Daphne*10
di
Angie
genere
dominazione
Questo racconto si basa sulla storia "Qualunque cosa" pensata e scritta da OldMaster68(nei commenti lascio il link). Il mio intento è quello di fare vivere la storia attraverso la pelle e l'anima di Daphne, spero vi piaccia e soprattutto ringrazio lo scrittore OldMaster68 per questa opportunità di crescita e per la sua fiducia nei miei confronti.
Qui spogliata dei miei abiti, legata, impossibilitata nei movimenti ma cosciente, lucida, i miei sensi vigili, mi chiedo perché l'ho fatto? Sapevo sarei stata punita, ma io desideravo questa punizione, so di averne bisogno..
Ah! un colpo inaspettato mi distoglie dai miei pensieri.
Mm..un altro, un altro ancora, ancora.
Il mio corpo è già teso, i muscoli contratti. Cerco di divincolarmi ma non posso.
Non grido. Solo un sussurrato grugnito stretto fra i denti.
Un altro.. non resisto. Urlo.
Urlo tutto il mio dolore..
Le mie natiche sono fuoco vivo.
Un attimo di respiro.
Lo seguo con lo sguardo cercando di capire la sua prossima mossa. Cerco i suoi occhi ma non li trovo.
Mi osserva.
Il mio respiro aumenta.
Non ho paura, sono solo in attesa.
Mmmm .. Socchiudendo gli occhi, stringo i pugni ma resto in silenzio. Non un fiato esce dalla mia bocca. Un secondo colpo sempre lì, proprio sul mio sesso esposto dalle mollette che lo tengono vergognosamente aperto alla sua mercè. Il mio corpo si tira. Vorrebbe proteggersi, fuggire..ma le cinghie sono lì per questo.
Ahhh! Un altro colpo. Il frustino spinto con una aumentata forza colpisce di nuovo la mia nudità.
Mi libero in un grido forte, animalesco.
Urlo come non ho mai fatto prima, neanche riconosco la mia voce.
Un urlo interiore.
Esce la mia rabbia, il mio dolore, il rancore..
Ad ogni colpo la mia anima si sgretola..
Si libera, un frammento alla volta.
Il dolore è intenso.
Inizio a sudare.
Il respiro aumenta ancora.
Eppure c'è altro..
Sento un piacere avvolgermi..
Sento i miei umori colare fra le mie cosce..
Sento..ahhh! Lo sento entrare in me, solo un dito credo ma il mio sesso è così provato, gonfio, sensibile che questa semplice penetrazione mi porta dolore e piacere infinito. Devo rilassarmi.
Devo concentrarmi.
Devo..ahhh! Sì è colpito la mano? Sì è fatto del male insieme a me? L'ho sentito contrarsi, ed io con lui.
Si sfila.
Respiro.
Rientra in me con due dita. Le sento strisciare contro le mie pareti interne, farsi largo a fatica. Non gli interessa. Spinge a fondo con forza.
Mi colpisce senza sfilarsi..clitoride, seno, fianchi..il mio corpo devastato si contrae dentro e fuori ad ogni colpo.
La mia mente si svuota..
Ho sete.
Non so quanto tempo sia passato dal mio arrivo..
Mi vedo arrivare altezzosa sulle mie décolleté, i pantaloni attillati, il perizoma che non avevo il permesso di mettere, il plug nella borsa e non dove doveva essere.. l'avrei potuto lasciare a casa ma no, dovevo fargli vedere che non era stata una dimenticanza!
La mia mente torna indietro..a quella sera, nell' ufficio, avrebbe potuto umiliarmi, deridermi o non fare nulla e farmi licenziare.. Perché è venuto ad aiutarmi? Mi sta ancora salvando?
Mi sta bendando. Devo aver perso per un po' i sensi, non se ne è accorto?
Mmm.. adesso il suo tocco è piacevole, direttamente sul mio clitoride che ne vuole ancora..mugulo in silenzio, non voglio capisca che mi sta piacendo.
Sento qualcosa farsi largo in me, forse un piccolo vibratore..eh sì!
Inizia a vibrare leggermente, lentamente..
Sento un'onda di piacere crescere in me... è così gradevole, così....no no no! ha smesso!
Riprendo fiato.
Rilasso i muscoli.
L'orgasmo lontano ormai.
Torna a vibrare più intenso, più veloce.
Mi martella corpo e mente riportandomi sulla soglia di un nuovo piacere.
Stop.
Di nuovo si ferma, lasciandomi col respiro corto. Una voglia inespressa, latente.
Non riesco a capire se lui sta guardando questo delirio infernale, se gli piace, se ne trae piacere personale..
Con tutto quello che gli ho fatto in questi anni..ma non credo,non ho mai visto disprezzo, odio o sadismo nei suoi occhi.
Un rumore.
La porta.
È rientrato.
Ricomincerà a frustarmi?
Non lo vedo, ma ne sento la presenza è accanto a me.
Sento il suo respiro. Caldo sulla mia pelle.
È diverso..
È cambiato..
Mi sfila l'ovulo.
"Devo fare pipì..posso? Per favore, non resisto.."
Ahh! un colpo forte mi fa tirar su le ginocchia per proteggere la mia vagina gocciolante e infuocata, ma non posso muovermi.
Un altro schiaffo, e un altro ancora.
Mmm....sento la punta della sua lingua accarezzare la mia pelle più intima, così provata, così sensibile.. così bagnata.
...Così eccitata.
Lo sento il glande fra le mie labbra, scorrere lungo il mio spacco, scivolare tra i miei umori.
Quanto lo voglio, è un bisogno fisico, mentale..
Lo accolgo nella mia carne bollente.
Lo desidero con tutto il mio corpo, con la mente.
Il desiderio è così forte da fare male.
"Non godere!"
Ed io ci provo con tutta me stessa.
Stringo i denti, ogni singolo muscolo è teso in una morsa serrata.
Cerco di controllare la mente.
Sì sfila, giusto un poco, resta in me solo la cappella a solleticare il mio sesso.
Col pollice mi strazia il clitoride.
Non ne posso più.
È una tortura.
Non posso sopportare oltre.
"Godi!"
Il comando ambito.
Desiderato da ore ed ore..forse da tutta la mia vita..apre le porte ad un orgasmo potente, liberatorio, una rinascita per il mio corpo e la mia anima.
Mi slega. Cado fra le sue braccia, sono sfinita. Mi porta in doccia. Entra con me, non mi reggo in piedi. Si accuccia dietro di me, sostenendomi, lavandomi con calma e dolcezza infinita..si sta prendendo cura di me, lo ha fatto fin dall'inizio..
Mangiamo in silenzio. I miei occhi cercano il suo sguardo. Osservo ogni suo movimento. Vorrei dirgli tante cose, vorrei ringraziarlo..sembrerei sciocca o pazza,e allora resto in silenzio.
Andiamo a letto.
Le coperte fresche,lisce donano sollievo alla mia pelle.
Il suo corpo accanto al mio mi fa sentire al sicuro, sto bene.
Mi sento bene.
Qui spogliata dei miei abiti, legata, impossibilitata nei movimenti ma cosciente, lucida, i miei sensi vigili, mi chiedo perché l'ho fatto? Sapevo sarei stata punita, ma io desideravo questa punizione, so di averne bisogno..
Ah! un colpo inaspettato mi distoglie dai miei pensieri.
Mm..un altro, un altro ancora, ancora.
Il mio corpo è già teso, i muscoli contratti. Cerco di divincolarmi ma non posso.
Non grido. Solo un sussurrato grugnito stretto fra i denti.
Un altro.. non resisto. Urlo.
Urlo tutto il mio dolore..
Le mie natiche sono fuoco vivo.
Un attimo di respiro.
Lo seguo con lo sguardo cercando di capire la sua prossima mossa. Cerco i suoi occhi ma non li trovo.
Mi osserva.
Il mio respiro aumenta.
Non ho paura, sono solo in attesa.
Mmmm .. Socchiudendo gli occhi, stringo i pugni ma resto in silenzio. Non un fiato esce dalla mia bocca. Un secondo colpo sempre lì, proprio sul mio sesso esposto dalle mollette che lo tengono vergognosamente aperto alla sua mercè. Il mio corpo si tira. Vorrebbe proteggersi, fuggire..ma le cinghie sono lì per questo.
Ahhh! Un altro colpo. Il frustino spinto con una aumentata forza colpisce di nuovo la mia nudità.
Mi libero in un grido forte, animalesco.
Urlo come non ho mai fatto prima, neanche riconosco la mia voce.
Un urlo interiore.
Esce la mia rabbia, il mio dolore, il rancore..
Ad ogni colpo la mia anima si sgretola..
Si libera, un frammento alla volta.
Il dolore è intenso.
Inizio a sudare.
Il respiro aumenta ancora.
Eppure c'è altro..
Sento un piacere avvolgermi..
Sento i miei umori colare fra le mie cosce..
Sento..ahhh! Lo sento entrare in me, solo un dito credo ma il mio sesso è così provato, gonfio, sensibile che questa semplice penetrazione mi porta dolore e piacere infinito. Devo rilassarmi.
Devo concentrarmi.
Devo..ahhh! Sì è colpito la mano? Sì è fatto del male insieme a me? L'ho sentito contrarsi, ed io con lui.
Si sfila.
Respiro.
Rientra in me con due dita. Le sento strisciare contro le mie pareti interne, farsi largo a fatica. Non gli interessa. Spinge a fondo con forza.
Mi colpisce senza sfilarsi..clitoride, seno, fianchi..il mio corpo devastato si contrae dentro e fuori ad ogni colpo.
La mia mente si svuota..
Ho sete.
Non so quanto tempo sia passato dal mio arrivo..
Mi vedo arrivare altezzosa sulle mie décolleté, i pantaloni attillati, il perizoma che non avevo il permesso di mettere, il plug nella borsa e non dove doveva essere.. l'avrei potuto lasciare a casa ma no, dovevo fargli vedere che non era stata una dimenticanza!
La mia mente torna indietro..a quella sera, nell' ufficio, avrebbe potuto umiliarmi, deridermi o non fare nulla e farmi licenziare.. Perché è venuto ad aiutarmi? Mi sta ancora salvando?
Mi sta bendando. Devo aver perso per un po' i sensi, non se ne è accorto?
Mmm.. adesso il suo tocco è piacevole, direttamente sul mio clitoride che ne vuole ancora..mugulo in silenzio, non voglio capisca che mi sta piacendo.
Sento qualcosa farsi largo in me, forse un piccolo vibratore..eh sì!
Inizia a vibrare leggermente, lentamente..
Sento un'onda di piacere crescere in me... è così gradevole, così....no no no! ha smesso!
Riprendo fiato.
Rilasso i muscoli.
L'orgasmo lontano ormai.
Torna a vibrare più intenso, più veloce.
Mi martella corpo e mente riportandomi sulla soglia di un nuovo piacere.
Stop.
Di nuovo si ferma, lasciandomi col respiro corto. Una voglia inespressa, latente.
Non riesco a capire se lui sta guardando questo delirio infernale, se gli piace, se ne trae piacere personale..
Con tutto quello che gli ho fatto in questi anni..ma non credo,non ho mai visto disprezzo, odio o sadismo nei suoi occhi.
Un rumore.
La porta.
È rientrato.
Ricomincerà a frustarmi?
Non lo vedo, ma ne sento la presenza è accanto a me.
Sento il suo respiro. Caldo sulla mia pelle.
È diverso..
È cambiato..
Mi sfila l'ovulo.
"Devo fare pipì..posso? Per favore, non resisto.."
Ahh! un colpo forte mi fa tirar su le ginocchia per proteggere la mia vagina gocciolante e infuocata, ma non posso muovermi.
Un altro schiaffo, e un altro ancora.
Mmm....sento la punta della sua lingua accarezzare la mia pelle più intima, così provata, così sensibile.. così bagnata.
...Così eccitata.
Lo sento il glande fra le mie labbra, scorrere lungo il mio spacco, scivolare tra i miei umori.
Quanto lo voglio, è un bisogno fisico, mentale..
Lo accolgo nella mia carne bollente.
Lo desidero con tutto il mio corpo, con la mente.
Il desiderio è così forte da fare male.
"Non godere!"
Ed io ci provo con tutta me stessa.
Stringo i denti, ogni singolo muscolo è teso in una morsa serrata.
Cerco di controllare la mente.
Sì sfila, giusto un poco, resta in me solo la cappella a solleticare il mio sesso.
Col pollice mi strazia il clitoride.
Non ne posso più.
È una tortura.
Non posso sopportare oltre.
"Godi!"
Il comando ambito.
Desiderato da ore ed ore..forse da tutta la mia vita..apre le porte ad un orgasmo potente, liberatorio, una rinascita per il mio corpo e la mia anima.
Mi slega. Cado fra le sue braccia, sono sfinita. Mi porta in doccia. Entra con me, non mi reggo in piedi. Si accuccia dietro di me, sostenendomi, lavandomi con calma e dolcezza infinita..si sta prendendo cura di me, lo ha fatto fin dall'inizio..
Mangiamo in silenzio. I miei occhi cercano il suo sguardo. Osservo ogni suo movimento. Vorrei dirgli tante cose, vorrei ringraziarlo..sembrerei sciocca o pazza,e allora resto in silenzio.
Andiamo a letto.
Le coperte fresche,lisce donano sollievo alla mia pelle.
Il suo corpo accanto al mio mi fa sentire al sicuro, sto bene.
Mi sento bene.
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