Il party che non ti aspetti - il giorno dopo

di
genere
esibizionismo

"divertita ieri sera? ahah, spero che il tuo ragazzo non si sia arrabbiato, rassicuralo però, nella posizione che ero non ho visto molto. Ah le mutandine le tengo io per ricordo"
Recitava il messaggio di Alberto con un tono di riguardo nei miei confronti.
Lei rispose restando molto vaga, facendo capire che la situazione si era spinta più in là del previsto, ma tutto sommato si era divertita. Il tutto aveva preso una piega molto sensuale ma pur sempre rispettoso della sua privacy considerando che praticamente nessuno aveva visto direttamente le sue parti intime nude, il che aveva reso il gioco in qualcosa di goliardico ma non troppo spinto.
"peccato il gioco sia finito così velocemente, c'era anche altro in programma, ma tu sei stata troppo scarsa!" continuò Alberto con la chiara intenzione di suscitare curiosità in lei, che cadde nel tranello e chiese di saperne di più.
"Come ogni compleanno che si rispetti mancava una cremosa torta in faccia!" Le scrive Alberto.
Lei mi guarda e sorride, "ti è andata bene!" mi dice, sapendo benissimo quanto sia eccitante e fastidioso per me vederla umiliata con scherzi del genere apparentemente innocui, ed aizza la mia eccitazione che già si stava facendo presente ricordandomi un vecchio episodio accaduto durante i primi mesi di frequentazione quando ad una sagra di paese al quale ci eravamo recati fu obbligata da un gruppo di ragazzi a salire sul Dunk tank ovvero quell'attrazione nel quale una persona sta seduta in un sedile sospeso e lo scopo del gioco è farla cadere in piscina colpendo con una palla un bersaglio, facendomi riaffiorare la sensazione che provai quando riuscirono a farla cadere ed esultarono soprattutto per il fatto di esser riusciti a vedere la sua biancheria attraverso il chiaro vestitino bagnato.
Mi tocca il membro mentre fantastica ad alta voce di essere sporcata da numerose torte in faccia mentre io guardo inerme non potendo intervenire , essendo quello solo uno scherzo innocuo...per gli altri, che intanto si godono la vista del suo corpo ricoperto di crema.
Solo a quell'immaginario sento l'orgasmo avvicinarsi prepotentemente, lei si ferma, e torna a rispondere ai messaggi di Alberto :"prossima volta! passato il santo passato il miracolo" ribatte quasi con indifferenza alle sue provocazioni.
Sono convinto che per quanto questo tipo di giochi abbia principalmente lo scopo di divertire, qualsiasi uomo ne tragga piacere nel vedere il corpo femminile sporcato, altrimenti non mi spiego perché ai raduni motociclistici ancora si ostinino a far lottare le amazzoni nel fango, riscuotendo oltretutto ogni volta un gran successo.
Nei giorni a seguire Alberto continua a scriverle con banali scuse, per poi tornare sempre sull'argomento della torta in faccia, ed ogni volta lei lo liquida invitandolo a rinviare le sue intenzioni ad una ipotetica festa l'anno successivo.
Arriviamo ad Agosto, anche quell'anno dovetti lavorare, un grosso ed importante evento in occasione di ferragosto mi catapultò su una bellissima spiaggia del sud Italia.
Come ogni anno la mia ragazza sopporta il caldo a casa, nell'attesa di settembre ,mese nel quale mi vengono concesse le ferie. Durante i precedenti tre mesi più di qualche volta Alberto aveva alluso alla fatidica torta in faccia, ma la cosa ormai era diventata un noioso tormentone al quale non si dava più peso, tanto che il giorno di ferragosto , la mia ragazza decise di trascorrerlo da lui. Per l'occasione infatti aveva organizzato, con i pochi che non erano partiti, una piccola festicciola in aperta campagna, un luogo sconosciuto anche da Dio di cui i genitori di Alberto sono proprietari; il piccolo appezzamento di terreno dista circa un centinaio di metri dalla casa, è un luogo molto suggestivo , circondato da campi di grano e ombreggiato da una pianta enorme, sotto al quale si trova un tavolo in legno costruito artigianalmente. Altre volte d'estete Alberto aveva organizzato qualche festa il quel sito disperso, nel quale arrivava attraverso una fontanella l'acqua del sottostante pozzo ghiacciata e la corrente elettrica attraverso un piccolo generatore.
La festa fila liscia, una bella grigliata condita con buon vino, una calda giornata allietata però da una brezza tipica di quel posto; alla sera attorno alle 11 i pochi invitati iniziano a rincasare, la mia ragazza però rimane li ad aiutare a sparecchiare facendo spola assieme ad Alberto tra la casa e il terreno a bordo del suo vecchio pick-up fiat strada, d'accordo con lui che al termine l'avrebbe accompagnata a casa visto che la mattina si era fatta accompagnare da un altro amico.
Tutto ciò che vi racconterò in seguito, mi è stato raccontato dalla mia ragazza poiché come già detto io mi trovavo altrove.
"Prima di andare entra pure in casa che ci prendiamo una birra fredda" disse Alberto visibilmente accaldato , lei accettò, aprirono una birra e se la divisero; poi lui le disse "ti devo far vedere una cosa, seguimi" lei incuriosita lo seguì salirono delle rampe di scale fino ad arrivare ad una stanza nel sottotetto, con delle piccole finestrelle che permettevano di vedere tutta la campagna per chilometri.
Alberto le indicò un telo di nylon da imbianchino fissato al pavimento con del nastro carta, e le disse "vai li sopra, ho una sorpresa per te" , la mia ragazza subito non capì quali fossero le intenzioni di Alberto, e gli chiese delucidazioni, ma lui la rassicurò: "tranquilla, ti devo solo spalmare la torta in faccia promessa" sorrise Albero visibilmente eccitato. "ancora con sta storia! no dai, ti prego" cercò di dissuaderlo la mia ragazza ridendo , provando però anche lei un pizzico di eccitazione.
"Dai, ho preparato tutto per te, dammela questa soddisfazione" ribatté Alberto.
La mia ragazza se ne stette in silenzio, pensò a quanto la cosa avrebbe potuto eccitarmi o ingelosirmi, ma allo stesso tempo, in lei riaffiorò quel desiderio di lasciarsi fare e l'eccitazione si fece più forte.
"D'accordo! a due condizioni però: la prima è che voglio filmare il tutto per tutelarmi, la seconda è che poi te la metti via con sta storia!" lui accettò, poterla finalmente sottomettere lo fece eccitare, arrosì e la sua voce si fece tremolante.
Lei sistemò il cellulare su un angolo in modo da poter riprendere il tutto, "se fai qualcosa che non va, qui ho le prove" gli disse ridendo lei, poi fece partire la registrazione.
"Togli le ciabattine e posizionati al centro del telo" le disse, lei obbedì ,"penso che i tuoi vestiti si sporcheranno, vedi te se li vuoi tenere o togliere" aggiunse.
Lei lo guardò, fece una smorfia con la bocca che tralasciava vedere un'espressione di sfida, si tolse la magliette ed i pantaloncini lanciandoglieli addosso.
"siediti pure a terra" lui disse , vestita soltanto della sua biancheria obbedì ancora, poi le ordinò di stare seduta assumendo una posizione retta , con le gambe stese in avanti e le braccia dietro a sorreggere il busto.
Le si avvicinò ai piedi e sfiorò le sue piante che in questa posizione erano molto visibili e vulnerabili, lei tolse istintivamente il piede, ma lui le ordinò di mantenere la posizione.
"Se togli i piedi ancora ti ricopro tutta di panna" gli disse con la voce tremolante,
poi torno a solleticarle le piante, lei cercò di resistere il più possibile, poi scoppiò in una forte risata e tolse nuovamente i piedi.
"Bene, bene, bene" aggiunse lui mentre si avvicinava al piccolo frigo , tirò fuori una teglia di alluminio , di quelle usa e getta, dal quale si vedeva soltanto della panna, lei rise, mentre lui le se avvicinava, arrosì chiuse gli occhi e lui le spalmò in volto quella torta fatta di panna, pasta, e molta crema pasticcera che le colò sul seno e sulla pancia.
Poi dal frigo prese un'altra torta simile, e la spiaccicò in testa, lasciandola colare su tutti i capelli.
Prese poi la panna spray, inizio a spuzzargliela un po' ovunque, sulle gambe e sulle braccia, poi si soffermò sui piedini; spruzzò accuratamente tra le dita, e poi con la mano la spalmò sulle piante, facendole un massaggio che a lei piaceva molto.
"Abbiamo quasi finito" le disse, poi la fece girare e mettere a novanta con il sedere rivolto alla fotocamera, prese l'ultima torta rimasta e con tutta la sua foga la spalmò sul sedere e sulle cosce. Poi la mandò in doccia, la aiutò ad asciugare la biancheria e la riaccompagnò a casa.
La mia ragazza non mi disse nulla dell'accaduto fino al mio ritorno 3 giorni dopo, mentre eravamo sul divano, mi raccontò ciò che le era successo, e di quanto la cosa sotto sotto l'avesse eccitata, io mi innervosì li per li, ma pensai per un attimo che non fosse vero, e che stesse solo cercando di farmi eccitare, poi fece partire il video, il mio membro iniziò a gonfiarsi, vedere come stava umiliando la mia ragazza mi faceva impazzire, lei era completamente sottomessa, e la cosa la eccitava di gran lunga.
"ma dai, è solo un gioco innocuo" mi disse ridendo, "lo so che per te è molto di più, ma so anche che ti fa eccitare molto" , poi mi slacciò i pantaloni , mi prese in mano il membro, "oh quanto è grosso, sembra che quanto accaduto faccia molto effetto" mi disse, e ci lasciammo andare in un soddisfacente rapporto sessuale.

I MIEI RACCONTI SONO STORIE ACCADUTE REALMENTE, OVVIAMENTE UN PO' ROMANZATI PER RENDERLI PIU COMPLETI, MA LA MAGGIOR PARTE DELLE COSE E VERITIERA.
MI RENDO CONTO CHE FORSE IN GIOCHI DEL GENERE PER MOLTE PERSONE CI SIA POCO DI SESSUALE, MA QUESTE SONO LE MIE ESPERIENZE DI COCKOLD, PER ME VEDERE LA MIA RAGAZZA SOTTOMESSA DA ALTRI ANCHE IN MODO LUDICO CREA QUELLA SENSAZIONE DI GELOSIA MISTA ECCITAZIONE,
SPERO LO STESSO CHE GRADIATE I MIEI RACCONTI.


scritto il
2023-06-23
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