Nello stanza con lo sconosciuto
di
Natalie
genere
etero
Scesi in quella stanza che sembrava fatta apposta per il sesso, luci soffuse, grandi specchi, catene ovunque e un grande letto a baldacchino li ad attendermi, sfatto come se fosse stato già usato per del sesso sporco.
Un grande specchio centrale con uno scrittoio antico di mogano mi attirava.
Mi diressi verso quello osservandomi.
Pizzo verde ovunque mi circondava il collo i capezzoli, la fica, autoreggenti in tinta e tacchi a spillo a completare l'opera.
Mentre mi guardavo iniziai a toccarmi il seno pesante per poi scendere giù lungo il ventre, ero sempre stata egocentrica guardarmi mi eccitava.
Infilo le dita nelle mutandine mi tocco il clitoride, creo dei cerchi intorno, gemo mi mordo il labbro e all'improvviso la porta si apre, ed eccolo li.
Neanche lo guardo, ma sento il suo sguardo che scende sul mio corpo,lento risoluto e si ferma sul seno.
Lo chiamo, gli sussurro di raggiungermi mentre continuo a toccarmi.
I suoi occhi neri si infiammano con quelle ciglia lunghe che gli sfiorano gli zigomi, si morde il labbro e si tocca il cazzo.
Si avvicina lentamente e mi dice di aprire le gambe, io lo faccio gemendo.
Si inginocchia ai miei piedi, è una bella sensazione mi sento potente e inizia a leccarmi profondamente, crea dei cerchi intorno al clitoride e io dondolo per creare più attrito, per raggiungere il piacere.
D'improvviso infila un dito dentro di me io scatto, mi piego in avanti vedo i miei occhi roteare all'insu dal piacere e poi finalmente esplodo gridando.
A quel punto lui si alza si lecca le labbra e si spoglia, piegati mi dice, di più ancora di più fammi vedere il culo, io lo faccio ma non gli basta, mi prende dai capelli e mi sbatte di faccia contro la scrivania, dio che bello soffro, ma mi sento dominata al tempo stesso, impotente, indifesa.
Non ho neanche il tempo di respirare che mi infila il cazzo dentro e dio lo sento tutto, tutto.
Inizia a scoparmi con violenza, toccandomi tutti i punti giusti, ansimo gemo, stai zitta dice altrimenti arrivo, ma io non ce la faccio devo godere.
Mi gira il collo, lo morde, lo lecca e mi scopa con violenza
D'improvviso sento un fastidio dietro e mi rendo conto che sta infilando un dito nell' altro buco.
No, gli dico ma non mi ascolta e lo mette dentro fino alla nocca.
Oh si mi piace, vorrei qualcosa di più grande, lui capisce al volo e infila il cazzo dietro.
Sento dolore ma inizio a toccarmi il clitoride e in quel momento ho un idea.
In quella stanza piena di giocattoli, dove sento permeare odore di sesso ovunque, nella stanza accanto c'è un orgia, dall'altra parte sento grida di dolore, c'è di tutto
Prendo un dildo e lo infilo nella fica.
Dio mi sento così piena, ma è così bello mi tremano le gambe vorrei gridare di più ma non ce la faccio è tutto troppo.
Lui che mi ansima addosso io che grido e d'improvviso vedo sfocato e mi bagno così tanto che sento il liquido gocciolare tra gambe.
Sento lui godere, venire con un gemito sexy e virile ed accasciarsi sulla mia schiena madida di sudore.
Mi sollevo, mi pulisco osservo i suoi tatuaggi così grandi così riconoscibili, chissà quando lo rivedrò, chissà quando potrò averlo di nuovo,chissà chi è.
Ma in fondo è questo che rende più eccitante ll gioco, non sapere, non conoscere e vivere giocando.
Un grande specchio centrale con uno scrittoio antico di mogano mi attirava.
Mi diressi verso quello osservandomi.
Pizzo verde ovunque mi circondava il collo i capezzoli, la fica, autoreggenti in tinta e tacchi a spillo a completare l'opera.
Mentre mi guardavo iniziai a toccarmi il seno pesante per poi scendere giù lungo il ventre, ero sempre stata egocentrica guardarmi mi eccitava.
Infilo le dita nelle mutandine mi tocco il clitoride, creo dei cerchi intorno, gemo mi mordo il labbro e all'improvviso la porta si apre, ed eccolo li.
Neanche lo guardo, ma sento il suo sguardo che scende sul mio corpo,lento risoluto e si ferma sul seno.
Lo chiamo, gli sussurro di raggiungermi mentre continuo a toccarmi.
I suoi occhi neri si infiammano con quelle ciglia lunghe che gli sfiorano gli zigomi, si morde il labbro e si tocca il cazzo.
Si avvicina lentamente e mi dice di aprire le gambe, io lo faccio gemendo.
Si inginocchia ai miei piedi, è una bella sensazione mi sento potente e inizia a leccarmi profondamente, crea dei cerchi intorno al clitoride e io dondolo per creare più attrito, per raggiungere il piacere.
D'improvviso infila un dito dentro di me io scatto, mi piego in avanti vedo i miei occhi roteare all'insu dal piacere e poi finalmente esplodo gridando.
A quel punto lui si alza si lecca le labbra e si spoglia, piegati mi dice, di più ancora di più fammi vedere il culo, io lo faccio ma non gli basta, mi prende dai capelli e mi sbatte di faccia contro la scrivania, dio che bello soffro, ma mi sento dominata al tempo stesso, impotente, indifesa.
Non ho neanche il tempo di respirare che mi infila il cazzo dentro e dio lo sento tutto, tutto.
Inizia a scoparmi con violenza, toccandomi tutti i punti giusti, ansimo gemo, stai zitta dice altrimenti arrivo, ma io non ce la faccio devo godere.
Mi gira il collo, lo morde, lo lecca e mi scopa con violenza
D'improvviso sento un fastidio dietro e mi rendo conto che sta infilando un dito nell' altro buco.
No, gli dico ma non mi ascolta e lo mette dentro fino alla nocca.
Oh si mi piace, vorrei qualcosa di più grande, lui capisce al volo e infila il cazzo dietro.
Sento dolore ma inizio a toccarmi il clitoride e in quel momento ho un idea.
In quella stanza piena di giocattoli, dove sento permeare odore di sesso ovunque, nella stanza accanto c'è un orgia, dall'altra parte sento grida di dolore, c'è di tutto
Prendo un dildo e lo infilo nella fica.
Dio mi sento così piena, ma è così bello mi tremano le gambe vorrei gridare di più ma non ce la faccio è tutto troppo.
Lui che mi ansima addosso io che grido e d'improvviso vedo sfocato e mi bagno così tanto che sento il liquido gocciolare tra gambe.
Sento lui godere, venire con un gemito sexy e virile ed accasciarsi sulla mia schiena madida di sudore.
Mi sollevo, mi pulisco osservo i suoi tatuaggi così grandi così riconoscibili, chissà quando lo rivedrò, chissà quando potrò averlo di nuovo,chissà chi è.
Ma in fondo è questo che rende più eccitante ll gioco, non sapere, non conoscere e vivere giocando.
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