Possibile una cosa del genere? Si possibile.
di
lommer
genere
incesti
Non che mi aspettassi molto dalla mia famiglia, le condizioni economiche non erano delle migliori, neanche li volevo sentire tutti i giorni incalzarmi a cercare un lavoro. Mi ero appena diplomato, Avevo appena finito con l'istituto professionale. Pensavo almeno di godermi l'estate, nulla da fare. Non distante da casa c'era un'officina meccanica molto frequentata, io ero appena diplomato meccanico aggiustatore, chiesi al titolare sa avesse bisogno di un ragazzo. Sembrava che mi stesse aspettando, la mattina successiva presi servizio. Una grande disponibilità ad insegnarmi, mi seguiva con particolare attenzione, addirittura mi portava a pranzo tutti i giorni a casa sua. Mi presentò alla sua famiglia Linda la moglie e Cristina la figlia, una ragazzina di circa quindici anni.
Giusto, questo il nome del titolare dell'officina mi disse chiaramente che da me si
aspettava molto e che ci faceva un grande investimento per il futuro dell'officina. In
seguito mi disse pure che ero il ragazzo adatto per sua figlia Cristina. Insomma il
paradiso terrestre. Linda la moglie, sicuramente meno di quarant'anni dimostrava un affetto morboso nei miei confronti, da mia mamma non avevo mai avuto tutte quelle
attenzioni tanto che ne cominciai a dubitare. Cercavo di evitarla per non tradire la fiducia di Giusto, fino a quando lui stesso mi disse di assecondarla in tutto. Una
mattina mentre lavoravo squillò il telefono dell'officina, subito dopo Giusto mi
disse di andare a casa sua perché Linda aveva bisogno di un lavoretto. Con la tuta
da lavoro mi fece entrare e "Miro con la tuta sporca di grasso sei venuto, Giusto non
ti ha detto nulla"? "Si mi ha detto di raggiungerti perché avevi bisogno d'aiuto"
"Bene vai in bagno togliti quei panni sporchi, fatti la doccia e raggiungimi in
camera. Le gambe mi tremavano, forse non avevo capito. "Ci sono vestiti puliti in
bagno"? "No usa l'accappatoio". Cominciai a pensare che quel lavoro durasse poco.
però non avevo alternative, dovevo eseguire gli ordini. Feci la doccia, la raggiunsi
in camera, la trovai nuda, distesa sul letto. "Leva quell'accappatoio" Se prima mi tremavano le gambe ora tremavo tutto. "Non aver paura, stai tranquillo, però sei
benfatto, vienimi vicino dai rilassati, ora ti faccio tutto io". Mi baciava, mi
leccava, prese a succhiare il cazzo, io non ero mai stato con una donna, mostravo
tutta la mia poca esperienza. Quando il cazzo raggiunse l'erezione completa, volle
che la penetrassi. Vedevo la madonna un piacere pazzesco, senza rendermi conto del
suo godere le sborrai nella figa il mio acerbo prodotto. "Grazie ora rivestiti e
torna in officina. Mentre mi rivestivo mi venne vicino "Miro non so se succederà
ancora quello che abbiamo fatto stamattina, mi auguro di no perché vuol dire che
sei stato bravo. Giusto vuole un altro figlio, ha avuto un problema, non è più
in grado ed ha pensato a te. Io ho visto che se un bel ragazzo con la testa sulle
spalle ed ho acconsentito. Se esco incinta ti dovrai dedicare solo a Cristina nostra
figlia". Tornai in officina Giusto mi abbracciò e mi disse "Grazie Miro tu sei la
nostra fortuna, con te ci sentiamo tranquilli anche per Cristina, appunto Cristina,
inizia a frequentarla, dirigerà tutto Linda, lei saprà come fare. Ripresi il mio
lavoro con la testa fra le nuvole, forse esaltato. Nei tre mesi successivi ci furono
una serie di eventi che mi travolsero. Tutte le sere Giusto mi faceva scuola guida e presi la patente, Linda era rimasta incinta, Cristina era diventata la mia pelle,
non mi lasciava un momento. A casa non tornavo più, mi ero stabilito da loro. I miei
genitori non mi chiesero mai nulla, io venivo gestito da Linda. Non eravamo ancora arrivati all'apice perché dormivo nella cameretta ricavata da un ripostiglio, a volte vedevo dei muratori in casa che modificavano qualcosa. Ricavarono un'altra camera da letto e l'arredarono in modo stupendo, credevo fosse per loro invece Linda col suo
piglio simpaticamente autoritario "Questa è la vostra camera, da questa sera dormite
in questo letto, sappiate che io e Giusto vogliamo subito un nipotino". Credevo di sognare, in poco più di un anno ero stato travolto da eventi imprevedibili, avevo
trovato una famiglia stupenda. In quella casa ero considerato forse in maniera
eccessiva, avevo paura che la favola potesse finire da un momento all'altro.
Intanto la pancia di Linda aumentava, non solo ma anche Cristina era incinta.
Riflettevo sui nascituri. Sono entrambi miei figli da mamme diverse, Quello partorito
da Linda ufficialmente essendo il fratello di Cristina era anche mio cognato ed era
lo zio di nostro figlio ufficiale. Una situazione travolgente ed estremamente
interessante. I bambini, due bellissimi maschietti nacquero a distanza di cinque mesi
un dall'altro. Giusto era impazzito di felicità, anche Linda anche se con la sua
autorità non la dava a vedere. Cristina ? Cristina era la mia ombra, non mi lasciava
un minuto, straordinariamente bella era disponibile al sesso anche più volte nella stessa giornata, era lei a chiederlo. Altra cosa stupefacente potevamo scopare tranquillamente anche davanti a Linda e Giusto, dicevano che volevano godersi appieno
i comportamenti di Cristina. I bambini Luca il nostro, Marco l'altro venivano
gestiti da Linda. Non sapevo se Cristina sapesse la verità su suo fratello, chiesi a Linda, rispose "Non lo, sa dovremo dirglielo insieme, lo facciamo questa sera.
A tavola, in un atmosfera festosa, come sempre quando Linda rivelò a Cristina l'origine
di suo fratello a causa del problema di Giusto, reagì abbracciando la mamma ed il papà.
Nel corso della cena "Mamma hai fatto l'amore con Miro prima di me" "Certamente dovevo saggiare se sessualmente poteva soddisfarti, questo era il secondo motivo, il primo è
che papà voleva un altro figlio possibilmente maschio". Quando Cristina mi disse che Giusto aveva perso completamente le capacità sessuali mi chiese se ero disposto a
fare l'amore anche con la mamma, non avevo scelta, in quella famiglia avrei fatto di tutto. Tutte le sere quando i bambini dormivano era la stessa Cristina a far venire
nel nostro letto Linda. Scopate meravigliose, ero diventato la trave portante in quella casa. L'officina di Giusto anche con la mia collaborazione era rinomata per come
risolvevamo qualsiasi tipo di problema, gli incassi erano notevoli, la vita agiata
che ci potevamo consentire ci portò a fare un notevole investimento con la costruzione
di un nuovo locale per trasferire l'officina. Naturalmente sotto la guida di Linda perché prevedeva la continuazione del lavoro anche per gli ultimi arrivati. Intanto Linda e Cristina sessualmente mi divoravano, questo mi costringeva per recuperare a stare a letto un pochino di più la mattina, era peggio, perché quando si alzava dal
letto Linda, Cristina mi saltava addosso. Quando arrivavo in officina la preoccupazione
di Giusto era se stavo bene. Durante il percorso riallacciamo i rapporti con i miei genitori che intanto, anche loro, avevano migliorato la situazione economica. Felici
del nipotino spesso lo volevano per trastullarlo, li dovevano prendere entrambi, perché
abituati a stare insieme non volevano separarsi.
Giusto, questo il nome del titolare dell'officina mi disse chiaramente che da me si
aspettava molto e che ci faceva un grande investimento per il futuro dell'officina. In
seguito mi disse pure che ero il ragazzo adatto per sua figlia Cristina. Insomma il
paradiso terrestre. Linda la moglie, sicuramente meno di quarant'anni dimostrava un affetto morboso nei miei confronti, da mia mamma non avevo mai avuto tutte quelle
attenzioni tanto che ne cominciai a dubitare. Cercavo di evitarla per non tradire la fiducia di Giusto, fino a quando lui stesso mi disse di assecondarla in tutto. Una
mattina mentre lavoravo squillò il telefono dell'officina, subito dopo Giusto mi
disse di andare a casa sua perché Linda aveva bisogno di un lavoretto. Con la tuta
da lavoro mi fece entrare e "Miro con la tuta sporca di grasso sei venuto, Giusto non
ti ha detto nulla"? "Si mi ha detto di raggiungerti perché avevi bisogno d'aiuto"
"Bene vai in bagno togliti quei panni sporchi, fatti la doccia e raggiungimi in
camera. Le gambe mi tremavano, forse non avevo capito. "Ci sono vestiti puliti in
bagno"? "No usa l'accappatoio". Cominciai a pensare che quel lavoro durasse poco.
però non avevo alternative, dovevo eseguire gli ordini. Feci la doccia, la raggiunsi
in camera, la trovai nuda, distesa sul letto. "Leva quell'accappatoio" Se prima mi tremavano le gambe ora tremavo tutto. "Non aver paura, stai tranquillo, però sei
benfatto, vienimi vicino dai rilassati, ora ti faccio tutto io". Mi baciava, mi
leccava, prese a succhiare il cazzo, io non ero mai stato con una donna, mostravo
tutta la mia poca esperienza. Quando il cazzo raggiunse l'erezione completa, volle
che la penetrassi. Vedevo la madonna un piacere pazzesco, senza rendermi conto del
suo godere le sborrai nella figa il mio acerbo prodotto. "Grazie ora rivestiti e
torna in officina. Mentre mi rivestivo mi venne vicino "Miro non so se succederà
ancora quello che abbiamo fatto stamattina, mi auguro di no perché vuol dire che
sei stato bravo. Giusto vuole un altro figlio, ha avuto un problema, non è più
in grado ed ha pensato a te. Io ho visto che se un bel ragazzo con la testa sulle
spalle ed ho acconsentito. Se esco incinta ti dovrai dedicare solo a Cristina nostra
figlia". Tornai in officina Giusto mi abbracciò e mi disse "Grazie Miro tu sei la
nostra fortuna, con te ci sentiamo tranquilli anche per Cristina, appunto Cristina,
inizia a frequentarla, dirigerà tutto Linda, lei saprà come fare. Ripresi il mio
lavoro con la testa fra le nuvole, forse esaltato. Nei tre mesi successivi ci furono
una serie di eventi che mi travolsero. Tutte le sere Giusto mi faceva scuola guida e presi la patente, Linda era rimasta incinta, Cristina era diventata la mia pelle,
non mi lasciava un momento. A casa non tornavo più, mi ero stabilito da loro. I miei
genitori non mi chiesero mai nulla, io venivo gestito da Linda. Non eravamo ancora arrivati all'apice perché dormivo nella cameretta ricavata da un ripostiglio, a volte vedevo dei muratori in casa che modificavano qualcosa. Ricavarono un'altra camera da letto e l'arredarono in modo stupendo, credevo fosse per loro invece Linda col suo
piglio simpaticamente autoritario "Questa è la vostra camera, da questa sera dormite
in questo letto, sappiate che io e Giusto vogliamo subito un nipotino". Credevo di sognare, in poco più di un anno ero stato travolto da eventi imprevedibili, avevo
trovato una famiglia stupenda. In quella casa ero considerato forse in maniera
eccessiva, avevo paura che la favola potesse finire da un momento all'altro.
Intanto la pancia di Linda aumentava, non solo ma anche Cristina era incinta.
Riflettevo sui nascituri. Sono entrambi miei figli da mamme diverse, Quello partorito
da Linda ufficialmente essendo il fratello di Cristina era anche mio cognato ed era
lo zio di nostro figlio ufficiale. Una situazione travolgente ed estremamente
interessante. I bambini, due bellissimi maschietti nacquero a distanza di cinque mesi
un dall'altro. Giusto era impazzito di felicità, anche Linda anche se con la sua
autorità non la dava a vedere. Cristina ? Cristina era la mia ombra, non mi lasciava
un minuto, straordinariamente bella era disponibile al sesso anche più volte nella stessa giornata, era lei a chiederlo. Altra cosa stupefacente potevamo scopare tranquillamente anche davanti a Linda e Giusto, dicevano che volevano godersi appieno
i comportamenti di Cristina. I bambini Luca il nostro, Marco l'altro venivano
gestiti da Linda. Non sapevo se Cristina sapesse la verità su suo fratello, chiesi a Linda, rispose "Non lo, sa dovremo dirglielo insieme, lo facciamo questa sera.
A tavola, in un atmosfera festosa, come sempre quando Linda rivelò a Cristina l'origine
di suo fratello a causa del problema di Giusto, reagì abbracciando la mamma ed il papà.
Nel corso della cena "Mamma hai fatto l'amore con Miro prima di me" "Certamente dovevo saggiare se sessualmente poteva soddisfarti, questo era il secondo motivo, il primo è
che papà voleva un altro figlio possibilmente maschio". Quando Cristina mi disse che Giusto aveva perso completamente le capacità sessuali mi chiese se ero disposto a
fare l'amore anche con la mamma, non avevo scelta, in quella famiglia avrei fatto di tutto. Tutte le sere quando i bambini dormivano era la stessa Cristina a far venire
nel nostro letto Linda. Scopate meravigliose, ero diventato la trave portante in quella casa. L'officina di Giusto anche con la mia collaborazione era rinomata per come
risolvevamo qualsiasi tipo di problema, gli incassi erano notevoli, la vita agiata
che ci potevamo consentire ci portò a fare un notevole investimento con la costruzione
di un nuovo locale per trasferire l'officina. Naturalmente sotto la guida di Linda perché prevedeva la continuazione del lavoro anche per gli ultimi arrivati. Intanto Linda e Cristina sessualmente mi divoravano, questo mi costringeva per recuperare a stare a letto un pochino di più la mattina, era peggio, perché quando si alzava dal
letto Linda, Cristina mi saltava addosso. Quando arrivavo in officina la preoccupazione
di Giusto era se stavo bene. Durante il percorso riallacciamo i rapporti con i miei genitori che intanto, anche loro, avevano migliorato la situazione economica. Felici
del nipotino spesso lo volevano per trastullarlo, li dovevano prendere entrambi, perché
abituati a stare insieme non volevano separarsi.
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