Il mio papino

di
genere
incesti

I miei non andavano molto d'accordo, anzi, litigavano spesso, e io e mia sorella, maggiore dieci anni di me', eravamo poco considerati, mamma, aveva relazioni extra, e papa' sempre al lavoro.
Io passavo molto tempo solo, e scoprii presto di essere gay, di amare l'intimo femminile, e cosi' in breve, utilizzavo cose di mamma e di mia sorella.
A breve iniziai ad andare con ragazzi piu' grandi di me', e divenni la puttanella della compagnia, poi le cose tra' i miei degenerarono, e mamma se ne ando', Anna mia sorella, la raggiunse pochi mesi dopo, visto che papa', una sera ubriaco, si scopo' mia sorella, non che la cosa spiacesse ad Anna, è che li scoprii a letto, e lei imbarazzata preferi' andarsene.
Cosi' rimasi io come donna di casa, lavavo cucinavo, pulivo, i somma facevo le veci di mamma, e quando ero sola, lo facevo vestita da donna, e cosi' circa un anno dopo, papa' rientrando prima del solito, mi trovo' in reggicalze tacchi, e vestitino corto, i tenta a cucinare.
Sono, ed ero veramente bella credetemi, minuta e ben fatta, un culo femminile, un bel cazzo, capelli lunghi, mani ben curate con smalto, rossetto, e appena mi vide, rimase di sasso, io continuai nel mio lavoro, ero rossa in viso, ma ormai la frittata era fatta.
Servii papa' per primo, lui co tinuava a fissarmi poi servii del vino, abbondante, e finalmente mi rivolse la parola, sei veramente carina, grazie papa', io chiesi se si sarebbe immaginato di trovarsi una giovane donna per casa, lui scosse il capo, poi ando' in salotto, io sistemai velocemente la cucina, e corsi a mettermi una vestaglietta di mamma, che mostravano il mio corpo e lo raggiunsi, entrai e mi sedetti sulle sue ginocchia, lui mi palpeggio' le coscie inguainate nel naylon, fino agli slip, e strinse forte il mio cazzo durissimo, buttai i dietro la testa, stavo provando un piacere pazzesco.
Lo baciai a lungo poi slacciai i pantaloni di papa', e li sfilai iniziando poi a fargli un pompino da urlo.
Al mo ento giusto, scostai gli slip, e mi sedettisul suo cazzo duro, muovendo i fianchi, scopandolo, ansimavo, vo.evo il suo sperma dentro di me', e cosi' lo feci venire.
Rimasi con il suo cazzo in culo, e continuai a baciarlo a lungo, poi mi prese i braccio e andammo a letto, dove mi scopo' altre due volte, e poi abbracciati ci addormentammo.
Al mattino, papa' volle molte spiegazioni, non immaginava fossi gay, io lomcorressi, papa' io sono omosessuale, e mi sento donna, la tua dissi, e lui mi bacio'.
Col passare dei mesi, la nostra relazione divenne, come un matrimonio, io oramai non mi vestivo piu' al maschile, se non per fare la spesa, e i vicini cominciarkono a mangiare la foglia, cosi' ci trasferimmo in um paese poco lontano, e li' mi presentai come la figlia, per buona pace di tutti.
Un anno dopo, papa' mi chuese se non fosse il caso, per me' di avere altre relazioni, con ragazzi della mia eta', farmi un futuro, risposi che mi piaceva lui, ma che effettivamente, qualche altro cazzo non mi sarebbe dispiaciuto, e diedi a lui l'incarico di trovar eli tra' i suoi amici, si i suoi amici o conoscenti, e cosi' inniziai a scopare con piu' maschi contemporaneamente, ma poco dopo, decisi di mettere una condizione, mi avrebbero avuta a condizione che pagassero, e accettarono.
Papa' prima di cominciare incassava il dovuto, a seconda delle richieste, con senza preservativo, uno o piu' maschi insieme, se dovevo ingoiare o meno lo sperma, come dovevo vestirmi o comportarmi, se dovevo ricoprire il ruolo del figlio, cge era tra' l'altro il piu' gettonato, o altre fantasie.
Come dicevo, incarnare il loro figliolo era la parte piu' richiesta, mi facevo scoprire trav in camera mia intenta a segarmi, e loro da buoni padri, cercavano di portarmi sulla retta via, infilandomi il loro cazzo nel culo.
Le orge con tre' o quattro maschi, erano le mie preferite, succhiavo e bevevo, ricevevo cazzi e sperma in culo, e poi col tempo affinavamo i giochi.
Uno dei piu' belli era inscenare il matrimonio tra' me' e papa', avevamo acquistato dei bellissimi vestiti da sposa, e quando decidavamo, mettevamo insieme una decina di maschi, un finto prete, e inscenavamo la liturgia del matrimonio, poi alla fine, baci e abbracci, baci, mani sotto il vestito, e poi io in ginocchio a fare pompe, gli ospiti tra' di loro iniziavano a scoparsi, e io finivo i giochi.
Un bel giorno, papa' mi chiese di sverginarlo, fu' fantastico, lominculai tutta notte, e iniziai a travestirlo, ne era estasiato, e da li' a poco, ando' con il suo orimo cliente.
Ora viviamo in una casa mokto fuori paese, e pratichiamo il lavoro piu' vecchio del mondo, a volte con lo stesso cliente, ma di sicuro, dormkamo insieme come una vera coppia e ci amiamo, Anna ci viene a trovare spesso, e ci supporta, e a dire il vero, stiamo preparando una camera per lei.
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scritto il
2023-06-18
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