Simona

di
genere
zoofilia

Sono una donna aperta ad ogni esperienza, non ho mai criticato ne’ giudicato i gusti, anche se particolari o discutibili, di nessuno. Ho due amiche che frequentano i privee e praticano lo scambio di coppia . Ho un amico gay che mi confida e mi racconta le sue avventure erotiche…Quando lo ascolto , anzi , mi eccito regolarmente … Lo immagino in situazioni intriganti , lo vedo , con gli occhi della fantasia, succhiare avidamente un cazzo eretto. Ho qualche amica che ha preferenze bisex e io stessa non mi sono sottratta alle sue attenzioni , trascorrendo una serata “diversa” e carica di erotismo, con lei ed in compagnia dei suoi devastanti giocattoli. Ma non ho ancora incontrato nessun uomo e nessuna donna che condivida le mie preferenze in fatto di animali.
Purtroppo ogni volta che guido la conversazione verso i rapporti sessuali con animali, trovo un muro di gomma davanti a me. E devo rinunciare per non correre il rischio di perdere le mie amicizie.
Cosi’ continuo a giocare tutta sola , senza il conforto di un compagno o di una compagna che possano aiutarmi ad ottenere il piacere che tanto desidero.
Devo confessare che da moltissimi anni mi dedico da sola questa pratica.
Fin da ragazzina ho conosciuto il piacere derivante dall’abile ed esperta lingua di un cane e, per mia fortuna, ho sempre avuto cani in famiglia. Fin da ragazzina attendevo con ansia i pochi momenti in cui rimanevo sola in casa e correvo in giardino a recuperare il mio adorato compagno di giochi.
Agli inizi della mia esperienza ero, ovviamente , impacciata. Bastava che lui annusasse la mia micina umida, mi bastava che allungasse qualche timida leccata ed ovviamente io impazzivo. Credo fosse un fatto psicologico, credo che la perversione della situazione, con tutti i suoi risvolti proibiti, mi eccitasse anche troppo.La cantina buia dove mi nascondevo con lui , le mutandine abbassate e la voglia impellente di sesso creavano una situazione gia’ , di per se’ , estremamente peccaminosa ed intrigante.
Negli anni divenni esperta. I cani si alternavano in casa….purtroppo morivano e lasciavano dei cuccioli… a ciascuno di essi insegnai presto come fare felice la padroncina premurosa. Devo confessare che le esperienze piu’ devastanti furono pero’ provocate da una femmina. Lei leccava in modo diverso, costante, instancabile, continuo. Poteva andare avanti per ore ed ore senza interrompersi mai, forse anche perche’ io divenni cosi’ furba da stimolarla con del burro, oppure della panna o del gelato, di cui era ghiotta. Pero’ dopo qualche avida leccata al buon sapore che le proponevo, non era piu’ necessario stimolarla con del cibo. Decisamente leccava con avidita’ i miei umori, sentendo la mia fichetta impregnata e si saziava dei miei succhi. Addirittura tentava di penetrare in me con la lingua, proprio per suggere tutto il mio nettare. Ormai ero una donna sposata ma nessuno conosceva il mio segreto. Nei pomeriggi estivi , libera dal lavoro e sola in casa , mi mettevo sul balcone , gia’ seminuda. Chiamavo la dolce amica e le proponevo la mia micetta imburrata o spalmata di miele, maionese o nutella. Davanti a me scorrevano le immagini dei siti zoofili, che nel frattempo avevo scoperto, cosi’ come avevo scoperto l’uso del computer e di tutte le sue incredibili possibilita’ di divertimento e svago. Sdraiata a terra , aperta alla sua lingua instancabile, ho raggiunto orgasmi interminabili. Con il tempo ho imparato a coadiuvare il suo lavoro con oggetti da infilare . Mi godevo questi doppi orgasmi , era un momento tutto mio. Piu’ avanti decisi che anche il mio culetto avrebbe gradito quella lingua grossa e ruvida cosi’ mi ritrovai spesso a quattro zampe, la sua lingua nel buchino e la mia mano che muoveva freneticamente qualcosa dentro la fica. Un pomeriggio ricordo di avere sentito delle voci nel giardino accanto al mio.Erano due giovani giardinieri che si stavano occupando dell’erba e della potatura delle piante. Non resistetti alla tentazione e mi posizionai in modo che loro potessero intuire la mia presenza. Presi un grosso oggetto, non ricordo cosa fosse, mi pare un manico di legno di una mazzuola . Nuda , a quattro zampe, lasciai che lei mi leccasse con avidita’ mentre io stantuffavo dentro e fuori il giocattolo di legno. Poco dopo era sceso un incredibile silenzio . Gettai lo sguardo oltre la rete metallica e vidi, con immenso piacere che i due stavano guardando. Mi piaceva immensamente esibirmi per quei due, eccitarli e provocarli. Presi a masturbarmi con il manico sempre piu’ velocemente , intanto Kelly leccava con sempre maggiore vigore i liquidi che uscivano dalla mia fica bollente. Presto vidi i cazzi duri fra le loro mani. Era quello che desideravo. Li sbirciai mentre si facevano una sega poderosa spiandomi fra le foglie della siepe….Li vidi schizzare lo sperma e poi richiudersi i pantaloni con aria furtiva.
Una notte ero cosi’ eccitata che decisi di proporre a mio marito, quasi per scherzo, che avrei gradito farmi leccare dalla cagna. Naturalmente finsi di essere alla prima esperienza. Lui si mostro’ perplesso, forse anche un po’ geloso, ma poi si lascio’ convincere e ando’ a prendere Kelly . Dopo qualche attimo di imbarazzo mi sdraiai sulla schiena , aperta, le gambe divaricate e penzolanti dal letto. Lei arrivo’ e subito prese ad annusarmi. Poiche’ ero gia’ terribilmente eccitata non ci fu alcun bisogno di burro o di altri stimoli. La sua lingua prese immediatamente a darsi da fare, io ero eccitatissima. Mio marito , in un angolo della camera guardava con gli occhi spalancati. “Sei una troia, anche la lingua di cagna ti piace eh, maiala…Sei una vera porca. Mi fai rizzare il cazzo, troia….porca!”
Queste parole non facevano che aumentare la mia estrema eccitazione , la quale raggiunse l’apice quando vidi il suo cazzo , ormai durissimo , che svettava verso l’alto. Vidi le sue mani carezzarlo e masturbarlo di fronte allo spettacolo che offrivo e infine lo vidi eiaculare con violenza sul mio corpo. La cagna prese a leccarmi ovunque, per ripulirmi di tutto lo sperma . Leccava i seni, il ventre, le cosce. Una sensazione del tutto nuova, che non avevo mai sperimentato. Mi godetti la leccata e presto mi resi conto che lui era di nuovo eccitato. Mi misi carponi sul pavimento e lo invitai a scoparmi da dietro, volevo che la cagna avesse la possibilita’ di raggiungermi. Se fossi salita sul letto, avrei perso il contatto con lei. Lui di colpo mi penetro’ e dopo qualche istante comincio’ a pomparmi con violenza. Percepimmo entrambi la lingua della cagna che slappava alla cieca, sotto di noi. Gustava i miei umori, sempre piu’ copiosi, involontariamente dava piacere anche a lui, allungando la lingua sul suo membro in movimento. Fu una scopata indimenticabile , anche se breve poiche’ lui seppe frenare per poco la grandissima eccitazione e mi venne dentro quasi subito . Lei lecco’ doviziosamente tutto, il suo pene, la mia fica fradicia. Da quella sera ripetemmo spessissimo il nostro gioco a tre. Ora sono sola, separata dal marito e privata del cane. Non mi resta che la masturbazione e la voglia di godere, devo accontentarmi di riempirmi gli occhi guardando certi filmatini estremamente eccitanti, che trovo in siti particolari…Il grande rammarico e’ di non poter condividere questa passione…e il grande desiderio, che rimane in me e cresce e’ essere penetrata violentemente da un grosso cane, maschio, di stazza importante…..con un membro duro, grosso e violento….
scritto il
2010-06-28
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