La mia prima volta

di
genere
tradimenti

In questo surreale, pazzo, immenso mondo del web, inizio una conoscenza virtuale con un uomo… è un gioco, un passatempo… ma che si fa ogni giorno sempre più intrigante… le parole scorrono su questo piccolo monitor per giorni: lui è sposato e anche io lo sono… parliamo di tutto ma non delle nostre vite private… parliamo di sesso, di fantasie, immaginiamo e ci eccitiamo.

E’ inevitabile… più scriviamo e più sale il desiderio e la curiosità di conoscersi davvero e così una mattina organizziamo un breve incontro… dove il surreale diventa reale… né una foto, né il suono della nostra voce… solo parole… E’ una follia… ma va fatto… devo andare fino in fondo… lo voglio io e lo vuole anche lui…

Il nostro primo incontro… ci riconosciamo all’istante… stiamo insieme solo 1 ora e questa ora sembra ancora più surreale di quanto vissuto nel virtuale… c’è qualcosa tra di noi… ci prendiamo la mano… c’è alchimia… dobbiamo salutarci perché io devo andare…

Il nostro rapporto continua ancora con parole e telefonate… mi dice che vuole vedermi di nuovo… ma questa volta vuole più tempo… vuole la mia bocca… vuole sentire il mio corpo… e così una mattina che mio marito è fuori per lavoro gli do un appuntamento… mi passerà a prendere con la sua auto…

Lo aspetto un po’: c’è traffico a quest’ora del mattino quando le strade sono invase da una miriade di macchine in fermento per andare a lavoro.

Eccolo! Si accosta ed entro in macchina. Ci salutiamo con un semplice ‘Ciao’, né un bacio né una carezza.

Mi vuole portare in uno dei tanti giardini di Roma che offre un panorama meraviglioso perché sa che non ci sono mai stata: Il Giardino degli Aranci.

Arriviamo, scendiamo dalla macchina, mi prende per mano e ci avviamo verso l’entrata di questo meraviglioso giardino.

Non è molto grande, ma è grazioso, istintivamente andiamo verso il belvedere… ci sono turisti che scattano foto… mi affaccio per ammirare un pezzo di meraviglia della nostra città. Lui mi abbraccia da dietro e mi dà un bacio vicino l’orecchio… mi volto e per la prima volta le nostre labbra si sfiorano... le nostre lingue si uniscono… ci uniamo in questo bacio morbido e avvolgente…
Si alza un po’ di vento e decidiamo di spostarci su una panchina in un punto più riparato…

Ci sediamo il più vicino possibile e le nostre labbra si incontrano ancora una volta… con passione…. non mi lascia… sento le sue mani intrufolarsi sotto la mia maglietta... le sue mani sulla mia pelle nuda… mi tocca e mi accarezza i fianchi… poi scivola giù dentro i miei jeans troppo stretti... mi sollevo per agevolare un po’ il suo passaggio….

Sembriamo due adolescenti che hanno fatto sega a scuola una mattina di mercoledì...

L’eccitazione sale… mi sussurra all’orecchio: ‘Ho voglia di te… ho voglia di scopare… anzi no… ho voglia di scoparti… di sentirti dentro’… ‘Ti sbatterei addosso al muro strappandoti i vestiti’…. ‘Ti farei appoggiare con i gomiti su questo muretto…’ indicando il muretto che delinea il giardino e che affaccia sul panorama di Roma ‘…e poi ti scoperei mentre tu ti godi il panorama…’

Parole che si imprimono nella mi testa e mi eccitano… ma il luogo non permette di andare oltre tra turisti che vanno e vengono in una fresca mattina di quasi primavera… decidiamo così di andare via da lì…

La zona è circondata solo da abitazioni e chiese: Sant’Alessio, San Sebastiano, Sant’Anselmo… è quest’ultima che offre anche un bagno pubblico al costo di 50 centesimi.

Lui mi guarda… inserisce 50 centesimi e mi dice: “Andiamo a vedere come è questo bagno”.

Lo seguo quasi ipnotizzata… in preda ad uno sconvolgimento che non mi sarei mai aspettata di vivere… in questo minuscolo spazio vitale ci ritroviamo lontani dagli sguardi della gente… tira giù la lampo dei miei jeans ed io sbottono i suoi… La sua mano tra le mie gambe, le sue dita dentro di me…. poi mi gira ed io appoggiata al muro del bagno attendo lui…. poco dopo è dentro di me…. facciamo piano... ci muoviamo lentamente… continuiamo così... ma non siamo soli: qualcuno reclama il bagno!

Ci ricomponiamo e con disinvoltura apriamo la porta del bagno per lasciarlo al turista impaziente….

Ci allontaniamo, ci baciamo e ridiamo complici e pazzi….

Andiamo verso la macchina e ci baciamo di nuovo… di nuovo le sue mani sulla mia pelle… sui miei fianchi… di nuovo sale il desiderio…
Saliamo in macchina nei posti dietro… vetri oscurati….
Mi tocca, mi penetra con le sue dita… mi dice di immaginarmi che sia il suo c….o
Poi si slaccia la cinta ed io lo aiuto a sbottonarsi i pantaloni, libera la sua erezione dalle mutande….
È lì… pronto per me…. lo guardo negli occhi e gli chiedo: “Cosa vuoi che faccia?”
“Voglio che lo prendi in bocca” risponde lui….
Lentamente sposto le mie labbra dalla sua bocca verso il suo c….o. Inizio a leccare la sua punta e poi l’avvolgo tra le mie labbra, la succhio e rimango sorpresa per quanto sa di buono… mi piace e continuo… lo prendo tutto.. fino in fondo… poi di nuovo… lingua, labbra, saliva… sento che gli piace vado avanti assaporando ogni millimetro del suo pene… su e giù…su e giù... “Non ti fermare… continua… continua” ansima la sua voce… sento la sua mano sulla mia testa… “continua…” Ed io continuo e continuerei all’infinito…. Poi sento il calore del suo piacere… invadermi lentamente la bocca… è caldo è buono e lo ingoio tutto mentre è ancora dentro la mia bocca…. Solo adesso lo lascio e ritorno sulle sue labbra…. Voglio che senta la mia lingua ancora umida del suo sapore…. Rimaniamo abbracciati per un po’ ma è ora di andare…. Di tornare alle nostre vite…
Ci ricomponiamo e ci spostiamo rispettivamente nel posto del guidatore e del passeggero.
Arriviamo nella mia zona e mi faccio lasciare in un punto che penso sia ideale per me… ci salutiamo con due innocenti baci sulla guancia come due vecchi amici… scendo dalla macchina… non mi volto e torno a casa.

scritto il
2019-03-21
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