lui, contento di dormire là, non mi calcola molto.
Tornando a casa fantastico sulla serata, so già cosa mettermi, speriamo solo che non vengano deluse le mie aspettative. Da troppo tempo la nostra vita sessuale è diventata monotona, mi ricordo i primi tempi, scopavamo ovunque, in tutte le posizioni ed a tutte le ore. Quanto mi piace sentire il suo cazzo duro come il marmo dentro di me. Percepisco un formicolio al basso ventre, da quanto tempo, mi bagno solo al pensiero. Ultimamente facciamo solo sesso orale, intendo, ne parliamo solamente, al passato. Se va bene 2 volte al mese, che tristezza. La monotonia delle giornate e lo stress lavorativo è la nostra rovina. Oggi voglio essere scopata come si deve!!! Voglio essere sommersa dal suo sperma. Gli farò drizzare il cazzo come non mai.
Arrivo a casa e mio marito esce, si è dimenticato una cosa. Mi sarei fatta una bella sveltina, ma non importa. Oggi possiamo prenderci tutto il tempo che vogliamo.
Questa sera farò rinvenire anche i morti, speriamo di non essere delusa, non lo sopporterei. Reggiseno di pizzo nero, slip brasiliano sempre di pizzo nero che mette in risalto il mio fondo schiena, fortunatamente, è sempre stato il mio punto forte. Il tutto è messo in risalto da un reggicalze sempre di pizzo che sorregge le calze nere con strisce argentate. L’abito è da sera, vecchio di qualche anno ma poco usato, mi ricorda le nostre cenette romantiche prima del matrimonio e fortunatamente mi calza ancora a pennello. Mio marito torna a casa, guardo l’ora, fra poco dobbiamo uscire, non importa, prima mi devo truccare. Impaziente di uscire mi chiama più volte. Finito di truccarmi vado in soggiorno e vedo un mazzo di fiori, non so che dire, è da secoli che non me ne regala uno. Gli sorrido stupita e gli caccio la lingua in bocca e la mano dentro i pantaloni, lo scoperei seduta stante. Mi dice che siamo già in ritardo, dobbiamo andare in un ristorante in riva al mare, ci metteremo un po'.
Il tragitto passa in fretta, durante il viaggio mi tocca, da quanto non lo faceva. Oggi troppe emozioni che avevo dimenticato. Sono felice. Arriviamo e prima di scendere mi aggiusto il vestito. Non sono mai stata in questo ristorante, è fronte mare e sembra molto chic.
La cena a base di pesce passa in fretta, sarà forse anche a causa di tutte le bollicine che abbiamo bevuto, adesso ricordo perché mi sono innamorata di lui, è simpatico, mi fa sorridere, mi fa stare bene, sicura ed è anche un bel uomo, che non guasta mai. Cazzo non ci avevo pensato da quanto ero presa, ma adesso come torniamo a casa? Siamo decisamente alticci. Il mio uomo però ha pensato a tutto. Ha prenotato un camera nell’hotel li accanto. Una suite mica male, quanto mi mancava sentirmi cosi. Finalmente in camera gli faccio uno striptease degno di 9 settimane e mezzo. Ho voglia di sentirmi femme fatale. Lui inizia a spogliarsi ma intervengo io per portarlo al settimo cielo. Cazzo quanto mi eccito. Toccandolo mi accorgo che ce l’ha barzotto. Cazzo che stronzo, al posto di prendermi i fiori di merda non poteva prendersi il Viagra!?! Qui decido di far intervenire tutta la mia esperienza, sarò negli anta per qualche motivo! Decido di succhiargli le palle come non ho mai fatto. Le stringo fra le mie labbra e con la lingua gliele massaggio. Nel frattempo mi aiuto con le mani per massaggiarli il ventre ed il cazzo che nel frattempo sento indurirsi sempre di più. Con una voglia d’altri tempi inizio a succhiarglielo fino a quando non sento che il cazzo è diventato duro come piace a me. Per fortuna non è colpa della sua pressione, la pompa gli funziona bene, è solo un po' alticcio. Volevo essere scopata ma in quel momento di eccitazione decido scoparmelo cavalcandolo come un’amazzone sopra il suo destriero. Si si si, inizio a gemere. Sento il suo cazzo marmoreo dentro di me ed ecco che vengo una, due tre volte in un battito di ciglia. Non mi era mai successo cosi velocemente. Il mio uomo è radioso, non mi ha mai sentito così, sono talmente bagnata che non mi riconosco. Mi vengono ancora i brividi dall’eccitazione. In bocca sento uno gusto intenso, un gusto di caffè, caffè amaro. Sorrido e sono contenta. Ho capito tutto. Pensavo a lui. Fra me e me penso che aveva ragione. La relazione platonica con un amico, mi ha portato a tutto questo. Il gusto del caffè, rigorosamente amaro, preso con lui due settimane fa, mi rimarrà sempre ed indelebilmente in bocca, con la gioia che ne consegue. Il suo dolce bacio sulla guancia mi ha riportato a sognare. Probabilmente non ci uniremo mai carnalmente ma il suo pensiero sarà sempre presente nei gemiti a lui dedicati.

scritto il
2020-10-14
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