Show all’addio al nubilato, il mio lato esibizionista
di
ragazzo arrapato 04
genere
esibizionismo
La scorsa estate decisi di trovarmi un lavoro stagionale, una donna del paese in cui vivo, Simona, è proprietaria di una piscina che affitta per feste e eventi e accettò di assumermi come bagnino.
La paga era buona e l’impegno minimo, una situazione ideale per un ragazzo come me che non voleva rinunciare a divertirsi, tuttavia mai avrei pensato che la giornata più eccitante della mia estate l’avrei vissuta proprio a lavoro…
Stefania era in procinto di sposarsi, così lei e le sue amiche decisero di utilizzare la piscina come location per l’addio al nubilato, quel giorno ero io di turno, dovevo essere presente per servire gli alcolici e pulire la struttura dopo la fine della festa.
Le amiche di Simona furono molto chiare, non avrei dovuto mai e poi mai parlare di ciò che avrei visto, questo e il vederle arrivare in dei bikini praticamente invisibili mi fece intuire che la giornata non sarebbe stata delle piu tranquille.
Da dietro il bancone del bar potevo apprezzare le forme di tutte quelle bellissime donne, alcune di loro erano davvero molto carine, ma la più bella era sicuramente la stessa Simona, 31 anni, 1.75 con delle gambe infinite ed una 4 di seno che, contrastando con la sua magrezza, la rendeva ancora piu arrapante.
Vedere le sue tettone rimbalzare strette in quel bikini succinto mentre camminava era ipnotico, lei dovette accorgersi dei miei sguardi, ma ne sembrò lusingata piu che infastidita.
Dopo due ore di bagno, balli e soprattutto drink, erano ormai tutte ubriache, eppure sembravano aspettare qualcosa, o come successivamente capì, qualcuno, con un eccitazione ancora piu grande.
Dopo altri dieci minuti di attesa la damigella d’onore disse che aveva ricevuto una chiamata dall’agenzia e che lo spogliarellista che avevano ingaggiarlto non sarebbe potuto venire, nella delusione generale una delle donne vedendomi servire dei cocktail disse “bagnino perché non balli un po con la sposa per consolarla” l’idea piacque molto alle altre e vedendo Simona imbarazzata che cercava di farle desistere fui io ad avvicinarmi decidendo di sfruttare l’occasione.
All’inizio lei era un po ingessata ma l’imbarazzo non durò molto, dopo in pochi minuti gia mi twerkava sul cazzo cone una assatanata e mi permetteva di palparle le sue tettone sode, ormai libere dal minuscolo reggiseno, tra i gridolini di sottofondo delle amiche.
Vedendo che la cosa funzionava mi chiesero di spogliarmi, e così fecero anche loro, questa volta anche Simona non ebbe nulla da obbiettare, così mi ritrovai con il pacco al vento di fronte a una decina di belle donne, la cosa mi eccitò così tanto che sentì il cazzo esplodere.
Tra grida, palpate e giochi sessuali ci spingemmo sempre più in fondo, e finalmente Simona mi disse “sai potrei persino pensare di darti un aumento se oggi ti comporterai bene”,
cosi dicendo mi spinse verso la sua fica piena zeppa di umori ed io iniziai subito a leccarla.
Farlo mentre tutte quelle donne mi guardavano mi fece impazzire, rischiai di venire persino solo sfiorandomi ed i suoi gemiti non facevano che peggiorare la situazione, “aaah oh siii come sei bravo mhh mi farai impazzire… scopa il tuo capoo siiii dai vai piu in fondo siii proprio liii oh oh aaaahhh sto venendooo!!”.
Venne sulla mia faccia con tutto il suo squirt e portò la mia bocca alle sue tettone ordinandomi di leccarle, io ovviamente eseguì, nel frattempo la damigella prese il mio cazzo e lo diresse verso la fica di Simona, tutte insieme mi incitarono a penetrarla, così già quasi al culmine dell’eccitazione iniziai a scoparla, sentire tutti quegli sguardi addosso mi
fece impazzire, e quando vidi che una delle amiche stava riprendendo il tutto con una telecamera, non resistetti più e scaricai un mare di sborra nella figa del mio capo.
L’essere osservato riuscì a farmi eccitare a tal punto che dopo venti secondi ero di nuovo già duro ed ancora dentro di lei, cosi ricominciai a sfondarla tra i gridolini delle altre troiette e i suoi gemiti sempre più chiassosi “ohhh ssiiiiii dammene ancora siii più forte siiiii piu forteeeee sii sfondami tuttaaa siii riempimi ahhh ahhhhhh” venni ancora, dopo una ventina di minuti, riempiendole per una seconda volta la fica.
Forse avrei potuto continuare per una terza volta ma lei sembrava gia piu che soddisfatta, infatti ringaziandomi si staccò da me “mi sa che qualcuno qui si è meritato un aumento” disse ridendo, risi anch’io.
Dopo un altra ora la festa terminò è simona e le amiche se ne andarono lasciandomi solo a pulire il locale.
Una volta finito uscì e chiusi, era ormai sera, credevo che la giornata fosse finita li, eppure mi apettava ancora una sorpresa, all’uscita vidi una donna uscire da una macchina, totalmente nuda, avvicinandomi la riconobbi, era Giovanna la damigella d’onore, una moretta riccia alta 1.68, olivastra, con un culo fantastico e delle labbra che sembravano perfette per baciare la mia cappella.
Sembro leggermi nel pensiero, ci trovavamo per strada, certo una molto poco affolata e senza edifici attorno ma comunque una strada pubblica, lei mi si avvicinò e iniziò a parlare mentre mi abbassava i pantaloni “sai ho visto come ti ecciti quando qualcuno ti guarda, proprio come me, quindi ho deciso che potevamo divertirci facendoti provare qualcosa di nuovo, qui chiunque può passare e vederci” poi inizio a farmi il pompino migliore della mia vita.
Aveva ragione, il brivido di poter essere scoperto mi faceva provare sensazioni più intense, in poco tempo ebbi l’orgasmo più bello della mia vita, inondando la bocca di giovanna che da brava cagna ingoio tutto.
La presi in braccio, la spinsi contro la sua auto e iniziai a scoparla violentemente, era fantastico, ma volevo di più, volevo prenderla da dietro, anche questa volta sembrò leggermi nel pensiero, infatti fu lei a dirmi “dai scopami dietro, voglio sentire il tuo bel cazzone nel culo” non me lo feci ripetere due volte, dopo averla fatta girare iniziai a impalarla da dietro ancora più violentemente, lei ormai gemeva come una troia “aaaahh siii sfondami il culoo fammelo sentire vai aah oh oh siii” in pochi minuti venimmo entrambi lasciandoci andare dentro la macchina sfiniti.
La ringraziai per avermi fatto scoprire quella nuova parte di me, e capì che per quanto rischioso fosse, non avrei piu potuto farne a meno.
La paga era buona e l’impegno minimo, una situazione ideale per un ragazzo come me che non voleva rinunciare a divertirsi, tuttavia mai avrei pensato che la giornata più eccitante della mia estate l’avrei vissuta proprio a lavoro…
Stefania era in procinto di sposarsi, così lei e le sue amiche decisero di utilizzare la piscina come location per l’addio al nubilato, quel giorno ero io di turno, dovevo essere presente per servire gli alcolici e pulire la struttura dopo la fine della festa.
Le amiche di Simona furono molto chiare, non avrei dovuto mai e poi mai parlare di ciò che avrei visto, questo e il vederle arrivare in dei bikini praticamente invisibili mi fece intuire che la giornata non sarebbe stata delle piu tranquille.
Da dietro il bancone del bar potevo apprezzare le forme di tutte quelle bellissime donne, alcune di loro erano davvero molto carine, ma la più bella era sicuramente la stessa Simona, 31 anni, 1.75 con delle gambe infinite ed una 4 di seno che, contrastando con la sua magrezza, la rendeva ancora piu arrapante.
Vedere le sue tettone rimbalzare strette in quel bikini succinto mentre camminava era ipnotico, lei dovette accorgersi dei miei sguardi, ma ne sembrò lusingata piu che infastidita.
Dopo due ore di bagno, balli e soprattutto drink, erano ormai tutte ubriache, eppure sembravano aspettare qualcosa, o come successivamente capì, qualcuno, con un eccitazione ancora piu grande.
Dopo altri dieci minuti di attesa la damigella d’onore disse che aveva ricevuto una chiamata dall’agenzia e che lo spogliarellista che avevano ingaggiarlto non sarebbe potuto venire, nella delusione generale una delle donne vedendomi servire dei cocktail disse “bagnino perché non balli un po con la sposa per consolarla” l’idea piacque molto alle altre e vedendo Simona imbarazzata che cercava di farle desistere fui io ad avvicinarmi decidendo di sfruttare l’occasione.
All’inizio lei era un po ingessata ma l’imbarazzo non durò molto, dopo in pochi minuti gia mi twerkava sul cazzo cone una assatanata e mi permetteva di palparle le sue tettone sode, ormai libere dal minuscolo reggiseno, tra i gridolini di sottofondo delle amiche.
Vedendo che la cosa funzionava mi chiesero di spogliarmi, e così fecero anche loro, questa volta anche Simona non ebbe nulla da obbiettare, così mi ritrovai con il pacco al vento di fronte a una decina di belle donne, la cosa mi eccitò così tanto che sentì il cazzo esplodere.
Tra grida, palpate e giochi sessuali ci spingemmo sempre più in fondo, e finalmente Simona mi disse “sai potrei persino pensare di darti un aumento se oggi ti comporterai bene”,
cosi dicendo mi spinse verso la sua fica piena zeppa di umori ed io iniziai subito a leccarla.
Farlo mentre tutte quelle donne mi guardavano mi fece impazzire, rischiai di venire persino solo sfiorandomi ed i suoi gemiti non facevano che peggiorare la situazione, “aaah oh siii come sei bravo mhh mi farai impazzire… scopa il tuo capoo siiii dai vai piu in fondo siii proprio liii oh oh aaaahhh sto venendooo!!”.
Venne sulla mia faccia con tutto il suo squirt e portò la mia bocca alle sue tettone ordinandomi di leccarle, io ovviamente eseguì, nel frattempo la damigella prese il mio cazzo e lo diresse verso la fica di Simona, tutte insieme mi incitarono a penetrarla, così già quasi al culmine dell’eccitazione iniziai a scoparla, sentire tutti quegli sguardi addosso mi
fece impazzire, e quando vidi che una delle amiche stava riprendendo il tutto con una telecamera, non resistetti più e scaricai un mare di sborra nella figa del mio capo.
L’essere osservato riuscì a farmi eccitare a tal punto che dopo venti secondi ero di nuovo già duro ed ancora dentro di lei, cosi ricominciai a sfondarla tra i gridolini delle altre troiette e i suoi gemiti sempre più chiassosi “ohhh ssiiiiii dammene ancora siii più forte siiiii piu forteeeee sii sfondami tuttaaa siii riempimi ahhh ahhhhhh” venni ancora, dopo una ventina di minuti, riempiendole per una seconda volta la fica.
Forse avrei potuto continuare per una terza volta ma lei sembrava gia piu che soddisfatta, infatti ringaziandomi si staccò da me “mi sa che qualcuno qui si è meritato un aumento” disse ridendo, risi anch’io.
Dopo un altra ora la festa terminò è simona e le amiche se ne andarono lasciandomi solo a pulire il locale.
Una volta finito uscì e chiusi, era ormai sera, credevo che la giornata fosse finita li, eppure mi apettava ancora una sorpresa, all’uscita vidi una donna uscire da una macchina, totalmente nuda, avvicinandomi la riconobbi, era Giovanna la damigella d’onore, una moretta riccia alta 1.68, olivastra, con un culo fantastico e delle labbra che sembravano perfette per baciare la mia cappella.
Sembro leggermi nel pensiero, ci trovavamo per strada, certo una molto poco affolata e senza edifici attorno ma comunque una strada pubblica, lei mi si avvicinò e iniziò a parlare mentre mi abbassava i pantaloni “sai ho visto come ti ecciti quando qualcuno ti guarda, proprio come me, quindi ho deciso che potevamo divertirci facendoti provare qualcosa di nuovo, qui chiunque può passare e vederci” poi inizio a farmi il pompino migliore della mia vita.
Aveva ragione, il brivido di poter essere scoperto mi faceva provare sensazioni più intense, in poco tempo ebbi l’orgasmo più bello della mia vita, inondando la bocca di giovanna che da brava cagna ingoio tutto.
La presi in braccio, la spinsi contro la sua auto e iniziai a scoparla violentemente, era fantastico, ma volevo di più, volevo prenderla da dietro, anche questa volta sembrò leggermi nel pensiero, infatti fu lei a dirmi “dai scopami dietro, voglio sentire il tuo bel cazzone nel culo” non me lo feci ripetere due volte, dopo averla fatta girare iniziai a impalarla da dietro ancora più violentemente, lei ormai gemeva come una troia “aaaahh siii sfondami il culoo fammelo sentire vai aah oh oh siii” in pochi minuti venimmo entrambi lasciandoci andare dentro la macchina sfiniti.
La ringraziai per avermi fatto scoprire quella nuova parte di me, e capì che per quanto rischioso fosse, non avrei piu potuto farne a meno.
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