Antonio pota la siepe

di
genere
esibizionismo

Con papà semplice operaio e mamma casalinga c’era poco da scialacquare, quindi si viveva dignitosamente ma senza eccessi. Non avevamo la casa di proprietà, eravamo in affitto in
un piccolo edificio rurale a circa un chilometro dal centro del paese. Non era male, avevamo anche il riscaldamento, due bagni, l’unico problema erano tre vani sala, cucina e camera da letto, in compenso avevamo un giardino con due piante da frutto pesco e fico. Di fronte a noi c’era un altro edificio, dello stesso proprietario di nome Antonio dove si appoggiava quando lavorava nel suo podere. Antonio aveva circa cinquant’anni, un corpo ben tornito causa dei lavori che svolgeva, quasi sempre a petto nudo ed in pantaloncini corti, era abbronzatissimo. Ho avuto il sospetto che Antonio scopasse con mamma, ne parlava benissimo.
Papà usciva alle sette e tornava alle sei la sera io andavo a scuola in paese. Mamma restava sola in casa. Un giorno tornando la vidi tutta nuda distesa su un telo, una paura tremenda, pensavo fosse morta, invece si era addormentata mentre prendeva il sole. Mamma in nostra assenza si abbronzava standosene nuda. Non so se papà lo sapesse da prima, sta di fatto che la sera a cena mamma raccontò quello che era successo, vergognandosi perché l’avevo sorpresa nuda. Papà non fece una piega “Allora? Che male c’è se ti ha vista nuda”.
Dal giorno successivo al ritorno da scuola mamma si faceva trovare sempre nuda. Dormivo
nella loro stessa camera fino a quando non comprarono una poltrona letto, mettendola in sala. Finalmente ne presi possesso così loro potevano scopare liberamente ed io mi potevo segare anche di notte senza che mi vedessero. Ci scatenammo tutti da quel giorno, loro a scopare ed io a segarmi. Ormai mamma aveva perso i freni, d’estate passava quasi tutto il tempo nuda, molto spesso distesa al sole, aveva un colorito bruno, sembrava un’africana, quasi come Antonio. Tornando da scuola la trovai sul cancello che aveva indossato un leggero prendisole parlare con lui in pantaloncini. Mi sono fermato ed Antonio diceva che doveva potare la siepe attorno al giardino. Mamma tranquillamente rispose che lei era abituata a prendere il sole nuda. Antonio ridendo replicò che poteva stare nudo anche lui suscitando l’ilarità di mamma. Si salutarono e mangiammo io e lei che non perse neanche un attimo a restare nuda. Chissà perché durante il pranzo pensai a mamma ed Antonio nudi in giardino che facevano l’amore. Mi eccitai solo con quel pensiero.
“Cos’hai Giorgio ti vedo pensieroso” “Niente mamma pensavo ai compiti” “Sicuro”?
“Perché mi chiedi mamma”? “Perché vedo una cosa che sta crescendo addosso a te,
sei eccitato forse”? “ E va bene mamma, stavo immaginando te ed Antonio nudi a
fare l’amore in giardino, come due negri” “ Scemo io faccio l’amore con papà, anche
se Antonio è un bell’uomo” “Mamma se quando viene a potare ti fai trovare nuda
come hai detto” “Ma no scherzavo” “Lui scherzava”? “Penso di si”.
La sera a cena mamma relazionò papà su tutto quello che Antonio doveva fare in
giardino, non solo, ma anche quello che avevamo detto io e lei. Papà mi sorprese
con la sua risposta. “Anche se fosse non sarebbe la fine del mondo, se potessi lavorerei
anch’io nudo invece di scoppiare dal caldo” Papà autorizzava mamma a stare nuda
mentre Antonio lavorava nel nostro giardino, a conferma della mia immaginazione.
Era giugno la scuola si stava per chiudere, un caldo infernale, tornando, appena dentro
il cancello vedo che metà della siepe era stata potata, mamma sempre nuda, mi avvisò
che il pomeriggio Antonio avrebbe finito con la siepe.
Volevo assistere pertanto aspettai che venisse con l’attrezzatura, non venne.
Ascoltai il solito parlottio tra papà e mamma la sera a letto, diceva papà “Come è
andata oggi”? “Benissimo mi ha fatto godere tantissimo” “Parla piano che ti sente
Giorgio” “Torna domattina per finire il lavoro quando non c’è Giorgio” “Ti ha scopata
sul letto”? “No con questo caldo! Sotto il pesco col telo per terra” “Vorrei per una
volta vedervi mentre scopate” “Dobbiamo andare dove rimette gli attrezzi, vediamo
cosa dice lui” “Fallo stare a casa anche quando torna Giorgio, invitalo a pranzo”
“Devo stare nuda” ? “Certo che devi stare nuda, fai capire a Giorgio che c’è confidenza
tra voi” “Amore dai scopami sto morendo di voglia” “Anch’io siamo pazzi, ti sfondo”
L’avevo intuito che le cose stavano in questo modo. La notte non feci altro che segarmi a sentire quei discorsi. Il giorno dopo tornando da scuola, come previsto, trovai la siepe potata ed Antonio in pantaloncini a petto nudo seduto a tavola, mamma come al solito nuda che scherzava con lui come si avvicinava lo sfiorava, si metteva con la figa vicino, anche Antonio la toccava, le disse " Ho un dolore dietro al collo fammi un massaggio" Mamma immediatamente cominciò a massaggiarlo gli chiedeva "Dove ti fa male"? Lui indicava con la mano, poi il seno di mamma appoggiato sulle spalle di Antonio. Volevo andare in sala e mettermi sulla poltrona ma ero attratto dal movimento dei due quanto mai eccitante. Stavo per invitarli a scopare davanti a me. Decisero loro stessi perché mamma si mise a cavallo delle gambe di Antonio per massaggiarlo anche davanti, Non riuscivo a vedere se il cazzo era nella figa di mamma, immagino di si. Loro forse erano eccitati dalla mia presenza. In quel modo il seno di mamma era sulla bocca di Antonio, sempre più eccitata mamma invitò a cena Antonio "Carlo (suo marito) è contento ti vuol vedere". Ammiravo i due, una bellissima coppia dello stesso colore.
Con difficoltà si staccarono per proseguire il pomeriggio. Appena rientrò papà mamma lo avvertì "Antonio cena con noi" papà le diede un bacio sulla bocca "Brava, ti amo sempre di più" "ora mi vado a mettere la camicia lunga" "Non ci provare stai nuda" Papà era
più felice di mamma che Antonio cenasse con noi. Durante la cena mamma era più per Antonio che per papà. Stava per finire la cena Antonio fece sedere mamma da un lato e papà dall'altro, io ero a capo del tavola opposto a papà. "Senti Cenzì (Cenzì mio padre
si chiama Vincenzo) Io ho qualche ettaro di terra vorrei intraprendere la coltivazione dei girasoli che sono abbastanza redditizi, avrei bisogno di aiuto, soprattutto di persone fidate, tu sei il primo della lista e con te viene Manuela (mamma). Iniziamo però dovresti lasciare il lavoro, io vi garantisco una vita agiata ma l'impegno è forte per tutti, specialmente i primi tempi, anche Giorgio ci può aiutare dopo la scuola. Papà e mamma abbracciarono Antonio, mamma stette un quarto d'ora sulla bocca di Antonio.
Prese la parola papà facendo l'occhiolino ad Antonio "Antò siccome oggi ho fatto uno
sforzo e mi da fastidio stare seduto, perché non andiamo in camera a parlare così mi distendo e parliamo"? "Hai ragione anch'io sono stanco ed avrei piacere a distendermi".
Come da programma si chiusero in camera, silenzio assoluto. Immaginavo, mi distesi sulla poltrona e mi addormentai dopo una serie infinita di seghe.
La mattina si alzò solo papà per prepararmi la colazione, mancavano tre giorni alla chiusura della scuola, evidentemente mamma restò a letto. Papà mi disse "Fai piano che dorme anche Antonio, ieri sera per la stanchezza è crollato, si è addormentato mentre
parlava" Papà da quel giorno iniziò a lavorare per Antonio che era diventato una presenza fissa nella nostra casa, dormiva ogni sera a casa nostra nella loro camera.
Papà e mamma dedicavano tutto il loro tempo ad Antonio, papà addirittura incitava mamma a stare più vicino ad Antonio. Io non avevo due padri, mamma aveva due uomini, soprattutto Antonio. Fece ampliare la casa dove stavamo aggiungendo un'altra camera per me con bagno vicino in modo che non dessi fastidio a loro. Nel corso degli anni, anch'io
entrai a pieno titolo nell'azienda di Antonio, mi fece un regalo intestandomi la casa dove abitavamo. L'azienda con la nostra collaborazione diventò florida ed elevò di tanto
il nostro tenore di vita, anche se l'impegno era tantissimo. Mamma era la regina, unica donna in mezzo a tre uomini a me solo come mamma....

scritto il
2023-01-12
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