Il Confessionale – Seconda Parte
di
Met
genere
incesti
Se ancora non lo avete fatto, leggete il primo capitolo prima di procedere
Purtroppo le parole ogni tanto andavano via e il sacerdote non si sentiva sempre…ve ne farò un sunto:
- ho seguito il suo consiglio padre, dopo quello che mi ha detto mi sono decisa, farlo qui mi da più sicurezza, al momento non voglio che la gente cominci a chiaccherare. Lei é pronto padre?
- beh no! ci vuole un po’…intanto che preparo si sfoghi pure…
- non é cambiato nulla rispetto all’altra volta, poi lei mi ha consigliato di fare questa cosa… sa, per me é la prima volta dopo non so più quanti anni
-…purtroppo non si sente risposta
- comunque sono preoccupata per mio figlio, ieri ci stava provando di nuovo…
- il ragazzo é in un’età particolarmente forte di impulsi sessuali ed é normale che il primo punto di riferimento siano le persone più vicine…ad alcuni é la madre, ad altri la zia come può esserlo la sorella.
- forse ha ragione padre, ma ieri non ho saputo resistere a dargli uno schiaffo dopo che mi ha messo le mani sul seno… ah vedo che é pronto…
- …non si sente più nulla.
- Apra bene la bocca e tiri un po’ fuori la lingua…la deposito sulla lingua e meglio! ah… ecco fatto, adesso chiuda la bocca la tenga un po’ dentro e poi…TACK!!!
TACK!!! fine cassetta… arghhhhhhh, se mi aveste visto! ero tutto rosso in viso e arrabbiatissimo perché avevo dimenticato di inserire la modalità lp per far durare il doppio il nastro. Ero un misto di rabbia ed eccitazione, avevo scoperto qualcosa che mi avrebbe potuto permettere di fare cose turche… non avete capito? mai sentito parlare di ricatto? La mia mente malata aveva escogitato un piano diabolico: inserire la microcamera vista nel negozio nel confessionale e riprendere la prossima confessione di mia madre, così oltre a rifarmi gli occhi, poi l’avrei ricattata, minacciando di rendere pubblica la visione se non mi avesse dato niente in cambio… magari la stessa cosa che aveva fatto al parroco. Piano piano cercai di recuperare i soldi necessari al mio acquisto, avevo tempo a sufficienza, se mia madre fosse ritornata il lunedì successivo. Non contento di aver raggiunto la cifra di 50 euro, mi diedi da fare fino a venerdì notte per raggiungere la cifra necessaria ad acquistare la versione a colori della minicamera. Il sabato andai ad acquistarla, ma subito dopo capii che avevo ancora un problema da risolvere: dove avrei collegato il mio nuovo gioiellino? l’ideale sarebbe stato un videoregistratore, ma non ne avevo uno mio, l’unico era nella sala di casa… decisi allora di manometterlo e fare finta di portarlo al centro assistenza. Fortunatamente mia madre non sospettò nulla e senza dire una parola acconsentì alla mia richiesta, nascosi il videoregistratore in camera e aspettai il giorno dopo per entrare in azione. Mi recai in chiesa subito dopo l’ultima cerimonia in modo da non trovare nessun rompiscatole e sistemai subito la telecamera in modo da poter inquadrare la postazione del confessato. Qualche problema lo ebbi con il videoregistratore, non tanto per nasconderlo (andava benissimo in cima al confessionale), ma per alimentarlo… sinceramente non avevo pensato a questo problema, dimenticando che aveva bisogno della corrente elettrica per funzionare. Mi accorsi per caso che nelle vicinanze c’era un altarino con le candele, che una volta erano vere, mentre adesso si utilizzavano quelle elettriche… prima si faceva un’offerta, si prendeva il cero, lo si accendeva e si posizionava in una delle postazioni vuote, adesso, invece, c’era un pulsante per ogni finta candela e l’offerta minima era pure consigliata! Cercai la presa di corrente che l’alimentava, calcolai la distanza dal videoregistratore e andai a casa a cercare un cavo abbastanza lungo per creare la prolunga. Non mi ci volle molto a costruire artigianalmente quello che mi serviva e tornai subito con due videocassette in chiesa, attaccai tutto nascondendo il più possibile le tracce sperando che nessuno curiosasse e infilai la prima Vhs per fare delle prove di registrazione. Poi la tolsi e inserii quello che sarebbe stato il mio gioiello da 4 ore, trasformato in 8, grazie alla favolosa opzione lp. Corsi a casa a controllare come era uscita la ripresa, quando mi resi conto della mia stupidità… come cavolo avrei visto la cassetta se il videoregistratore era in chiesa?!? Non volevo rischiare ci fosse qualche problema tecnico e accorgermi solo quando fosse stato troppo tardi di non aver ripreso nulla… mi ricordai allora che mia zia aveva nella sua camera un televisore chiamato combo, che aveva incorporato il lettore Vhs. Decisi che era ora che le facessi una visita e, senza neanche avvisarla corsi a casa sua per dare una sbirciatina alla mia registrazione. Mia zia, la sorella di mia madre, non era da meno in quanto a fisico, in confronto a mia madre e rispetto al fatto che era 10 anni più anziana…il suo problema era il viso, sfigurato in un incidente stradale, dove tra l’altro aveva perso la vita suo marito e il mio papà. La zia fu sorpresa della mia visita ma mi accolse con la sua solita gentilezza e mi offri un buon thé con degli ottimi pasticcini, poi, con la scusa di andare in bagno sgattaiolai nella sua camera e infilai la cassetta nel lettore combo, ma non entrò, c’era dentro un altra vhs, premetti il tasto dell’espulsione e la tirai fuori infilando immediatamente la mia creazione. Avevo fatto un lavoro perfetto! l’angolazione non poteva essere migliore, l’unico problema era forse un po’ di rumore video causato, penso, dalla non alta qualità della telecamerina e, soprattutto, dalla poca luce. Non persi altro tempo, tolsi la mia cassetta e rimisi quella della zia facendo solo ora caso al titolo: “Il buco dell’Oziona V.M. 18”. Mi venne quasi un colpo e per poco non ci rimasi secco quando partirono le immagini di una mega porcona avanti con l’età che si faceva tappare tutti i buchi da 3 baldi giovanotti. spensi tutto prima di svenire e ritornai in cucina dove mangiai l’ultimo biscotto e andai via salutando velocemente la zia, prima che potesse trattenermi di più.
Il giorno dopo ero eccitatissimo, dovevo decidere a che ora attivare la registrazione per poter sfruttare le seguenti otto ore. Non volevo rimanere in chiesa per non rischiare di farmi vedere dalla mamma, che avrebbe potuto svignarsela. Quando capii che fino a pranzo mia madre sarebbe rimasta a casa, decisi che avrei attivato il tutto subito dopo aver finito di mangiare. Alle 14 in punto corsi fuori, andai in chiesa e col telecomando avviai la registrazione, mi avvicinai al confessionale per cercare di capire se il videoregistratore era effettivamente partito…e lo era! a dire la verità, forse si sentiva fin troppo, ma probabilmente ero io ad essere troppo nervoso e avevo il timore che qualcuno scoprisse all’ultimo momento il giochetto. Mentre tornavo a casa, ripensai alla scoperta fatta a casa della zia, non me lo sarei mai aspettato, poi raggiunsi la conclusione di aver sbagliato soggetto per le mie manie di incesto, forse avrei ottenuto più risultati con la zietta…
Fine
Purtroppo le parole ogni tanto andavano via e il sacerdote non si sentiva sempre…ve ne farò un sunto:
- ho seguito il suo consiglio padre, dopo quello che mi ha detto mi sono decisa, farlo qui mi da più sicurezza, al momento non voglio che la gente cominci a chiaccherare. Lei é pronto padre?
- beh no! ci vuole un po’…intanto che preparo si sfoghi pure…
- non é cambiato nulla rispetto all’altra volta, poi lei mi ha consigliato di fare questa cosa… sa, per me é la prima volta dopo non so più quanti anni
-…purtroppo non si sente risposta
- comunque sono preoccupata per mio figlio, ieri ci stava provando di nuovo…
- il ragazzo é in un’età particolarmente forte di impulsi sessuali ed é normale che il primo punto di riferimento siano le persone più vicine…ad alcuni é la madre, ad altri la zia come può esserlo la sorella.
- forse ha ragione padre, ma ieri non ho saputo resistere a dargli uno schiaffo dopo che mi ha messo le mani sul seno… ah vedo che é pronto…
- …non si sente più nulla.
- Apra bene la bocca e tiri un po’ fuori la lingua…la deposito sulla lingua e meglio! ah… ecco fatto, adesso chiuda la bocca la tenga un po’ dentro e poi…TACK!!!
TACK!!! fine cassetta… arghhhhhhh, se mi aveste visto! ero tutto rosso in viso e arrabbiatissimo perché avevo dimenticato di inserire la modalità lp per far durare il doppio il nastro. Ero un misto di rabbia ed eccitazione, avevo scoperto qualcosa che mi avrebbe potuto permettere di fare cose turche… non avete capito? mai sentito parlare di ricatto? La mia mente malata aveva escogitato un piano diabolico: inserire la microcamera vista nel negozio nel confessionale e riprendere la prossima confessione di mia madre, così oltre a rifarmi gli occhi, poi l’avrei ricattata, minacciando di rendere pubblica la visione se non mi avesse dato niente in cambio… magari la stessa cosa che aveva fatto al parroco. Piano piano cercai di recuperare i soldi necessari al mio acquisto, avevo tempo a sufficienza, se mia madre fosse ritornata il lunedì successivo. Non contento di aver raggiunto la cifra di 50 euro, mi diedi da fare fino a venerdì notte per raggiungere la cifra necessaria ad acquistare la versione a colori della minicamera. Il sabato andai ad acquistarla, ma subito dopo capii che avevo ancora un problema da risolvere: dove avrei collegato il mio nuovo gioiellino? l’ideale sarebbe stato un videoregistratore, ma non ne avevo uno mio, l’unico era nella sala di casa… decisi allora di manometterlo e fare finta di portarlo al centro assistenza. Fortunatamente mia madre non sospettò nulla e senza dire una parola acconsentì alla mia richiesta, nascosi il videoregistratore in camera e aspettai il giorno dopo per entrare in azione. Mi recai in chiesa subito dopo l’ultima cerimonia in modo da non trovare nessun rompiscatole e sistemai subito la telecamera in modo da poter inquadrare la postazione del confessato. Qualche problema lo ebbi con il videoregistratore, non tanto per nasconderlo (andava benissimo in cima al confessionale), ma per alimentarlo… sinceramente non avevo pensato a questo problema, dimenticando che aveva bisogno della corrente elettrica per funzionare. Mi accorsi per caso che nelle vicinanze c’era un altarino con le candele, che una volta erano vere, mentre adesso si utilizzavano quelle elettriche… prima si faceva un’offerta, si prendeva il cero, lo si accendeva e si posizionava in una delle postazioni vuote, adesso, invece, c’era un pulsante per ogni finta candela e l’offerta minima era pure consigliata! Cercai la presa di corrente che l’alimentava, calcolai la distanza dal videoregistratore e andai a casa a cercare un cavo abbastanza lungo per creare la prolunga. Non mi ci volle molto a costruire artigianalmente quello che mi serviva e tornai subito con due videocassette in chiesa, attaccai tutto nascondendo il più possibile le tracce sperando che nessuno curiosasse e infilai la prima Vhs per fare delle prove di registrazione. Poi la tolsi e inserii quello che sarebbe stato il mio gioiello da 4 ore, trasformato in 8, grazie alla favolosa opzione lp. Corsi a casa a controllare come era uscita la ripresa, quando mi resi conto della mia stupidità… come cavolo avrei visto la cassetta se il videoregistratore era in chiesa?!? Non volevo rischiare ci fosse qualche problema tecnico e accorgermi solo quando fosse stato troppo tardi di non aver ripreso nulla… mi ricordai allora che mia zia aveva nella sua camera un televisore chiamato combo, che aveva incorporato il lettore Vhs. Decisi che era ora che le facessi una visita e, senza neanche avvisarla corsi a casa sua per dare una sbirciatina alla mia registrazione. Mia zia, la sorella di mia madre, non era da meno in quanto a fisico, in confronto a mia madre e rispetto al fatto che era 10 anni più anziana…il suo problema era il viso, sfigurato in un incidente stradale, dove tra l’altro aveva perso la vita suo marito e il mio papà. La zia fu sorpresa della mia visita ma mi accolse con la sua solita gentilezza e mi offri un buon thé con degli ottimi pasticcini, poi, con la scusa di andare in bagno sgattaiolai nella sua camera e infilai la cassetta nel lettore combo, ma non entrò, c’era dentro un altra vhs, premetti il tasto dell’espulsione e la tirai fuori infilando immediatamente la mia creazione. Avevo fatto un lavoro perfetto! l’angolazione non poteva essere migliore, l’unico problema era forse un po’ di rumore video causato, penso, dalla non alta qualità della telecamerina e, soprattutto, dalla poca luce. Non persi altro tempo, tolsi la mia cassetta e rimisi quella della zia facendo solo ora caso al titolo: “Il buco dell’Oziona V.M. 18”. Mi venne quasi un colpo e per poco non ci rimasi secco quando partirono le immagini di una mega porcona avanti con l’età che si faceva tappare tutti i buchi da 3 baldi giovanotti. spensi tutto prima di svenire e ritornai in cucina dove mangiai l’ultimo biscotto e andai via salutando velocemente la zia, prima che potesse trattenermi di più.
Il giorno dopo ero eccitatissimo, dovevo decidere a che ora attivare la registrazione per poter sfruttare le seguenti otto ore. Non volevo rimanere in chiesa per non rischiare di farmi vedere dalla mamma, che avrebbe potuto svignarsela. Quando capii che fino a pranzo mia madre sarebbe rimasta a casa, decisi che avrei attivato il tutto subito dopo aver finito di mangiare. Alle 14 in punto corsi fuori, andai in chiesa e col telecomando avviai la registrazione, mi avvicinai al confessionale per cercare di capire se il videoregistratore era effettivamente partito…e lo era! a dire la verità, forse si sentiva fin troppo, ma probabilmente ero io ad essere troppo nervoso e avevo il timore che qualcuno scoprisse all’ultimo momento il giochetto. Mentre tornavo a casa, ripensai alla scoperta fatta a casa della zia, non me lo sarei mai aspettato, poi raggiunsi la conclusione di aver sbagliato soggetto per le mie manie di incesto, forse avrei ottenuto più risultati con la zietta…
Fine
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