La stitica

di
genere
sadomaso

Il mio nome è Giada, 25 anni. Abito in una cittadina del nord Italia e sono sempre stata stitica. Per i miei genitori è sempre stato un grande problema e sin da piccola sono stata riempita di clisteri, lassativi, purghe, analisi e visite specialistiche. Problema mai risolto. A 25 anni, con la morte di mia madre, mio padre è diventato quasi maniacale. Mi controlla a tutte le ore, pretende di assistere ai miei bisogni e mi porta dal dottore spessissimo. L'ennesima volta il dottore si è stufato. "Signor Giuseppe me la porti lunedì che gliela sturo per bene. Ho avuto un colpo al cuore. Cosa avrà voluto dire, che mi faranno. Domenica sera, come aveva detto il dottore, dovevo mangiare parecchio,a mio padre mi ha letteralmente imbottita di cibo. Quando sono arrivata in clinica avevo la pancia che mi scoppiava. Alle 8 in punto cominciò il trattamento. Completamente nuda fu portato un clistere da 2 litri dì acqua molto saponata che dopo 2 minuti cominciò ad entrare nel mio intestino. La somministrazione fu lentissima.Alla fine fu tutto nel mio stomaco. Dovevo trattenerlo per mezz'ora. Nel giro di qualche minuto mi vennero dei violenti dolori di stomaco e cominciai a gridare. Aaaaah,aaaaah, aaaaah,aaaaaaaah, fatemi andare in bagno, vi prego, non ce la faccio più, la pancia mi fa male, soffro, soffro, ahi, ahi, ahi, ahiiiiiiii. Sto morendo, il dolore è insopportabile, non ce la faccio, non ce la faccio, che dolore, che dolore, aaaaaaaaaaaahhhhh. Dopo mezz'ora dì supplizio finalmente mi potevi liberare. Cacai tutto quello che non avevo cacato in tutta la vita. "Facciamogliene un altro" disse il dottore. "No,vi prego,no, non ce la faccio più,ho sofferto troppo. Ma erano parole al vento. Ne dovetti subire un secondo di 3 litri che dovetti trattenere per un'ora. Al termine ero una larva umana. Gioia mia mi disse il dottore, mi dispiace ma non è finita, te ne dobbiamo fare un terzo. No, basta,vi prego. Dopo 2 minuti fu portato un bottiglione da 5 litri che dovetti trattenere per un'ora e mezza. Rimasi scombussolata per tutta la giornata non era finita. Fui ricoverata. La serai fecero bere una purga dal sapore disgustoso che mi provocò forti dolori di stomaco e mi fece cacare ancora e l'indomani mi diedero l'olio di ricino. Il mercoledì mattina fui dimessa distrutta da tutto quello che avevo passato. Mi avevano sturata come si fa con una fognatura intasata e lunedì dovevo tornare per un nuovo trattamento. Mio padre era gongolante, io sull'orlo di una crisi di nervi.
scritto il
2024-04-05
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