Sarah e i maratoneti nigeriani
di
Gladius
genere
orge
Sarah è una bella ragazza bruna di31 anni, alta 157 cm pesa 46 kg, abita a La Spezia, ha un culetto sodo e tonico come pure le gambe, frutto del suo amore per la corsa nel parco e nel lungomare ,ed è stata proprio questa passione che le ha fatto vivere una esperienza unica e a tradire il suo fidanzato.
Il loro rapporto è perfetto, lei che è una persona gentile, e quasi timida quando si incontra con lui si trasforma, i loro rapporti sessuali sono sempre travolgenti.
Lei ama farsi leccare la figa depilata e ricambia con pompini da favola, lecca e succhia la cappella, le palle, ingoia l’asta sino alla fine della gola e le piace moltissimo il gusto della sborra quando le riempie la bocca e ingoia con piacere.
Si fa scopare in tutte le posizioni, non solo sul letto, ma sul divano davanti alla t.v., in cucina appoggiata al tavolo presa alla pecorina, sotto la doccia; prende la pillola e riceve sempre la sborra nella figa, quando non se la fa spargere sul viso o sulle tette, ; è restia a concedere il culetto ma quando il fidanzato insiste glielo concede.
Una mattina mentre correva nel Parco, vestita solo con un top corto, pantaloncini corti e sotto un piccolo perizoma nero, incrocia due ragazzi di colore che si allenano per una maratona, hanno dei fisici atletici e una falcata potente, le sorridono mentre la incrociano, lei ricambia il sorriso , ma quando si gira per guardarli passare si inciampa e finisce per terra.
Lancia un urlo perchè si è slogata una caviglia e non riesce ad alzarsi, i ragazzi si fermano e tornano indietro ad aiutarla, la rimettono in piedi, ma non riesce a camminare.
“Come faccio a tornare a casa adesso?”
“Dove abiti?”
“Almeno a 5 minuti da qui”.
“Non ti preoccupare, ci pensiamo noi,”
Uno la prende e la fa mettere a cavalluccio sulla sua schiena.
“Indicaci la strada”
Si avviano, dopo un po’ i ragazzi si danno il cambio e in breve arrivano all’abitazione, Sarah apre la porta e li fa entrare.
“hai del ghiaccio in frigorifero?
“No ma ho due sibering se possono servire”
“Andranno benissimo, sdraiati sul letto.”
“Grazie, io mi chiamo Sarah e voi, da dove venite?
“Siamo nigeriani, io m chiamo Jon e lui Victor,”
La ragazza si siede sul letto con un cuscino dietro alla testa, John si posiziona di fianco a lei e le applica i siberini sulla caviglia avvolti in un asciugamano.
“siamo abituati alle distorsioni e riusciamo in breve tempo a ricuperare, appena la caviglia si sgonfia applica una pomata lenitiva e tornerai coma nova.
“Grazie, volete bere qualche cosa? Aprite il frigo ci sono delle bibite.”
Uno dei ragazzi lo apre “C’è anche una bottiglia di vino bianco aperta, possiamo bere quella?”
La bottiglia era stata aperta la sera precedente, prima di una bella scopata col fidanzato, ne avevano bevuto solo un bicchiere a teta poi si erano spogliati e datti da fare come al solito.
La ragazza indica dove prendere i bicchieri che vengono riempiti, i due nigeriani si siedono di fianco a lei uno per parte e iniziano a bere, appena Sarah ha vuotato il suo glielo riempiono, loro sorseggiano e ben presto la bottiglia è vuota, bevuta quasi tutta dalla donna.
I ragazzi le raccontano che sono stati portati in Italia 5 anni prima ,( infatti parlano benissimo l’italiano,) insieme a due ragazze etiopi e una keniota da una Società sportiva che li ha inseriti in una cooperativa, al mattino si allenano per circa tre ore poi lavorano in svariate attività della Coop. stessa.
Mentre parlano cominciano lentamente ad accarezzare le gambe della donna, partono dai polpacci e risalgono sulle cosce, soffermandosi all’interno delle stesse molto vicino alla vagina, poi tornano in basso.
L’effetto del vino e quelle carezze procurano a Sarah una strana sensazione di piacere che pian piano diventa eccitazione.
“Hai una muscolatura molto tonica ma sei contratta, dovresti farti fare un massaggio, se vuoi noi siamo bravi, lo facciamo alle nostre compagne dopo ogni gara e ne ricevono un grande beneficio.”
“Cosa devo fare?”
“Tu niente, ci pensiamo noi, sdraiati a pancia sotto”.
Si sdraia, Victor si pone dietro di lei e inizia a massaggiarle il collo, Jon si dedica alle gambe.
“Sarebbe meglio ti togliessi il top, così ti massaggio tutta la schiena.”
Dopo un attimo di esitazione se lo sfila, le mani del ragazzo accarezzano , sfiorano, manipolano tutta la schiena. Jon è arrivato all’altezza dei glutei.
“Anche questi sono d’impaccio” e prima che possa ribattere le afferra i pantaloncini per l’elastico e anche il perizoma e glieli toglie.
“Mi avete messo nuda” esclama con un cenno di risentimento, ma non obietta oltre.
Le mani di Jon accarezzano le natiche le palpeggiano e stringono con forza, poi delicatamente, le apre e con le dita accarezza il buchetto, scende verso la figa e la trova bagnata, la sfiora più volte senza penetrarla
Il respiro della ragazza si è fatto affannoso e i ragazzi se ne accorgono.
“Adesso chiudi un attimo gli occhi e rilassati completamente, vedrai che dopo pochi minuti ti sentirai benissimo.”
Approfittano del fatto che non li veda e si spogliano, iniziano a menarsi i cazzi già in erezione e si avvicinano.
“Apri gli occhi e girati”
.Quando si trova davanti, quasi sul suo viso i due cazzi neri ha una attimo di paura e sbigottimento.
“Siete pazzi, cosa fate nudi con i cazzi in mano , rivestitevi subito”
“Non hai mai visto di sicuro due cazzi così, vedrai che ti piacerà toccarli succhiarli e fatto mettere nella figa, guarda come sono duri i tuoi capezzoli e come bagnata la figa , sei una puttanella.”
Le afferrano le mani e le fanno impugnare i membri già perfettamente duri, per un attimo cerca di ribellarsi ma ormai è talmente eccitata che inizia a segarli, le mani di Jon si posano sulle tette, stringono i capezzoli le pastrugnano e palpeggiano.
Victor ha messo la sua mano sulla figa, con pollice e indice gioca col clitoride, infila due dita nella figa, le muove dentro e fuori.
“Succhiamelo” le ordina il giovane che gioca con le sue tette.
Ha solo un attimo di esitazione poi prende quella grossa cappella e inizia a percorrerla con la lingua, con fatica la fa entrare in bocca e la succhia mentre lui si muove facendo entrare e uscire il cazzo dalla bocca.
Victor adesso le sta leccando con molta perizia le figa, e continua a giocare con il clitoride e penetrarla con le dita e ben presto la fa godere.
“Guarda questa troietta come gode appena le tocchi la figa, adesso tocca a me farmi succhiare.”
Si danno il cambio, ma dopo poche leccate Jon le appoggia il cazzo sulla figa e la penetra lentamente, sino in fono poi inizia a scoparla con decisione.
Dopo essere venuta Sarah si è scatenata, succhia la cappella al ragazzo, lo sega, lo lecca sino alla palle.
“Voglio la tua sborra porco, vieni in bocca, non farmi più aspettare”.
Ben presto il lavoro di mano e di bocca raggiunge lo scopo e una grande quantità di sborra esce dal cazzo , la ragazza non esita un attimo a ingoiarla tutta.
“Adesso voglio la tua, mi scoperai dopo, vieni qui”
Jon le offre il suo uccello che riceve lo stesso trattamento di quello dell’amico
E le riversa un fiume di sborra in bocca.
Si rilassano un attimo, ma la ragazza continua a menare i grossi cazzi e i nigeriani non smettono di accarezzarle e succhiarle le tette, le infilano le dita nella figa fradicia e ben presto sono pronti a ricominciare, la fanno mettere alla pecorina, uno si posiziona di dietro e la scopa con forza, l’altro le offre di nuovo il cazzo da spompinare.
Per molti minuti continuano così, poi si danno il cambio mentre Sarah non smette di godere.
Jon si sdraia sul letto, lei si mette sopra si lui a cavalcioni, si fa impalare e inizia ad andare su e giù, Victor passa dietro di lei, le stringe forte le tette da dietro, gioca con i capezzoli, poi comincia con un dito a forzarle il buchetto.
“Nooo, non mi piace prenderlo nel culo””
“Non ti preoccupare, forse perché il tuo ragazzo non è bravo ad incularti ma noi siamo degli esperti, stai tranquilla”.
Prende la bottiglia di vino vuota,, ha un collo lungo e stretto lo appoggia sul forellino e piano piano lo fa entrare.
“Ti allargo un pochino altrimenti il mio cazzo ti farà troppo male.”
Jon la afferra per i fianchi e la salire e scendere con forza sul suo cazzo, lei è completamente in estasi, raggiunge un altro orgasmo mentre la bottiglia viene tolta dal suo culo ed è la cappella di Victor che forza piano piano l’orifizio ed entra nel culo, non troppo a fondo, poi la fa uscire e la mette, più e più volte sino a far entrare il cazzo tutto dentro e inizia a incularla.
Con un cazzo nella figa, uno nel culo e le mani e la bocca che le torturano le tette la ragazza è quasi in trance, non ha mai provato nulla di simile in vita sua.
I due ragazzi si scambiano le posizioni, la scopano e inculano a lungo, poi si ritraggono, la fanno sdraiare e le sborrano sul viso, sulle tette e sulla pancia.
La lasciano riposare qualche istante poi la sollevano, di peso la portano in doccia per farla lavare, mentre l’acqua insaponata scorre non smettono di accarezzarla , le mani e le dita percorrono tutto il corpo, si infilano lella figa e nel culo e lei gode per l’ennesima volta.
La riportano nella stanza e la fanno asciugare.
“Mi raccomando di non camminare su quella caviglia, stringila con una benda elastica, appoggiati a qualche cosa mentre ti muovi per casa, noi dobbiamo andare, ti lasciamo il numero di telefono ,se vuoi chiamarci torniamo ma ti riempiamo di sborra la figa e il culo.”
Se ne vanno, la ragazza prende il biglietto, la tentazione è di gettarlo ma poi pensa che un’esperienza così merita di essere ripetuta, anche se ha la figa e il culo doloranti, pensa con un attimo al fidanzato, si pente di averlo tradito ma ne è valsa la pena.
Telefona al fidanzato dicendole di non passare quella sera perché non si sente bene, teme di non riuscire a nascondere i segni sulle tette e il culo allargato, si sdraia sul letto e cade in un sonno profondo.
Lascia passare una settimana, ormai la caviglia non le fa più male anche se non ha ancora ripreso a correre; dal giorno seguente all’incontro con i nigeriani si è incontrata tre volte con il fidanzato e gli ha concesso il culo, cosa che lui anche se stupito ha particolarmente gradito. Ha sempre provveduto a usare un gel lubrificante e adesso si sente pronta a ricevere quei grossi cazzi senza soffrire troppo.
Appena si sveglia li chiama mentre stanno correndo, “Sono Sarah, se volete passare da me sono già nuda e pronta ad accogliere i vostri cazzoni con la bocca la figa e il culo”.
“Arriviamo tra un quarto d’ora, comincia masturbarti, vogliamo trovarti con la figa ben bagnata.”
“Va bene, ho anche messo il gel nel culo, a presto.”
Commenti a gladius44@libero
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Il loro rapporto è perfetto, lei che è una persona gentile, e quasi timida quando si incontra con lui si trasforma, i loro rapporti sessuali sono sempre travolgenti.
Lei ama farsi leccare la figa depilata e ricambia con pompini da favola, lecca e succhia la cappella, le palle, ingoia l’asta sino alla fine della gola e le piace moltissimo il gusto della sborra quando le riempie la bocca e ingoia con piacere.
Si fa scopare in tutte le posizioni, non solo sul letto, ma sul divano davanti alla t.v., in cucina appoggiata al tavolo presa alla pecorina, sotto la doccia; prende la pillola e riceve sempre la sborra nella figa, quando non se la fa spargere sul viso o sulle tette, ; è restia a concedere il culetto ma quando il fidanzato insiste glielo concede.
Una mattina mentre correva nel Parco, vestita solo con un top corto, pantaloncini corti e sotto un piccolo perizoma nero, incrocia due ragazzi di colore che si allenano per una maratona, hanno dei fisici atletici e una falcata potente, le sorridono mentre la incrociano, lei ricambia il sorriso , ma quando si gira per guardarli passare si inciampa e finisce per terra.
Lancia un urlo perchè si è slogata una caviglia e non riesce ad alzarsi, i ragazzi si fermano e tornano indietro ad aiutarla, la rimettono in piedi, ma non riesce a camminare.
“Come faccio a tornare a casa adesso?”
“Dove abiti?”
“Almeno a 5 minuti da qui”.
“Non ti preoccupare, ci pensiamo noi,”
Uno la prende e la fa mettere a cavalluccio sulla sua schiena.
“Indicaci la strada”
Si avviano, dopo un po’ i ragazzi si danno il cambio e in breve arrivano all’abitazione, Sarah apre la porta e li fa entrare.
“hai del ghiaccio in frigorifero?
“No ma ho due sibering se possono servire”
“Andranno benissimo, sdraiati sul letto.”
“Grazie, io mi chiamo Sarah e voi, da dove venite?
“Siamo nigeriani, io m chiamo Jon e lui Victor,”
La ragazza si siede sul letto con un cuscino dietro alla testa, John si posiziona di fianco a lei e le applica i siberini sulla caviglia avvolti in un asciugamano.
“siamo abituati alle distorsioni e riusciamo in breve tempo a ricuperare, appena la caviglia si sgonfia applica una pomata lenitiva e tornerai coma nova.
“Grazie, volete bere qualche cosa? Aprite il frigo ci sono delle bibite.”
Uno dei ragazzi lo apre “C’è anche una bottiglia di vino bianco aperta, possiamo bere quella?”
La bottiglia era stata aperta la sera precedente, prima di una bella scopata col fidanzato, ne avevano bevuto solo un bicchiere a teta poi si erano spogliati e datti da fare come al solito.
La ragazza indica dove prendere i bicchieri che vengono riempiti, i due nigeriani si siedono di fianco a lei uno per parte e iniziano a bere, appena Sarah ha vuotato il suo glielo riempiono, loro sorseggiano e ben presto la bottiglia è vuota, bevuta quasi tutta dalla donna.
I ragazzi le raccontano che sono stati portati in Italia 5 anni prima ,( infatti parlano benissimo l’italiano,) insieme a due ragazze etiopi e una keniota da una Società sportiva che li ha inseriti in una cooperativa, al mattino si allenano per circa tre ore poi lavorano in svariate attività della Coop. stessa.
Mentre parlano cominciano lentamente ad accarezzare le gambe della donna, partono dai polpacci e risalgono sulle cosce, soffermandosi all’interno delle stesse molto vicino alla vagina, poi tornano in basso.
L’effetto del vino e quelle carezze procurano a Sarah una strana sensazione di piacere che pian piano diventa eccitazione.
“Hai una muscolatura molto tonica ma sei contratta, dovresti farti fare un massaggio, se vuoi noi siamo bravi, lo facciamo alle nostre compagne dopo ogni gara e ne ricevono un grande beneficio.”
“Cosa devo fare?”
“Tu niente, ci pensiamo noi, sdraiati a pancia sotto”.
Si sdraia, Victor si pone dietro di lei e inizia a massaggiarle il collo, Jon si dedica alle gambe.
“Sarebbe meglio ti togliessi il top, così ti massaggio tutta la schiena.”
Dopo un attimo di esitazione se lo sfila, le mani del ragazzo accarezzano , sfiorano, manipolano tutta la schiena. Jon è arrivato all’altezza dei glutei.
“Anche questi sono d’impaccio” e prima che possa ribattere le afferra i pantaloncini per l’elastico e anche il perizoma e glieli toglie.
“Mi avete messo nuda” esclama con un cenno di risentimento, ma non obietta oltre.
Le mani di Jon accarezzano le natiche le palpeggiano e stringono con forza, poi delicatamente, le apre e con le dita accarezza il buchetto, scende verso la figa e la trova bagnata, la sfiora più volte senza penetrarla
Il respiro della ragazza si è fatto affannoso e i ragazzi se ne accorgono.
“Adesso chiudi un attimo gli occhi e rilassati completamente, vedrai che dopo pochi minuti ti sentirai benissimo.”
Approfittano del fatto che non li veda e si spogliano, iniziano a menarsi i cazzi già in erezione e si avvicinano.
“Apri gli occhi e girati”
.Quando si trova davanti, quasi sul suo viso i due cazzi neri ha una attimo di paura e sbigottimento.
“Siete pazzi, cosa fate nudi con i cazzi in mano , rivestitevi subito”
“Non hai mai visto di sicuro due cazzi così, vedrai che ti piacerà toccarli succhiarli e fatto mettere nella figa, guarda come sono duri i tuoi capezzoli e come bagnata la figa , sei una puttanella.”
Le afferrano le mani e le fanno impugnare i membri già perfettamente duri, per un attimo cerca di ribellarsi ma ormai è talmente eccitata che inizia a segarli, le mani di Jon si posano sulle tette, stringono i capezzoli le pastrugnano e palpeggiano.
Victor ha messo la sua mano sulla figa, con pollice e indice gioca col clitoride, infila due dita nella figa, le muove dentro e fuori.
“Succhiamelo” le ordina il giovane che gioca con le sue tette.
Ha solo un attimo di esitazione poi prende quella grossa cappella e inizia a percorrerla con la lingua, con fatica la fa entrare in bocca e la succhia mentre lui si muove facendo entrare e uscire il cazzo dalla bocca.
Victor adesso le sta leccando con molta perizia le figa, e continua a giocare con il clitoride e penetrarla con le dita e ben presto la fa godere.
“Guarda questa troietta come gode appena le tocchi la figa, adesso tocca a me farmi succhiare.”
Si danno il cambio, ma dopo poche leccate Jon le appoggia il cazzo sulla figa e la penetra lentamente, sino in fono poi inizia a scoparla con decisione.
Dopo essere venuta Sarah si è scatenata, succhia la cappella al ragazzo, lo sega, lo lecca sino alla palle.
“Voglio la tua sborra porco, vieni in bocca, non farmi più aspettare”.
Ben presto il lavoro di mano e di bocca raggiunge lo scopo e una grande quantità di sborra esce dal cazzo , la ragazza non esita un attimo a ingoiarla tutta.
“Adesso voglio la tua, mi scoperai dopo, vieni qui”
Jon le offre il suo uccello che riceve lo stesso trattamento di quello dell’amico
E le riversa un fiume di sborra in bocca.
Si rilassano un attimo, ma la ragazza continua a menare i grossi cazzi e i nigeriani non smettono di accarezzarle e succhiarle le tette, le infilano le dita nella figa fradicia e ben presto sono pronti a ricominciare, la fanno mettere alla pecorina, uno si posiziona di dietro e la scopa con forza, l’altro le offre di nuovo il cazzo da spompinare.
Per molti minuti continuano così, poi si danno il cambio mentre Sarah non smette di godere.
Jon si sdraia sul letto, lei si mette sopra si lui a cavalcioni, si fa impalare e inizia ad andare su e giù, Victor passa dietro di lei, le stringe forte le tette da dietro, gioca con i capezzoli, poi comincia con un dito a forzarle il buchetto.
“Nooo, non mi piace prenderlo nel culo””
“Non ti preoccupare, forse perché il tuo ragazzo non è bravo ad incularti ma noi siamo degli esperti, stai tranquilla”.
Prende la bottiglia di vino vuota,, ha un collo lungo e stretto lo appoggia sul forellino e piano piano lo fa entrare.
“Ti allargo un pochino altrimenti il mio cazzo ti farà troppo male.”
Jon la afferra per i fianchi e la salire e scendere con forza sul suo cazzo, lei è completamente in estasi, raggiunge un altro orgasmo mentre la bottiglia viene tolta dal suo culo ed è la cappella di Victor che forza piano piano l’orifizio ed entra nel culo, non troppo a fondo, poi la fa uscire e la mette, più e più volte sino a far entrare il cazzo tutto dentro e inizia a incularla.
Con un cazzo nella figa, uno nel culo e le mani e la bocca che le torturano le tette la ragazza è quasi in trance, non ha mai provato nulla di simile in vita sua.
I due ragazzi si scambiano le posizioni, la scopano e inculano a lungo, poi si ritraggono, la fanno sdraiare e le sborrano sul viso, sulle tette e sulla pancia.
La lasciano riposare qualche istante poi la sollevano, di peso la portano in doccia per farla lavare, mentre l’acqua insaponata scorre non smettono di accarezzarla , le mani e le dita percorrono tutto il corpo, si infilano lella figa e nel culo e lei gode per l’ennesima volta.
La riportano nella stanza e la fanno asciugare.
“Mi raccomando di non camminare su quella caviglia, stringila con una benda elastica, appoggiati a qualche cosa mentre ti muovi per casa, noi dobbiamo andare, ti lasciamo il numero di telefono ,se vuoi chiamarci torniamo ma ti riempiamo di sborra la figa e il culo.”
Se ne vanno, la ragazza prende il biglietto, la tentazione è di gettarlo ma poi pensa che un’esperienza così merita di essere ripetuta, anche se ha la figa e il culo doloranti, pensa con un attimo al fidanzato, si pente di averlo tradito ma ne è valsa la pena.
Telefona al fidanzato dicendole di non passare quella sera perché non si sente bene, teme di non riuscire a nascondere i segni sulle tette e il culo allargato, si sdraia sul letto e cade in un sonno profondo.
Lascia passare una settimana, ormai la caviglia non le fa più male anche se non ha ancora ripreso a correre; dal giorno seguente all’incontro con i nigeriani si è incontrata tre volte con il fidanzato e gli ha concesso il culo, cosa che lui anche se stupito ha particolarmente gradito. Ha sempre provveduto a usare un gel lubrificante e adesso si sente pronta a ricevere quei grossi cazzi senza soffrire troppo.
Appena si sveglia li chiama mentre stanno correndo, “Sono Sarah, se volete passare da me sono già nuda e pronta ad accogliere i vostri cazzoni con la bocca la figa e il culo”.
“Arriviamo tra un quarto d’ora, comincia masturbarti, vogliamo trovarti con la figa ben bagnata.”
“Va bene, ho anche messo il gel nel culo, a presto.”
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