Amo l'estate

di
genere
gay

Premetto a tutti che sono un ragazzo bisex che ama qualunque genere di follia.
Nell'estate del 2017, freschi di esami di maturità, io e i miei compagni di scuola decidiamo di festeggiare il termine delle superiori uscendo un sabato pomeriggio per andare al bar e poi una bella e violenta, come da noi solita, partita a calcio. Essendo freschi di scuola, si parla dell'estate in cui si compivano i 19 anni, dove il testosterone lavora e la voglia è sempre a mille. In quella partita non fu da meno, una volta terminata, ci andammo tutti a cambiare e, come ci si può aspettare, eravamo tutti sudati fradici per la partita ed il sole cocente di una normale giornata di Luglio senza una nuvola. Fu allora che tutti rimasero in mutande un po' per rinfrescarsi, e chi andò a bere bagnandosi ancora di più. Dopotutto, nella mia tranquilla cittadina non mancano fontanelle. Fu allora che ne approfittai per sbirciare il pacco di Alex, un mio caro compagno di classe, il quale sfoggiava un promontorio non indifferente negli slip che usava portare quotidianamente senza disagio. Bisogna dire che lui non aveva molto di speciale, aveva un fisico magro, ma senza ombra di muscoli, era alto come la media maschile, 1,75 circa, era piuttosto peloso sulle gambe, ma i peli delle ascelle piuttosto corti a parer mio, ma aveva un magnifico culo sodo e tondo che avevo sempre desiderato strizzare, per non dimenticare che aveva una dote che poteva fare invidia a chiunque, o almeno era ciò che supponevo, dato che non avevamo avuto ancora nulla di intimo. Dopo esserci cambiati, usciamo tutti insieme dallo spogliatoio, e fu in quel momento che mi si avvicinò Alex per dirmi "L'ho notato sai, che mi fissavi il pacco... ma questo lo noto ormai da 3 anni ormai, ogni volta in palestra, e a volte in classe... mi sbaglio?". Lì per lì mi bloccai, ero stato così poco cauto? Ma davanti a lui non riuscii nemmeno a mentire, e quindi confessai "In effetti sì... ma tu non farlo sapere in giro... è che mi ha sempre colpito il tuo cazzo, sembra grosso sai..." "Non te ne devi preoccupare" mi interruppe "pure io ho iniziato ad incuriosirmi ai maschi... da circa un anno e mezzo ormai. E sul fatto che sia grosso hai ragione" Io non sapei cosa dire tranne "Ma perchè me lo stai dicendo?" "Perchè è con te che lo voglio fare". In quella frase si esaudì il mio desiderio più segreto e vietato, possibile che.. anche se scherzava, non potevo farmi scappare un'opportunità del genere, allora, buttandola sul ridere proposi "Sai, per tutto il weekend ho casa libera e..." "Non aggiungere altro, alle 22 in punto da te stasera, ci conto", e se ne andò. Possibile... era tutto vero? Nel mentre avevo avuto anche un'erezione. Guardai l'ora, le 18:15, allora corsi a casa per lavarmi e cenare, aspettando Alex.
Furono 4 ore lunghe quelle per aspettarlo, ma alle 22 spaccate si presentò alla mia porta in pantaloncini, maglietta e zaino, il quale mi aveva rivelato contenere il necessario per "dormire" da me. Dormire da me? Senza invito? Beh, poco importava per quello che sarebbe successo, avevo già l'erezione, ma lui non era da meno. "Allora, io non voglio più aspettare, tu che dici?" esordì, "Andiamo in camera mia". Prima di subito, eravamo stesi abbracciati nel letto, mentre le finestre spalancate per arieggiare portavano una leggera brezza in camera; la luna piena invece offriva quel lieve bagliore sufficiente per illuminare il suo corpo. Fu allora che iniziammo spogliandoci completamente, e ne uscì da lui un cazzo mezzo eretto ma già enorme, 16cm forse, ma non lo puntai subito. Si distese nel letto, e io sopra di lui lo baciavo con passione muovendomi per sfregare i nostri membri. Allora baciandolo iniziai a scendere sul collo, sul petto e poi il capezzolo, soffermandomi a leccarlo per bene, poi passando a destra verso le ascelle un poco sudate, per gustarmi il suo sapore mentre lui ululava dal piacere derivante da tutto ciò. Poi feci un salto in basso per lavorarmi i piedi, sudati, odorosi e gustosi, come piacciono a me. Passai più volte dalla punta al tallone e tra tutte le dita, spesso inspirando profondamente col naso mentre emanava versi di approvazione. Allora iniziai a salire verso il polpaccio, il suo bel polpaccio muscoloso e peloso, mordendolo di tanto in tanto facendolo godere come una vacca, passando poi alla coscia pelosa, dove già sentivo l'odore de testosterone. Fu allora che mi staccai da lui, quando mi disse "Non fermarti proprio ora dai!", ma con sguardo malizioso gli feci cenno di girarsi, e mi si presentò davanti quel sedere magnifico, il migliore che avessi visto: sodo, tondo e squisito sono solo eufemismi a confronto della realtà. Allora iniziai a baciare entrambe le chiappe mentre le strizzavo senza ritegno mentre lui gemeva. Dopodiché passai al buchetto, allargando un poco le chiappe feci passare la lingua in mezzo più e più volte tra quella peluria mentre continuavo a custodire quel culo. "Che fai? Ti ho già detto che non voglio fare il passivo!" "Lo so, lo toccherò solamente con la lingua". Detto ciò, si rilassò, lo sentii dal suo sfintere, e quindi entrai con prepotenza con la lingua. Dopo 5 minuti buoni, decise che era sufficiente, al che mi prese, mi mise in ginocchio e mi sbatté in faccia quella mazza di carne disumanamente grossa, solo allora mi resi conto che ciò che traspariva nello spogliatoio non era nulla paragonato a 26 centimetri di cazzo pulsante, con delle palle simili a mongolfiere e una cappella rossa e grossa per l'eccitazione. Sbigottito, rimasi a bocca aperta, fu allora che ridendo mi afferrò i capelli per sfondarmi la bocca. La luce della luna rendeva il tutto molto più eccitante, illuminando i suoi genitali e il corpo bagnato dal sudore dovuto al caldo e al sesso. In una casa di campagna come la mia il vantaggio sono la luna ben visibile e l'assenza di vicini di casa che potrebbero sentire i gemiti molesti. Mentre lui continuava a scoparmi la bocca, io non potevo fare altro che subire masturbandomi. Allora io mi ribellai, ma solo per fare da solo, e tornai a succhiare quel palo. Poi uscii, leccavo le palle, le prendevo in bocca, le strizzavo e le solleticavo con i suoi suoni di godimento in sottofondo. Poi ripresi la cappella la girai tutta e la succhiai, letteralmente, e poi andai fino in fondo e ritorno, lentamente mentre lo masturbavo. Lui però, preso dall'euforia diede un colpo secco alla gola, facendomi mancare il respiro (ma devo dire che l'ho amato), ma colpì anche l'ugola, facendomi venire i conati di vomito. Mi alzai di scatto, ma non vomitai, lui era preoccupato e felice "Tutto bene? Mi dispiace ma i 26 sono duri da mandare giù, però almeno tu sei il primo che arriva a prenderlo completamente in bocca". Risi, ma ormai la salivazione era eccessiva, allorché proposi l'anale. "Non ti devi sforzare, lascia che ti metta io il preservativo" dissi. Lo srotolai sull'asta del mio amico, sembrava non finire. Quando terminai l'operazione, iniziò lui a leccarmi l'ano, e io non potei fare altro che lanciare un grido... era fottutamente bravo! Dopo 2 minuti mi mise a pecora, allargai le gambe, lui appoggiò la cappella e, in 1 secondo ed un colpo secco, entrarono 26 centimetri di marmo nel mio culo. Lo sfintere bruciò per il colpo, le mie palle si scontrarono con le sue, potevo sentire il suo cazzo dentro di me, lo sentivo pulsare. Incredibilmente, non urlai, ma godei come una vacca e dissi solamente "Oh cazzo sì!". Rimase fermo qualche secondo, per poi iniziare a sbattermi dapprima piano con colpetti, poi si trasformò in un toro, senza darmi tregua e rompendomi il culo, letteralmente, con colpi ben assestati degni di una pornostar. Dopo ben 10 minuti si fermò, ma solo per cambiare posizione, allora si sdraiò e senza che mi dicesse nulla, mi sono avventato su di lui, il mio culo lo chiamava! Iniziai a saltellare su quel bestione di membro che aveva, su e giù con vigore e sfintere stretto, per sentirlo meglio dentro! Dopo altri 5 minuti io ero a pancia in su con le gambe sulle sue spalle, pronto a riprenderlo. I gemiti non si fermarono mai, da parte di entrambi, anzi erano sempre più ansimanti e forti. Dopo poco, in un impeto di furia sessuale ed eccitazione mi prese in braccio, io avvinghiai le gambe alla sua vita, mi sentivo la sua troietta, e ci baciammo mentre continuava a colpirmi duramente... quell'uomo aveva il cazzo di pietra! Dopo circa 3 minuti io non potevo più trattenermi, gli sborrai sul collo senza nemmeno dover toccarmi il cazzo, avevo avuto un orgasmo anale sublime! Non me ne accorsi nemmeno, uscì a schizzi su tutto il suo petto ed il suo collo, alla luce della luna potevo vederlo sorpreso, arrapato e maligno. Mi lanciò sul letto, si tolse il preservativo e disse "Ora devi far venire me". Iniziò a scoparmi il culo ancora un pò (i 26 si sentono di più senza durex) per venirmi nel culo... uno schizzo... 2 schizzi... "Esci dal culo e fattelo succhiare un po' cazzo!". In tutta fretta uscì per non farmi perdere uno schizzo, e continuò con altri 5 o 6 schizzi. Solo allora iniziai a pulirlo senza lasciare tracce di sperma ingoiandolo tutto fino all'ultima goccia.
"Sai, era la mia prima volta con un uomo..." disse "ma penso che tu sia stata la migliore scopata della mia vita". La luna, le stelle, la brezza, il caldo, il sudore... il SUO odore... una serata perfetta! Io esordii "Senti, abbiamo scopato ininterrottamente per un'ora e mezza, sei stato fantastico e lo rifarei sempre con te... chiamami ogni volta che ti serve, non posso rifiutare. Ma... pensi che la prossima volta io possa violare il tuo sfintere". Lui mi guarda, perplesso, silenzio in camera, si sentono i gufi... dopo questo breve ma intenso silenzio disse "Amico mio, tu sei stato l'unico capace di prenderlo tutto in bocca e nel culo; se vuoi penetrarmi allora con te non opporrò resistenza". Sembra una frase semplice ma mi stampò il sorriso in faccia. Parlando del più e del meno, e delle fantasie da realizzare nel prossimo rapporto, si fecero le 2 di notte, quando andammo a dormire nudi, odorosi, sudati, con l'aria fresca della notte e abbracciati... non potevo chiedere niente di meglio!
scritto il
2018-01-09
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