Troppa voglia.

di
genere
bisex

Mille pensieri. Il cuore che batte veloce.
I dubbi del bravo ragazzo, etero e impegnato, che sa di stare per fare qualcosa di sbagliato.

Cerco di ignorare tutto questo.
La voglia è troppa.

Il tizio mi aspetta dove abbiamo stabilito.
Una stretta di mano. I nomi fasulli.
Un rapida occhiata reciproca.
Lui mi sembra soddisfatto. Mi fa anche i complimenti.
Ringrazio.
Io non so cosa dire. E' sicuramente molto più vecchio, grasso e volgare.
Con quella pelata e i vestiti un po' cadenti.

Scendiamo come se nulla fosse la rampa del parcheggio.
Tranquillo, mi dice, il posto è tranquillo e collaudato.

I bagni sono in effetti in fondo al corsello.
Non c'è in giro un'anima.
Entriamo in quello per disabili. Saremo più comodi.

Mi spoglio tutto come mi ha chiesto in chat nel rumore della cascata del suo suo piscio nella tazza.

Mi inginocchio mentre finisce di scrollare.
Si avvicina.

Ecco di cosa avevo voglia.
Di cazzo.

L'odore pungente e acidulo del pube peloso e sudato mi investe prepotente.
Mi ci immergo come se fosse un profumo afrodisiaco.
Mi metto in bocca il cazzone un po' barzotto.
Il sapore dell'uccello, salato e dolciastro allo stesso tempo, prende il sopravvento sul gusto mentre la lingua mulina intorno alla cappella che faccio scorrere avanti e indietro.

Lo ingoio tutto. Voglio soffocare.
La mia gola si ribella ma non può nulla.
Perché anche lui vuole ficcarmelo fino alle tonsille.

Le sue mani mi afferrano la testa.
Brava puttana...succhia il cazzo.

Le parole sussurrate con una certa cattiveria hanno un effetto incendiario.
Incrocio i polsi dietro il sedere e mi faccio scopare la faccia, finché i miei polmoni resistono.

Quando prendo fiato lo faccio leccando le grosse palle pelose.

Che troia che sei

Esattamente. Sono una troia. E voglio che essere trattato come una troia.
Adesso ti lecco sotto i coglioni segandoti il cazzo.

Si gira di colpo tenendomi una mano sulla testa.
L'odore è fetido ma mi costringo a tuffarmi tra le chiappe pelose per leccare dove vuole.
Per fortuna mi ritrovo presto a succhiare il cazzo che ormai è un palo di carne ricoperto della mia bava.

Adesso scopiamo.

Non suona come una domanda. Armeggia con le tasche dei pantaloni calati ai fianchi.
Tira fuori il profilattico e lo indossa.

Mi appoggio al lavabo guardandomi nello specchio.
Lo vedo dietro di me.
Mi allarga le chiappe e ci sputa sopra. Il dito mi penetra senza complimenti.
Sputa come un lama e usa le dita con esperienza.

Poi sento forzare all'ingresso del mio buchino.
Spingo e rilasso aspettando di sentirlo passare.

Quando entra stringo i denti.
Chiudo gli occhi mentre lui si spinge sempre di più dentro la mia carne.

Il mio sfintere si adatta alla dimensione mentre il pistone mi scorre avanti e indietro con maggiore facilità.
Riapro gli occhi e mi vedo scopato da uno pelato sconosciuto che mi afferra i fianchi.

Mi costringe ad alzarmi un po' con la schiena.
La bocca si avvicina al mio orecchio, mentre il cannone mi spara botte violente e regolari.

Ti piace farti spaccare il culo eh?
Si
Allora adesso te lo rompo piccola troia...
Si, scopami.
Vuoi essere scopato come una puttana
Si
Perché sei una puttana, vero?
Si
Dillo
Sono una puttana.
Continua. Non smettere troia.
Sono una troia. Sono una troia.

Il ritmo diventa più veloce e le botte più profonde. Violente quasi.
I miei sussurri mascherano i gemiti.
Mi rivedo di nuovo scopato. Vorrei segarmi ma ho le mani appoggiate al lavabo.

Pochi secondi.
Quelli che passano tra l'accelerazione improvvisa e poi le botte violente al ritmo della sborrata.
Quasi mi solleva da terra.

Si accascia sulla mia schiena, ansimante.
Esce da me per appoggiarsi alla parete.

Mi massaggio il buchino violentato.
In realtà ho ancora voglia.
Ma lui si sta già liberando della gomma.

Non gli chiedo il permesso di succhiarglielo.
Voglio sentire il sapore della sborra.
Certo non è puro. Le tracce di lattice si sentono.

Resto nudo mentre si riveste.
Mi siedo addirittura.

Mi saluta frettolosamente e mi ringrazia.
Alla prossima, mi dice.

Chiudo la porta domandandomi se può valere la pena aspettare sperando che ne arrivi un altro.




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scritto il
2023-07-13
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