Spazi di intimità rubati
di
Mordo
genere
etero
Siamo in cucina, io e te.
Con una scusa abbiamo lasciato gli altri in giardino e ci godiamo questi pochi secondi per noi. Il nostro sorriso viene interrotto dalle nostre bocche che si incontrano, dalle nostre lingue che si accarezzano in un bacio dolce ma al contempo eccitato. Ti tiro verso di me e attraverso i vestiti, ti faccio sentire che sono eccitato. Che mi ecciti da impazzire.
Sento la tua mano prendere la mia mentre continui ancora a baciarmi. La guidi sotto i tuoi pantaloncini, sotto le tue mutande. Poi la tua mano si sfila e la mia segue la strada che le è stata indicata. Sento la tua pelle liscia sotto le mie dita e la sensazione non cambia anche quando arrivo dove volevi che arrivassi. Sei completamente depilata e la scoperta mi eccita ancor di più. Non vedo l’ora di assaggiarti e baciarti li appena gli altri se ne saranno andati a casa. Ti accarezzo dolcemente cercando di capire questa parte del tuo corpo tanto immaginata ma che ancora non avevo avuto il piacere di toccare. Abbiamo smesso di baciarci per un istante, concentrati entrambi su questa carezza. Il tuo sguardo provocante mi guarda intensamente. Sei bellissima.
Poi le mie dita sentono la tua umidità. La tua eccitazione. Sapere che i nostri baci hanno su di te lo stesso effetto che hanno su di me è incredibilmente bello. Il mio dito indice scivola dentro di te lasciandoti scappare un sospiro. Lo tolgo, faccio scivolare il medio e poi entrambi. Il tuo respiro diventa più intenso, i tuoi occhi si chiudono. Mi muovo piano seguendo il ritmo dei suoni che escono dalle tue labbra. Poi mi stringi, ti avvicini e mi sussurri ‘così ci scoprono’. Vorrei risponderti che non me ne importa nulla, che non ho intenzione di smettere fin tanto che non raggiungerai il piacere che ora voglio sentirti provare. Ma hai ragione. La mia mano si ritrae e si sfila dai tuoi pantaloni. Lo fa con la promessa che verrà a trovarti più tardi…
per commenti mipiacemordere@gmail.com
Con una scusa abbiamo lasciato gli altri in giardino e ci godiamo questi pochi secondi per noi. Il nostro sorriso viene interrotto dalle nostre bocche che si incontrano, dalle nostre lingue che si accarezzano in un bacio dolce ma al contempo eccitato. Ti tiro verso di me e attraverso i vestiti, ti faccio sentire che sono eccitato. Che mi ecciti da impazzire.
Sento la tua mano prendere la mia mentre continui ancora a baciarmi. La guidi sotto i tuoi pantaloncini, sotto le tue mutande. Poi la tua mano si sfila e la mia segue la strada che le è stata indicata. Sento la tua pelle liscia sotto le mie dita e la sensazione non cambia anche quando arrivo dove volevi che arrivassi. Sei completamente depilata e la scoperta mi eccita ancor di più. Non vedo l’ora di assaggiarti e baciarti li appena gli altri se ne saranno andati a casa. Ti accarezzo dolcemente cercando di capire questa parte del tuo corpo tanto immaginata ma che ancora non avevo avuto il piacere di toccare. Abbiamo smesso di baciarci per un istante, concentrati entrambi su questa carezza. Il tuo sguardo provocante mi guarda intensamente. Sei bellissima.
Poi le mie dita sentono la tua umidità. La tua eccitazione. Sapere che i nostri baci hanno su di te lo stesso effetto che hanno su di me è incredibilmente bello. Il mio dito indice scivola dentro di te lasciandoti scappare un sospiro. Lo tolgo, faccio scivolare il medio e poi entrambi. Il tuo respiro diventa più intenso, i tuoi occhi si chiudono. Mi muovo piano seguendo il ritmo dei suoni che escono dalle tue labbra. Poi mi stringi, ti avvicini e mi sussurri ‘così ci scoprono’. Vorrei risponderti che non me ne importa nulla, che non ho intenzione di smettere fin tanto che non raggiungerai il piacere che ora voglio sentirti provare. Ma hai ragione. La mia mano si ritrae e si sfila dai tuoi pantaloni. Lo fa con la promessa che verrà a trovarti più tardi…
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