In treno

di
genere
gay

Alle ore 23 salii sul treno intercity Milano-Lecce. Ero diretto a Foggia dove sarei arrivato alle ore 6,30 del mattino successivo. I vagoni erano strapieni e riuscii a trovare posto in uno scompartimento già pieno di ragazzi e ragazze olandesi.
Dopo circa un'ora si spensero le luci e allungammo i sedili per poterci distendere. Il ragazzo che stava di fronte a me era ancora imberbe, capelli lunghi biondi, camicia a quadretti semiaperta, jeans bassi, si distese evitando di poggiare i suoi piedi vicino alla mia faccia, lo stesso feci io. Comunque le nostre gambe si toccavano senza nessun problema. Stavo per addormentarmi ma una frenata non solo mi ridestò, ma anche le ginocchia del ragazzo si puntarono sul mio culetto. Ebbi una sensazione piacevole e non mi mossi per niente. Feci finta di addormentarmi, mentre le ginocchia cominciarono a premere sul mio corpo. Anch'io premevo con il mio culetto. Il ragazzo se ne accorse e cominciò ad allungare la mano per accarezzarmi. Lo assecondai avvicinandomi di più. Mi sbottonò i pantaloni ed infilò la mano per toccarmi il culetto. Lanciai un gemito e lui mi palpò per bene e mi solleticò l'ano con il dito. Allungai anch'io la mano e mi ritrovai un cazzo durissimo e liscio. Lo strinsi e accarezzai per poi segarlo. Gli altri dormivano e non si accorsero di nulla. Mi girai e mi chinai per prenderlo in bocca e leccarlo un po'. Intanto mi aveva calato giù i pantaloni e gli slip e con il dito mi allargava il buchetto. Dopo cinque minuti cambiò posizione e me lo ritrovai dietro di me, distesi sui sedili, io con le mutande fino alle ginocchia e lui solo con il cazzo fuori che immediatamente mi penetrò. Mi scopò con ritmo dettato dal treno fino a quando raggiunse l'orgasmo venendomi dentro. Io ero sfinito, bagnato e scomposto, ma l'olandesino pensò lui a ricompormi tirandomi su pantaloni e mutande. Erano ormai le due di notte quando mi diede un bacio e si addormentò.
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2017-07-04
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