La villa del solletico -parte uno-

di
genere
esibizionismo

Mentre smanettavo sul web, trovai un forum che mi incuriosì; scorrendo nella home lessi di un evento che avrebbe avuto luogo di lì a poco a tema solletico.
Incuriosito subito da questa iniziativa, ne parlai con la mia ragazza e decidemmo di iscriverci.
Due giorni prima dell'evento ricevetti una mail nel quale venivano date alcune indicazioni: soltanto i solleticatori, contraddistinti da una camicia bianca potevano infliggere il solletico, le persone venivano scelte a piacere sempre dagli stessi solleticatori e queste non potevano rifiutarsi, non necessariamente tutti i partecipanti sarebbero stati solleticati, ma tutti avrebbero potuto assistere passivamente. Ogni qualvolta il solleticato si trovasse in una situazione di difficoltà o disagio, avrebbe potuto fermare la performance.
Ci recammo dunque all'indirizzo indicato nella mail, e ci trovammo davanti ad una villa, esibimmo la mail di partecipazione, e ci fu concesso di entrare con l'auto nell'ampio parco dove, un gruppo di circa una ventina di persone stava aspettando davanti alla porta d'entrata di questo maestoso edificio.
Attorno alle 10 del mattino le porte si aprirono e fummo accolti da una decina di persone vestite con la camicia bianca all'interno di un salone di dimensioni imprecisabili, dove era stato allestito un tavolo per il buffet e molto tavoli sparsi qua e là.
Nel piano superiore avveniva invece il divertimento, alcune stanze erano state predisposte per solleticare le vittime.
Dopo averci guidato in un tour delle varie stanze, e dopo averci dato alcune delucidazioni sullo svolgimento della giornata, ci fu assegnata a tutti una camera d'appoggio per lasciare i nostri averi, poi ci accomodammo ad un tavolino a mangiare varie pietanze che metteva a disposizione il generoso buffet, con la possibilità di confrontarci e conoscere altre persone.
Noto sin da subito sorpreso, che l'età dei partecipanti e dei solleticatori è vicina alla nostra, il che rende il tutto più eccitante e confortevole.
Mentre siamo al tavolo, i vari solleticatori passeggiano fermandosi a chiacchierare in giro a tavoli e prelevando qualche persona da portare con se nelle stanze superiori. Noto subito che un ragazzo con la camicia bianca, mentre chiacchiera con il tavolo vicino a noi, ha adocchiato la mia ragazza, infatti si alza, saluta e si siede a fianco a lei: "ciao ragazzi, come va?" ci dice con tono amichevole, poi ci fa altre domande di circostanza, da dove veniamo, cosa facciamo nella vita eccetera, poi guarda negli occhi la mia ragazza e le dice :"Vieni a farti un giro?" lei arrossisce e giarda me, lui la incalza prendendole la mano: "non era una domanda! lui può venire assieme a guardarti" così i due s'incamminano verso la scalinata mentre io sparecchio cortesemente il tavolo e li seguo.
"Stenditi qui" le fa cenno lui mentre le indica un lettino molto simile a quelli usati per i massaggi, lei si stende a pancia in su, mentre a me viene chiesto di rimanere sull'uscio della porta a guardare.
Lui prende un bastoncino: "vediamo dove soffri di più" dice alzandole la maglietta e passandoglielo sui fianchi. Lei ride e si contorce, poi fa dei test sul collo, sull'interno coscia sopra ai pantaloni, ed infine le toglie le scarpe, e lo passa sotto ai piedi facendola sobbalzare. "Molto sudati questi bei piedini" aggiunge poi facendola arrossire.
"Cominciamo! spogliati" le dice lui mentre appoggiato sul lettino la guarda negli occhi , "così di cattiveria?" le rispose lei sorridendo, "tranquilla che questo non è niente" le ribatte lui, facendola deglutire dalla preoccupazione.
Si alza e si toglie la maglietta, la sistema sulla sedia e poi lo guarda, "anche i pantaloni" lui esclama, cosi assumendo la sua smorfia con la bocca di sfida , lei toglie i pantaloni e rimane davanti a lui in biancheria. "Tolgo anche i calzini?" le chiede, ma lui le dice che per quelli avrebbe aspettato un po', cosi la reinvita a stendersi.
Già questa situazione inizia a farmi eccitare, poi inizia a solleticarla a mani nude sui punti prima testati, facendola contorcere sul lettino, alternando momenti di pausa e momenti di solletico intenso, toccandola un po' ovunque.
Inizia a toccarle i piedi, lei soffre un sacco il solletico sotto le piante, facendola impazzire, la sua risata isterica attira l'attenzione di altre persone che sbircino per qualche istante all'interno della stanza.
Il solleticatore aggiunge ai lati del lettino due accessori per le braccia, e le lega appunto gli arti superiori facendole assumere una posizione a croce.
Poi riprende a solleticare fianchi e ascelle, ma il momento più eccitante arriva quando si sposta ai piedi del lettino, infila le dita all'interno dei calzini, e lei inizia ad urlare "no, nooo ti pregooooo" ma lui impassibile le sfila i calzini e si accanisce con le unghie sulle sue candide piante facendola dimenare.
Lei se ne stava li sdraiata, con le braccia legate, ed a piedi nudi, parte del corpo per lei ritenuta molto intima e nel vederglieli toccare mi fa scaturire una grande eccitazione mista gelosia.
"Posso aggiungermi?" dice entrando un altro solleticatore tenendo sotto il braccio uno strano oggetto, l'altro ragazzo gli fa cenno di sì con la testa cosi i due si mettono ai lati del lettino e studiano con lo sguardo il corpo.
"Costringiamo i piedi?" chiede il nuovo arrivato, lei inizia a pregarli "no vi prego, i piedi no" ma i due come se non sentissero le sue parole sistemarono la piccola gogna sul lettino, la fissarono e le bloccarono entrambe le caviglie.
-FINE PARTE UNO-
scritto il
2023-06-28
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