Finalemnete una moto tutta per me! 4.

di
genere
etero

Dopo pranzo venne il Medico che mi seguiva nel separarmi dal letto ed alzarmi con elasicità e forze coordinate al giusto. Mi confermò che potevo muovermi senza stampelle e però dovevo camminare a lungo nella giornata e poi potevo sedermi in poltrona a riposare un poco. Quando il Medico riferì tutto a Beatrice, volle accompagnarmi lei a passeggiare nell'ampio parco ed allora mi condusse alle stalle dove c'erano i cavalli suoi e quelli di sua madre. Cavalli purissimi, bellissimi e, dato che sapevo anch'io andare a cavallo, Beatrice mi pomise di farmene provare uno dei suoi ma dopo che mi sarei rimesso in forma con le gambe. Arrivammo ad una casetta di legno dove c'erano attrezzi da campo e, sopra un mucchio di fieno vidi una coperta che sembrava proprio messa lì per scopare in comodità. Beatrice chiuse la porta e mi sfilò di dosso tutti gli indumenti che indossavo, poi si spogliò lei e mi fece sdraiare a terra, afferrandomi con energia il mio batacchione che appena si sentì stretto nel pugno della gnoccolona, svettò in alto e lei non esitò un attimo a ciucciarlo, sfiorandolo poi lievemente coi denti e provai un'ebrezza da sogno...che goduria! Dopo che schizzai non sò quanta sborra in bocca a Beatrice, mi strinsi tutto a lei ed in pochi attimi il mio cazzone già era pronto per addrizzarsi al massimo livello e, senza chiedere se voleva anche lei prenderlo in figa,le scostai le stupende cosce e le leccai la figa che profumava come una rosa ed il gusto era un insieme di albicocca e fragola...che goduria! Poi, dopo averle carezzato il clitoride e sentito la viscosità degli umori, allora le spalancai le coscione ed infilai in batacchio nella vagina che sentii poi stringersi intorno al cazzo e lei si lasciò andare godendo pazzescamente ed anch'io non fui da meno e le sussurrai all'orecchio che dopo il piacere di averla ben scopata, allora me la sarei goduta anche penetrandola nel favoloso culo. Prima gridò di gioia, di piacere ma subito dopo, quando la penetrai di nuovo ma al culo, allora gridò ma di dolore ed io mi sentii come uno stallone imizzarrito, ingrifatissimo! Dopo la stupenda pausa pomeridiana, le dissi di volere sdraiarmi un poco a letto e ci andammo subito. Giunti in camera mia Beatrice mi disse che aveva un impegno in città e se ne andò via ma prima mi mise la cameriera gran figona a mia disposizione ed io non feci mancare nulla anche a Samanta, la gnoccolona, perchè appena sentii l'auto di Beatrice andare via, subito chiesi a Samanta di sedersi sul letto accanto a me e poi l'abbracciai palpandole le carnose cosce ed in poco tempo ci trovammo avvinghiati l'uno all'altra: scopammo non sò più quante volte, dopo la rigirai e, leccatole l'ano, le infilai il batacchio sfondandola vigorosamente e lei gridava di dolore e piacere insieme ma la inculai altre due volte ed infine lei mi pregò di lasciarla riposare un poco...rimasi turbato...era la prima volta che sentivo dichiararsi sfinita da una donna, di solito è l'uomo che si arrende ufficialmente!
scritto il
2024-12-11
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