Visita in una White Room

di
genere
feticismo

VISITA IN UNA WHITE ROOM

Nei giorni scorsi, navigando in Internet, mi sono imbattuto in un interessante link, relativo ad una clinica medical-fetish svizzera, subito mi collego al sito per dare un’occhiata, mi appare la fotografia di una graziosa villetta, immersa nel verde, situata nella Svizzera Italiana. La didascalia è molto intrigante: “Concedetevi qualche giorno di disintossicazione e relax nella nostra clinica, qualsiasi fantasia medical-fetish sarà esaudita, la Dottoressa Ilse Roth, laureata in Gastroenterologia ed Urologia,è specializzata in sessuologia e vi seguirà e assisterà durante il vostro soggiorno”. Non mi sembrava vero, tutto ciò era esattamente quello che cercavo da tempo per esaudire la mia fantasia, così, utilizzando un indirizzo mail alternativo, scrissi per avere chiarimenti. Dopo pochi giorni mi rispose la Dott.sa Roth in persona, fornendomi ulteriori informazioni, spiegandomi che, dato il carattere “particolare” della sua clinica, il sito era volutamente vago, in ogni caso mi invitava a contattarla telefonicamente per avere maggiori chiarimenti, allegate alla sua risposta c’erano diverse fotografie della clinica e della dottoressa oltre ad un questionario che, se avessi deciso di passare qualche giorno presso la clinica, avrei dovuto compilare e spedire con un anticipo di almeno due mesi. Le fotografie erano stupende: la camera era a due letti e arredata con il classico stile minimalista di un ospedale, l’ambulatorio era perfetto, pulitissimo, corredato da due lettini ginecologici, un armadio a vetri in cui si intravedeva un collezione di perette di tutte le dimensioni, sonde rettali, speculums, ed altri strumenti medici, lungo una parete erano allineati dei supporti per flebo ai quali erano appesi vari contenitori per enteroclisma con i tubi ordinatamente arrotolati ed un tavolino con le ruote dove facevano bella mostra di sé diverse confezioni di supposte, clismi pronti e termometri, lungo un’altra parete c’era uno sterilizzatore professionale e dei carrelli con svariate apparecchiature, una vera gioia degli occhi! Le foto della dottoressa ritraevano una bella donna in camice bianco, sulla cinquantina, bruna, occhi scuri, occhiali dalla pesante montatura, solo in seguito scoprii che contenevano una micro telecamera, ed un’espressione molto professionale. Il questionario copriva tutti gli aspetti del mondo clinical, dalle iniezioni alle supposte, ai clisteri con relative quantità, alle penetrazioni e dilatazioni anali e vaginali, alle elettro stimolazioni, e chi più ne ha ne metta. La cosa mi pare promettere bene per cui decido di telefonare, dopo pochi squilli, mi risponde una voce femminile in tedesco, lingua per me completamente sconosciuta, sperando nella buona sorte, replico in italiano. La voce, con forte accento, mi saluta gentilmente e chiede cosa può fare per me, spiego che ho visto il sito della clinica e che mi piacerebbe prenotare ma prima vorrei avere maggiori dettagli, tipo i costi e qualche particolare delle cure. La voce si identifica come la dott.sa Ilse, titolare e responsabile della clinica e mi spiega che è lei a somministrare le varie terapie in un ambiente assolutamente sterile, con premura e gentilezza e le stesse sono calibrate in base alle risposte al questionario e, sebbene talune terapie siano tali da comportare masturbazioni e eiaculazioni, è assolutamente escluso qualsiasi tipo di rapporto sessuale, mi dice anche che per la sicurezza del paziente è necessario presentarsi con un certificato medico di buona salute e con esami del sangue specifici per le malattie veneree, per quanto riguarda i costi, essi sono abbastanza contenuti, si aggirano sui 400 € al giorno, cure e pasti compresi, poi mi offre una password per accedere all’area riservata del sito dove troverò molte foto delle procedure ed alcuni commenti dei clienti. Prendo nota della password e le prometto di richiamarla al più presto. Ovviamente, mi precipito sul sito e mi collego all’area riservata: ci sono centinaia di fotografie e brevi video raffiguranti pazienti di entrambi i sessi che ricevono le “cure” più svariate: dalla semplice misurazione della febbre per via rettale si passa alla somministrazione di clisteri più o meno abbondanti, in tutte le posizioni e con diversi strumenti, utilizzando vari liquidi, lavande e dilatazioni vaginali e rettali più o meno spinte, utilizzo di elettro stimolatori, pompe aspiranti e masturbazioni. Anche i commenti lasciati dai pazienti sono molto lusinghieri, chi più chi meno, tutti si dichiarano estremamente soddisfatti per la qualità delle cure ricevute e per la professionalità e gentilezza della dottoressa, i pochi commenti tiepidi o negativi fanno chiaramente intendere che gli estensori non hanno capito lo spirito della clinica, pensavano probabilmente fosse un club BDSM o un postribolo. Faccio una rapida verifica della mia situazione economica che, fortunatamente, mi permette di affrontare la spesa per 2 o 3 giorni di soggiorno preso la clinica e richiamo la dottoressa Roth: dopo una sua verifica della disponibilità, mi propone un soggiorno dal venerdì pomeriggio al lunedì mattina nella prima settimana di luglio, il periodo mi pare perfetto, quindi le confermo che, non appena effettuato il versamento dell’acconto, le farò avere il questionario compilato e la copia del bonifico. Il mattino successivo mi reco in banca a fare quanto è necessario ed invio alla dottoressa i documenti. Passano pochi giorni e la dottoressa mi manda una mail nella quale conferma la ricezione dell’acconto, mi comunica l’indirizzo della clinica, un paesino vicino a Chiasso, e mi raccomanda di arrivare puntuale alle ore 14, pena l’annullamento della prenotazione. Non sto più nella pelle: non vedo l’ora che giunga il giorno di partire. Finalmente ci siamo, è il venerdì della partenza, ieri mi sono accuratamente depilato l’area genitale, controllo per l’ennesima volta di aver preso il certificato medico e gli esami del sangue, salto in macchina e parto. Il viaggio ed il passaggio della frontiera si svolgono senza imprevisti ed alle 14 meno qualche minuto suono il campanello della clinica, al citofono spiego di avere un appuntamento con la dottoressa Roth, con un sonoro click la porta si apre e la voce inconfondibile della dottoressa mi invita ad entrare: mi ritrovo in una classica sala d’aspetto ospedaliera, alle pareti sono appesi manifesti anatomici ed i diplomi di laurea della dottoressa, su un sofà è seduta una donna molto carina, sulla quarantina, dai corti capelli castani, bel corpo, visibilmente sorpresa ed imbarazzata dalla mia presenza, per altro anch’io sono sorpreso, credevo di essere solo…. La dottoressa Roth è seduta alla scrivania ma al mio ingresso si alza e viene a ricevermi porgendomi la mano “dalle vostre espressioni mi sembrate stupiti, in effetti, da un esame dei vostri questionari, ho notato che avete le stesse patologie, inoltre entrambi avete spuntato le caselle relative all’esibizionismo ed al voyeurismo, quindi ho deciso di prenotarvi per un ciclo di terapie in comune, adesso vi spiego come procederemo: oggi, dopo che vi sarete sistemati, vi sottoporrò ad un accurato esame medico, per mettere bene a punto le cure, che inizieranno questa sera, per proseguire per i prossimi due giorni, cure a base di supposte, perette, lavaggi vaginali, enteroclismi di volume sempre maggiore, dilatazioni anali e vaginali di diametro a salire, elettro stimolazioni ed altre pratiche che concorderemo di volta in volta, adesso vi accompagno in camera, dove dovrete spogliarvi, urinare, fare un bel bidè, indossare il camice ospedaliero, senza indossare indumenti intimi, poi mi raggiungerete in ambulatorio, io vi precedo per assicurami che sia tutto in ordine”. Una volta soli in camera, sia io che la donna, con un po’ di imbarazzo ci presentiamo, lei si chiama Lisa, è single, viene da Milano e, con un sorriso forzato, commenta “Il protocollo delle cure mi sembra molto interessante, e la dottoressa dà l’impressione di essere molto preparata, sicuramente ci sarà da divertirsi, anche se credevo che le cure fossero private, ossia per una sola persona, ma forse così è meglio!”, anch’io non posso che convenire “la penso esattamente come te, il protocollo terapeutico è perfettamente in linea con le mie aspettative e poi mi ha sempre attirato l’idea di essere curato di fronte ad un pubblico, adesso, per dovere di cavalleria, ti lascio il bagno”. Lisa mi ringrazia con un sorriso e, senza alcun pudore, anzi con una punta di ostentazione, si spoglia, offrendomi una bella visione del suo bel corpo, perfettamente depilato, e si dirige in bagno lasciando la porta aperta, lo scroscio della pipì è inconfondibile, al termine mi chiama “Ugo, ho finito! Mentre mi lavo, puoi venire a fare pipì, così facciamo prima”, è ovvio che Lisa, avendo percepito il mio imbarazzo, sta cercando di mettermi a mio agio, quindi mi spoglio veloce e la raggiungo, lei è seduta sul bidè, impegnata a lavarsi ma non perde l’occasione per lanciarmi un lungo sguardo di apprezzamento e con tono disinvolto “hai un bel fisico, fai palestra? Mmmhhh hai anche una bella dotazione, sarà divertente guardare mentre la dottoressa ti manipola”, ormai tra di noi si è creata la giusta intimità per cui le rispondo “anche tu hai un bel corpo, belle tette tutte da palpare, il tuo culetto è notevole, non vedo l’ora che riceva le giuste cure”. Terminiamo le abluzioni, indossiamo i camici da ospedale e scoppiamo a ridere, infatti ci arrivano a malapena a metà coscia ed essendo aperti sulla schiena, ci lasciano il sedere in piena vista, sembriamo veramente ridicoli, galantemente, mi avvicino per legarle le due stringhe sulla schiena, lei spinge leggermente indietro il bacino e si struscia sulla mia leggera erezione e con tono canzonatorio “che fai, strusci? Ci siamo appena conosciuti dai tempo al tempo” mormoro una vaga scusa e lei si volta per stamparmi a piena bocca un umido bacio poi mi fa voltare, lega anche le mie stringhe e ci dirigiamo verso l’ambulatorio. Bussiamo alla porta e la dottoressa ci dice di entrare, lei ci accoglie tenendo in mano un blocco per appunti “ben arrivati, prima di iniziare, vorrei sapere se siete interessati ad un dvd completo delle vostre terapie, con un piccolo supplemento di 15 euro” entrambi accettiamo con entusiasmo “bene, iniziamo subito la visita cominciando da Lisa, venga qui, ai piedi del lettino si pieghi in avanti, appoggiando il petto al lettino ed allarghi bene le gambe, perché per prima cosa le devo misurare la temperatura per via rettale” Lisa fa un sospiro di disappunto “non mi è mai piaciuto misurare la febbre a questo modo, non ne possiamo fare a meno?” la dottoressa le scocca uno sguardo molto severo e le rifila una sonora sculacciata “non cominci a lamentarsi già dall’inizio, decido io cosa fare e come, non ammetto scuse infantili, se non le va bene può anche tornare a rivestirsi e lasciare la clinica, a lei la scelta” con voce tremula Lisa chiede scusa e promette che non accadrà più e, con rassegnazione, assume la posizione, Ilse posa il blocco, indossa un paio di guanti chirurgici prende un vasetto di crema e con l’indice ed il pollice le divarica le natiche e le massaggia l’ano con il dito medio dell’altra mano bello unto, spingendovi dentro il polpastrello, lo sfila, aggiunge altra crema e torna a penetrarla, questa volta per tutta la sua lunghezza, e lo ruota lentamente alcune volte strappandole dei sonori sospiri, più di piacere che di fastidio, poi prende un grosso termometro e, con mano esperta, ma lentamente, lo introduce per più della metà della sua lunghezza e lo muove in tutti i modi, lo ruota, lo sfila quasi del tutto e lo reintroduce, Lisa borbotta “oooohhhh, misurare la febbre così è tutta un’altra cosa, mi piaceeeee da mattiiiii!”, trascorsi i tre minuti canonici, la dottoressa lo sfila bruscamente, strappando a Lisa un sospiro di delusione e legge la misurazione “sehr gut! non c’è febbre, e, come prevedevo, non è stato poi così spiacevole o sbaglio? Adesso si sdrai sul lettino con il sedere ben in avanti ed appoggi le gambe sui supporti perché, prima di eseguire l’esame rettale, le devo somministrare un piccola peretta evacuante”. Sul viso di Lisa si dipinge un espressione di soddisfazione, ma fedele al personaggio, mimando una vocina da bambina impaurita “cos’è la peretta evadente, non mi faccia male, ho pauraaaaa” la dottoressa, con un’espressione dolce, la rincuora “non c’è da aver paura, ti inietterò nel culetto un po’ d’acqua per aiutarti a fare la cacca, vedrai che non proverai alcun dolore, anzi sarà persino piacevole, Ugo te lo può confermare, e poi si dice evacuante e non evadente”, essendo stato chiamato in causa, mi avvicino al lettino, le prendo la mano e le mormoro dolcemente “stai tranquilla, non fa assolutamente male, io la prendo sovente, ed è un’esperienza piacevole, inoltre, dopo ti sentirai molto più pulita e leggera, io starò qui accanto a te per confortarti” lei mi sorride con aria complice e mi sussurra “sei sicuro? rimani qui vicino a me, e sorveglia la dottoressa, non voglio che mi faccia male” intanto Ilse è andata a prendere uno schizzetto con il beccuccio morbido della capacità di poco più di 250 cc, che riempie con un liquido caldo dall’inconfondibile aroma di camomilla, vi aggiunge 4 micro clismi, lubrifica per bene la sonda, si avvicina sorridendo e le fa una carezza la viso “questa è la peretta, vedi che non è grandissima, se vuoi Ugo può rimanerti accanto, va bene?”, Lisa annuisce con occhi che non riescono a nascondere una buona dose di lussuria “si grazie, se Ugo rimane qui vicino a me farò la brava, anche se la sonda mi sembra tanto grossa, non mi farà male ad entrare?” entrambi la rassicuriamo e lei si rilassa, la dottoressa si posiziona tra le gambe di Lisa, e si prepara “vieni qui così puoi controllare quello che faccio”, i miei occhi saettano tra la peretta, l’ano palpitante e la vagina già lucida di umori della ragazza e le reazioni non si fanno attendere, una notevole erezione fa si che il mio camicione sembri una tenda da circo! Le due donne sorridendo si scambiano un sguardo di intesa poi Ilse passa all’azione, fa scorrere la sonda sull’ano e con dolcezza e decisione la infila con un leggero movimento rotatorio strappandole un mugolio di piacere, si ferma qualche secondo affinché si abitui all’intrusione e preme molto lentamente la pera, Lisa mi stringe la mano sbarrando gli occhi “mmmhhh che bellooooo sento il liquido caldo che mi riempie è veramente piacevole” pochi momenti e la pera è vuota, facendo attenzione a non risucchiare il liquido, la dottoressa la sfila lentamente poi prende un specie di pallina di gomma collegata ad un tubo e ad un bulbo con valvola “per aiutarti a trattenere il liquido senza disagi, per il tempo necessario mentre proseguo la visita, inserirò questa pallina e la gonfierò, creando così una barriera che impedirà perdite sgradevoli, d’accordo?” Lisa osserva incuriosita la pallina “per me è una cosa nuova, ma mi fido di lei, potrebbe essere una nuova esperienza divertente” con una mossa esperta Ilse le spinge la pallina nell’ano, seguita da tutta la lunghezza del suo indice, vi indugia pochi istanti, lo sfila ed inizia a comprimere il bulbo, Lisa sbarra nuovamente gli occhi “ooohh non ho sentito la pallina entrare, ma adesso la sento gonfiasi, è strano ma piacevoleeeee! uuuhhhh adesso comincia a far maleeee, ferma, fermaaaa!!!” La dottoressa dà ancora un paio di pompate e chiude la valvola “bene, così non dovrai concentrarti per trattenerti, mentre procedo con il resto della visita”. Si avvicina ad una strana apparecchiatura irta di tubicini di plastica terminanti con coppette e cilindretti, la posiziona accanto al lettino e aiuta Lisa a sfilarsi il camicione, lasciandola completamente nuda “adesso verificherò la tua risposta alla stimolazione di alcune delle tue zone erogene, a partire dai capezzoli, sei pronta?” Lisa annuisce entusiasta “mmhhh, i capezzoli, oltre al clitoride, sono il mio punto debole, mi eccito da morire quando mi toccano lì” Ilse annuisce ed inizia a ruotare fra le dita i suoi capezzoli, alternando leggeri pizzicotti a piccoli graffi facendola gemere senza ritegno, in pochissimi istanti si inturgidiscono diventando più scuri, continuando a giocare con un capezzolo, la dottoressa appoggia un cilindretto sull’altro ed accende la macchina, con un ronzio il capezzolo viene risucchiato nel cilindro, subito Ilse posiziona il secondo cilindro sull’altro capezzolo e regola i comandi della macchina: alternativamente, i capezzoli vengono risucchiati e rilasciati con un ritmo irregolare, e contemporaneamente fatti vibrare facendo gemere ancor più forte Lisa, tanto che porta, furtivamente, una mano tra le gambe per accarezzarsi, con un sorriso indulgente ma severo, la dottoressa gliela toglie “aspetta!!! Non è il momento di masturbarsi, per quello c’è tempo dopo” quindi comincia ad allargarle le grandi labbra e la penetra con un dito, poi con due ed infine con tre “nel tuo questionario hai indicato che ti piace essere dilatata, nei prossimi giorni, ti sottoporrò al fisting, per il momento voglio solo verificare la tua elasticità” Lisa annuisce vigorosamente e sempre più eccitata spinge il bacino verso la mano della dottoressa “oooohhhh siiiiii mi piace essere allagata, non ho mai ricevuto il fisting anche se è una cosa che ho sempre sognatooooo midiomidiomidio mi stai eccitando da morireeee” sorridendo, la dottoressa mi chiede di accarezzare la ragazza, ed io prontamente le accarezzo i fianchi ed il ventre, sfiorandole con il pollice il clitoride, facendola inarcare e fremere ancor più forte, finché negli occhi di Lisa passa un lampo di dolore “aaaahhhh adesso il clistere si fa sentire, comincio ad avere dei forti crampiiiii mi fa male la panciaaaaaa devo andare in bagno, non resito piùùùù, mi scappaaaa”. Ilse da un paio di pompate al bulbo, sfila le dita fradice degli umori della ragazza e cerca di calmarla “piano! Adesso tolgo gli aspiratori ai capezzoli e ti accompagno in bagno, sei stata bravissima, hai resistito per quasi mezz’ora, nonostante i 4 microclismi”, rapide le due donne raggiungono il bagno e non appena Lisa è seduta, la dottoressa apre la valvola e con un sibilo la pallina si sgonfia, per essere subito dopo espulsa seguita da un torrente d’acqua. Con un sorriso beato termina di liberarsi, si da una rapida lavata e rientra, la dottoressa le fa cenno di rimettersi sul lettino e le mostra un proctoscopio, in pratica un tubo di plastica trasparente lungo 15 centimetri e del diametro di 3 “adesso diamo un’occhiata all’interno del tuo ano, per verificare che non ci siano problemi, rilassati e quando senti la punta dello strumento, spingi come se dovessi fare la cacca”, le lubrifica con molta generosità l’area e lo strumento, quindi ne appoggia la punta sull’ano e spinge delicatamente con un movimento rotatorio, poco a poco il proctoscopio scivola in lei, una volta inserito fino al fondo, sfila il tappo, illumina il canale con una torcia e lo muove in tutte le direzioni, Lisa commenta “oooohhh è stranissimo, quando ha tolto il tappo ho provato un senso come di risucchio, piuttosto piacevole ed anche adesso che muove lo strumento è moooolto eccitante” io non riesco a rimanere fermo, per cui riprendo ad accarezzarle e pizzicarle i capezzoli, gli occhi calamitati sulla sua vagina stillante umori e sullo strumento che la sta sodomizzando, lei mi scocca un sorriso complice ed allunga una mano sotto il mio camice e si impossessa del pisello durissimo masturbandomi delicatamente, la dottoressa ci mette in guardia “voi due! Cercate di contenervi, non è ancora il momento dell’orgasmo, cercate di trattenervi almeno un po’! Bene, vedo che non ci sono problemi, sfilo la sonda e proseguiamo”. Con un gesto brusco sfila il proctoscopio facendola sobbalzare e di conseguenza mi strizza con forza il pisello, quindi la dottoressa prende una coppetta più grossa “con questa ti aspirerò le grandi labbra ed il clitoride per renderli più sensibili, vedrai che è molto piacevole, rilassati e goditi le sensazioni mentre tu Ugo, rimetti in posizione gli aspiratori dei capezzoli” quindi applica la coppetta sulla vagina, io osservo affascinato le grandi labbra ed il clitoride gonfiarsi mentre sulla parete interna della coppetta si depositano piccole gocce di umori, Lisa scuote la testa e si inarca in preda ad un’eccitazione incontrollata, mentre io le carezzo i fianchi ed il ventre, Ilse manovra i comandi della macchina aumentando gradualmente la potenza dell’aspirazione finché Lisa non esclama “fermaaa adesso mi sta facendo maleeee, succhia troppo forteeeee, non mi piace piùùùù”. La dottoressa riduce la forza di aspirazione contemporaneamente aumentando la velocità della vibrazione, le grandi labbra ed il clitoride si stanno gonfiando a vista d’occhio ed il loro colore si fa sempre più scuro mentre Lisa si inarca in preda al piacere emettendo versi inarticolati, quando Ilse capisce che la ragazza sta per superare il limite, spegne la macchina e rimuove le tre coppette, i suoi capezzoli sono quasi triplicati di volume, come anche le grandi labbra ed il clitoride, Lisa porta istintivamente le mani ai capezzoli per massaggiarli “sono un po’ indolenziti ma mi è piaciuto da morire, e, oooohhh - sfiorandosi la vagina - anche qui sotto sono molto più sensibile, basta che mi sfiori per sentire la scossa in tutto il corpo, è stupendooooo”, la dottoressa annuisce “perfetto! Tra qualche istante potrai godere ma prima, come hai indicato sul questionario, siccome hai dei problemi con il sesso anale perché sei troppo stretta, devo preparati inserendoti nell’ano un piccolo butt plug, che dovrai tenere fino all’ora di andare a dormire, ti inserirò anche in vagina le palline della geisha, le hai mai provate?” Lisa scuote la testa “ne ho sentito parlare, ma non le ho mai provate, però sono più spaventata per il butt plug, dietro sono veramente stretta, ti prego di non farmi male”, Ilse la rassicura mentre, con mossa esperta, le fa scivolare in vagina le sfere, per poi procedere con l’introduzione del cuneo anale che in effetti è di misura abbastanza contenuta, Lisa si irrigidisce ma, complice l’abbondante lubrificazione, il cono entra fino al fondo, la dottoressa indossa lo stetoscopio e le ausculta il petto, poi il ventre premendo forte il ricevitore “hai il cuore un po’ accelerato, ma è normale, il ventre è bello vuoto, possiamo proseguire” quindi prende un vibratore aspirante per clitoride ed un massaggiatore magic e li applica al clitoride ed alle grandi labbra ancora gonfie della ragazza e la esorta “rilassati, lasciati andare, senti il piacere crescere, quando vuoi puoi venire, non trattenerti, vieni per noi!” io faccio la mia parte chinandomi a leccarle e succhiarle i capezzoli e baciandola sulla bocca, Lisa scuote da parte a parte la testa, rapita in un mondo tutto suo, emettendo grida inarticolate finché non si irrigidisce “sisisisisi!!!! Sto per venireeeee omiodio omiodio omiodiooooo! Eccomiiiii aaaahhhh sto venendooooo!!!” e dalla sua vagina colano copiosi rivoli di umori, poi si abbatte esausta sul lettino, Ilse posa i massaggiatori e le fa una dolce carezza al viso “abbiamo finito, si rilassi un momento poi può alzarsi, intanto Ugo venga qui vicino al secondo lettino, appoggi il petto e divarichi bene le gambe che le misuro la febbre” Lisa fa dei profondi respiri poi con cautela, vista la presenza del cuneo anale, si alza “ooohhh sento le palline muoversi, è molto eccitante, anche sentire il butt plug mi piace, se contraggo i muscoli rettali lo sento muovere e contemporaneamente si muovono le palline, mi piace proprio”, camminando con le gambe leggermente divaricate si avvicina per osservare i movimenti di Ilse, che mi sta lubrificando l’ano, sia all’esterno che internamente, regalandomi delle sensazioni squisite, poi infila il termometro ed inizia a muoverlo, la sensazione di freddo e l’attrito sulla prostata è stupenda per cui, sospirando, inizio a contrarre i muscoli pelvici e a muovere il bacino per sentirlo ancora meglio, Lisa, con lo sguardo attento, commenta con tono sarcastico “direi che il paziente gradisce molto la misurazione della febbre, non vorrei che venga prima del tempo!” la dottoressa concorda e mi ordina di stare fermo poi sfila bruscamente il termometro “perfetto, anche lei non ha febbre, si sdrai sul lettino e metta le gambe sui supporti, però, come ha giustamente rilevato Lisa, prima di procedere con la visita, è opportuno fare qualcosa per evitare che lei eiaculi prematuramente, quindi le devo mettere un cock ring, in pratica è un doppio anello di gomma, uno circonda lo scroto e l’altro il pene così da ritardare l’orgasmo, lei Lisa mi aiuti, tenga ben tirata verso l’alto la pelle del pisello”. Lei si affretta ad obbedire con un sorriso di soddisfazione ed in attimo scroto e pisello sono stretti dagli anelli, la sensazione non è sgradevole, anzi la leggera costrizione fa aumentare la mia erezione, intanto la dottoressa ha preparato la mia peretta, con lo stesso intruglio usato per Lisa, e si posiziona tra le mie gambe, lubrificazione dell’area, introduzione del medio con altro lubrificante e via!, con mossa esperta la sonda è tutta dentro di me poi si rivolge a Lisa, che osserva tutto con molta attenzione, con tono cattedratico “siccome questa peretta ha il solo scopo di ripulire il tratto finale dell’intestino, bisogna somministrarla mooooolto lentamente per evitare di stimolare troppo la peristalsi, anche se la pallina gonfiabile è di aiuto”, mentre dice queste parole, Ilse preme la pera ed un dolce, piacevolissimo calore si irradia nel mio intestino, svuotata la pera, la sfila e subito mi introduce la pallina gonfiandola, la sensazione è parecchio piacevole, la pressione sulla prostata, accentuata dalle contrazioni dei muscoli pelvici mi sta eccitando da morire, finché l’eccessiva espansione della pallina non comincia a far male, fortunatamente la dottoressa è molto esperta per cui sa quando fermarsi, “Ok, il rischio di perdite è scongiurato, passiamo a verificare la sua risposta agli stimoli erotici”. Quindi mi applica ai capezzoli i tubetti aspiranti, l’effetto di suzione aumenta poco a poco “mmhhh sono molto sensibile sui capezzoli ho sempre adorato farmeli succhiare, e sentirli succhiare contemporaneamente è favolooooso”, Ilse annuisce sorridendo mentre Lisa mi sfiora pene ed il glande facendomi mugolare di piacere “guarda come è grosso! E come sei sensibile! Basta che lo sfiori e ti sciogli in un brodo di giuggiole, sei proprio un bel porcello”, le cose vanno piacevolmente avanti per un bel po’ finché un serie di crampi sempre più forti non mi aggrediscono il ventre “ohi ohi, credo che il clistere stia facendo effetto! Ho proprio bisogno di andareeeee! Non ce la faccio piùùùù!”, la dottoressa da un altro paio di pompate alla pallina-tappo ed un grosso scrollone al mio povero ventre trafitto da forti crampi poi mi aiuta a raggiungere il w.c., come mi siedo, lei apre la valvola e con un sibilo la pallina mi schizza fuori dall’ano, seguita da uno scroscio d’acqua e feci. Finisco di liberarmi, mi do una lavata e rientro “ooohhh mi sento bello libero, l’espulsione è stata rapida ma decisamente liberatoria” Lisa sta studiando con interesse il proctoscopio che presto mi sodomizzerà “non vedo l’ora che la dottoressa lo usi, è la seconda volta che guardo l’introduzione di un oggetto nel sedere di un uomo, la prima è stata il tuo termometro, non ho mai avuto il coraggio di proporre qualcosa di simile ai miei partners, credo proprio che mi gusterò lo spettacolo” senza bisogno di ulteriori istruzioni, mi sdraio nuovamente sul lettino in trepidante attesa, la dottoressa prende dalle mani di Lisa lo strumento, lo lubrifica con abbondanza e ne appoggia la punta al mio ano, memore delle istruzione impartite in precedenza a Lisa, spingo come per fare la cacca e l’aggeggio entra in me, la sensazione è piacevole, sebbene la dimensione sia abbastanza contenuta mi riempie per bene e l’attrito contro la prostata è stupendo, quando Ilse sfila il tappo anch’io provo una strana ma piacevole sensazione di risucchio, il piacere aumenta, sottolineato dai miei sospiri e dalle spinte del mio bacino, quando la dottoressa muove in tutti i sensi lo strumento e lo sfila parzialmente per poi spingerlo nuovamente tutto dentro un paio di volte, poi, con un gesto secco lo sfila totalmente, lasciandomi una specie di senso di vuoto, Lisa commenta “che buffo! Il tuo buchino è rimasto semi aperto ma sta chiudendosi palpitando, prima o poi voglio provare con un mio compagno, anche perché, a giudicare dalle tue reazioni, la cosa deve essere piuttosto piacevole” confermo la sua deduzione “è vero, anche se sono etero, una certa stimolazione anale non mi dispiace per nulla” Ilse approva “è proprio così, l’area anale è molto innervata e la sua stimolazione è molto appagante, negarlo, indipendentemente dall’orientamento sessuale, è sciocco, comunque anche per lei è tutto in ordine, non ci sono problemi medici, adesso passiamo alla stimolazione del pene, intanto Lisa può applicarle nuovamente le pompe ai capezzoli”, mentre Lisa si dà da fare, lei prende un tubo del diametro appropriato, mi versa sul pene del gel e lo fa entrare nel tubo, poi armeggia con i comandi, subito il risucchio inizia a farmi gonfiare il pisello a dismisura, quasi al limite del dolore, per poi cessare e riprendere con un ritmo irregolare, la stimolazione contemporanea di capezzoli e pene è stupenda, mi sto eccitando da morire e vista l’espressione di lussuria dipinta sul viso di Lisa, allungo una mano sotto il suo camice e le titillo il clitoride, lei con un sospiro di piacere allarga le gambe e spinge in avanti il bacino per agevolare le mie carezze. Quando la dottoressa si rende conto che sto per venire, spegne la macchina “ancora no, devo auscultarla e prima di venire manca un’ultima cosa, visto che come ha detto, le piace lo stimolo anale, voglio mettere anche a lei un cuneo anale, però un po’ più grosso rispetto a quello di Lisa e conformato per stimolare contemporaneamente la prostata” e mi mostra un butt plug decisamente più grosso, è lungo circa 15 cm e, nel punto più largo supera i 4 cm, sagomato in modo tale da stimolare anche la prostata, le dimensioni mi sembrano esagerate per cui lo faccio presente ma la dottoressa è inamovibile “storie! A seguito della visita, ho constatato che è abbastanza elastico, quindi non farà fatica a prenderlo, cerchi solo di rilassarsi, al resto penso io” quindi versa una quantità generosa di lubrificante sull’ano, sul butt plug, e sulle dita della sua mano. Comincia a descrivere dei cerchi concentrici attorno al mio ano fino a spingere dentro la punta di un polpastrello, poi tutto il dito, aggiunge anche il secondo dito, ruotandoli lentamente finché non è soddisfatta dalla mia dilatazione, a quel punto aggiunge anche il terzo dito, mi sembra di essere aperto in due, ma, tutto sommato, non è poi così doloroso, la cosa va avanti per un bel po’ poi sostituisce le dita con la punta del butt plug ed inizia a spingere a piccoli colpetti, poco a poco il mio ano si distende finché, dandomi una feroce stilettata di dolore, non entra completamente, strappandomi un grido di pena, Lisa, che non ha perso un solo attimo dello spettacolo commenta “incredibile! Nonostante la dimensione è entrato tutto, non appena ha superato il punto più largo, lo hai risucchiato al volo, è stato uno spettacolo molto eccitante, ti ha fatto tanto male?”. In effetti, passato il primo momento, non è poi così doloroso e grazie alla sua forma, contraendo i muscoli pelvici, stimola in modo fantastico la prostata, per cui le confesso “in un primo momento mi ha fatto male, ma adesso che è dentro è piacevole, mi sta eccitando da matti”, Ilse ci sorride “bene, vedo che tra voi si sta instaurando una bella intesa, adesso, come premio, la aiuterò a venire”, quindi prende un potente vibratore e fa per appoggiamelo al pene, ma Lisa la ferma “mi piacerebbe masturbarlo io, visto che prima mi ha eccitata da matti, vorrei restituire il favore, posso?” faccio chiaramente intendere alla dottoressa il mio assenso e lei, con una calda risata, risponde “prego! È tutto suo, io la aiuterò movendo il butt plug”, con uno sguardo pieno di libidine Lisa avvolge le sue dita sulla mia asta sempre durissima ed inizia a farle scorrere su e giù molto lentamente, mentre Ilse appoggia al butt plug un vibratore. Nonostante il cock ring, le manovre combinate delle due donne mi stanno rapidamente portando all’orgasmo ed i miei sospiri ne sono la prova, Lisa aumenta il ritmo mentre la dottoressa, oltre a tenere appoggiato al butt plug il vibratore, lo muove in tutti i sensi ed entrambe mi esortano “dai lasciati andare, facci vedere come vieni bene, non trattenerti, svuotati bene!” ormai ho raggiunto l’apice e con un grido inarticolato erutto un possente getto di sperma che mi inonda il ventre, con impertinenza, Lisa commenta “mamma mia! questa si che è un’eiaculazione, ne è uscita una marea!” riprendendo fiato commento “devo ringraziare entrambe, è stato un bellissimo orgasmo, il plug mi stimolava la prostata in modo fantastico e la mano di Lisa era fantastica, mi sono svuotato proprio bene, grazie!”. La dottoressa porge a Lisa dei fazzolettini imbevuti, mi libera dai cock ring e mi pulisce accuratamente pene e ventre “abbiamo finito, siete liberi fino all’ora di cena, potete andare a rilassarvi nel giardino sul retro fino alle venti”, anch’io mi alzo con cautela , visto l’intruso piantato nell’ano, ringrazio la dottoressa, prendo per mano Lisa e camminando entrambi a gambe larghe, ci dirigiamo verso il giardino. Questo è piccolo ma molto carino, con sdraio, ombrelloni e tavolini, in un angolo c’è anche un piccola piscina, con tanto di jacuzzi ed una pila di asciugamani, ridacchiando Lisa commenta “guarda, c’è anche la piscina, peccato che non abbiamo i costumi” io la guardo con finto compatimento “guardati attorno, non ci può vedere nessuno, e poi, scusa, ci siamo visti nudi a volontà, a cosa servono i costumi? Rilassiamoci un attimo poi facciamo il bagno”, ridacchiando lei mi dà ragione quindi ci sediamo su due sdraio, sempre cautamente, visti gli ‘ospiti’ che indossiamo. Sul tavolino ci sono alcune riviste con foto inequivocabili, ne prendo una e la sfoglio: è una rivista tedesca dedicata alle white rooms con delle belle foto molto stuzzicanti, si sporgo per farle vedere a Lisa “belle foto, non vedo l’ora di vederti mentre ricevi un bel clistere copioso!” lei mi risponde al volo “anch’io sono impaziente, mi piace anche questa - un uomo che viene penetrato da un grosso dildo - voglio proprio vederti mentre vieni sodomizzato!”, continuiamo a chiacchierare confrontando le recenti esperienze e condividendo le storie che ci hanno portati a questa passione finché Lisa mi prende la mano “andiamo a rinfrescarci, tutti questi discorsi mi stanno di nuovo eccitando”. Ridendo mi alzo e ci dirigiamo alla piscina, l’acqua è intiepidita dai raggi del sole e ci immergiamo con voluttà, il movimento del nuoto fa muovere in modo molto piacevole i butt plug e le palline della geisha tant’è che i capezzoli di Lisa si induriscono come anche il mio pisello, ridacchiando come due ragazzini, ci dirigiamo verso la jacuzzi, Lisa sbarra gli occhi “oohh ho un getto contro il ventre e le palline si muovonooo, è semplicemente fantasticooooo, adesso mi giro perché voglio provare a dirigere il getto sul plug, mmmhhh è stupendo, lo sento vibrare dentro ed il movimento si trasmette alle palline, che bellooo” io mi porto di fronte a lei e comincio a massaggiarle il clitoride, lei mi ricompensa con un sorriso e si sporge a baciarmi a lungo sulla bocca mugolando finché mi ferma “basta se no vengo di nuovo, adesso prova tu” prendo il suo posto ed effettivamente, il movimento impresso al plug è bellissimo, adesso è Lisa che mi masturba dolcemente, anche se non sono pienamente eretto, andiamo avanti a lungo con questi giochini finché decidiamo di uscire e ci asciughiamo per tornare a sdraiarci, continuiamo a chiacchierare mentre Lisa non riesce a fare a meno di titillarsi di quando in quando i capezzoli o il clitoride, rimaniamo fino a quando il sole non comincia a svanire poi rientriamo e ci dirigiamo verso la sala da pranzo. La dottoressa ha preparato una cena semplice ma ottima che consumiamo parlando del più e del meno, in particolare, Ilse ci racconta la storia della sua vita: è vedova da pochi anni, da quando si è laureata ha lavorato presso un piccolo ospedale nei reparti di urologia e gastroenterologia, dove ha cominciato a prendere gusto a certe pratiche, che ha potuto raffinare con il marito ed una piccola cerchia molto scelta di amici, poi, navigando su internet, si è resa conto che l’apertura di una white room sarebbe potuta essere un successo, e così ha fatto. Al termine della cena ci offriamo di aiutarla a sparecchiare poi, spossati da tutte le cose che sono successe, ci dirigiamo verso la camera da letto. Siamo appena coricati che la dottoressa bussa alla porta, entra con un vassoio che appoggia sul tavolo “prima che vi addormentiate, devo togliervi i plug e le palline, ho anche portato due supposte emollienti, che vi metterò, spingendole bene in alto, domattina la sveglia è alle otto, e la terapia inizierà attorno alle nove” si avvicina a Lisa e le fa flettere le gambe verso il petto, con delicatezza sfila prima le palline poi il plug, facendola gemere di delusione, quindi prende una supposta che è veramente un bel siluro, lungo quasi 10 cm e del diametro di 2,5, ne appoggia la punta al buchino e spinge lentamente mentre con l’altra mano le carezza leggermente il clitoride “mmhhh, non mi pare che le supposte si mettano cosììì, però mi piaceeee, continuaaaa, non fermartiiiii” Ilse spinge la supposta con un colpo secco, seguita da tutta la lunghezza del suo medio, indugia un momento e lo sfila lentamente poi le dà un rapido bacio sul clitoride e si avvicina a me, sfila anche il mio plug e subito lo sostituisce con la punta della supposta e con un movimento molto lento la infila seguita dal medio, mentre con l’altra mano mi carezza dolcemente il pene semi eretto, sfila con un colpo secco il medio e mi dà una rapida succhiata al glande, “ok, siete a posto, verrò io a svegliarvi domattina, se riuscite, aspettate ad andare in bagno che arrivi, buonanotte!”, appena uscita Lisa commenta “peccato, mi piacevano le sensazioni delle palline e del plug, adesso mi sento vuota, oohhh la supposta è gelata! Però la sento bene, mi piace da matti! Le manovre di Ilse mi hanno eccitata da morire!”, con tono allusivo le propongo di aiutarla a rilassarsi e lei accetta prontamente, io mi inginocchio sul letto tra le sue gambe, la vista del suo sesso semi aperto è troppo invitante per cui mi chino a succhiarle il clitoride e leccarle le grandi labbra, il perineo e l’ano mentre lei spinge il bacino verso di me, afferrandomi i capelli per tirarmi più contro, raddoppio i miei sforzi e vengo inondato dai suoi umori, allungo le mani verso i suoi capezzoli che inizio a pizzicare, pochi momenti e lei si irrigidisce e con un grido roco raggiunge l’orgasmo, “adesso tocca a te, mettiti come me”, mi sposto sul mio letto e assumo la posizione, lei giocherella con il pene semi eretto “mi sa che qui le cose si stanno facendo dure, è necessario fare qualcosa” e con un sorriso malizioso lo prende in bocca ed inizia una lenta, salivosa e sapiente fellatio, mentre usa le mani per solleticarmi l’ano ed i capezzoli, anch’io, in breve tempo raggiungo il punto di non ritorno ed eiaculo abbondantemente, lei trangugia tutto e mi pulisce per bene con la lingua, poi si sdraia su di me e mi bacia sulla bocca con golosità mentre io le accarezzo la schiena e le natiche. Passiamo dei meravigliosi momenti baciandoci finché lei esclama “adesso nanna! Sono letteralmente spossata” confermo anch’io, spegniamo la luce ed in breve crolliamo in un pesante sonno ristoratore. Un colpo alla porta ci sveglia, abbiamo dormito veramente sodo! La dottoressa entra con un vassoio sul quale troneggiano due grosse perette da oltre 650 c.c. e due termometri rettali poi, con tono molto professionale, “buongiorno! Avete dormito bene?, prima che andiate in bagno, vi misuro la febbre, poi vi somministro una peretta per eliminare i residui della supposta e dopo che vi sarete lavati, faremo colazione, per adesso mettetevi a quattro zampe, con il petto appoggiato al materasso ed allargate le gambe che cominciamo” rapidamente infila ad entrambi il termometro e dopo i quattro minuti canonici li sfila e legge i valori “bene!, niente febbre, la peretta è piena di acqua e camomilla, con aggiunti un paio di microclismi, cercate di trattenerla il più a lungo possibile, partiamo da Lisa” senza perdere tempo, le lubrifica il buchino e la sonda, con mano esperta, la infila fino in fondo ed inizia a comprimere la pera. Lisa commenta “oohh è molto caldaaa, mmhh la sento inondarmi completamente, è decisamente piacevole”, in un lampo la pera è vuota, Ilse la sfila ed ordina a Lisa di sdraiarsi sul ventre e cercare di trattenersi, poi si rivolge a me “adesso è il suo turno!” stessa procedura ed il mio ventre viene inondato, mentre mi sdraio la dottoressa esce dalla camera, Lisa si fa scivolare una mano tra le cosce e commenta “mmmhhh questa posizione è confortevole, sento il ventre schiacciato, ma riesco a trattenermi abbastanza bene, e posso accarezzarmi, mi piace da matti!” entrambi rimaniamo concentrati nel trattenere il liquido finché lei esclama “uuuhh non ce la faccio piùùù! Devo correre” rapida si alza e tenendo chiuse le natiche con le mani corre in bagno, un possente scroscio e commenta “aaahh adesso va meglio, questo sì che è liberarsi! Tu riesci ancora a trattenerti?” faccio per risponderle ma anch’io sono preso da un forte stimolo, per cui corro in bagno dove, per fortuna, ci sono due w.c., il tempo di sedermi e si aprono le cateratte, ridendo Lisa commenta “sei buffo, vederti arrivare di corsa, con il pisello semiduro che sballonzola è stato veramente ridicolo” le rispondo “vederti prendere il clistere è sempre un bello spettacolo poi, sapere che ti stavi accarezzando, mi ha eccitato parecchio, inoltre anche a me ha fatto ridere vederti correre con le mani che tenevano strette le chiappe!” intanto lei ha finito e si dirige alla doccia, anch’io ho finito e mi lavo i denti, in attesa del mio turno nella doccia, quando lei esce viene a darmi un goloso bacio sulla bocca accarezzandomi il pisello “peccato! È diventato molle da solo, avrei saputo io come ammosciarlo!” ridendo le do una pacca sul sedere “porcella! Guarda che ti prendo in parola, ringrazia che abbiamo i minuti contati, altrimenti vedevi, comunque ci sarà tempo!” finito di fare la doccia indosso il camicione ed andiamo a fare colazione. Visto che ci rimane un po’ di tempo prima della terapia, andiamo in giardino, Lisa mi confessa “sono un po’ in ansia per la terapia, già la visita è stata impegnativa ma al tempo stesso molto piacevole, non so cosa aspettarmi, la bambina che c’è in me ha paura, ma ne è anche attratta, in particolare mi preoccupa l’enteroclisma, quando me lo pratico da sola, faccio sempre dei disastri e ho dei crampi tremendi e raramente riesco a prendere due litri” io cerco di tranquillizzarla “rilassati, hai visto che la dottoressa è molto preparata, anche se alcune delle sue pratiche sono pesanti, alla fin fine sono certamente piacevoli, pensa che poi toccherà a me, anch’io sono in ansia, ma nello stesso tempo, non vedo l’ora”, lei conviene con me “hai ragione, ed ho scoperto una cosa: mi piace da matti guardare mentre subisci le sue cure, anche l’idea che tu osservi me è estremamente eccitante” trascorriamo il tempo che ci rimane prima di recarci in ambulatorio a chiacchierare e ci felicitiamo per esserci incontrati, poiché entrambi esitavamo a manifestare le nostre passioni ad estranei. E’ giunta l’ora e ci presentiamo all’ambulatorio, dai lettini sono scomparsi i supporti per le gambe, la parte finale è sollevata ed a fianco di ciascuno c’è un supporto al quale è appeso un ENORME contenitore da quattro litri ed alla fine del tubo è innestata una sonda di quaranta centimetri e del dimetro di uno, Lisa mi stringe convulsamente la mano e con una finta vocina da bambina, velata di panico, esclama “oh noooo l’enteroclisma noooo! Non vogliooo, ho paura, mi fa sempre maleeee, e… e… poi la sonda è troppo lunga, non penso di poterla prendere, la prego dottoressa, non me lo faccia, non può farmi la peretta?” la dottoressa la fulmina con uno sguardo molto severo ed io, galantemente, mi offro “senti Lisa, se vuoi comincio io, così vedrai che non c’è nulla di cui aver paura e comunque io ti starò accanto, va bene?” lei mi lancia uno sguardo dal quale traspare libidine e anticipazione ed annuisce vigorosamente, guardo interrogativo la dottoressa che annuisce “va bene, iniziamo con Ugo, ma dopo non farà storie, d’accordo? Adesso si tolga il camice e venga a sdraiarti sul fianco sinistro, con la gamba destra flessa verso il torace” poi riempie il contenitore fino al bordo con acqua e camomilla, spurga l’aria dal tubo e appoggia la sonda sul lettino, in effetti la quantità di liquido e la lunghezza della sonda intimoriscono, il mio limite è di due litri, somministrati con una sonda lunga solo quindici cm., Ilse prende il barattolo della crema “Lisa, venga qui ad aiutarmi, così vedrà che non c’è da aver paura, tenga bene sollevata la natica destra di Ugo mentre gli lubrifico l’ano”, lei si affretta ad eseguire con gli occhi che brillano di lussuria, Ilse mi versa una generosa dose di crema e la spande con il dito, penetrandomi con il polpastrello poi lubrifica bene la sonda ed appoggia la punta al buchino “spinga come se dovesse fare cacca, introdurrò solo qualche centimetro di sonda, poi aprirò il rubinetto mi dica quando sente l’acqua” la sonda entra senza darmi alcun fastidio e dopo pochi istanti sento aumentare la pressione ed un piacevole calore si irradia nel mio ventre, segnalo alla dottoressa che il liquido sta arrivando e lei, dopo qualche istante, chiude il rubinetto “gonfi e rilasci il ventre, così mi aiuta mentre spingo su la sonda” lo sfregamento della sonda sulla prostata è molto piacevole e mi piace sentirla scivolare dentro di me, percepisco tutte le svolte dell’intestino, finché la dottoressa annuncia “fatto, è entrata tutta, adesso si rilassi qualche minuto poi apro il rubinetto, mi avvisi se non ce la fa più”, poco dopo sento il calore spandersi nella parte alta dell’intestino regalandomi attimi di puro godimento, Lisa commenta “incredibile! La sonda è entrata tutta, non ti ha fatto male? e vedo il livello del liquido scendere veloce, e il tuo ventre si sta gonfiando ma… qui c’è anche qualcos’altro che cresce!” ed allunga una mano e impugna il mio pisello in erezione mentre con l’altra mi stimola un capezzolo. Beatamente cullato dall’acqua che mi riempie e dalle manipolazioni di Lisa quasi non mi accorgo di aver preso ben oltre due litri di liquido, finché un crampo non mi attanaglia, subito la dottoressa mi massaggia in senso antiorario il ventre esortandomi a respirare come un cagnolino, ammonendo anche Lisa di non farmi eiaculare, effettivamente, i crampi si riducono, sento solo aumentare la pressione ed il senso di pienezza al ventre, finché un gorgoglio non segnala che il contenitore è vuoto, Ilse ferma Lisa e le chiede di sollevarmi nuovamente la natica e, molto lentamente, sfila la sonda poi mi appoggia all’ano una pallottola di scottex e mi fa girare sulla schiena, mi giro con cautela e Lisa, con gli occhi spalancati commenta “bello! incredibile vedere il tuo pancino così gonfio, non credevo che ce l’avresti fatta a prendere quattro litri, io sicuramente non ci riuscirò! Fossi una donna sembreresti incinta di 5 mesi, talmente hai la pancia gonfia, Riesci a resistere?” concentrandomi sulla respirazione rispondo “per adesso sì, anche grazie ai massaggi della dottoressa, alle tue distrazioni ed al pensiero che dopo toccherà a te! Anzi ti dirò che è molto piacevole sentirsi così pieno” lei mi lancia uno sguardo tra il dubbioso ed il preoccupato ma in quel momento un feroce crampo mi attanaglia e faccio per alzarmi, ma la dottoressa inizia a massaggiarmi lentamente il ventre esortandomi a fare dei respiri profondi, effettivamente i crampi si riducono e per un altro po’ riesco a godermi il senso di pienezza, però presto si fanno sentire una nuova serie di forti crampi per cui cerco nuovamente di alzarmi, Ilse mi da un paio di grossi scrolloni al ventre e mi aiuta, con una mano tengo premuta la pallottola di carta sull’ano e con l’altra mi sorreggo il ventre gonfio a dismisura e corro in bagno. Dopo una lunghissima seduta rientro, ridendo Lisa si rivolge alla dottoressa “poverino! Ha perso l’erezione, dottoressa, è il caso di fare qualcosa?”, l’interpellata scuote il capo “la terapia di questa mattina non prevede orgasmi, ma solamente la clismo terapia e l’introduzione del butt plug, per cui Ugo, venga qui, si pieghi in avanti ed appoggi il petto al lettino ed allarghi bene le gambe”, senza bisogno di ordini Lisa si avvicina e mi allarga le natiche mentre Ilse lubrifica ben bene l’area poi appoggia la punta del plug e spinge delicatamente ma con decisione, dopo il primo momento di dolore, l’ano si distende ed accoglie l’intruso, una leggera pacca al sedere e la dottoressa annuncia “fatto, può tirarsi su, adesso tocca a Lisa” che, fedele al personaggio, si nasconde dietro di me e prende a piagnucolare con voce infantile “nooo per piacere, per piacere, per piacere, non voglio il clistere grosso, mi farà male al pancino, eeeee…., ho visto Ugo soffrireeee! Poi la sonda è troppo lunga, non ci starà tutta, non può farmi la peretta? Prometto che starò brava, la pregooooo”, Ilse la fulmina con uno sguardo severo che non promette nulla di buono, prende una sedia e la mette al centro della stanza, afferra la ragazza per un polso e, con forza insospettata, la trascina verso la sedia dove si siede facendola sdraiare sulla pancia attraverso le sue cosce “so io come trattare le bambine capricciose, una bella sculacciata, le metterà un po’ di sale in zucca e le insegnerà ad ubbidire!” ed ecco che una pioggia di sculacciate si abbatte sulle sue natiche belle esposte, facendole poco a poco arrossare. A nulla valgono le proteste ed i tentativi di liberarsi di Lisa, inesorabile, la dottoressa continua finché la ragazza, singhiozzando, non chiede pietà “basta, bastaaa, prometto che farò la bravaaaa, non sculacciarmi piùùùù, ti pregoooo scusamiiii” Ilse le molla ancora un paio di sberle poi la solleva e la abbraccia con tenerezza, dandole un dolce bacio a piena bocca, strizzandomi l’occhio “non avrei voluto, ma mi ci hai costretta, non intendo farti del male, ma devi capire che le cure sono fatte per il tuo bene, anche se alcune di esse possono sembrare minacciose, se praticate come si deve, non sono poi così dolorose, adesso calmati, fai un bel respiro profondo, togliti il camice e vieni a metterti nella stessa posizione che aveva Ugo poco fa” con un sospiro di rassegnazione la ragazza si sdraia sul lettino senza perdere di vista le manovre della dottoressa. Lei intanto ha riempito nuovamente di acqua e camomilla bella calda il contenitore, scartato e montato una sonda nuova e si rivolge ad una Lisa visibilmente spaventata ma al tempo stesso eccitatissima “vedi, la sonda è fatta di un materiale speciale, sembra rigida, ma con il calore del corpo diventa morbida e quindi si piega facilmente per seguire le curve dell’intestino e non è poi così grossa, anzi è più piccola del tuo mignolo, tieni anche presente che l’intestino è lungo oltre sette metri, quindi puoi tollerare i suoi 40 cm. senza problemi, e per la quantità di liquido, ti prometto che se proprio non ce la fai, mi fermo, sappi comunque che un adulto può sopportare anche più di cinque litri, per cui…, adesso sei pronta?” Lisa risponde “proprio pronta, direi di no, ma sono rassegnata al mio destino, ti scongiuro solo di non farmi male, ho paura dei crampi, ho visto le facce che faceva Ugo, non è vero che quattro litri non fanno male!” Ilse fa una profonda risata di gola, facendole una dolce carezza al volto, scoccandole un secondo goloso bacio sulla bocca “certo, quattro litri non sono una bazzecola, ma sono sicura che ti comporterai da brava bambina, vedrai che alla fine mi ringrazierai perché ti sentirai bella pulita e più leggera, cerca di rilassarti e goditi al meglio tutte le nuove sensazioni, Ugo, vieni ad aiutarmi sollevandole una natica” eseguo con entusiasmo e la dottoressa versa una generosa dose di crema sull’ano offerto poi vi infila lentamente il medio e lo ruota per distribuire bene il lubrificante facendo sospirare di piacere Lisa poi lo sfila sostituendolo con la punta della sonda, Lisa si irrigidisce e viene redarguita da una forte sculacciata “ho detto di rilassarti, se ti irrigidisci, invece di piacere, sentirai solo dolore”. Lei fa un profondo respiro e cerca di rilassarsi stringendomi forte la mano, poco a poco la sonda entra, dopo pochi cm. Ilse si ferma “i primi cm. sono entrati, ti ha fatto male? ho abbassato il contenitore così la pressione è bassa, adesso apro il rubinetto e lascio entrare un po’ d’acqua, avvisami quando la senti arrivare continuando a respirare a fondo”, ad un tratto Lisa mi stringe convulsamente la mano “ooohhh sento l’acqua arrivare! È bella calda ma non mi fa male, ho già preso tutta la sonda? Perché non la sento quasi” io allungo un dito a titillarle le grande labbra socchiuse e rispondo “mi spiace, ma mancano ancora almeno trenta cm. il po’ d’acqua che è entrata serve solo a far scivolare meglio la sonda, cerca di rilassarti” intanto la dottoressa ha approfittato della distrazione di Lisa per proseguire ad introdurre la sonda applicandole contemporaneamente delle pressioni al ventre finché annuncia trionfante “fatto! La sonda è entrata tutta, sei stata proprio brava e non ti sei lamentata, scommetto che ti è anche piaciuto vero?” lei risponde stupita “è vero, è stato molto piacevole e non mi ha fatto male, anzi è stato eccitante sentire qualcosa di estraneo scivolare nel mio intestino, anche le carezze alla patatina erano mooolto piacevoli”, visto che Lisa è distratta, la dottoressa apre leggermente il rubinetto e l’acqua comincia ad invaderla piano piano, contemporaneamente mi fa cenno di smettere di accarezzarla, dopo un po’, Lisa, con voce sognante prosegue a raccontare la sua esperienza accarezzandosi i capezzoli con una mano mentre l’altra scende verso il clitoride “mmmhhh sento il calore espandersi e la pressione crescere nella parte alta della pancia, non avevo mi provato una simile sensazione e devo dire che è piacevole, vi prego Ugo o Ilse, accarezzatemiiiiii, è troppo bello, sentirmi riempire mentre mi accarezzate mi piace da morireee, quanto ne ho preso? Mi sembra di scoppiare” Ilse le blocca la mano diretta al clitoride “Ferma! Impara a assaporare la sensazione dell’acqua che ti riempie per bene, sei appena arrivata a due litri abbondanti, adesso apro del tutto il rubinetto, dovresti sentire il liquido defluire più forte, tu respira come un cucciolo, penso io a massaggiarti” pochi istanti e Lisa, respirando affannosamente, conferma “ooohhh sìììì sento bene il liquido che mi gonfia, è piacevole, spero di riuscire a prendere tutta la quantità, per ora non ho crampi, solo un crescente senso di pienezza”. La dottoressa inizia a massaggiarle delicatamente in senso antiorario ed a mano aperta il ventre sempre più gonfio facendomi cenno di occuparmi dei suoi capezzoli ed io mi ci metto di impegno, sia con le dita che con la bocca, avventurandomi anche sul suo collo e bocca mormorandole “sei uno spettacolo! Sapere che hai preso una sonda lunghissima che ti sta riempiendo il pancino d’acqua è eccitante, pensa che con l’abitudine, farai da sola, ti riempirai per bene e poi esploderai sul w.c., masturbandoti e godendo come una pazza, stai andando bene, ne manca solo più un litro, adesso la dottoressa alzerà il contenitore al massimo, così la pressione aumenta e la sentirai entrare meglio!”. Non so se per le mie parole o per i miei baci e carezze ma Lisa è sempre più eccitata “mmmhhh è stupendoooo! Mi piace sentirmi così piena, non credevo di godere così bene, non pensavo che un clistere tanto abbondante potesse essere così piacevole”, un gorgoglio annuncia lo svuotamento del contenitore, Ilse sfila delicatamente la sonda e le spinge contro l’ano una pallottola di scottex facendola girare sulla schiena. “cerca di resistere un po’ mentre ti massaggiamo, quando arrivano i crampi prova a sopportarli, un po’ di male renderà il successivo svuotamento ancora più piacevole”. Quindi inizia a massaggiarle delicatamente il ventre gonfio, lasciando ogni tanto vagare, con noncuranza, una mano sulla vagina lucida di umori, per non essere da meno, riprendo a succhiarle golosamente i capezzoli alternando baci sulla bocca, lei mi ricompensa carezzandomi il pisello, dolorosamente eretto finché non si irrigidisce “uuuhhh ecco i primi crampiiii, cerco di resistere, si ce la faccio, no non riescooo, mamma che male alla panciaaaa! Aiutoooo devo andare, devo andareeee” rapida si alza e si fionda in bagno dal quale esce dopo una ventina di minuti con un sorriso beato “aaahh non mi sono mai liberata così bene, avevi ragione Ilse, mi sento veramente più leggera, per certi versi, anche l’espulsione è stata piacevole via via che mi liberavo sentivo il ventre rilassarsi, proprio una bella sensazione, avrei voluto masturbarmi ma ho deciso di trattenermi”. La dottoressa approva “sono contenta che sia andato tutto bene, sei stata saggia a non masturbarti, avrai tempo dopo, adesso vieni che devo rimetterti le palline ed il butt plug” con un sorriso beato Lisa si stende sul lettino e, senza bisogno di ulteriori istruzioni piega le gambe verso il petto, rapidamente Ilse inserisce le palline, versa un po’ di lubrificante sul plug e lo spinge in posizione, leggera sculacciata “perfetto, la terapia è terminata, potete andare a rilassarvi o…. scaricarvi, un’ultima cosa, i due butt plug che vi ho inserito, hanno anche la vibrazione e qui ci sono i telecomandi, per rendere la cosa più intrigante, ho deciso di consegnare a Lisa il telecomando del plug di Ugo e viceversa, buon divertimento!” con uno sguardo impertinente e la voce innocente, Lisa chiede “maaa… se volessi fare sesso, devo togliere le palline?” Ilse scoppia a ridere di gola “sei proprio una bella porcona, ho la sensazione che il clistere ti abbia messa su di giri! Comunque stai tranquilla, non c’è bisogno di togliere le palline, anzi, renderanno tutto più piacevole” Lisa ed io ci incamminiamo verso il giardino ma non riesco a fare a meno di attivare, di nascosto, il plug di Lisa, che si blocca sbarrando gli occhi “non vale! Non me lo aspettavo, però è piacevoleeeee anche le palline vibranooo mmmhhh, aspetta che adesso provo con te, immediatamente il plug inizia a vibrare, stimolandomi squisitamente la prostata, procurandomi un’enorme erezione, Lisa, con gli occhi pieni di libidine e la voce roca lo afferra “andiamo, ho una voglia pazza di scopareeee, le varie stimolazioni mi hanno messa in uno stato di libidine assoluta, se non vengo al più presto credo che potrei impazzire”, quasi di corsa, trascinato per il pisello, raggiungiamo il giardino, dove Lisa si sdraia su un grosso materassino trascinandomi con lei, con frenesia mi strappa il camice ed inizia a baciarmi dappertutto, anch’io ricambio, concentrandomi sul suo clitoride e sulle grandi labbra, lucide di umori finché lei grida “daiii non resistoooo vieni, prendimiiiii, ti voglio dentro di meeee aahh così sììì sei bello grossoooo lo sento beneeee ancoraaa!”, la fermo chiedendole di spegnere il mio plug perché la stimolazione mi sta eccitando troppo, la faccio mettere a quattro gambe e dopo averle allargato la fessura con le dita, la penetro con un colpo secco, lei ulula di piacere ed inizia ad assecondare il mio ritmo, movendo contemporaneamente il bacino in tutte le direzioni per assaporarmi meglio, vista la posizione, ne approfitto per giocare con il butt plug che le spunta dall’ano, rallento ed aumento la velocità del mio movimento con l’intento di ritardare al massimo l’orgasmo finché Lisa urla “ecco ecco eccoooo sto per venireeeee, non fermattiiiii sbattimi più forteeee cosìììì! adessoooo” eccitato dalle sue urla accelero al massimo ed in pochi secondi un fiume di sperma si spande nella sua vagina. Crolliamo entrambi mentre il mio pisello scivola fuori da lei e ci abbracciamo e baciamo teneramente “grazie! Era tanto che non godevo così intensamente, saranno le palline ed il plug ma è stato un orgasmo fantastico, anche tu eri della misura giusta, ti sentivo proprio bene, mi riempivi alla perfezione” la ringrazio per i complimenti “anche per me è stato bellissimo, adesso direi di fare una nuotata per calmare i bollenti spiriti”. L’acqua ha la giusta temperatura per cui ci crogioliamo, cullati dai getti della jacuzzi, finché giunge l’ora di andare a pranzo. Il menu è semplice ma divoriamo tutto con appetito mentre Ilsa ci fa una confessione “devo raccontarvi una cosa abbastanza imbarazzante, le cure che vi ho somministrato fin’ora hanno eccitato anche me, tant’è che alla fine ho dovuto masturbarmi a lungo per scaricare la tensione accumulata! Siete due pazienti eccezionali, uno molto collaborativo e disponibile, fa venire voglia di architettare delle terapie ancor più spiacevoli ed umilianti, l’altra, rivestendo i panni della bambina capricciosa e spaventata, da una parte fa venire voglia di consolarla, dall’altra di educarla con i buoni metodi di una volta, cioè un bella sculacciata” Lisa, da buona bambina impertinente non può fare a meno di interloquire “dai! raccontaci, chi ti ha eccitata di più tra noi due? Come ti sei masturbata? Se ce lo dicevi, ti avremmo aiutata noi ben volentieri!, almeno per me, sarebbe stata un’esperienza nuova!” La dottoressa scoppia a ridere “Ma lo sai che sei proprio una bella curiosa? Comunque voglio soddisfare la tua curiosità, forse quello che mi ha eccitata di più è stato sculacciarti, di fondo sono portata verso la dominazione, quindi sottometterti è stato particolarmente divertente, per masturbami ho un vasta collezione privata di falli artificiali, ho solo dovuto scegliere quello che mi in quel momento mi ispirava di più, però non supponevo che tu avessi inclinazioni lesbo, cercherò di rammentarmene!” Lisa sorride a sua volta “in effetti non lo sapevo neanch’io, ma da quando mi hai baciata, mi è venuto voglia di provare qualche altro gioco lesbico!” io ascolto interessatissimo il dialogo che si sta svolgendo tra le due donne e mi diverto ad attivare, di nascosto, il butt plug di Lisa facendola ogni volta sobbalzare e stringere convulsamente le gambe, incuriosita dai suoi movimenti, Ilse le chiede se c’è qualcosa che non vada, alla spiegazione, scoppia a ridere “ti faccio vedere come rendergli la pariglia, se imposti così il telecomando, vedrai che anche lui salterà come un grillo”. In effetti una potentissima vibrazione mi assale la prostata facendomi spalancare gli occhi e sobbalzare, mentre le due ragazze ridacchiano divertite, al termine del pasto, aiutata Ilse a sparecchiare, ci godiamo un po’ di relax in giardino continuando a stuzzicarci con i butt plug scambiandoci teneri baci e carezze finché la dottoressa ci richiama in ambulatorio, dove di fianco ai lettini c’è un carrello con un’apparecchiatura elettrica ed un vassoio pieno di butt plug adatti al collegamento elettrico ed altri accessori, “la terapia di questo pomeriggio prevede per entrambi una sessione di elettro stimolazioni erotiche su varie parti del corpo, come sempre, per dovere di cavalleria, inizierò con Lisa, vieni qui a sdraiarti con le gambe sui supporti”. Lei esegue con un’espressione tra il preoccupato e l’impaziente “ne ho sempre sentito parlare, non è che mi farai male? e non è pericoloso?” Ilse tranquillizza entrambi “non abbiate paura, non è assolutamente pericoloso, la corrente è molto bassa e non appena mi dite che l’intensità è troppo elevata mi fermo, adesso per prima cosa voglio rilevare la tua soglia alla corrente”, quindi sfila da Lisa le palline della geisha ed il butt plug e le applica due elettrodi all’interno delle cosce, vicino alla vagina, una specie di morsetto sul clitoride, un paio sulle grandi labbra ed un altro paio sui capezzoli, le inserisce in vagina un dildo cromato e sagomato in maniera tale da rimanere in sede ed un altro simile nell’ano “perfetto! Sei pronta per ricevere la tua prima elettro stimolazione erotica? Adesso, partendo dell’interno delle cosce, aumento gradatamente la potenza, avvisami quando diventa fastidiosa”. Io osservo affascinato i muscoli contrarsi a scatti mentre Lisa sospira commentando “per ora va tutto bene, anzi è piacevole sentire i muscoli sollecitati questo modo, sembra un massaggio molto profondooooo stopstopstop! Adesso fa maleeeee!”, Ilse regola subito i comandi e la ragazza si rilassa “adesso vediamo i capezzoli” “ooohhh sìììì, li sento formicolareeee e contrarsi, è stupendooo” a vista d’occhio i capezzoli le si stanno inturgidendo e diventando più scuri, chiaro segno di aumentato afflusso sanguigno, anche qui, ad un cenno di Lisa la dottoressa ferma l’aumento di potenza, quindi passa al clitoride e grandi labbra “mmhhhh, questo sì che è eccitanteeee! Non mi sono mai sentita stimolata cosììììì, non fermartiii sto per venireeeee aahhh” poi la sua espressione cambia, evidentemente al piacere è subentrato il dolore, subito Ilse si ferma e Lisa, con espressione delusa, riprende a respirare normalmente “passiamo alla stimolazione interna, prima vaginale e poi anale” Lisa ha un sobbalzo e prende ad inarcarsi e scuotersi “mmmhhh aaahhh stupendoooo mi sento tuuutaaa formicolare dentroooo è bellissimoooo mi pare di avere l’utero in fiammeeeee mi piaceee eeeee oooohhhh anche dietro mi solletica tuttoooo, sìììì ti pregotipregotiprego non fermartiii voglio venireeeee” osservo affascinato ed eccitato la vagina e l’ano contrarsi sempre più rapidamente finché la dottoressa spegne l’apparecchio “bene, ho tarato la potenza degli impulsi sui vari organi, adesso ricollego tutti gli elettrodi attraverso questa tastierina, così posso agevolmente attivarli a turno, pronta per la tua prima sessione di elettro stimolazione? Siccome sarà parecchio intensa, per evitarti di cadere, ti fisso al lettino con alcune cinghie, non preoccuparti, quando mi dici di fermarmi spengo tutto” quindi fa passare delle cinghie di morbida stoffa attraverso il petto, le anche e le cosce della ragazza poi mi fa cenno di avvicinarmi e mi fa indossare una specie di guanto, in pratica si tratta di due elettrodi da calzare sul polpastrello dell’indice e del medio, anch’essi collegati ad un elettro stimolatore, ed un micro vibratore per l’anulare ed il mignolo “con questi puoi accarezzarla ovunque, solleticandola sia con la vibrazione che con l’elettro stimolazione, prima però spalmale del gel a base d’acqua per ottenere una buona conduttività”, la cosa mi intriga parecchio perciò mi affretto a versarle sul corpo una generosa quantità di gel e non vedo l’ora di cominciare. Ilse inizia a premere i vari tasti, come se suonasse un pianoforte facendo inarcare e scuotere Lisa sempre più forte “oh mio diooooo! È fantasticooooo mi stai stimolando dappetuttooooo, non ho mai goduto cosìììì, ooohhh anche la mano di Ugo è fantasticaaaa mi piace da morire come mi accarezza dapperuttoooo, nonfermatevinonfermatevinonfermateviiii, ancora qualche istanteeee e vengoooooo! Noooo! Non adessoooo perché vi siete fermati?” Ilse spiega “voglio che il tuo piacere duri più a lungo, per questo ci siamo fermati, adesso ricominciamo e non ci fermeremo finché non sarai venuta, contenta?” Lisa annuisce con entusiasmo “oh sì vi prego, sto impazzendo dalla voglia, ho bisogno di venireeeeee!” Ilse riprende a suonare il tastierino mentre io ricomincio ad accarezzarla, questa volta mi chino anche a baciarla, contraccambiato con voracità, i movimenti della ragazza si fanno sempre più violenti finché, con un urlo, si irrigidisce mentre dalla vagina palpitante le cola un fiotto di umori, ansante, cerca di riprendere fiato “mamma mia! è stato un orgasmo meraviglioso, non credo di essere mai venuta così tanto e bene, Ilse sei stata una cosa meravigliosa, ti ringrazio di cuore!” Ilse le si avvicina “ti ringrazio, mi fa piacere che tu abbia apprezzato le mie terapie, anche a me è piaciuto molto - poi sorridendo con tono malizioso - anche legarti è stato divertente, saperti senza vie di scampo è stato appagante” e la bacia teneramente sulla bocca, ricambiata con voracità mentre io mi godo lo spettacolo, sebbene leggermente preoccupato, pensando che adesso toccherà a me. Mentre Ilse libera Lisa dalle cinghie, lei si rilassa commentando con voce sognante “è stato fantastico, vedrai che ti piacerà un sacco, non vedo l’ora che tocchi a te, e visto come sei bello duro, direi che ti ho offerto uno spettacolo piuttosto eccitante!” non posso far altro che confermare “hai ragione! Non credevo che l’elettro stimolazione potesse essere così arrapante, vederti contorcere in preda all’orgasmo mi ha veramente eccitato! Anche vedere mentre vi baciavate mi ha stuzzicato parecchio”. Le due donne scoppiano a ridere ed Ilse mi fa cenno di sdraiarmi sul lettino poi, riguadagnato l’aplomb professionale, mi applica i vari elettrodi, all’interno della coscia, sui capezzoli, su pene e scroto ed infine mi infila nell’ano un dildo piuttosto grosso quindi comincia ad armeggiare con l’apparecchiatura, via via le segnalo quando l’intensità della stimolazione è troppo forte, finalmente la dottoressa è soddisfatta della taratura dell’apparecchiatura “a posto! Possiamo cominciare, prima però è meglio che leghi anche te per evitare che tu possa cadere” mentre è affaccendata Lisa ha indossato il guanto e mi ha cosparso abbondantemente di gel ed ha iniziato ad accarezzarmi, dandomi delle sensazioni bellissime, anche Ilse comincia a far danzare le dita sul tastierino facendomi sobbalzare, in effetti il formicolio nei vari punti del mio corpo è estremamente piacevole, in particolare, il pene sussulta a ritmo e la prostata è stimolata in maniera pazzesca, con voce arrochita dalla libidine Lisa commenta “guarda come ti sobbalza il pisello! Sembra animato di vita propria! Mi piace guardarlo! Anche tu ti stai agitando tutto, ti piace come ti tocco?” allungando una mano per accarezzare Lisa tra le gambe rispondo con il fiato corto “è tutto stupendoooo! Sentirmi stimolato a questo modo è faaavolosooo! Sentire la prostata solleticata così è una cosa paradisiacaaaa, la tua mano poi è meravigliosa, ancora pochi secondi e vengoooooo!, sento che anche tu sei bagnata, ti eccita quello che vedi?” lei si china a baciarmi biascicando “sììì mi sto di nuovo eccitandoooo! Le tue dita sono magicheeee” passano ancora alcuni minuti durante i quali mi godo ogni sensazione finché non supero il punto di non ritorno ed anch’io eiaculo copiosamente con un grido, la dottoressa spegne la macchina, lasciando solamente Lisa ad accarezzarmi dolcemente e baciarmi e mi libera dalle cinghie e dagli elettrodi. Cercando di riprendere fiato, fermo la mano di Lisa e con le gambe molli, mi alzo dal lettino, Ilse afferma “abbiamo finito! Devo solo inserirvi nuovamente i butt plug vibranti e le palline della geisha poi siete liberi fino all’ora di cena, Lisa vieni qui, appoggia il petto al lettino ed allarga bene le gambe”, lei, quasi di corsa, si mette in posizione ed io osservo affascinato le mosse esperte della dottoressa che le inserisce prima le palline in vagina e poi il butt plug facendola mugolare di piacere, poi mi fa cenno di assumere la stessa posizione e rapidamente infila anche il mio. D’istinto mi volto verso di lei e la abbraccio per ringraziarla per le piacevoli “cure” e lei mi porge la bocca che mi affretto a coprire con la mia, scambiandoci un sensualissimo bacio mentre lei spinge e struscia il bacino contro il mio, per staccarsi subito e riguadagnare la sua serietà professionale, stupito dal suo atteggiamento così ambivalente, mi dirigo verso il giardino mentre Lisa commenta “strano vero i comportamenti della dottoressa? Prima sembra tutta seria e professionale, poi ha dei comportamenti piuttosto lussuriosi, che nulla avrebbero a che fare con un medico! Però così mi attira ancora di più, chissà come andrà a finire il nostro soggiorno?” non posso fare altro che confermare “in effetti i suoi atteggiamenti sono molto ambigui, se ti ricordi, sul sito è chiaramente indicato che non ci sarebbero stati rapporti sessuali ma mi sembra che non sia proprio così, e la cosa mi stuzzica, anch’io non vedo l’ora di vedere come andrà a finire, piuttosto raccontami le tue sensazioni in merito alla seduta, io personalmente sono ancora eccitato” lei mi guarda sorniona “anch’io sono ancora piuttosto su di giri, direi elettrizzata, visto che abbiamo tempo, cosa ne pensi se facciamo qualcosa per calmarci?” di rimando, fingendo di fraintendere “per esempio? Vuoi un bel massaggio rilassante alla schiena? Solo piuttosto bravo” lei riporta il discorso sul filo del sesso “preferirei un massaggio interno - mi prende in mano il pisello - qui hai l’attrezzo giusto, bastano poche attenzioni ed avrà la giusta consistenza!” io scoppio a ridere e la trascino su uno dei materassini, le strappo il camice ed inizio ad accarezzarla e baciarla dappertutto, sospirando, lei reciproca ed in breve, nonostante sia venuto da poco, ho nuovamente una notevole erezione “daiiiii prendimiiii ho voglia di sentirti dentroooo, prestooo sto scoppiandooooo, ho voglia di godereee!” non mi faccio pregare, le faccio mettere le gambe sulle mie spalle e la inforco con violenza facendola urlare “sìììì cosìììì mi piace quando usi la forza, sbattimi forteeee” per dispetto, mi muovo lentamente quasi uscendo da lei per poi rientrare ancor più lentamente mente lei scuote violentemente il bacino “tipregotipregotiprego, più veloceeee, così mi fai impazzireee voglio venire!” aumento il ritmo alternando dei violenti affondi mentre lei comincia a scuotere la testa finché si irrigidisce e con un urlo quasi belluino gode, io continuo a muovermi ancora qualche secondo perché sento che sto per godere e finalmente la inondo, lei tira giù le gambe e le crollo addosso “sei fantastica, non credevo di riuscire a venire dopo così poco tempo, mi hai letteralmente spompato!” lei mi sorride, mi abbraccia e bacia con calore “anche tu sei stato fantastico, mi hai dato delle botte potenti, credevo che le palline mi schizzassero in bocca! È stato veramente bello”, rimaniamo a coccolarci finché non giunge l’ora di cena. Dopo cena rimaniamo a chiacchierare del più e del meno finché non decidiamo di andare a dormire, non appena siamo in camera, ecco arrivare la dottoressa “sono venuta a togliervi i butt plugs e le palline ed a mettervi le supposte, così poi potete dormire”. Lisa ha un’idea stuzzicante “possiamo metterci le supposte da noi? Mi piacerebbe molto mettere io la supposta ad Ugo e viceversa”, Ilse sorride e da il suo assenso “perché no? Se la cosa vi piace per me va bene, ci vediamo domattina, buona notte e…. buon divertimento!”, io riesco ad essere più rapido e mi impadronisco per primo della supposta “primo! Tocca a te riceverla, mettiti sulla schiena e piega le gambe verso il petto” Lisa sbuffando prende posizione mentre io mi inginocchio tra le sue gambe, la vista della sua vagina semiaperta è una calamita potente per cui mi chino a succhiarle il clitoride ed a leccarle vagina, perineo ed ano, strizzandole con le mani i capezzoli, lei inizia a respirare sempre più forte, affondando le mani nei miei capelli per spingermi ancora più contro i suoi genitali mormorando “ooh sììì mi piaceee continua così non fermatiiii, è cosi bellooo daiii”, quando mi accorgo che sta per venire mi fermo, dandole un forte pizzicotto ai capezzoli ed un morso al clitoride “ahi cattivo, mi hai fatto male! perché ti sei fermato? Stavo per venire, continuaaaaa!”, perfidamente, mi rifiuto di continuare “no, ho deciso che questa sera non devi venire, e guai a te se ti masturbi, adesso ti metto la supposta e poi nanna!” lei mi prega “per favoreee! Ho una voglia pazza, non lasciarmi cosììì! Fammi godereee! Poi io faccio venire te, daiiii” io rimango inamovibile e le metto la supposta abbastanza rudemente poi le chiedo “vuoi mettermela tu o faccio da solo?” lei risponde con tono offesissimo di arrangiarmi da solo e mi volta la schiena, ovviamente mi aspettavo una reazione simile quindi provvedo da solo alla bisogna e mi corico per dormire. La mattina successiva Ilse viene a svegliarci con le immancabili perettone e termometri “buongiorno! Dormito bene?” Lisa risponde con voce arrabbiata “assolutamente no! Ieri sera Ugo mi ha eccitata al massimo poi mi ha lasciata così senza farmi venire vietandomi anche di masturbarmi e mi ha messo la supposta con abbastanza rudezza!” la dottoressa mi guarda con disapprovazione “sei stato proprio crudele, mi sa che dovrai essere punito, non si tratta così una signora!” io rispondo con tono di scusa “scusa Lisa se sono stato cattivo, ma avevo voglia di scherzare, non credevo che ti saresti arrabbiata così” Lisa accetta le scuse “scuse accettate, ma per punizione voglio essere io a farti la peretta e dovrai trattenerla finché te lo dirò io!” Ilse rincara la dose “per rendere la punizione più completa, aggiungerò altri tre micro clismi, intanto mettiti in posizione a quattro zampe e Lisa te la somministrerà premendo con tutta la forza” accetto di buon grado la punizione e prendo posizione, Ilse, aggiunti gli ulteriori micro clismi porge a Lisa la peretta “è tutta tua, puoi vendicarti” con un sorriso trionfante lei non perde tempo e mi infila abbastanza bruscamente la sonda e preme con tutta la sua forza, lo schizzo caldo mi inonda con prepotenza, sembra quasi che voglia uscirmi dalla bocca! Svuotata la pera la sfila altrettanto bruscamente e mi appioppa una bella sculacciata “fatto, sdraiati ed aspetta che abbia preso la mia e sia andata in bagno prima di andare anche tu” mi sdraio sul ventre ed aspetto osservando Ilse che le somministra la peretta, per poi carezzarle dolcemente la vagina facendola gemere “cerca anche tu di trattenerti un po’ prima di andare in bagno, vi aspetto per colazione”, Lisa si fa scivolare una mano tra le gambe “mi è piaciuto somministrarti la peretta, è la mia prima volta ma è stato proprio eccitante, credo proprio che cercherò di utilizzare le perette nei futuri incontri con i miei partners!”, intanto il mio ventre è sempre più in subbuglio, il bisogno di liberarmi è fortissimo e faccio fatica a trattenermi, fortunatamente anche Lisa ha gli stessi problemi per cui corre in bagno, come si siede mi autorizza ad alzarmi “va bene adesso puoi venire anche tu a liberarti”, tenendomi le natiche ben strette mi precipito sul w.c., la situazione è surreale: siamo entrambi seduti a defecare e stiamo chiacchierando come se niente fosse “sai, credo di aver scoperto di avere una certa inclinazione verso la dominazione, mi è veramente piaciuto averti in mio potere e somministrarti la peretta per poi costringerti a resistere, vedere le tue smorfie è stato molto appagante” “abbiamo proprio le stesse passioni! Ieri sera mi sono divertito a negarti l’orgasmo, la tua espressione ferita e delusa era proprio carina, spero solo di non aver rovinato l’amicizia che sta nascendo tra di noi, ti assicuro che era solo un gioco” “tranquillo! Non sono offesa, ho capito il senso del tuo gioco e va bene così, anche a me piace giocare!” terminiamo di liberarci, ci laviamo ed andiamo a fare colazione. Poco prima delle nove, Ilse ci chiama in ambulatorio “la terapia di questa mattina prevede il fisting vaginale, ovviamente solo per Lisa e per entrambi, la dilatazione anale, decidete voi chi deve cominciare” per cavalleria faccio decidere a Lisa che sceglie di cominciare lei difatti, con gli occhi brillanti di libidine, si sdraia subito sul lettino ma, fedele al suo personaggio, con voce da bambina impaurita prega “la prego dottoressa, non mi faccia male, ho tanta paura! Ho il buchino del culetto molto stretto, già solo un dito mi fa male non mi allarghi di più!” Ilse la rassicura “stai tranquilla! Ti dilaterò poco per volta e vedrai che non ti farò male, fidati di me, prima però voglio arrivare a fistarti, anche qui sarò molto delicata, e andrò per gradi, adesso ti tolgo le palline poi inizio, tu cerca solo di rilassarti” quindi le versa un’abbondante dose di lubrificate sulla vagina e sulle sue dita poi le infila lentamente il medio e lo muove in tutti i sensi strappandole un sospiro di piacere, poi vi aggiunge l’indice, dopo parecchi movimenti aggiunge l’anulare poi il mignolo facendola gemere sempre più forte “visto? Ho infilato quatto dita e mi pare che la cosa ti piaccia, appena sarai abbastanza dilatata, aggiungerò il pollice e poi infilerò tutta la mano, cerca di rilassarti e goditela tutta!” lo spettacolo che si offre ai miei occhi è fantastico, vedere la mano di Ilse quasi completamente sprofondata nella vagina di Lisa è veramente eccitante, e non posso fare a meno di commentare “che spettacolo! Ti stai aprendo come un fiore, hai quasi tutta la mano di Ilse dentro, e vedo che sei eccitata da morire!” intanto mi chino a succhiarle i capezzoli facendola urlare ancora più forte “sìììì mi piaceeee mi sento allargare in modo pazzesco, è bellissimooooo, daiii infila tutta la manooo ti voglio sentire dentroooo, oooh mi piacciono i baci sui capezzoli, succhiali forteee cosìììì” con un grido, questa volta di dolore, la mano sparisce in lei fino al polso, Lisa si appoggia una mano sul clitoride e comincia a stimolarlo mentre Ilse commenta “ecco! La mano è entrata tutta, ti piace? Non venire subito, resisti ancora un po’, goditi le sensazioni, ti farò venire io al momento giusto, mentre ti dilato analmente” Lisa rallenta il ritmo del massaggio al clitoride e si gode le nuove sensazioni “mmmhhh è bellissimooo, non credevo che il fisting fosse così piacevole, sentirmi completamente piena è eccitantissimo, ti prego lasciami venireeee non ne posso piùùùù!” ma Ilse è irremovibile e le blocca l’accesso al clitoride, pur tenendola sul limite dell’orgasmo per un tempo lunghissimo, mentre io continuo a succhiarle i capezzoli alternando baci sulla bocca, finalmente la dottoressa ritiene di averla allargata a sufficienza e molto lentamente sfila la mano strappandole un sospiro di delusione. “Molto bene! la dilatazione vaginale è stata eseguita con successo, ti rimetto le palline della geisha poi passiamo alla dilatazione anale, lo so che sei molto stretta, ma vedrai che con la dovuta delicatezza e pazienza sarai in grado praticare il sesso anale senza dolore, anzi provando molto piacere, sei pronta?” lei ribatte “mica tanto! Dietro mi ha sempre fatto un male boia e non ho quasi mai provato piacere, comunque proviamo”, Ilse prende uno speculum metallico e lo cosparge abbondantemente di crema “per cominciare, inserirò questo speculum rettale e lo aprirò piano piano in maniera tale da iniziare a dilatare il muscolo anale, poi passerò a vari dildi, sempre più grossi, ma non supererò la dimensione di un pene umano, se ti rilassi sono sicura di riuscire ad eccitarti, a quel punto potrai venire” Lisa ha un’espressione dubbiosa ma fa ogni sforzo per rilassarsi, intanto la dottoressa le massaggia dolcemente il buchino con il medio ricoperto di abbondante crema e, non appena lo sente allentarsi, infila il dito fino alla nocca e lo muove in tutte le direzioni, quando è soddisfatta dal livello di distensione, lo sfila e lo sostituisce con lo speculum, Lisa ha un sobbalzo “è freddo! Però fin’ora va bene, non mi fa male, anzi è quasi piacevole, speriamo continui così” Ilse risponde “scusami, non ho pensato di scaldare lo speculum, Ugo vieni a tenerlo in posizione mentre vado a prendere dell’acqua calda così scaldo i dildi” io non mi faccio pregare e prendo il suo posto: lo spettacolo è bellissimo, la vagina di Lisa è semi aperta e lucida di umori ed il buchino posteriore è aperto dallo speculum, io non resisto e mi chino a leccarle con foga la vagina alternando succhiate al clitoride e lei mi ricompensa mugolando sempre più forte, finché la dottoressa non rientra con un contenitore pieno d’acqua fumante nel quale immerge vari dildi poi mi ferma “stop! Non è ancora il momento di farla venire, prima devo dilatarla per bene, poi la faremo venire mentre la sodomizzerò”. A malincuore mi sposto mentre Lisa protesta “peccato! la bocca e la lingua di Ugo sono una meraviglia, dovresti provare anche tu!” la risposta di Ilse è piuttosto sibillina “vedremo… adesso, poco a poco, comincio ad allargare lo speculum così la successiva sodomizzazione sarà quasi indolore”, molto lentamente gira la rotellina che fa allargare lo speculum e l’ano di Lisa si apre progressivamente, affascinato osservo l’ano della ragazza aprirsi sempre di più finché Ilse decide di aver raggiunto il grado di dilatazione desiderato e si informa “va tutto bene? ti ho allargata fino a quasi cinque centimetri di diametro ma non andrei oltre, altrimenti non sentirai quando ti sodomizzerò”, Lisa sbarra gli occhi “cinque centimetri? È un’enormità, in effetti mi fa abbastanza male, mi pare di essere spaccata in due, spero che il dildo che vuoi usare non sia più grosso, altrimenti altro che piacere!” la dottoressa replica “tranquilla, andremo per gradi, fino a che riuscirai a prendere il dildo della misura di un bel pene” quindi sceglie dal contenitore un dildo di media misura, lo cosparge per bene di lubrificante, svita la rotellina che tiene aperto lo speculum e lo sfila, prima che l’ano si richiuda, appoggia la punta del dildo e spinge delicatamente, poco a poco questo entra per tutta la sua lunghezza, circa quindici centimetri, da a Lisa il tempo di abituarsi all’intruso, poi inizia a muoverlo simulando un rapporto, “mmmhhh lo ho sentito entrare e non è stato spiacevoleeee anzi mi piaceee ed anche tantoooo, è bello caldo, sììì continua cosìììì” Ilse continua a muoverlo con un movimento lento e regolare portando Lisa verso l’orgasmo, poi lo sfila bruscamente, strappandole un gemito di delusione. Quindi sceglie un altro dildo, questa volta decisamente più grosso, sarà almeno sei cm. di diametro per venti di lunghezza, e leggermente ricurvo, lo lubrifica, glielo appoggia all’ano e comincia a spingere con piccoli colpetti, Lisa cerca di ritrarsi “ahia! Fa maleeee fermatifermatifermati, non resistooo bastaaaa” ma la dottoressa è implacabile e con una spinta più decisa fa entrare il dildo fino a metà lunghezza mentre Lisa, con le lacrime agli occhi, urla di dolore, Ilse lo tiene fermo affinché lei si abitui poi lo accende ed un sordo ronzio si sovrappone ai singhiozzi della povera Lisa. Poco a poco però il dolore sta svanendo, infatti la ragazza inizia a sospirare “mi ha fatto un male tremendo, ma adesso sta diventando più sopportabile, anzi è quasi piacevole”, la dottoressa comincia ad imprimere al dildo un lento movimento di vai e vieni, spingendolo ogni volta più in profondità, la manovra non dispiace a Lisa che comincia a spingere il bacino incontro al mostro che la sta sodomizzando “mmmhhh sta diventando piacevole, la vibrazione si ripercuote sulle palline della geisha e mi piaceeee, muovilo più veloceeee sììì cosìììì” osservo affascinato lo sfintere della ragazza dilatato dal grosso dildo poi mi chino a succhiarle il clitoride mentre le titillo i capezzoli con le mani , lei comincia a urlare “sìììì sto per venireeee che belloooo non fermateviiii oh mio dioooo sto venendoooooo!” sia io che Ilse raddoppiamo i nostri sforzi finché Lisa non si inarca emettendo copiosi umori. La dottoressa spegne il dildo e lo sfila lentamente “che cosa ti avevo detto? Anche se ti ho sodomizzata con un dildo bello grosso, sei venuta piuttosto bene e mi pare che tu l’abbia molto gradito, adesso ti spalmo un po’ di crema lenitiva ed astringente poi passerò a Ugo”, Lisa si alza, pur rimanendo con le gambe leggermente aperte “sono un bel po’ indolenzita, ma tutto sommato, mi è piaciuto, non è stato così tanto doloroso, le volte precedenti nelle quali ho provato il sesso anale, ho solo sempre sentito male” Ilse spiega “Il segreto per un rapporto anale piacevole e non solo doloroso sta nella preparazione, prima di tutto occorre una dilatazione delicata e graduale e nell’uso di molto lubrificante, bene è il momento di Ugo”. Prendo posizione ma sono molto titubante, va bene che occasionalmente mi piace la stimolazione anale, ma i calibri dei dildi della dottoressa sono davvero imponenti, Ilse intuisce il mio disagio “rilassati, non intendo farti male, almeno non troppo! D’altronde nel questionario hai indicato che eri interessato alla sodomizzazione” “beh, sì ma le mie esperienze precedenti sono limitate all’uso di un dito, al massimo di una candela, i tuoi dildi sono decisamente grossi!” lei scuote la testa e con uno scintillio negli occhi ribadisce “fidati, se Lisa, che è ben più minuta di te, è riuscita a prendere un dildo bello grosso, non vorrai mica essere da meno? in più la stimolazione della prostata ti aiuterà a godere, comunque andrò per gradi, vedrai che ti piacerà” Lisa rincara la dose “dai! dimostra di saper resistere a quel minimo di dolore, ho proprio voglia di vederti sodomizzato, ho sempre solo avuto il ruolo passivo, per una volta voglio vedere un uomo che riceve, fammi contenta!”. Di fronte a simili affermazioni, capitolo: “ok, ok mi arrendo, ti prego solo di fare piano, la componente dolore non fa parte delle mie fantasie” Ilse annuisce e inizia a cospargermi l’ano di crema e fa altrettanto con le dita, delicatamente infila l’indice e lo ruota e muove in tutte le direzioni, poi aggiunge il medio, effettivamente la sensazione è tutt’altro che sgradevole, i polpastrelli mi stanno stimolando la prostata e la risposta non tarda: il pene inizia a fremere e ad inturgidirsi, la dottoressa aggiunge anche l’anulare e il senso di dilatazione comincia a farsi sentire ma lei continua a muovere delicatamente le dita per permettermi di abituarmi all’intrusione, non appena percepisce che sono rilassato, le sfila e, sotto lo sguardo attento di Lisa, le sostituisce con lo speculum quindi inizia a girare la rotellina aprendolo, il freddo dello strumento e la dilatazione è piacevole, anche se mi sento aperto in due, Lisa sgrana gli occhi e commenta “che bello! Hai l’ano che si sta allargando bene, riesco a vedere dentro, mi piace guardare aprirti” nel frattempo Ilse ha aperto lo speculum al massimo, strappandomi un mugugno di dolore “resisti, ti ho dilatato a sufficienza, adesso mi fermo, così il muscolo si abitua, poi introdurrò il primo dildo”, effettivamente, il dolore sta scemando fino a scomparire, lasciandomi solo un senso di dilatazione, dopo alcuni minuti, durante i quali lo muove leggermente massaggiandomi contemporaneamente scroto, perineo e pene, lo sfila per sostituirlo immediatamente con il primo dildo, il suo calore e lo sfregamento contro la prostata infiamma la mia libido ed inizio a muovere il bacino per andare incontro all’aggressore, Lisa, si porta una mano tra le gambe commentando “guarda come gli piace! Ha il pisello durissimo e si sta godendo la penetrazione, la cosa sta eccitando anche me!” la dottoressa muove il dildo avanti indietro eccitandomi sempre di più finché lo sfila con un colpo secco e si appresta a sostituirlo con un mostro ma Lisa interviene “mi piacerebbe essere io a sodomizzarlo, l’idea di far provare ad un uomo come ci si sente ad essere inculato mi attira da morire!” la dottoressa riflette un momento poi decide “perché no? Anzi, ho un idea, aspetta un minuto” si dirige verso un armadietto e vi rovista dentro, quindi si volta brandendo un dildo doppio “con questo dildo doppio vibrante, mentre vieni penetrata, puoi divertirti a fare altrettanto con Ugo, vi va? Io provvederò a mantenerlo eccitato” entrambi annuiamo vigorosamente, Lisa si spalma un po’ di crema sulla vagina, allarga le gambe e con un sospiro di soddisfazione, si infila il dildo, poi brandendolo con aria minacciosa, mi si avvicina “preparati perché adesso ti sfondo il culetto!” io non sto più nella pelle, la vista di Lisa con un grosso pene che mi si avvicina è inebriante, sapere che fra poco sarò sodomizzato da una donna che contemporaneamente viene penetrata, unito al suo linguaggio scurrile è il massimo! Intanto lei ha appoggiato la punta del dildo al mio buchino ed inizia a spingere a piccolo colpi, poco a poco lo sfintere si apre e la punta è dentro “ecco! La punta è entrata, adesso ti sfondo tutto!” e con un movimento deciso e continuo, mi impala completamente, sobbalzo con un grido di dolore ma Ilse mi blocca e impugna mio pene ed inizia a masturbarmi dolcemente, poco a poco il dolore svanisce, grazie anche alla vibrazione, sostituito da ondate di piacere, Lisa inizia a muoversi lentamente aumentando gradualmente il ritmo, arrivando quasi a sfilarlo completamente e ruotando il bacino “mmmhhh mi piaceee! Vedere il dildo incularti mentre vengo scopata è molto eccitante! Godere non solo con la figa ma anche con gli occhi è una cosa fantastica, mi piace anche vedere Ilse che ti masturba, daiii sto per venireeee, vieni anche tuuuu!” tra il suo linguaggio, i movimenti del dildo dentro me e la mano di Ilse sto galoppando verso l’orgasmo, intanto il dolore è completamente svanito e muovo il bacino per sentire la penetrazione ancora meglio ed allungo timidamente una mano sotto il camice della dottoressa che mi lancia uno sguardo complice ed allarga leggermente le gambe, come sospettavo, le sue mutandine sono fradice ed il mio dito si insinua nella sua vagina facendola sospirare di piacere, anche Ilse si inserisce nel dialogo, aumentando il ritmo della masturbazione “guarda come gode! E mi sta anche infilando un dito in figa! Porcone, ti piace farti inculare? Dopo questa terapia non potrai più dire di essere vergine, Lisa ti ha sfondato per bene, adesso vieniiii daiiii, facci vedere come eiaculi!” ormai ho raggiunto il punto di non ritorno e con un grido, schizzo un abbondante getto che mi allaga il ventre, quasi contemporaneamente anche Lisa grida il suo piacere “sìììì sto venendo anch’ioooo, che belloooo, siamo proprio dei porconiii ma mi piaceeee!” mentre riprendo fiato Lisa sfila lentamente il dildo mentre Ilse mi asciuga il ventre, Lisa ne approfitta per graffiarmi leggermente l’ano “che buffo! Hai il buchino semi aperto che però si sta chiudendo palpitando, ti piace se ti stimolo così?” anche se sono leggermente irritato non posso fare a meno di annuire, il tempo di riprendermi e mi alzo nonostante abbia le gambe un po’ molli. La dottoressa,dopo avermi spalmato un po’ di crema lenitiva, ci invita ad andare a rilassarci in attesa del pranzo “sono soddisfatta, anche questa parte della terapia è terminata, d’ora in poi non potrete più dire di essere analmente vergini, e mi pare che la cosa non sia stata particolarmente dolorosa, anzi sono sicura che vi è piaciuto molto, nonostante la dimensione consistente del dildo, che era decisamente superiore a quella di un pene, non ho ragione?” entrambi confermiamo con entusiasmo e la ringraziamo per il garbo con il quale ci ha sodomizzati. Giunti in giardino commento “sono parecchio indolenzito, ma mi è piaciuto, è la prima volta che vengo sodomizzato e non è stato assolutamente sgradevole, ciò non toglie che l’idea di andare con un uomo non mi attira assolutamente!” Lisa conviene con le mie parole “anch’io sono molto dolorante, ma soddisfattissima, è la prima volta che inculo un uomo ed è stato molto appagante, non vedo l’ora di riprovare, anche essere sodomizzata mi è piaciuto, per la prima volta ho goduto veramente a prenderlo dietro, non credevo fosse così piacevole! E sono anche contenta che tu ti sia divertito” poi si gira e mi abbraccia e bacia con trasporto, passiamo un po’ di tempo confrontando le esperienze vissute fino a quel momento finché viene annunciato il pranzo, ci sediamo a tavola, ancora con cautela visto l’indolenzimento, e consumiamo un ottimo pasto al termine del quale torniamo in giardino in attesa dell’ultima sessione di terapia. Attorno alle ore quindici la dottoressa ci chiama in ambulatorio “oggi è l’ultima seduta, durante la quale ho deciso di sottoporvi nuovamente ad una bella serie di clisteri, somministrati con diversi strumenti, per evitarvi troppi disagi, userò solamente acqua e malva, che ha un forte potere rinfrescante, e cominceremo con Ugo, vieni a sdraiarti sulla schiena ed appoggia le gambe sui supporti” rapidamente, prendo posizione ed osservo Ilse che impugna un’enorme siringa da un litro sulla quale è applicata una sonda lunga quindici cm. e la riempie di liquido caldo e si sistema tra le mie gambe “la somministrerò molto lentamente nella parte finale del retto, per non stimolarti troppo poi andrò più in alto”, vedendo la mia espressione soddisfatta, Lisa indica il mio pene e commenta “sei impaziente? La dottoressa non ha ancora cominciato e sei già in erezione!” Ilse mi lubrifica per bene l’ano e la sonda e con una mossa esperta ne infila pochi centimetri ed inizia a premere lentamente il pistone, immediatamente un senso di calore si irradia nel mio ventre ed accresce la mia erezione, in pochi minuti la siringa è vuota e lei sfila la sonda per riempire di nuovo la siringa poi lubrifica nuovamente la sonda, questa volta per tutta la sua lunghezza, e si prepara alla seconda somministrazione ma Lisa la ferma “mi piacerebbe essere io a fargli la seconda, posso?” con un sorriso la dottoressa le porge cerimoniosamente lo strumento “prego! È tutta tua, mi raccomando di inserire la sonda con delicatezza e premere molto piano il pistone, io intanto gli massaggio il ventre” con uno sguardo libidinoso lei si accinge all’opera, la sonda è piacevolissima, sentirla sfregare contro la prostata mentre si fa strada nel mio intestino mi piace da morire e non tardo a rendere manifesta la mia soddisfazione con profondi sospiri. Con voce trionfante Lisa annuncia “fatto! La sonda è entrata tutta, adesso ti inondo per bene il pancino pronto?” sento il calore spandersi nella parte alta del ventre, contemporaneamente all’aumento del senso di pienezza ma non è per nulla sgradevole, Ilse mi aiuta facendomi dei leggeri massaggi sulla pancia, sfiorandomi, come per caso, il pene bello eretto. Dopo pochi minuti Lisa esclama “finito! La siringa è vuota, però mi piacerebbe fargliene un’altra” la dottoressa ci pensa un momento poi “una intera è troppa, è meglio solo mezzo litro” Lisa sfila la sonda con un gesto molto veloce facendomi sobbalzare e passa la siringa ad Ilse che si affretta riempirla a metà per poi restituirgliela, Lisa lubrifica nuovamente la sonda e questa volta con mosse più sicure, la infila tutta con un solo movimento guadagnandosi i complimenti della dottoressa, pochi istanti e sento la pressione aumentare al termine Lisa ha un’ispirazione “adesso riassorbo il liquido e lo inietto di nuovo per qualche volta, dovrebbe essere piacevole” in effetti la diminuzione della pressione ed il suo aumento è piacevole, vedo chiaramente il ventre sgonfiarsi e rigonfiarsi e la cosa è estremamente eccitante, dopo tre o quattro cicli, la dottoressa la ferma “basta così, se lo stimoli troppo la parte successiva della terapia sarà difficile da sopportare, lasciamo che il liquido agisca poi, dopo che si sarà liberato, gli sommistrerò l’enteroclisma da quattro litri”, quest’ultima affermazione mi preoccupa un po’, già l’altra volta è stato duro ricevere una tale dose ma, nello stesso tempo, piacevole, Lisa si diverte a commentare “sei buffo, hai il ventre dilatato come un pallone, e si sente l’acqua sciabordare, mi sono veramente divertita a farti le siringhe, è bello avere un uomo in proprio potere! Spero ti sia divertito anche tu, vedo che la mano della dottoressa è magica, ti sta massaggiando bene così non ti vengono i crampi e sta anche giocando con il tuo bel pisellone!” io sto crogiolandomi in un mare di piacere: avere la pancia piena ma non sentire crampi ed essere leggermente stimolato sul pisello è una sensazione fantastica, ancor più accentuata dalla bocca di Lisa che ha cominciato a succhiarmi i capezzoli. La mia libido ha raggiunto livelli pazzeschi per cui allungo le mani per accarezzare le due donne, entrambe mi sorridono ed allagano le gambe per facilitare le mie manovre, purtroppo il gioco dura poco poiché un serie di forti crampi mi attanagliano la pancia per cui chiedo di andare a liberarmi, un ultimo paio di scrolloni decisi e vengo autorizzato ad andare in bagno, dal quale esco dopo una decina di minuti, di fianco al lettino è già pronto il contenitore da quattro litri e la sonda da quaranta cm., un cenno della dottoressa e mi sdraio girato sul fianco sinistro con la gamba destra piegata verso il petto, Lisa si diverte a prendermi in giro con voce infantile “adesso la dottoressa ti fa un grosso clistereee!!! Ti gonfierà la pancia come un palloneee! Ti verranno tanti crampiiii! E dovrai resistere tanto tantoooo!” le rispondo per le rime “non fare tanto la furba, perché dopo tocca a te, ed allora sarò io a divertirmi” lei fa la faccia contrita “scusa se ti ho preso in giro, ma non sono riuscita a resistere, cercherò di farmi perdonare, va bene?” con un sorriso le faccio capire che è perdonata, intanto Ilse ha lubrificato per bene l’ano e la sonda e chiede a Lisa di aiutarla sollevandomi una natica lei esegue con espressione lussuriosa mentre la dottoressa si affretta ad infilare i primi centimetri della sonda per subito aprire il rubinetto ed un piacevole senso di calore mi invade, pochi istanti e ferma il flusso per spingere tutta la sonda che, grazie alle precedenti siringhe, entra senza problemi, anzi è estremamente piacevole sentirla sfregare contro la prostata e farsi strada nelle mie viscere, al termine riapre parzialmente il rubinetto ed un nuovo flusso di liquido mi riempie, dopo i primi due litri, apre del tutto il flusso e mi massaggia il ventre ordinandomi di respirare a fondo, intanto Lisa non è rimasta ferma ma ha continuato a stimolarmi capezzoli e pisello con le dita e con la bocca regalandomi delle sensazioni squisite, quando manca poco più di mezzo litro, Ilse decide “voglio aggiungere ancora un po’ d’acqua, vediamo se ce la fai a prendere 5 litri, se proprio non riesci mi fermo” con una brocca aggiunge al contenitore un altro litro e lo alza al massimo, l’aumento di pressione si sente eccome! Ma sono determinato a resistere, ansimando come un cucciolo mi concentro, ho il ventre gonfio in maniera oscena, quasi non riesco a respirare, fortunatamente i crampi non sono ancora arrivati, sento solo un bisogno disperato di liberarmi, ma nello stesso tempo, sono sempre più eccitato, le manovre di Lisa stanno per farmi venire, non credo di resistere più a lungo, finalmente la dottoressa annuncia “bravissimo! Sei riuscito a prendere 5 litri, se vuoi puoi venire, poi potrai andare a liberarti” mi giro con cautela sulla schiena mentre Lisa incrementa i suoi sforzi, praticandomi una sapiente fellatio mentre Ilse continua a massaggiarmi il ventre, rapidamente raggiungo l’apice e incitato da Ilse, le vengo copiosamente in bocca, pochi istanti e con gesti concitati faccio capire che devo assolutamente correre a liberami, ridendo la dottoressa sfila rapidamente la sonda, mi appoggia una pallottola di scottex ed io mi precipito in bagno reggendomi la pancia enorme con una mano e premendo la pallottola di carta sull’ano, giusto il tempo di sedermi e si aprono le cataratte e mi libero con un fiume d’acqua, dopo almeno venti minuti di scrosci, termino e torno in ambulatorio, “mamma mia! è stato incredibile, non credevo di riuscire a prendere un clistere così abbondante, è stato doloroso ma nello stesso tempo gradevole anzi, tutto sommato, l’ho gradito molto! Anche l’espulsione è stata piacevole e liberatoria, inoltre già mi immaginavo che dopo sarebbe toccato a Lisa, sono curioso di vedere come se la cava!”. L’interpellata ci guarda con un’espressione tra il dubbioso e l’impaziente “dopo aver provato a prendere un grosso clistere sono meno preoccupata, ma non credo proprio di riuscire a sopportare cinque litri! Vi prego, limitatevi a farmelo solo da quattro!”, la dottoressa, facendole una carezza al viso interviene “stai tranquilla, se proprio non ce la fai, dopo il quarto litro mi fermo, contenta?” Lisa annuisce e si prepara a mettersi sul lettino ma Ilse la ferma “aspetta! Per le siringhe di preparazione voglio che tu assuma un’altra posizione, mettiti a quattro zampe, con la testa appoggiata al lettino e le gambe ben aperte, in questa posizione, il liquido entrerà più facilmente”, docilmente, assume la nuova posizione, è veramente una gioia degli occhi, messa così ha il culetto bello offerto con le labbra della vagina che sporgono semi aperte, Ilse le lubrifica per bene l’ano, riempie la siringa e me la porge “ho deciso di lasciar fare tutto a te, mi raccomando, sii delicato e non premere troppo forte il pistone” sono al settimo cielo, l’idea di fare tutto io mi eccita da morire, dolcemente infilo i primi centimetri di sonda in quel bel culetto poi lentamente premo il pistone, Lisa mormora “ooohhh sento l’acqua entrare, è bella calda mi piaceee”, nel giro di pochi minuti la siringa è vuota, sfilo la sonda e porgo lo strumento ad Ilse che si affretta a riempirlo nuovamente ungendo la sonda per tutta la sua lunghezza “adesso infila tutta la sonda poi svuota la siringa, mentre io le massaggio il ventre”, con le mani tremanti per l’eccitazione, introduco tutta la sonda ed inizio a premere piano il pistone mentre Ilse le massaggia dolcemente il ventre, sfiorandole il clitoride, evidentemente Lisa apprezza il tutto perché inizia a dimenarsi mormorando “ooohhh che bello! Ho sentito proprio bene la sonda che mi invadeva e adesso sento l’acqua calda gonfiarmi il pancinoooo è magnificooo anche il massaggio mi sta eccitando da mattiiii” intanto ho svuotato anche la seconda siringa, la sfilo e la porgo a Ilse, “per favore me la riempi per la terza dose?” Ilse mi sorride con approvazione mentre Lisa accenna a protestare “noo bastaa, per favoreee mi sento pienaaa non credo di farcela” sia Ilse che io facciamo orecchie da mercanti e, non appena la terza siringa è pronta, mi affretto ad introdurre nuovamente tutta la sonda e premo lentamente il pistone, quando è vuota, tiro indietro lo stantuffo riassorbendo l’acqua per iniettarla nuovamente per un quattro volte, ogni volta Lisa, agitando i fianchi, commenta “oooohhh mi piace! Quando riassorbi l’acqua mi sento meglio e subito dopo mi sento di nuovo riempire, è proprio una bella sensazioneee, ed i massaggi di Ilse sono favolooosi, non sento quasi i crampi ed in più mi sto eccitando da morireee!” dopo il quarto riempimento Ilse mi fa cenno di togliere la sonda “finito! Ugo ha sfilato la sonda, vai pure in bagno”, lei non se lo fa ripetere e corre. Mentre è in bagno, spiego a Ilse una mia idea per il momento dell’orgasmo di Lisa, lei annuisce con approvazione “mi pare un bella idea, io non ci ho mai pensato, sono convinta che Lisa la apprezzerà molto, prima però le voglio somministrare un bel clistere gigante”. Lisa rientra raggiante “mmmhhh mi sono proprio vuotata bene!” ma subito dopo si rabbuia, avendo visto il contenitore da quattro litri pronto “oohh nooo il clistere gigante nooo mi fa pauraaa non credo di poterlo prendere tutto, per favoreee non possono bastare solo due litri? Vi pregooo!” io cerco di convincerla “dai Lisa, lo hai già preso una volta e non è stato poi così tragico! Anzi, mi pare di ricordare che ti era piaciuto parecchio, pensa che bella sensazione è stata sentirti il pancino bello pieno e poi andare a liberarti, non ti conviene fare storie altrimenti la dottoressa dovrà di nuovo sculacciarti!”, con un’espressione rassegnata Lisa si sdraia sul lettino e si gira sul fianco sinistro mentre Ilse ha già provveduto a lubrificare per bene la sonda, non appena la ragazza si è sistemata, sotto il mio sguardo affascinato, le lubrifica accuratamente l’ano, infila i primi centimetri di sonda, apre parzialmente il rubinetto ed osserva il livello del liquido. Non appena si è abbassato a sufficienza, chiude il rubinetto e introduce tutta la sonda mentre io mi do da fare con i suoi capezzoli, sia con le dita che con la bocca, quando la sonda è tutta entrata, apre completamente il rubinetto ed inizia a massaggiarle il ventre, Lisa pare apprezzare il tutto perché, furtivamente, porta una mano verso la vagina sospirando con piacere, Ilse la lascia fare per un po’ poi la ferma “ferma, non venire troppo presto, altrimenti non riuscirai a prendere tutto il clistere, Ugo ha avuto una bella idea per il tuo orgasmo, aspetta e vedrai!”, intanto nel contenitore è rimasto poco meno di un litro e la dottoressa decide di aggiungerne un altro, Lisa comincia a protestare “è troppoooo cinque litri sono tantiii non riuscirò a prenderli, ti pregoooo” ma Ilse è inamovibile “forza, vedrai che ci riesci, smetti di accarezzarti e concentrati, manca solo più mezzo litro, sei bravissima, ancora un piccolo sforzo! Ecco fatto, complimenti, hai preso cinque litri senza protestare troppo, adesso sfilo la sonda e puoi girarti sulla schiena” lei si gira con precauzione e si osserva il ventre dilatato “mamma mia! ho la pancia enorme! Sembro incinta di due gemelli, mi pare di scoppiare, non ho ancora crampi ma se non corro, faccio un disastro!” Ilse la aiuta ad alzarsi, la abbraccia con passione dandole un goloso bacio sulla bocca “sono orgogliosa di te! Sei stata proprio una brava bambina, adesso corri a liberarti” un ultimo scrollone al ventre e la spinge verso il bagno, lei si precipita a piccoli passi, reggendosi il ventre con una mano e tenendo le natiche strette con l’altra. Dopo oltre mezz’ora ritorna e trova il lettino attrezzato per una visita ginecologica ed il sottoscritto che impugna una peretta da 450 cc. con una grossa sonda vaginale, lei si blocca, sbarrando gli occhi “oohh noo basta clisteri, ho la pancia tutta indolenzita ed anche il buchino è piuttosto provato, per favoreeee!” Ilse la calma abbracciandola e carezzandola tra le gambe “stai tranquilla, la peretta non è per il pancino, che ne ha viste a sufficienza, si tratta di un’idea di Ugo per il tuo orgasmo, da brava, vieni a sdraiarti, vedrai che non te ne pentirai anzi dopo ci ringrazierai!”. Ancora dubbiosa ma incuriosita, Lisa si sistema sul lettino con le gambe sui supporti, approfittando della sua posizione così offerta, mi chino a succhiarle il clitoride e leccarle golosamente la vagina mentre Ilse indossa i guanti vibranti ed inizia ad accarezzarla dappertutto, alternando baci e succhiatine ai capezzoli, Lisa è ormai in preda al piacere “mmmhhh sììì continuate cosììì mi piace da morireee Ugo sei bravissimooo hai una bocca fantastica! anche Ilse non è da menooo, mio diooooo è fantasticooo” quando mi rendo conto che ha quasi raggiunto l’apice, le infilo in vagina la sonda della peretta e la muovo come per scoparla, mentre con l’altra mano le appoggio al clitoride un succhiatore clitorideo vibrante ed in pochi secondi la ragazza raggiunge l’orgasmo “siì eccoeccoecco! Sto venendooooo! Aaahhhh!” in quel momento comprimo con tutte le mie forze la peretta inondandole la vagina, poi rilascio la presa e ripeto l’operazione con diversi colpi secchi e decisi fino al completo svuotamento, mentre Lisa, con voce arrochita dal piacere commenta “oooohhhh è come se avessi ricevuto un’enorme eiaculazione! È bellissimoooo! Mi è piaciuto da morireeeee!” lentamente sfilo la sonda, cui fa seguito una serie di spruzzi d’acqua. La ragazza rimane ancora un po’ immobile per riprendersi poi si alza esclamando “incredibile! vi ringrazio è stato forse il mio orgasmo più bello, gli schizzi della peretta sono stati fantastici! Ugo, hai veramente avuto un’idea magnifica” poi si avvicina ad Ilse e la abbraccia e bacia a piena bocca con voluttà, per ripetere la stessa cosa con me, Ilse le sorride compiaciuta “sono contenta che tu abbia apprezzato, visto che avevo ragione? Adesso andate pure a rilassarvi fino a quando la cena non sarà pronta, ma evitate di venire di nuovo”. Cerimoniosamente porgo il braccio a Lisa ed andiamo in giardino dove ci tuffiamo immediatamente in piscina per calmare i bollenti spiriti, Lisa commenta “tutto sommato, prendere un clistere così abbondante è abbastanza piacevole, specie se c’è qualcuno che ti aiuta con massaggi e ti distrae, per non parlare della tua idea, è stata davvero fantastica, mi è sembrato di ricevere un’eiaculazione gigante e questo ha aumentato e moltiplicato il mio orgasmo a dismisura”, le rispondo “anche tu hai avuto una bella idea, usare la siringa per somministrarmi i primi clisteri e poi invertire il flusso mi ha eccitato da morire, è stato veramente piacevole, così come il tuo impersonare una bambina dispettosa è stato divertente, ha aggiunto un pizzico di leggerezza al gioco, sei stata veramente brava, anche come mi hai fatto venire, è stato estremamente appagante, grazie!” e mi avvicino per baciarla ed abbracciarla, lei contraccambia accarezzandomi natiche e pisello, ovviamente anch’io mi do da fare pur senza esagerare. Occupati in queste piacevoli azioni, il tempo passa velocemente, finché non veniamo chiamati per la cena, al termine della quale Ilse annuncia “visto che questa è la vostra ultima notte qui, ho pensato di organizzare un mini party di addio, andate in giardino, io vi raggiungo subito” la cosa ci pare molto carina e simpatica per cui ci affrettiamo ad andare, dopo pochi secondi si apre una porta finestra e la dottoressa ci invita ad entrare in un accogliente salotto, illuminato con discrezione ed arredato con ampi sofà, su un basso tavolino c’è un vassoio di dolcini, un secchiello pieno di ghiaccio con una bottiglia di vino bianco e tre bicchieri, da altoparlanti nascosti esce una piacevole musica di sottofondo, Ilse è sempre inappuntabile, con il suo camice bianco, però sotto si distingue chiaramente la mancanza di indumenti intimi! mentre noi abbiamo sempre addosso il camicione da ospedale, con un allegro sorriso ci invita ad entrare ed accomodarci. Lei si siede di fianco a Lisa, senza far caso al camice che le è salito fin quasi alla vita poi, per rompere il ghiaccio, ci interpella “allora, raccontatemi, com’è stato il vostro soggiorno? È stato tutto come vi aspettavate? C’è qualcosa che vi ha delusi o che avreste voluto in più? Comincia tu Lisa” lei, senza alcun imbarazzo, risponde “è stato meglio di quanto sperassi, ho praticamente vissuto tre giorni in eccitazione perenne, le cure che ho ricevuto, anche se in alcuni casi molto… diciamo abbondanti mi sono piaciute tantissimo, ho anche scoperto di avere una decisa inclinazione lesbo e verso il sado-maso, ho anche cominciato ad apprezzare il sesso anale! poi aver condiviso il tutto con Ugo ha aggiunto ancor più pepe al mio soggiorno, devo proprio ringraziarti!” Ilse le accarezza dolcemente una coscia, spingendo una mano verso il pube “figurati! Anche per me è stato un piacere, siete stati una coppia splendida, mi sono divertita anch’io, sono felice di aver saputo tirar fuori certi lati della tua personalità”, quindi si sporge verso Lisa e la bacia sulla bocca con trasporto, Lisa risponde con entusiasmo, allungando anche lei una mano sul seno della dottoressa, io protesto “ehi! Non volete sentire il mio parere? C’ero anch’io!” le due donne si staccano e, ridendo, Ilse risponde “scusaci! Ci siamo lasciate prendere dalla foga, raccontaci tutto, ma prima versa il vino” eseguo e porgo alle due donne i calici “dunque, non posso che confermare quello che ha detto Lisa, è stato tutto perfetto, vederla sottomessa e ricevere dei copiosi clisteri e le dilatazioni mi è piaciuto da morire, per non parlare dei piccoli episodi lesbo tra di voi! Non credevo che la stimolazione anale cui mi hai sottoposto fosse così piacevole, inoltre, proprio con Lisa, si è instaurata una bella intesa, che spero possa durare nel futuro, sicuramente, da solo o con Lisa, tornerò a trovarti!” Lisa commenta “anche per me è stata una bella sorpresa Ugo, spero proprio che la nostra conoscenza si sviluppi anche fuori di qui, mi sono sentita usata e coccolata nello stesso tempo ed è una sensazione mooooolto gratificante, anch’io conto di tornare a trovare Ilse” che, bevuto un sorso di vino, mi si avvicina e mi bacia avidamente sulla bocca, poi, ripreso fiato “sono proprio contenta! Mi fa piacere sapere che non vi ho delusi, normalmente le cure che presto si svolgono su un piano più impersonale, ma voi siete riusciti a coinvolgermi totalmente, tanto che, in diverse occasioni, al termine della terapia ho dovuto masturbrmi!”, poi porge una mano a Lisa, “vieni, balliamo” lei sorridendo si alza, la abbraccia ed iniziano un lento ballo, Ilse le fa scivolare una mano sulle natiche e la accarezza sensualmente mentre ne cerca la bocca, Lisa risponde con un sospiro, spingendo il pube verso di lei, appoggiando le mani sul suo sedere. Io mi godo lo spettacolo delle due donne avvinte in un ballo dalla forte carica erotica, sbocconcellando un dolce, quando la musica cambia, Ilse mi si avvicina “adesso balliamo noi” non mi faccio pregare e la avvolgo nelle mie braccia cercandone la bocca. Lei si abbandona al bacio, strusciando il pube sulla mia erezione accarezzandomi le natiche e facendo scorrere un dico nel solco, terminato il ballo è Lisa che mi prende tra le braccia “adesso tocca a me, vedervi avvinti così mi ha di nuovo eccitata” riprendiamo a ballare, osservati da Ilse che si fa scivolare una mano tra le gambe. Al termine del ballo, ci stacchiamo ansanti e torniamo a sederci ai lati di Ilse, con uno sguardo di intesa ci capiamo ed iniziamo a sbottonarle il camice per impadronirci dei suoi capezzoli con le bocche, lei ci abbraccia sospirando “ooohhh sììì è da quando vi ho incontrati che aspettavo questo momento, ballare con voi e vedervi ballare insieme ha eccitato anche me, non sono mai stata così caldaaaaa!” Lisa scende con la testa verso il pube di Ilse che allarga le gambe con un gemito, mentre io le cerco la bocca. Da quel momento le cose si fanno sempre più confuse, spuntano diversi vibratori ed il tutto si trasforma in un’orgia a tre, dove tutti fanno di tutto con tutti. Verso mezzanotte, completamente spossati, andiamo a dormire, Ilse ci raggiunge con le solite supposte “questa volta vi ho portato delle supposte rinfrescanti, ci vediamo domattina” con un ultimo bacio ad entrambi ci lascia soli, Lisa fa un ultimo commento “sono distrutta! Ho perso il conto delle volte che sono venuta, è stata proprio una bella festa, ti prego di essere delicato nel mettermi la supposta, perché, tra le vostre dita ed il tuo pisello, dietro sono parecchio indolenzita!” le assicuro che sarò delicatissimo “anche per me è stata una serata fantastica, certo che anche voi non vi siete risparmiate nel prestare attenzioni al mio buchino, in effetti anch’io lì sono molto indolenzito!” terminata l’introduzione delle supposte, ci addormentiamo come due bambini. Al mattino Ilse ci sveglia con le solite perette e ci invita a fare colazione, terminata la quale ci porge due pacchetti “questi sono dei piccoli regalini per voi, per Lisa, contiene le palline della geisha ed un butt plug, mentre per Ugo ci sono un paio di butt plug, e in queste due chiavette usb, ci sono i video delle vostre cure e della festa di ieri sera, vi do anche il bigliettino di un sexy shop qui vicino, specializzato in oggettistica medical-fetish”, la ringraziamo di tutto cuore e Lisa, impertinente come al solito, esclama “quasi quasi io indosserei subito le palline, è troppo bella la sensazione che danno” Ilse si offre di provvedere e subito Lisa solleva il camice ed allarga le gambe, una bella leccata da parte della dottoressa per lubrificala e, con un sospiro di piacere della ragazza, le palline raggiungono il loro posto, rientriamo in camera per cambiarci, finalmente indossiamo nuovamente dei vestiti! e prepariamo i bagagli. Torniamo nella sala d’attesa dove saldiamo il conto, ancora una serie di baci ed abbracci, ad Ilse, promettendole ulteriori soggiorni e ci avviamo alle nostre vetture. Lisa, con voce timida ed infantile propone “hai voglia di andare a dare un’occhiata al sexy shop? Vorrei acquistare alcuni giochini, poi se ti va potresti venire a casa mia a vedere i nostri video” ovviamente la proposta mi attira per cui accetto volentieri, e da questo momento tra noi nasce una bella storia che si protrarrà per molti anni.
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2022-02-10
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