La castrazione dello stallone
di
Cavallerizzo
genere
feticismo
Sono un giovane veterinario equino, specializzato nella riproduzione. Ieri mi ha chiamato una ragazza di nome Chiara che possiede un ranch ereditato in quanto necessitava di castrare uno stallone. Indosso i miei jeans attillati, la mia cintura in pelle di serpente, il camice bianco e i miei stivali a punta texani in pelle di elefante. Avvio la mia auto e arrivo al ranch. Mi accoglie Chiara, bionda e occhi azzurri, 35 anni, almeno una quarta di seno. Indossava una giacca di pelle, jeans e stivali a punta. Mi accoglie abbracciandomi stretto, spremendo i suoi meloni contro di me, e sentendo il mio cazzo diventare enorme: "Vedo che qualcosa si muove là sotto...castra il mio stallone, poi ti darò una bella ricompensa". Eccitato ho preso la borsa con gli strumenti e mi sono avviato alla stalla.
Subito ho iniettato un bel sedativo al cavallo, così che non scalciasse. Chiara mi ha detto:"Ti porto qualcosa da bere o da mangiare?" "Una bella birra va bene". Così ne portò una per me e una per lei, mentre sentivo il rumore dei suoi tacchi sul pavimento. Cominciai a tagliare i testicoli dello stallone, mentre usciva un mucchio di sangue; Chiara venne vicino a me, anche lei indossando un camice da chirurgo. Un fiotto di sangue le schizzò sulle tette, lei allorà tirò, ridendo, un calcio negli occhi al cavallo. "Stupida bestia, non vedi che mi sporchi". Risi anch'io, così tagliai più forte le palle del cavallo. Poi presi il trapano per estrarre la sacca scrotale e lo avviai. Dopo 10 minuti il cavallo era pronto per essere ricucito.
Cucinammo le palle di cavallo fritte.
Dopo facemmo sesso, entrambi vestiti con stivali e camici.
Feci urlare di piacere Chiara e le venni nella figa. "Forse mi hai ingravidata...speriamo così potrai operare anche me." Mi baciò e io ripartii, con il cazzo duro nei pantaloni e i miei stivali che schiacciavano con la punta il pedale.
Subito ho iniettato un bel sedativo al cavallo, così che non scalciasse. Chiara mi ha detto:"Ti porto qualcosa da bere o da mangiare?" "Una bella birra va bene". Così ne portò una per me e una per lei, mentre sentivo il rumore dei suoi tacchi sul pavimento. Cominciai a tagliare i testicoli dello stallone, mentre usciva un mucchio di sangue; Chiara venne vicino a me, anche lei indossando un camice da chirurgo. Un fiotto di sangue le schizzò sulle tette, lei allorà tirò, ridendo, un calcio negli occhi al cavallo. "Stupida bestia, non vedi che mi sporchi". Risi anch'io, così tagliai più forte le palle del cavallo. Poi presi il trapano per estrarre la sacca scrotale e lo avviai. Dopo 10 minuti il cavallo era pronto per essere ricucito.
Cucinammo le palle di cavallo fritte.
Dopo facemmo sesso, entrambi vestiti con stivali e camici.
Feci urlare di piacere Chiara e le venni nella figa. "Forse mi hai ingravidata...speriamo così potrai operare anche me." Mi baciò e io ripartii, con il cazzo duro nei pantaloni e i miei stivali che schiacciavano con la punta il pedale.
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