Sentirsi donna in un pomeriggio d'estate
di
Chris Rondinelli
genere
trans
Mi chiamo Chris, non un diminutivo, ma e il mio vero nome di battesimo, sono un ragazzo nato Femboy, o Transgender se vogliamo, ovvero maschio con connotati femminili. Ho sempre rifiutato le etichette di generi tipo Gay, Etero, Bisex eccetera, ho sperimentato cio' che provavo al momento giusto della mia eta', fin dai tempi della mia adolescenza.
Ho perso mio padre da adolescente, e sono cresciuto grazie alla forza di mia madre, una donna non piu' giovanissima, ma che ha saputo crescermi nonostante le difficolta'. A mia madre che oggi purtroppo non c'e' piu', devo molto, sopratutto perche' ha saputo assecondarmi e starmi dietro come ben pochi altri genitori avrebbero saputo fare, nel mio periodo di troiaggine e sperimentazione sessuale. Come ho gia' detto, non ho mai amato le definizioni o etichette, e non mi sono mai definito in un modo piuttosto che in altro,sicuramente so di essere bello, di esser nato con un grande dono, che ho sfruttato per molti anni.
Ho sempre fantasticato sull'amore tra maschi, non tanto a livello sessuale, ma sopratutto a livello di testa e di cuore. La mia domanda al tempo era questa: Si puo' provare la stessa cosa tra maschi come si prova tra maschio e femmina? Volevo trovare una risposta a questo tormento che mi assillava giorno e notte, finche' decisi che dovevo provarlo sulla mia pelle. Se le cose non si provano, mai si sapra' se piacciono o meno.
Sono sempre stato una persona decisa che se voleva qualcosa, se lo prendeva, ebbi la curiosita' di avere dei rapporti con degli uomini maturi, non solo il lato sessuale mi interessava, ma sopratutto il lato sentimentale, le emozioni, il desiderio di sentirmi femmina, di provare cio' che provano le vere donne. Essendo nato con un aspetto femminile mi dissi, era piu' che naturale sperimentare quel lato del mio essere.
Ho sempre avuto successo con gli uomini, piu' che con le donne devo ammetterlo, e non mi fu difficile trovare subito chi mi potesse soddisfare in tal senso. Ma cio' che cercavo, non era piacere sessuale, ma appagamento totale. Iniziai a temperstare di domande abbastanza imbarazzanti mia madre, donna pudica cresciuta con certi valori, e non certo la persona piu' adatta a rispondere alle mie domande spinte.
Mamma vedendo il mio interesse per gli uomini si preoccupo' non poco, la rassicurai, spiegandole le mie motivazioni. Con mia madre, ho sempre avuto un rapporto molto aperto, era piu' una confidente che una mamma per me, avendo anche una certa eta', potevo confidare sulla sua esperienza di donna vissuta,anche se sapevo che mia madre, non era certo una donna che avesse fatto molte esperienze al di fuori di mio padre. Non aveva avuto altre storie amorose, e le esperienze che poteva darmi, erano quelle vissute con mio padre ovviamente.
Molte volte, mamma si vergognava a tal punto da evitare certe risposte, ma da lei, mi resi conto ben presto, non avrei ottenuto granche' in quel senso. L'unico modo per ottenerele risposte che desideravo, era sperimentarle da me, e cosi' feci. Smisi di importunare mia madre, e iniziai a cercarmi qualche uomo, che potesse finalmente soddisfare la mia femminilita'. Impresa non facile, dato trovavo solo maiali che volevano solo scoparmi, mentre io cercavo un rapporto vero e completo con un uomo che mi facesse sentire davvero femmina.
Trovai la mia preda in un anziano signore di circa sessant'anni, che abitava nel mio stesso palazzo. Quest'uomo, sempre gentilissimo, aveva un debole per me palesemente dimostrato dal fatto che ogni qualvolta mi incrociava, sia sulle scale del palazzo, o mentre eravamo in strada, non mancava di regalarmi carezze sul visetto o di farmi complimenti di vario genere. Il mio fisico acerbo da ragazzino androgino e femminile, incorniciato da un visetto da bimba con le labbra carnose, gli occhioni verdi da cerbiatta, e i lunghissimi capelli biondi, facevano il suo effetto.
Quest'uomo,vedovo e senza figli, viveva solo. e due piani sopra di me, varie volte mi aveva invitato a casa sua a bere un The', o a scambiare qualche chiacchiera. Mi era sembrato l'uomo adatto per la mia situazione. Mi tratteneva solo un fatto, che era in buoni rapporti con mia madre. Non volevo che mia madre venisse a scoprire che cercavo di flirtare con l'uomo, mi avrebbe sicuramente impedito la cosa. Cercai quindi di fare le cose con la massima discrezione possibile.
Era estate, con il mio bel fisico e le mie bellissime gambe femminili, potevo permettermi di indossare cio' che volevo senza problemi. Scelsi un pomeriggio in cui sapevo che l'uomo era in casa, preparai uno zainetto con dentro della roba, e uscii senza insospettire mia madre, dicendole che andavo a trovare un'amico e sarei tornato verso sera. Non avevo molti amici al tempo, ma mamma certamente non si era messa a contare la gente che frequentavo.
Uscito di casa, mi nascosi in ascensore, in un momento in cui nel palazzo non passava gente, e mi cambiai, infilandomi un paio di shorts in jeans trucidi che usavo per il mare, una canotta nera scollata davanti e dietro, misi un perizoma nero da donna, mi truccai leggermente, i lunghi capelli sciolti, un paio di scarpe in tela leggerissime senza calzini, e mi presentai alla porta dell'uomo. Non avevo bisogno di molto, a me bastava poco per far risaltare la mia femminilita' qualsiasi cosa indossassi.
Suonai il campanello, con lo zainetto su una spalla, e attesi che l'uomo mi venisse ad aprire. Una volta aperta la porta, l'uomo sorpreso da quella visita inattesa, mi fece entrare senza problemi chiudendo la porta a chiave dietro di me. Mi fece subito dei gran complimenti, e mi chiese, facendomi accomodare in salotto, come mai questa visita improvvisa. Risposi che ero andato a fare una passeggiata, mostrandogli lo zainetto, e nel rientrare mi ero permesso di fargli visita. L'uomo sembro' felicissimo nell'avermi a casa sua quel pomeriggio, mi offri' una bibita rinfrescante, e iniziammo a parlare del piu e del meno, lui seduto accanto a me, non la smetteva di fissare le mie coscie.
Ben presto cercai di portare la nostra discussione sull'argomento che mi interessava,intanto che parlavamo, cercavo di sedurlo in pose sconce e seducenti, accavallando le gambe, o aprendole del tutto a tratti. L'uomo non era affattoindifferente ai miei atteggiamenti provocatori, e la cosa mi rese piu' facile il compito che avevo. Mi chiese di aprire una finestra per il gran caldo, e li ne approfittai per chiedergli se potevo togliere gli shorts, dato erano stretti e fastidiosi, "lei non si scandalizzera' spero" azzardai. L'uomomi fece mettere in liberta' come volevo senza problemi, feci scivolare giu' gli shorts, restando in canotta e perizoma. Con un vistoso cazzo che indurendosi, strabordava dal povero mini perizoma che indossavo.
Fu proprio lui a suggerirmi di levarlo se anche quello mi dava fastidio, tanto in casa non c'era nessuno tranne noi due, a chi poteva dar fastidio. Anzi, l'uomo si offrii di farmi compagnia, e si tolse pure lui pantaloni e mutande, restando solo con la maglietta senza maniche. Entrambi piu' liberi, notai anche il suo cazzo bello duro. Non mi ero mai accorto lo avesse cosi' grosso, era bello, con le vene in evidenza, aveva una cappella rossa gonfia e bagnata lucida.
L'uomo si sedette accanto a me, prese il mio cazzo in pugno, e lentamente inizio' a masturbarmi, presi in mano il suo e feci la stessa cosa. Non ci fu bisogno di aggiungere altro, ci masturbammo lentamente assaporando quel bel momento. Sentire la mano di un'uomo sul mio sesso, mi fece venire all'istante, e spruzzai sporcandogli la manona con un sorrisetto di scuse. L'uomo mi ricambio' il sorriso, tolse la mano dal mio cazzo e avvicino' alle mie labbra, la sperma mia che colava dal suo palmo offrendomela.
Avvicinai le mie labbra carnose alla sua manona, e a colpi di lingua, leccai tutto il mio sperma dalla sua manona. Lui prese il mio visetto scostandomi i capelli, avvicino' il suo, e ci baciammo ancora con le mie labbra sporche del mio sperma caldo. Fu un bacio che mi fece sentire i brividi su tutto il corpo, nonostante il caldo, rabbrividii. Mi avvinghiai a lui, buttandogli le braccia al collo e lo baciai con passione infilandogli la lingua in bocca. Era la prima volta che baciavo un uomo, e devo dire che ne rimasi davvero entusiasta. Iniziavo a sentirmi femmina per la prima volta in vita mia.
Ci staccammo a fatica, eravamo rimasti incollati su quel bacio a lungo, e con fatica ci staccammo, solo per iniziare a fare l'amore seriamente. Fui io per prima a parlare, sussurrando gli dissi, con il fiato che mi mancava, che non avrei mai immaginato potesse piacermi cosi' tanto. L'uomo a sua volta, mi disse che da sempre aspettava quel momento, che ogni notte si masturbava pensandomi, e che tante volte aveva voluto chiedermi di fare l'amore, ma per vergogna, e per paura di un mio rifiuto, si era sempre trattenuto.
Ora era arrivato il nostro momento, e nessuno poteva piu' trattenerci. L'uomo mi porto' in camera da letto, sul lettone matrimoniale dove ogni notte mi sognava, e dove ormai il sogno stava diventando realta' per entrambi. Mentre salivo sul lettone, gli chiesi se il fatto di conoscere mia madre lo avrebbe fermato, l'uomo, salendo a sua volta nel letto, rispose che proprio questo fatto, lo eccitava ulteriormente. Lo abbracciai e ci baciammo ancora una volta. Ti trattero' come una donna, non temere mi sussurro' mentre mi baciava, risposi a mia volta che era cio' che andavo cercando, non volevo una semplice scopata, ma un vero rapporto d'amore da lui, ed era proprio cio' che intendeva darmi disse l'uomo.
Si distese sul letto sdraiato di schiena, con il suo bel cazzo duro dritto, nel frattempo ci eravamo denudati completamente, togliendoci anche le magliette rimaste addosso precedentemente. Mi prese per mano, e mi invito' a salire su di lui. Per me non era certo la prima volta, avevo gia' fatto qualche scopata con dei ragazzi di colore prima di allora, ma mai con un vero uomo maturo, e quello era il mio primo vero rapporto come "donna".
Non usammo nessun tipo di protezione, non ne avevamo bisogno e il fatto di conoscerci, agevolo' la situazione di parecchio. Salita su di lui, mi scostai i lunghi capelli da un lato, misi le mie manine sulle mie natiche sudaticcie e morbide e le allargai, sedendomi sopra il suo bel cazzo dritto e grosso. Era grosso, ma contavo di farlo entrare poco ala volta, senza fretta, nulla doveva esser fatto con impazienza, tempo a disposizione ne avevamo. Sentii la sua grossa cappella bagnata, infilarsi tra le mie natiche aperte,ed entrare poco alla volta, lentamente scivolando dentro di me.
Questo e' erotiscmo, non pornografia mi dissi tra me, chisi gli occhi, feci un lungo sospiro, mentre il suo cazzo grosso e venoso, scivolava dentro al mio culo aprendomi per benino, e facendomi ancora una volta, rabbrividire nonostante il caldo. Un brivido freddo, mi corse lungo la schiena, facendomi fremere di piacere. Questo era cio' che avevo cercato, questo era cio' che avevo desiderato sapere, e ora sapevo. Ancora una spinta del suo bacino verso l'alto, e il suo cazzo fu tutto dentro me.Un gemito di piacere, uscii dalle nostre labbra quasi all'unisono.
Lasciai le mie natiche, presi le sue mani, incrociate alle mie, e iniziai a saltellare, su e giu' dalle sue gambe in un movimento lento ma continuo. L'uomo sussurro' piu' volte il mio nome: "Aaah Cris, Chris, mi fai morire...." Io saltellavo e sospiravo forte ad ogni spinta che l'uomo mi dava. Una vampata di calore mi prese totalmente, buttai all'indietro la testa, e mi lasciai cavalcare dal piacere. Adesso capivo, adesso avevo finalmente raggiunto il mio obbiettivo, mi sentivo femmina dalla punta dei lunghi capelli he mi solleticavano la schiena nuda, alla punta delle unghie dei piedi.
Godemmo insieme, gli lasciai le mani, mi abbassai verso di lui, scostandomi i capelli da un lato del viso, e lo baciai sulla bocca, mentre continuavo a saltellare sul suo bel cazzo duro e grosso. Era un vero maschio, un'uomo di sessant'anni con ancora una bella resistenza. Cercai di vedere la scena attraverso uno degli specchi dell'armadio che aveva ai piedi del lettone, e da cio' che con la coda degli occhi ammiravo, vedevo un'uomo sdraiato nudo sul suo letto, con la sua donna sopra di lui. Una scena molto erotica che mi fece sbrodolare all'istante per la seconda volta, sporcando la pancia del mio uomo.
Non ci fermammo, e continuammo a scopare come due maiali, ma sempre con quella poesia erotica che con altri non avevo mai ancora trovato. L'uomo, un po per il caldo, un po perche' l'eccitazione era troppa, venne con un gemito, spruzzandomi dentro un litro di sperma caldo, e mi ingravido'. Buttai nuovamente la testa all'indietro, e lasciai che il liquido bianco e caldo, mi arrivasse fino alle viscere. Poi stanchi entrambi, e visibilmente affaticati, oltre che sudati, ci guardammo e sorridemmo entrambi contenti di quell'esperienza.
Scesi dal suo cazzo, che poco alla volta si stava afflosciando, gli tesi una mano per rialzarsi dal letto, e ci abbracciammo. Era stato meraviglioso, ero davvero felice, e ci promettemmo di rifarlo spesso li da lui. Si era fatto tardi, e dovevo rientrare a casa, o mia madre si sarebbe insospettita, mi rimisi i miei vestiti normali, jeans e maglietta, il resto lo infilai nello zainetto, mi diedi una rinfrescata in bagno e una lavata velocemente, e lasciai l'uomo nudo in casa sua, correndo giu' per le scale fino alla mia porta di casa.
Mia madremi vide un po sconvolto, ma cercai di svincolare la questione inventandole una scusa al momento. Non sono sicuro che se la sia bevuta, ma non mi importava nulla. La cosa che mi interessava, era rivedere al piu' presto l'uomo per un'altro incontro meraviglioso. Quella stessa notte, faticai a prendere sonno, non tanto per il caldo, ma perche' continuavo a toccarmi il culo aperto dal suo bel cazzo duro, e a sentire quel brivido freddo che mi dava la sensazione di essere femmina da ogni parte. Non so se tutte le donne provano le stesse sensazioni che provai io quel pomeriggio benedetto, ma sicuramente adesso, potevo finalmente dire anch'io, di sapere cosa si prova a fare l'amore come una vera donna.
Mail: chrisbabyface@libero.it
Ho perso mio padre da adolescente, e sono cresciuto grazie alla forza di mia madre, una donna non piu' giovanissima, ma che ha saputo crescermi nonostante le difficolta'. A mia madre che oggi purtroppo non c'e' piu', devo molto, sopratutto perche' ha saputo assecondarmi e starmi dietro come ben pochi altri genitori avrebbero saputo fare, nel mio periodo di troiaggine e sperimentazione sessuale. Come ho gia' detto, non ho mai amato le definizioni o etichette, e non mi sono mai definito in un modo piuttosto che in altro,sicuramente so di essere bello, di esser nato con un grande dono, che ho sfruttato per molti anni.
Ho sempre fantasticato sull'amore tra maschi, non tanto a livello sessuale, ma sopratutto a livello di testa e di cuore. La mia domanda al tempo era questa: Si puo' provare la stessa cosa tra maschi come si prova tra maschio e femmina? Volevo trovare una risposta a questo tormento che mi assillava giorno e notte, finche' decisi che dovevo provarlo sulla mia pelle. Se le cose non si provano, mai si sapra' se piacciono o meno.
Sono sempre stato una persona decisa che se voleva qualcosa, se lo prendeva, ebbi la curiosita' di avere dei rapporti con degli uomini maturi, non solo il lato sessuale mi interessava, ma sopratutto il lato sentimentale, le emozioni, il desiderio di sentirmi femmina, di provare cio' che provano le vere donne. Essendo nato con un aspetto femminile mi dissi, era piu' che naturale sperimentare quel lato del mio essere.
Ho sempre avuto successo con gli uomini, piu' che con le donne devo ammetterlo, e non mi fu difficile trovare subito chi mi potesse soddisfare in tal senso. Ma cio' che cercavo, non era piacere sessuale, ma appagamento totale. Iniziai a temperstare di domande abbastanza imbarazzanti mia madre, donna pudica cresciuta con certi valori, e non certo la persona piu' adatta a rispondere alle mie domande spinte.
Mamma vedendo il mio interesse per gli uomini si preoccupo' non poco, la rassicurai, spiegandole le mie motivazioni. Con mia madre, ho sempre avuto un rapporto molto aperto, era piu' una confidente che una mamma per me, avendo anche una certa eta', potevo confidare sulla sua esperienza di donna vissuta,anche se sapevo che mia madre, non era certo una donna che avesse fatto molte esperienze al di fuori di mio padre. Non aveva avuto altre storie amorose, e le esperienze che poteva darmi, erano quelle vissute con mio padre ovviamente.
Molte volte, mamma si vergognava a tal punto da evitare certe risposte, ma da lei, mi resi conto ben presto, non avrei ottenuto granche' in quel senso. L'unico modo per ottenerele risposte che desideravo, era sperimentarle da me, e cosi' feci. Smisi di importunare mia madre, e iniziai a cercarmi qualche uomo, che potesse finalmente soddisfare la mia femminilita'. Impresa non facile, dato trovavo solo maiali che volevano solo scoparmi, mentre io cercavo un rapporto vero e completo con un uomo che mi facesse sentire davvero femmina.
Trovai la mia preda in un anziano signore di circa sessant'anni, che abitava nel mio stesso palazzo. Quest'uomo, sempre gentilissimo, aveva un debole per me palesemente dimostrato dal fatto che ogni qualvolta mi incrociava, sia sulle scale del palazzo, o mentre eravamo in strada, non mancava di regalarmi carezze sul visetto o di farmi complimenti di vario genere. Il mio fisico acerbo da ragazzino androgino e femminile, incorniciato da un visetto da bimba con le labbra carnose, gli occhioni verdi da cerbiatta, e i lunghissimi capelli biondi, facevano il suo effetto.
Quest'uomo,vedovo e senza figli, viveva solo. e due piani sopra di me, varie volte mi aveva invitato a casa sua a bere un The', o a scambiare qualche chiacchiera. Mi era sembrato l'uomo adatto per la mia situazione. Mi tratteneva solo un fatto, che era in buoni rapporti con mia madre. Non volevo che mia madre venisse a scoprire che cercavo di flirtare con l'uomo, mi avrebbe sicuramente impedito la cosa. Cercai quindi di fare le cose con la massima discrezione possibile.
Era estate, con il mio bel fisico e le mie bellissime gambe femminili, potevo permettermi di indossare cio' che volevo senza problemi. Scelsi un pomeriggio in cui sapevo che l'uomo era in casa, preparai uno zainetto con dentro della roba, e uscii senza insospettire mia madre, dicendole che andavo a trovare un'amico e sarei tornato verso sera. Non avevo molti amici al tempo, ma mamma certamente non si era messa a contare la gente che frequentavo.
Uscito di casa, mi nascosi in ascensore, in un momento in cui nel palazzo non passava gente, e mi cambiai, infilandomi un paio di shorts in jeans trucidi che usavo per il mare, una canotta nera scollata davanti e dietro, misi un perizoma nero da donna, mi truccai leggermente, i lunghi capelli sciolti, un paio di scarpe in tela leggerissime senza calzini, e mi presentai alla porta dell'uomo. Non avevo bisogno di molto, a me bastava poco per far risaltare la mia femminilita' qualsiasi cosa indossassi.
Suonai il campanello, con lo zainetto su una spalla, e attesi che l'uomo mi venisse ad aprire. Una volta aperta la porta, l'uomo sorpreso da quella visita inattesa, mi fece entrare senza problemi chiudendo la porta a chiave dietro di me. Mi fece subito dei gran complimenti, e mi chiese, facendomi accomodare in salotto, come mai questa visita improvvisa. Risposi che ero andato a fare una passeggiata, mostrandogli lo zainetto, e nel rientrare mi ero permesso di fargli visita. L'uomo sembro' felicissimo nell'avermi a casa sua quel pomeriggio, mi offri' una bibita rinfrescante, e iniziammo a parlare del piu e del meno, lui seduto accanto a me, non la smetteva di fissare le mie coscie.
Ben presto cercai di portare la nostra discussione sull'argomento che mi interessava,intanto che parlavamo, cercavo di sedurlo in pose sconce e seducenti, accavallando le gambe, o aprendole del tutto a tratti. L'uomo non era affattoindifferente ai miei atteggiamenti provocatori, e la cosa mi rese piu' facile il compito che avevo. Mi chiese di aprire una finestra per il gran caldo, e li ne approfittai per chiedergli se potevo togliere gli shorts, dato erano stretti e fastidiosi, "lei non si scandalizzera' spero" azzardai. L'uomomi fece mettere in liberta' come volevo senza problemi, feci scivolare giu' gli shorts, restando in canotta e perizoma. Con un vistoso cazzo che indurendosi, strabordava dal povero mini perizoma che indossavo.
Fu proprio lui a suggerirmi di levarlo se anche quello mi dava fastidio, tanto in casa non c'era nessuno tranne noi due, a chi poteva dar fastidio. Anzi, l'uomo si offrii di farmi compagnia, e si tolse pure lui pantaloni e mutande, restando solo con la maglietta senza maniche. Entrambi piu' liberi, notai anche il suo cazzo bello duro. Non mi ero mai accorto lo avesse cosi' grosso, era bello, con le vene in evidenza, aveva una cappella rossa gonfia e bagnata lucida.
L'uomo si sedette accanto a me, prese il mio cazzo in pugno, e lentamente inizio' a masturbarmi, presi in mano il suo e feci la stessa cosa. Non ci fu bisogno di aggiungere altro, ci masturbammo lentamente assaporando quel bel momento. Sentire la mano di un'uomo sul mio sesso, mi fece venire all'istante, e spruzzai sporcandogli la manona con un sorrisetto di scuse. L'uomo mi ricambio' il sorriso, tolse la mano dal mio cazzo e avvicino' alle mie labbra, la sperma mia che colava dal suo palmo offrendomela.
Avvicinai le mie labbra carnose alla sua manona, e a colpi di lingua, leccai tutto il mio sperma dalla sua manona. Lui prese il mio visetto scostandomi i capelli, avvicino' il suo, e ci baciammo ancora con le mie labbra sporche del mio sperma caldo. Fu un bacio che mi fece sentire i brividi su tutto il corpo, nonostante il caldo, rabbrividii. Mi avvinghiai a lui, buttandogli le braccia al collo e lo baciai con passione infilandogli la lingua in bocca. Era la prima volta che baciavo un uomo, e devo dire che ne rimasi davvero entusiasta. Iniziavo a sentirmi femmina per la prima volta in vita mia.
Ci staccammo a fatica, eravamo rimasti incollati su quel bacio a lungo, e con fatica ci staccammo, solo per iniziare a fare l'amore seriamente. Fui io per prima a parlare, sussurrando gli dissi, con il fiato che mi mancava, che non avrei mai immaginato potesse piacermi cosi' tanto. L'uomo a sua volta, mi disse che da sempre aspettava quel momento, che ogni notte si masturbava pensandomi, e che tante volte aveva voluto chiedermi di fare l'amore, ma per vergogna, e per paura di un mio rifiuto, si era sempre trattenuto.
Ora era arrivato il nostro momento, e nessuno poteva piu' trattenerci. L'uomo mi porto' in camera da letto, sul lettone matrimoniale dove ogni notte mi sognava, e dove ormai il sogno stava diventando realta' per entrambi. Mentre salivo sul lettone, gli chiesi se il fatto di conoscere mia madre lo avrebbe fermato, l'uomo, salendo a sua volta nel letto, rispose che proprio questo fatto, lo eccitava ulteriormente. Lo abbracciai e ci baciammo ancora una volta. Ti trattero' come una donna, non temere mi sussurro' mentre mi baciava, risposi a mia volta che era cio' che andavo cercando, non volevo una semplice scopata, ma un vero rapporto d'amore da lui, ed era proprio cio' che intendeva darmi disse l'uomo.
Si distese sul letto sdraiato di schiena, con il suo bel cazzo duro dritto, nel frattempo ci eravamo denudati completamente, togliendoci anche le magliette rimaste addosso precedentemente. Mi prese per mano, e mi invito' a salire su di lui. Per me non era certo la prima volta, avevo gia' fatto qualche scopata con dei ragazzi di colore prima di allora, ma mai con un vero uomo maturo, e quello era il mio primo vero rapporto come "donna".
Non usammo nessun tipo di protezione, non ne avevamo bisogno e il fatto di conoscerci, agevolo' la situazione di parecchio. Salita su di lui, mi scostai i lunghi capelli da un lato, misi le mie manine sulle mie natiche sudaticcie e morbide e le allargai, sedendomi sopra il suo bel cazzo dritto e grosso. Era grosso, ma contavo di farlo entrare poco ala volta, senza fretta, nulla doveva esser fatto con impazienza, tempo a disposizione ne avevamo. Sentii la sua grossa cappella bagnata, infilarsi tra le mie natiche aperte,ed entrare poco alla volta, lentamente scivolando dentro di me.
Questo e' erotiscmo, non pornografia mi dissi tra me, chisi gli occhi, feci un lungo sospiro, mentre il suo cazzo grosso e venoso, scivolava dentro al mio culo aprendomi per benino, e facendomi ancora una volta, rabbrividire nonostante il caldo. Un brivido freddo, mi corse lungo la schiena, facendomi fremere di piacere. Questo era cio' che avevo cercato, questo era cio' che avevo desiderato sapere, e ora sapevo. Ancora una spinta del suo bacino verso l'alto, e il suo cazzo fu tutto dentro me.Un gemito di piacere, uscii dalle nostre labbra quasi all'unisono.
Lasciai le mie natiche, presi le sue mani, incrociate alle mie, e iniziai a saltellare, su e giu' dalle sue gambe in un movimento lento ma continuo. L'uomo sussurro' piu' volte il mio nome: "Aaah Cris, Chris, mi fai morire...." Io saltellavo e sospiravo forte ad ogni spinta che l'uomo mi dava. Una vampata di calore mi prese totalmente, buttai all'indietro la testa, e mi lasciai cavalcare dal piacere. Adesso capivo, adesso avevo finalmente raggiunto il mio obbiettivo, mi sentivo femmina dalla punta dei lunghi capelli he mi solleticavano la schiena nuda, alla punta delle unghie dei piedi.
Godemmo insieme, gli lasciai le mani, mi abbassai verso di lui, scostandomi i capelli da un lato del viso, e lo baciai sulla bocca, mentre continuavo a saltellare sul suo bel cazzo duro e grosso. Era un vero maschio, un'uomo di sessant'anni con ancora una bella resistenza. Cercai di vedere la scena attraverso uno degli specchi dell'armadio che aveva ai piedi del lettone, e da cio' che con la coda degli occhi ammiravo, vedevo un'uomo sdraiato nudo sul suo letto, con la sua donna sopra di lui. Una scena molto erotica che mi fece sbrodolare all'istante per la seconda volta, sporcando la pancia del mio uomo.
Non ci fermammo, e continuammo a scopare come due maiali, ma sempre con quella poesia erotica che con altri non avevo mai ancora trovato. L'uomo, un po per il caldo, un po perche' l'eccitazione era troppa, venne con un gemito, spruzzandomi dentro un litro di sperma caldo, e mi ingravido'. Buttai nuovamente la testa all'indietro, e lasciai che il liquido bianco e caldo, mi arrivasse fino alle viscere. Poi stanchi entrambi, e visibilmente affaticati, oltre che sudati, ci guardammo e sorridemmo entrambi contenti di quell'esperienza.
Scesi dal suo cazzo, che poco alla volta si stava afflosciando, gli tesi una mano per rialzarsi dal letto, e ci abbracciammo. Era stato meraviglioso, ero davvero felice, e ci promettemmo di rifarlo spesso li da lui. Si era fatto tardi, e dovevo rientrare a casa, o mia madre si sarebbe insospettita, mi rimisi i miei vestiti normali, jeans e maglietta, il resto lo infilai nello zainetto, mi diedi una rinfrescata in bagno e una lavata velocemente, e lasciai l'uomo nudo in casa sua, correndo giu' per le scale fino alla mia porta di casa.
Mia madremi vide un po sconvolto, ma cercai di svincolare la questione inventandole una scusa al momento. Non sono sicuro che se la sia bevuta, ma non mi importava nulla. La cosa che mi interessava, era rivedere al piu' presto l'uomo per un'altro incontro meraviglioso. Quella stessa notte, faticai a prendere sonno, non tanto per il caldo, ma perche' continuavo a toccarmi il culo aperto dal suo bel cazzo duro, e a sentire quel brivido freddo che mi dava la sensazione di essere femmina da ogni parte. Non so se tutte le donne provano le stesse sensazioni che provai io quel pomeriggio benedetto, ma sicuramente adesso, potevo finalmente dire anch'io, di sapere cosa si prova a fare l'amore come una vera donna.
Mail: chrisbabyface@libero.it
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