Notte a sorpresa
di
kyara
genere
incesti
Ottobre 2018. È passato un mese da quando io e Luca siamo diventati amanti. CI siamo sforzati di non cambiare le nostre abitudini per non dare nell’occhio. Come ho già detto in precedenza probabilmente ci sentiamo addosso gli occhi di tutti anche se forse non è così, ma la paura di essere scoperti è tantissima. E fino ad ora non è mai capitata l’occasione di passare una notte insieme… Fino ad oggi!!
È mercoledì pomeriggio e sono appena rientrata a casa dall’università. Mamma è al lavoro e sono sola in casa. Nei tre racconti precedenti non ho mai menzionato mio padre… giusto per farvi sapere, i miei sono divorziati e lui vive in un’altra città con un’altra donna. Entro in stanza e mi spoglio. Nuda. Da un mesetto mi piace stare nuda appena posso. Mi stendo sul letto e con il cellulare mi fotografo in mezzo alle cosce e poi mando la foto a Luca. Mi risponde ho una figa bellissima e che non vede l’ora di leccarmela. Poi squilla il telefono. “Pronto mamma che c’è?” “Ciao Chiara, mi ha chiamata la nonna che non si sente bene. Probabilmente è solo un po’ di influenza ma vado a vedere. Senti… è un problema se mi fermo da lei a dormire? Magari chiamo tuo fratello e gli dico se stanotte può farti compagnia per non restare sola”. Un brivido lungo la schiena… “Beh si, mi farebbe piacere se venisse… ma sai che è sempre impegnato.” “Lo chiamo io, ti faccio sapere.” Chiudo la comunicazione con il cuore che batte. Luca passerà la notte qui da me... WOW!!! Passano 10 minuti e mi richiama mamma. “Tutto a posto. Ha detto che quando finisce di lavorare viene li. C’è il sugo nel frigorifero. Fagli una pasta e se volete ci sono le bistecche. Vi chiamo dopo cena”. Non sto più nella pelle. Luca verrà qui, si fermerà tutta la notte e saremo soli. Sono così eccitata che festeggio con un ditalino. Poco dopo mi arriva un messaggio. “Preparati piccolina, alle 8 sono lì”. OK… mancano 3 ore… potrei studiare un po’ ma non riesco a concentrarmi. Apro il pc e gironzolo per qualche sito porno alla ricerca di fratelli che scopano le sorelle. Sono chiaramente tutti finti però mi immedesimo. Mentre li guardo mi tocco ancora. Mi piace toccarmi. Ho la figa davvero bagnata. Vado a farmi la doccia e sotto l’acqua mi masturbo ancora. Non riesco a stare ferma. Mi rado la figa. Asciugo i capelli. Mi trucco un po’. Manca mezz’ora. Metto su l’acqua per la pasta. Mi vesto o resto nuda? Decido per nuda… mi piace troppo. Sento la porta che si apre. È lui. “Ciao piccolina, sono arrivato”. “Ciao Luca, sono in cucina”. Mi giro e lo vedo appoggiato alla porta che mi guarda con un bel sorrisetto. “Ma che bel vestito che hai, mi piace proprio”. “Davvero? L’ho messo apposta per te”. Si avvicina e da dietro mi abbraccia prendendomi in mano i seni. Mi bacia il collo. Sento la sua erezione sul mio sedere. Abbassa le mani e raggiunge la mia figa. “Sei già fradicia piccolina”. Si inginocchia ed io spingo in fuori il sedere. La sua lingua inizia a leccarmi la figa. E’ fantastico. Con le mani mi tiene larghi i glutei. Mi lecca anche il buchino. Rischio di venire immediatamente. Vorrei non smettesse ma la pasta è pronta. “Luca… spogliati e vai sul divano. Due minuti e arrivo”. Si rialza un po’ malvolentieri ed io lo spingo via ridendo. “Fila… ti voglio nudo sul divano tra due minuti esatti”. “Agli ordini piccolina”. Scolo la pasta e la condisco con il sugo. Preparo un solo piatto e vado in salotto. Luca è seduto al centro del divano, nudo, con il suo magnifico cazzo che punta il soffitto. Mi avvicino con il piatto in mano. “Un solo piatto? Tu non mangi?” Non gli rispondo. Gli porgo il piatto e poi mi metto sulle sue gambe. Gli prendo il cazzo e me lo infilo nella figa. Mi muovo un paio di volte per sentirlo tutto dentro. “Certo che mangio… imboccami”. Luca mi bacia i seni e poi la bocca. Prende due maccheroni sulla forchetta e me li porge. Li mangio e poi mangia lui. Io mi muovo lentamente sul suo cazzo mentre mi stringo i seni e mi faccio imboccare. La migliore cena della mia vita. Andiamo avanti così fino alla fine del piatto. Poi si alza tenendomi in braccio senza far uscire il cazzo. Mi tiene per il sedere. Sento che con le dita mi accarezza il buchino. Sono così eccitata che penso proprio che stasera proverò una nuova sensazione. Mi porta in cucina e versa un bicchiere di vino. Ne beviamo un po’ per uno e poi ci baciamo. “Portami a letto… voglio che mi scopi”. Luca va verso la mia camera. “No… andiamo sul lettone di mamma”. Non dice nulla. Si limita a baciarmi. Mi adagia sul letto e si stende su di me. IL suo cazzo mi è sempre rimasto dentro. Sarà banale essere scopate alla “missionaria” ma poter guardare negli occhi Luca che affonda il suo cazzo dentro di me non ha prezzo. Le nostre bocche si cercano, le nostre mani accarezzano il corpo dell’altro. Lo sento tutto e lo incito a scoparmi più forte. “Non smettere ti prego. Stai dentro di me… Ti voglio dentro... non uscire mai…” Luca mi bacia… mi strizza i seni… mi accarezza le cosce e il sedere… “Sto per venire piccolina”. Lo stringo dentro di me con le gambe. “Non uscire. Voglio sentire che mi vieni dentro. Sborrami dentro…” Luca raggiunge l’orgasmo senza uscire. Resta dentro qualche minuto e poi si stende la mio fianco. Allungo una mano tra le cosce e raccolgo con le dita un po’ di sperma. Avvicino le dita alla bocca e le lecco. Luca mi guarda estasiato. “Non credevo di avere una sorella così porcellina”. Lo faccio ancora senza mai togliere i miei occhi dai suoi. “E sei contento che io sia così porcellina? TI eccita vedere questo?” Mi accarezza il viso. “Tu mi ecciti qualsiasi cosa fai.” Prendo in mano il suo cazzo e mi avvicino con la bocca. “Ti piace se te lo succhio?”. “Da morire”. Lo succhio e lo lecco con passione. Lo rivoglio duro come non mai. Ormai ho deciso. Voglio che mi inculi. Non l’ho mai preso dietro ma sento che con lui voglio provare. Prima quando mi ha accarezzato il buchino mi sono sentita sciogliere. Intanto il suo cazzo è di sasso nella mia bocca. MI stendo vicino a lui tenendolo in una mano. Lo bacio. “Luca… voglio fare una cosa. Voglio che mi fai una cosa”. “Tutto quello vuoi piccolina”. Lo bacio ancora sempre tenendogli in mano il cazzo. “Ti piace come scopo? Sono abbastanza brava per te? Sono abbastanza porcellina? Vorresti qualcosa di più? Di diverso?”. Mi stringe forte. “Sei perfetta. Sei eccitante ed erotica. Sei una porcellina stupenda. Sei bravissima. Non voglio altro che averti come sei”. Sorrido. “Voglio darti il culo. Li sono vergine ma voglio essere inculata da te”. Tra le mani sento il suo cazzo indurirsi ancora di più. “Sei sicura?” “Sicurissima. So che farai piano e che non mi farai male. Abbiamo tutta la notte per noi. Non devi sbattermelo dentro. Voglio che ti dedichi al mio culetto con calma.” “Se la più deliziosa maialina che potessi incontrare. Non preoccuparti. Mi occuperò del tuo culetto e sarà bellissimo”. “Lo so Luca… Però voglio dirti una cosa. Prima di venire a letto con te io non ero così. Non sono mai stata così porcella. È colpa tua. Sei tu che mi ecciti da morire. Prima mi vergognavo solo a dirla la parola sborra. Ora le voglio in bocca. Sei tu che mi hai trasformata in una ninfomane”. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia. “La mia piccola ninfomane.” Rispondo al suo bacio… gli riempio la bocca con la mia lingua. Lo guardo fisso negli occhi… I nostri respiri si confondono… “Prendimi il culo Luca…. Ti prego!”
È mercoledì pomeriggio e sono appena rientrata a casa dall’università. Mamma è al lavoro e sono sola in casa. Nei tre racconti precedenti non ho mai menzionato mio padre… giusto per farvi sapere, i miei sono divorziati e lui vive in un’altra città con un’altra donna. Entro in stanza e mi spoglio. Nuda. Da un mesetto mi piace stare nuda appena posso. Mi stendo sul letto e con il cellulare mi fotografo in mezzo alle cosce e poi mando la foto a Luca. Mi risponde ho una figa bellissima e che non vede l’ora di leccarmela. Poi squilla il telefono. “Pronto mamma che c’è?” “Ciao Chiara, mi ha chiamata la nonna che non si sente bene. Probabilmente è solo un po’ di influenza ma vado a vedere. Senti… è un problema se mi fermo da lei a dormire? Magari chiamo tuo fratello e gli dico se stanotte può farti compagnia per non restare sola”. Un brivido lungo la schiena… “Beh si, mi farebbe piacere se venisse… ma sai che è sempre impegnato.” “Lo chiamo io, ti faccio sapere.” Chiudo la comunicazione con il cuore che batte. Luca passerà la notte qui da me... WOW!!! Passano 10 minuti e mi richiama mamma. “Tutto a posto. Ha detto che quando finisce di lavorare viene li. C’è il sugo nel frigorifero. Fagli una pasta e se volete ci sono le bistecche. Vi chiamo dopo cena”. Non sto più nella pelle. Luca verrà qui, si fermerà tutta la notte e saremo soli. Sono così eccitata che festeggio con un ditalino. Poco dopo mi arriva un messaggio. “Preparati piccolina, alle 8 sono lì”. OK… mancano 3 ore… potrei studiare un po’ ma non riesco a concentrarmi. Apro il pc e gironzolo per qualche sito porno alla ricerca di fratelli che scopano le sorelle. Sono chiaramente tutti finti però mi immedesimo. Mentre li guardo mi tocco ancora. Mi piace toccarmi. Ho la figa davvero bagnata. Vado a farmi la doccia e sotto l’acqua mi masturbo ancora. Non riesco a stare ferma. Mi rado la figa. Asciugo i capelli. Mi trucco un po’. Manca mezz’ora. Metto su l’acqua per la pasta. Mi vesto o resto nuda? Decido per nuda… mi piace troppo. Sento la porta che si apre. È lui. “Ciao piccolina, sono arrivato”. “Ciao Luca, sono in cucina”. Mi giro e lo vedo appoggiato alla porta che mi guarda con un bel sorrisetto. “Ma che bel vestito che hai, mi piace proprio”. “Davvero? L’ho messo apposta per te”. Si avvicina e da dietro mi abbraccia prendendomi in mano i seni. Mi bacia il collo. Sento la sua erezione sul mio sedere. Abbassa le mani e raggiunge la mia figa. “Sei già fradicia piccolina”. Si inginocchia ed io spingo in fuori il sedere. La sua lingua inizia a leccarmi la figa. E’ fantastico. Con le mani mi tiene larghi i glutei. Mi lecca anche il buchino. Rischio di venire immediatamente. Vorrei non smettesse ma la pasta è pronta. “Luca… spogliati e vai sul divano. Due minuti e arrivo”. Si rialza un po’ malvolentieri ed io lo spingo via ridendo. “Fila… ti voglio nudo sul divano tra due minuti esatti”. “Agli ordini piccolina”. Scolo la pasta e la condisco con il sugo. Preparo un solo piatto e vado in salotto. Luca è seduto al centro del divano, nudo, con il suo magnifico cazzo che punta il soffitto. Mi avvicino con il piatto in mano. “Un solo piatto? Tu non mangi?” Non gli rispondo. Gli porgo il piatto e poi mi metto sulle sue gambe. Gli prendo il cazzo e me lo infilo nella figa. Mi muovo un paio di volte per sentirlo tutto dentro. “Certo che mangio… imboccami”. Luca mi bacia i seni e poi la bocca. Prende due maccheroni sulla forchetta e me li porge. Li mangio e poi mangia lui. Io mi muovo lentamente sul suo cazzo mentre mi stringo i seni e mi faccio imboccare. La migliore cena della mia vita. Andiamo avanti così fino alla fine del piatto. Poi si alza tenendomi in braccio senza far uscire il cazzo. Mi tiene per il sedere. Sento che con le dita mi accarezza il buchino. Sono così eccitata che penso proprio che stasera proverò una nuova sensazione. Mi porta in cucina e versa un bicchiere di vino. Ne beviamo un po’ per uno e poi ci baciamo. “Portami a letto… voglio che mi scopi”. Luca va verso la mia camera. “No… andiamo sul lettone di mamma”. Non dice nulla. Si limita a baciarmi. Mi adagia sul letto e si stende su di me. IL suo cazzo mi è sempre rimasto dentro. Sarà banale essere scopate alla “missionaria” ma poter guardare negli occhi Luca che affonda il suo cazzo dentro di me non ha prezzo. Le nostre bocche si cercano, le nostre mani accarezzano il corpo dell’altro. Lo sento tutto e lo incito a scoparmi più forte. “Non smettere ti prego. Stai dentro di me… Ti voglio dentro... non uscire mai…” Luca mi bacia… mi strizza i seni… mi accarezza le cosce e il sedere… “Sto per venire piccolina”. Lo stringo dentro di me con le gambe. “Non uscire. Voglio sentire che mi vieni dentro. Sborrami dentro…” Luca raggiunge l’orgasmo senza uscire. Resta dentro qualche minuto e poi si stende la mio fianco. Allungo una mano tra le cosce e raccolgo con le dita un po’ di sperma. Avvicino le dita alla bocca e le lecco. Luca mi guarda estasiato. “Non credevo di avere una sorella così porcellina”. Lo faccio ancora senza mai togliere i miei occhi dai suoi. “E sei contento che io sia così porcellina? TI eccita vedere questo?” Mi accarezza il viso. “Tu mi ecciti qualsiasi cosa fai.” Prendo in mano il suo cazzo e mi avvicino con la bocca. “Ti piace se te lo succhio?”. “Da morire”. Lo succhio e lo lecco con passione. Lo rivoglio duro come non mai. Ormai ho deciso. Voglio che mi inculi. Non l’ho mai preso dietro ma sento che con lui voglio provare. Prima quando mi ha accarezzato il buchino mi sono sentita sciogliere. Intanto il suo cazzo è di sasso nella mia bocca. MI stendo vicino a lui tenendolo in una mano. Lo bacio. “Luca… voglio fare una cosa. Voglio che mi fai una cosa”. “Tutto quello vuoi piccolina”. Lo bacio ancora sempre tenendogli in mano il cazzo. “Ti piace come scopo? Sono abbastanza brava per te? Sono abbastanza porcellina? Vorresti qualcosa di più? Di diverso?”. Mi stringe forte. “Sei perfetta. Sei eccitante ed erotica. Sei una porcellina stupenda. Sei bravissima. Non voglio altro che averti come sei”. Sorrido. “Voglio darti il culo. Li sono vergine ma voglio essere inculata da te”. Tra le mani sento il suo cazzo indurirsi ancora di più. “Sei sicura?” “Sicurissima. So che farai piano e che non mi farai male. Abbiamo tutta la notte per noi. Non devi sbattermelo dentro. Voglio che ti dedichi al mio culetto con calma.” “Se la più deliziosa maialina che potessi incontrare. Non preoccuparti. Mi occuperò del tuo culetto e sarà bellissimo”. “Lo so Luca… Però voglio dirti una cosa. Prima di venire a letto con te io non ero così. Non sono mai stata così porcella. È colpa tua. Sei tu che mi ecciti da morire. Prima mi vergognavo solo a dirla la parola sborra. Ora le voglio in bocca. Sei tu che mi hai trasformata in una ninfomane”. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia. “La mia piccola ninfomane.” Rispondo al suo bacio… gli riempio la bocca con la mia lingua. Lo guardo fisso negli occhi… I nostri respiri si confondono… “Prendimi il culo Luca…. Ti prego!”
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