Coinquiline

di
genere
saffico

Due anni fa ho deciso di cambiare vita, cambiare città e ricominciare tutto da capo. Ho trovato un appartamento molto carino e un lavoro soddisfacente. Abito con Bice, una ragazza quasi trentenne che fa l'infermiera. È stata la prima che ho conosciuto quando mi sono trasferita e l'unica che mi ha aiutato nei primi momenti di difficoltà, con il trasloco, la nuova città e anche quando mi mancava la vita di prima. Ricordo che uno dei primi giorni in cui ero qui,disse di volermi parlare e affrontó subito l'argomento della sua omosessualità spiegandomi che non le andava che lo dovessi scoprire da sola e chiedendomi se ci fosse qualche problema. Lei è sempre stata così:diretta e senza peli sulla lingua, energica e fantastica. Le risposi che non mi dava alcun fastidio, anzi. Legammo subito in un rapporto solido,mi raccontava di quando conosceva alcune ragazze che le facevano la corte,ma non la vedevo mai interessata più di tanto. Eppure la sua vita mi affascinava. Prima di conoscerla l'idea di andare a letto con una donna mi aveva sfiorato la mente per un paio di volte, ma dopo aver scoperto il suo orientamento mi rendevo conto di pensarci sempre di più. Ma ho sempre pensato che fosse normale. Ultimamente questa idea mi frulla in testa più del dovuto.
Adesso sono in cucina che guardo la tv, sto preparando la cena per me e per Bice, che è di turno e dovrebbe tornare tra poco. Infatti ecco che sento le chiavi girare nella serratura della porta. 'Sono a casa!' mi urla.
'Ciao! Com'è andata oggi?'
'Un vero stress!'risponde buttandosi a peso morto sulla poltrona in cucina.'Spero che tu stia cucinando qualcosa di buono, ho una fame..'
Ci mettiamo a tavola e lei apprezza con gusto ciò che le ho preparato. Mi racconta della sua giornata e io della mia, parliamo tranquillamebgrdel più e del meno.
'Ei ,perché ti stai grattando in continuazione la coscia?' mi chiede improvvisamente.
'Mi pizzica qui, ma niente di cui preoccuparsi'
'È meglio controllare, non si sa mai ' disse. Adoro quando si preoccupa per me, d'altronde è un'infermiera. 'Levati i jeans così controllo' mi dic'è. Non ho vergogna di spogliarmi davanti a lei,forse mi sento a disagio se ripenso ai pensieri strani che ultimamente ho fatto verso di lei. Ma comunque mi tolgo velocemente i pantaloni e notiaml subito una chiazza rossa nel mio interno coscia. Lei la sfiora e dice 'è sicuramente uno sfogo, vieni in bagno e ti strofino una pomata'. Per me è una scena abbastanza imbarazzante e non riesco a capire cosa provasse lei. Andiamo in bagno,io mi siedo sul water e apro leggermente le gambe in modo che si riesca a vedere questa chiazza. Bice apre la vetrinetta e prende un tubicino, si avvicina a me e la spalma dove è necessario. 'Bisogna strofinarla per qualche minuto'
'Faccio io, tranquilla ' le dico.
'Meglio di no. Potrebbe essere una reazione allergica a qualcosa che hai preparato e potresti averne ancora qualche residuo sulle mani.' Mi risponde.
Rimaniamo in silenzio. Poi succede qualcosa. Non so se lo ha fatto apposta o è stato un movimento involontario, ma mentre ruotava la pomata sulla coscia mi ha sfiorato le mutandine con le dita. Mi è venuto subito un brivido e lei se ne è accorta. 'Scusa ,non volevo! Comunque direi che può bastare , ora vai in camera e allungati, attenta a non far strofinare niente sulla gamba. Io vado a lavare i piatti!' Lo dice tutta agitata e uscì velocemente dal bagno. Io vado nella mia stanza, attenta a non togliere la pomata. Ripeno a ciò che è appena successo e non so che dire. Da una parte sono curiosa di sapere cosa potrebbe succedere tra noi. Ci penso e arrivo alla conclusione che io desideroo Bice. Ho voglia di scoprire come potrebbe essere andare a letto con lei, che sensazioni potrei avere. La penso accanto a me nel letto, magari tutta nuda, mentre ci facciamo le coccole. Oddio, sento di stare per esplodere. Sono ormai passati 15 minuti e sento bussare alla porta. Bice entra 'è passato il rossore? '
Mi guardo la coscia, era sparito tutto. Bice si siede vicino a me.
'Comunque per quello che è successo prima non preoccuparti, è capitato ' le dico.
Lei mi guarda e dice. 'Sono innamorata di te. Ecco, l'ho detto. Sono innamorata di te da ormai mesi. Ho cercato di non pensarti, ma abitiamo insieme ed è impossibile. Il piccolo incidente di prima mi ha solo fatto tornare in mente quello che ho pensato che potesse accadere con te. Sono una stupida. Avevo bisogno di dirtelo. ' lo dice diretta, tutto di un fiato e rimaniamo in silenzio per qualche secondo che sembra un'eternità. 'Cosa stai pensando?' Mi chiede. Io non rispondo. Non rispondo ma la bacio. Le do un bacio così appassionante da perdere il fiato. E lei ricambia prendendomi la testa tra le mani. Mi metto a cavalcioni su di lei. Continuiamo a baciarci e spingo il mio basso ventre contro di lei. Ci allunghiamo sul letto, io sono sopra di lei e ho intenzione di toglierle la felpa. Lo faccio e lei fa lo stesso. Le tolgo velocemente anche i leggins. Ho voglia di lei, ho voglia di fare cose che non avrei mai pensato di poter fare. Continuiamo con I preliminari, lei mi tocca la vagina da sopra le mutande e mi sento un fuoco. Continua a stofinare le dita fino a quando non sposta il pezzo di stoffa e mi infila un dito dentro. Sussulto, era così tanto tempo che non me lo facevano. Avanti e dietro, avanti e dietro e amsimo. Ma è solo l'inizio e capisco che vuole farmi divertire. Mi leva il reggiseno e mi succhia i capezzoli in una maniera forsennata. Va più giù con la lingua fino all ombelico, mi sfila le mutande e accarezza i miei peli pubici. Mi guarda negli occhi,ride e io capisco che sta per farmi sognare. Si avvicina alla mia vagina e succhia il mio clitoride, sOno in paradiso. Mi lecca, mi penetra con la lingua,mi succhia, mi fa urlare. Continua e continua. Sento la sua lingua calda sul monte di venere e sento l'orgasmo vicino. Mi penetra anche con un dito mentre succhi il clito per l'ennesima volta. Sto urlando. L'orgasmo travolge, mi toglie il fiato, mi viene da alzare il ventre mentre sto godendo e lei non si stacca.
Poi mi bacia e aspetta che io riprenda fiato. Ora è il suo turno, glielo devo. Ma ho paura di non essere abbastanza brava. Le tolgo gli slip e il reggiseno. È così bella. Le faccio lo stesso trattamento sperando di farle provare quelle emozioni uniche che ho provato io. Gode quasi subito,segno che sono stata brava anche io. Ma sappiamo entrambe che non è finita, vogliamo altro, vogliamo ancora. Si mette sopra di me e struscia la sua vagina sulla mia coscia. Va forte, fortissimo. Mi sento la coscia bagnata dei suoi umori. Poi si sposta e fa in modo di unire le nostre vagine. Dio mio, è una sensazione così fantastica. Le nostre grandi labbra combaciano alla perfezione. Ce le strofiniamo a più non posso, urliamo, ci baciamo, ci tocchiamo il seno e non ci fermiamo mai di far danzare le nostre vagine. Sappiamo che la fine è vicina, andiamo sempre più velocr. L'orgasmo ci arriva nello stesso momento e noi esplodiamo in urla stremate ma soddisfatte. Ci allunghiamo sfinite sul letto. Questa è la prima volta di tante, ma tante altre.
di
scritto il
2016-10-09
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