Violentata

di
genere
zoofilia

Non posso nascondere di essere un gran troia, no non posso, nella mia vita ho preso kilometri di cazzo e bevuto ettolitri di sborra, sin da piccola, i maschi mi sono sempre piaciuti.
Crescendo poi la passione per il maschio è divenuta dedizione, per poi divenire una droga insostituibile, e così, dai primi frugali incontri, poi passati per rapporti, e poi un crescendo, un susseguirsi di maschi, poi gruppi, non mi bastavano mai.
E fù proprio in una gang bang, che iniziarono a usarmi per i loro perversi giochi, prima giocattoli possenti, poi incontri con uomini di colore e arabi ben dotati, per poi avere dentro di mè, ben due super dotati, un crescendo di dimensioni, che mi davano un piacere immenso, anche se poi lasciavano un indecente strascico.
Il tutto è avvenuto in anni di onorata carriera di trav, omosessuale, e avolte marchettara, ma credo che il massimo lo abbia raggiunto all'età di cinquant'anni, frequentavo da mesi un uomo pazzesco, dominatore e ben dotato, perverso, mi usava e mi donava a chi lo interessasse, mi cedeva mi vendeva, era uno stupro continuo, tanto che avevo difficoltà poi al lavoro, sia per la stanchezza che per le pessime condizioni del mio ano, che faticava a riprendersi da notti folli.
Ma un giorno, accadde l'impossibile, devo dire che lo ringrazio, perché non penso proverò mai più nella mia vita tanto godimento, misto a terrore, e proprio dopo questa avventura lo lascia definitivamente per una vita più tranquilla e meno devastante.
Era una sabato mattina, lui mi chiama, sono a casa con mia moglie, risponde lei, la sento ridere, scherzare e poi dire, ok, fallo, sei proprio un bastardo, e poi me lo passa, troia mi dice, tua moglie è d'accordo, preparati, vestiti da gran vacca, trà un'ora scendi e aspettami fuori dal portone, e appende.
Guardo Anna, lei ride, dai che ti aiuto, credo che passerai una giornata naturalista e stupenda, e ride, mi lavo al volo, infilo,la canna da lavaggio rettale e mi lavo per bene, e poi mi preparo, reggiseno, ormai ho una terza, che a difficoltà nascondo al lavoro, slip, reggicalze calze, e infilo un vestito molto provocante che arriva, dietro agli slip, spacchi laterali che il solo camminare scopre il reggicalze e le calze, Anna mi aiuta a truccarmi, e infilo una parrucca, capelli neri corvini e corti, mi infilo poi un paio di decolté nere di vernice tacco dieci, eccomi sono pronta, prendo la mia mini borsa, e all'orario convenuto esco.
Già a metà del tragitto dell'ascensore, salgono dei vicini, mi guardano, si guardano, e mi salutano, ormai sono sputtanata da tempo, tutti sanno chi sono, e poi usciamo e attendo lui sul marciapiede, dove chi passa mi vede e capisce che non sono una donna, e alcuni mi deridono, altri apprezzano.
Dopo una decina di minuti e alcuni numeri di cellulare arriva, sali vacca, eseguo, sei bella troia, molto bella, ringrazio, si ferma a un semaforo, e mi dice apri e succhia vacca, vedo che mi possono vedere, ma eseguo, estraggo il suo enorme palo e spompino.
Ogni volta che ci fermiamo, assisto alla fellatio, io pompo, e poi viene, bevo tutto fino all'ultima goccia, e appena mi rialzo sento degli applausi, un pulmino di studenti anno assistito e si complimentano.
Li ringrazio, e proseguiamo, e dopo un'oretta raggiungiamo una sperduta fattoria nel Lodigiano, parcheggia e scendiamo dall'auto, poco dopo ci raggiunge il fattore, un uomo sporco di circa settant'anni, e dice, rivolgendosi al mio uomo, dottore tutto pronto, ci sono tutti, è il momento della monta Roky e pronto da ieri, non capisco, ma li seguo.
Entriamo in una stalla, e vedo una ventina di persone, uomini e donne, di varie età, ben vestite o meglio, le donne ben svestite, alcune intente a spompinare, ci avviciniamo, e lui mi dice, segui Luigi, il fattore, stupita lo guardo, e lui mi molla un ceffone, cagna vai, io seguo .
Nel mezzo della stalla c'è un recinto, e una piattaforma, una volta dentro, il fattore mi strappa il vestito da dosso, poi mi spinge verso uno strano attrezzo, dove mi appoggio con la pancia, è strano a croce me una volta accomodata il mio culo sporge in maniera pazzesca, mi legano polsi caviglie, e in vita, mi mette un bavaglio, non posso ne muovermi ne parlare, non capisco, mi vorranno scopare tutti penso.
Poi capisco, dopo pochi minuti il fattore rientra con al seguito un cavallo, uno stallone, bello come il sole, si avvicina, mi strofina tra le cosce uno straccio, e mi dice, è il profumo di una giovenca in calore, no urlo no capisco cosa mi succederà, non voglio mi ucciderà, cerco di dimenarmi e lui ride, tranquilla mi dice, lo controllerò io , perché non ti sventri.
Tutti si radunano vicino, per assistere, Roky è pronto, il suo cazzo fuoriesce per un metro circa, la specie di cappella è come un pugno, è eccitato si vede, lo porta vicino, mi mettono una protezione per gli zoccoli, lui sale e il fattore afferra il cazzo del cavallo, e lo dirige trà le mie cosci, che nel frattempo, erano state irrorate di gel lubrificante e stessa cosa al mio ano, lo sento, spinge, trattengo il fiato, ci siamo, spinge un colpo deciso, animalesco e mi entra, e scivola, poi incontra la prima ansa, la vince entra, è enorme, poi il fattore lo ferma, e lui arretra e spinge, e così inizia a scoparmi, il fattore lo lascia entrare sempre più, è doloroso ma eccitante, ne ricevo, viste poi le foto mezzo metro, godo, cazzo se godo, è stupendo, vorrei che lasciasse libero il cavallo, ma mi ucciderebbe lo so, e così me lo godo, poi pochi minuti dopo, getta.
Il suo sperma mi innonda le viscere, sento come un rubinetto aperto di sperma, caldo, stupendo, e poi si ritrae e lo portano via.
Io colo sperma e il mio cazzo è duro come il marmo, il fattore ritorna, io sono sudata e ansimo, mi toglie il bavaglio, piacito vacca?, accenno di sì, poi lui mi infila il suo pugno nel culo, e tutto l'avambraccio, stupendo penso, poi afferra il mio cazzo e mi sega violentemente, mi fa male urlo, dà un colpo violento e mi lacera il filetto, sanguino e mi scappella del tutto, e io sborro trà il piacere e il dolore.
Il tutto filmato e fotografato, e con la regia del mio uomo, trenta minuti dopo ero in rete su vari siti e sul cellulare di mia moglie.
Chiaramente nei giorni successivi devo andare dal medico il mio cazzo deve essere riparato, subirò, la solita operazione di asportazione della parte di pelle superiore, ormai compromessa.
Per non parlare del mio ano, la mia dottoressa, mi avverte che oramai i muscoli del mio ano sono compromessi, e che se facio la brava il danno può rientrare anche se non del tutto, altrimenti, farò una vita col pannolone.
Lo incontro una settimana dopo e lo lascio, capisco che oramai il limite è superato, e che la prossima volta sarà peggio, lui capisce, mi bacia, e mi dice, tranquilla, non c'è problema.
Il lunedì dopo, al lavoro, i miei colleghi sorridono quando passo e nitriscono, ma saranno scemi, no, anzi, il bastardo ha inviato il filmato in azienda, risultato, il martedì mando le mie dimissioni, mi preparo per bene, e alla sera vado in periferia, e inizio il mio nuovo impiego, la prostituta.

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scritto il
2020-11-04
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