La prof di tedesco in Germania
di
Knulla Dig J Scarabeo
genere
prime esperienze
Salve, sono un ragazzo di 19 anni che vive in Germania e son qui su questo sito per raccontarvi della mia prima esperienza sessuale avvenuta a 18 anni. Spero vi piaccia ed appassioni, buona lettura!
All’epoca 18enne frequentavo un corso serale di tedesco in Germania, la classe era formata da 50enni depressi, appena tornati dal lavoro stanchi con poca voglia di fare, quindi da spararsi insomma! Nonostante tutto a scuola ci andavo volentieri perché c’era l’unica mia fonte di energia, la prof di origine croata di tedesco.
Mamma mia ragazzi che donna, tante volte ho le ho “dedicato” pensieri nei miei momenti, ve la descrivo in pochi punti:
-27enne (single!!!!)
-simpatica
-forme da paura, da far “rizzare” anche un 90enne in sedia a rotelle!
Inutile dirvi che ero il primo in classe e a mio pensiero il suo preferito, ma però la sfiga come al solito deve sempre esserci. Durante una delle tante lezioni ci annunciò che il direttore della scuola (figlio di una paparapapa) l’aveva trasferita nel corso mattutino e che dalla settimana successiva sarebbe stata l’ultima.
Da quel momento rimasi molto dispiaciuto perché mi ero davvero affezionato, l’amavo quella donna anche se a dir la verità per stuzzicarla la trattavo male, le rispondevo in modo volgare quando mi domandava e non rispettavo le severe leggi tedesche, tutto questo per vedere come reagiva. La notte non dormì più e dopo tanti pensieri mi venne in mente di farle un regalo, un bel mazzo di fiori e dei cioccolatini. Infatti fu così la settimana successiva dopo giorni di pianificazione mi recai dal fioraio che volle 40 euro per 9 rose (li mortacci sua) e al negozio di cioccolata svizzeri dove spesi altri 50 euro per un pezzo di 20x20 cm.
Dopodiché mi recai a scuola, facendo attenzione a non far scoprire da quella branca di depressi dei miei compagni cosa c’era nelle buste. Lei arrivò dopo 20 minuti di attesa, era vestita in modo attilloso, i jeans stretti che mettevano a risalto il bel sedere che aveva, una maglia quasi trasparente che faceva vedere i suoi seni nella misura normale, ma sodi. Inutile dirvi che l’amico mio si alzò parecchio lì sotto e durante la lezione dovetti chiederle di andare in bagno per abbassarlo, ci misi circa 20 minuti e rientrai in classe e lei mi disse “dove sei stato negli ultimi 20 minuti?" e io gli risposi che avevo un problema di pancia.
La lezione passò abbastanza tranquilla e alla fine lei ci ringraziò del nostro tempo dedicato al corso con lei. Tutti uscirono e io facendo finta di far cascare tutte le cose dallo zaino rimasi più a lungo apposta. Non so se era il destino, ma l’ultimo compagno chiuse la porta dell’aula e rimasi solo con lei. Ero giunto il momento della sorpresa e lei ignara di tutto, mi avvicinai a lei e le dissi: “Maja, mi dispiace tanto che tu te ne vada via anche se non sembra” lei mi disse “Strano perché mi hai sempre trattata male senza un minimo di rispetto nei miei confronti” e io senza dire parole le diedi il mazzo di fiori e i cioccolatini e le dissi “Ich liebe dich Maja” lei arrossì e dopodiché non feci in tempo di spiegarle cosa provavo per lei che mi diede un bacio. Cazzo pensavo! È fatta, il mio metodo ha funzionato!
Le nostre lingue nel frattempo cominciavano ad intrecciarsi, il mio coso si indurì come un’alza bandiera e la presi, la misi sulla cattedra e gli tolsi i jeans, mi ritrovai davanti delle mutandine di pizzo che facevano arrapare, ma io le scansai e arrivai direttamente alla sua fighetta! Era tutta depilata e bagnata con un odore che lasciamo perdere per quanto era arrapante. Non feci altro che alzare le sue gambe sopra le mie spalle e gliela leccai con furore mettendogli quattro dita dentro e morsicandogli il clitoride, lei gemette, ma feci in tempo ad attappare la sua bocca visto che potevano sentirci i suoi colleghi.
Lei mi prese il cazzo che era più duro del diamante e le sventolò sulla sua faccia, non perse tempo e già se lo era ficcato in bocca, me lo succhiava come una dannata e devo dire che ci sapeva fare la Maja infatti dopo 10 minuti le inondai di sborra la bocca. Ma io non ero ancora soddisfatto allora la misi a pecora e cominciai a penetrarla, aveva una figa stretta che faceva aderire al mio cazzo tutte le pareti vaginali. Godei come un matto e lei gemeva come una pazza (i colleghi se ne erano per fortuna andati) e per 20 minuti la trombai finché non la girai e l’abbassai per terra, dove lei mi fece venire con un altro meraviglioso pompino.
Eravamo stremati e andammo baciandoci nella doccia della scuola dove ci facemmo la doccia insieme e anche lì mi si arrapò di nuovo la minchia è la dovetti montare di nuovo. Le leccai la figa e ci sciacquammo. Ci rivestimmo e le lasciai il mio numero di telefono. Mi diede un bacio in bocca e mi disse “grazie per oggi, ti amo da tanto tempo e pensavo che tu non mi amassi” e io le dissi “tutta questione di tecnica” e se ne andò. Inutile dire che ci sentimmo altre volte per altre scopate. Alla fine si trasferì da Monaco a Berlino e da lì ci siam persi, peccato...
All’epoca 18enne frequentavo un corso serale di tedesco in Germania, la classe era formata da 50enni depressi, appena tornati dal lavoro stanchi con poca voglia di fare, quindi da spararsi insomma! Nonostante tutto a scuola ci andavo volentieri perché c’era l’unica mia fonte di energia, la prof di origine croata di tedesco.
Mamma mia ragazzi che donna, tante volte ho le ho “dedicato” pensieri nei miei momenti, ve la descrivo in pochi punti:
-27enne (single!!!!)
-simpatica
-forme da paura, da far “rizzare” anche un 90enne in sedia a rotelle!
Inutile dirvi che ero il primo in classe e a mio pensiero il suo preferito, ma però la sfiga come al solito deve sempre esserci. Durante una delle tante lezioni ci annunciò che il direttore della scuola (figlio di una paparapapa) l’aveva trasferita nel corso mattutino e che dalla settimana successiva sarebbe stata l’ultima.
Da quel momento rimasi molto dispiaciuto perché mi ero davvero affezionato, l’amavo quella donna anche se a dir la verità per stuzzicarla la trattavo male, le rispondevo in modo volgare quando mi domandava e non rispettavo le severe leggi tedesche, tutto questo per vedere come reagiva. La notte non dormì più e dopo tanti pensieri mi venne in mente di farle un regalo, un bel mazzo di fiori e dei cioccolatini. Infatti fu così la settimana successiva dopo giorni di pianificazione mi recai dal fioraio che volle 40 euro per 9 rose (li mortacci sua) e al negozio di cioccolata svizzeri dove spesi altri 50 euro per un pezzo di 20x20 cm.
Dopodiché mi recai a scuola, facendo attenzione a non far scoprire da quella branca di depressi dei miei compagni cosa c’era nelle buste. Lei arrivò dopo 20 minuti di attesa, era vestita in modo attilloso, i jeans stretti che mettevano a risalto il bel sedere che aveva, una maglia quasi trasparente che faceva vedere i suoi seni nella misura normale, ma sodi. Inutile dirvi che l’amico mio si alzò parecchio lì sotto e durante la lezione dovetti chiederle di andare in bagno per abbassarlo, ci misi circa 20 minuti e rientrai in classe e lei mi disse “dove sei stato negli ultimi 20 minuti?" e io gli risposi che avevo un problema di pancia.
La lezione passò abbastanza tranquilla e alla fine lei ci ringraziò del nostro tempo dedicato al corso con lei. Tutti uscirono e io facendo finta di far cascare tutte le cose dallo zaino rimasi più a lungo apposta. Non so se era il destino, ma l’ultimo compagno chiuse la porta dell’aula e rimasi solo con lei. Ero giunto il momento della sorpresa e lei ignara di tutto, mi avvicinai a lei e le dissi: “Maja, mi dispiace tanto che tu te ne vada via anche se non sembra” lei mi disse “Strano perché mi hai sempre trattata male senza un minimo di rispetto nei miei confronti” e io senza dire parole le diedi il mazzo di fiori e i cioccolatini e le dissi “Ich liebe dich Maja” lei arrossì e dopodiché non feci in tempo di spiegarle cosa provavo per lei che mi diede un bacio. Cazzo pensavo! È fatta, il mio metodo ha funzionato!
Le nostre lingue nel frattempo cominciavano ad intrecciarsi, il mio coso si indurì come un’alza bandiera e la presi, la misi sulla cattedra e gli tolsi i jeans, mi ritrovai davanti delle mutandine di pizzo che facevano arrapare, ma io le scansai e arrivai direttamente alla sua fighetta! Era tutta depilata e bagnata con un odore che lasciamo perdere per quanto era arrapante. Non feci altro che alzare le sue gambe sopra le mie spalle e gliela leccai con furore mettendogli quattro dita dentro e morsicandogli il clitoride, lei gemette, ma feci in tempo ad attappare la sua bocca visto che potevano sentirci i suoi colleghi.
Lei mi prese il cazzo che era più duro del diamante e le sventolò sulla sua faccia, non perse tempo e già se lo era ficcato in bocca, me lo succhiava come una dannata e devo dire che ci sapeva fare la Maja infatti dopo 10 minuti le inondai di sborra la bocca. Ma io non ero ancora soddisfatto allora la misi a pecora e cominciai a penetrarla, aveva una figa stretta che faceva aderire al mio cazzo tutte le pareti vaginali. Godei come un matto e lei gemeva come una pazza (i colleghi se ne erano per fortuna andati) e per 20 minuti la trombai finché non la girai e l’abbassai per terra, dove lei mi fece venire con un altro meraviglioso pompino.
Eravamo stremati e andammo baciandoci nella doccia della scuola dove ci facemmo la doccia insieme e anche lì mi si arrapò di nuovo la minchia è la dovetti montare di nuovo. Le leccai la figa e ci sciacquammo. Ci rivestimmo e le lasciai il mio numero di telefono. Mi diede un bacio in bocca e mi disse “grazie per oggi, ti amo da tanto tempo e pensavo che tu non mi amassi” e io le dissi “tutta questione di tecnica” e se ne andò. Inutile dire che ci sentimmo altre volte per altre scopate. Alla fine si trasferì da Monaco a Berlino e da lì ci siam persi, peccato...
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