Scuola di sesso in famiglia 3
di
La porcellona
genere
incesti
Avevamo gia'visto Arturo comportarsi cosi con i maschi di alcune coppie,anche loro hanno subito una lacerente penetrazione con la spropositata trivella di Arturo.
Io e Rino,questo il nome di mio fratello,li abbiamo visti lasciare la nostra casa con passo malfermo,la schiena piegata in avanti come chi soffre essendo stato colpito dal doloroso colpo della strega.
Li abbiamo visti andare via lacrimanti,maschi e femmine ma poi,dopo alcuni giorni sono tornati per sottoporsi ancora al trattamento del cazzo di Arturo.
Davvero,quello e' l'unico ma efficentissimo strumento di comunicazione di cui dispone Arturo per comunicare col prossimo.
A lui non servono parole,basta entrare,magari casualmente,nella sua rete erotica per rimanervi imbrigliati in modo inestricabile.
Dopo il terribile colpo d'ariete,Rino giaceva ancora impalato e privo di sensi sul mio corpo.
Sentivo il suo cazzo ancora duro e pulsante dentro di me,e nonostante fosse incosciente,ho sentito una vampate di calore pervadermi l'utero.
Rino stavo sborrando dentro di me,nel mio corpo avvampandomi di calore.
Questa era la prima volta che accadeva ed io dimenticando i timori di restarne ingravidata,ne sono stata felice ed eccitata dalla eccezionalita' della situazione,sono venuta anch'io.
Il ricordo di quella situazione mi turba ancora mentre ne scrivo e mi ripassa nella mente come un flash back tutta la scena-Io giaccio a cosce aperte infilato dal cazzo di mio fratello che come addormentato e' accasciato sul mio corpo e mi riscalda l'utero con caldi getti di sperma.
A sua volta Rino giace inerte sotto il pesante corpo di Arturo che gli tiene il randello completamente conficcato nel sanguinante buco del culo.Nostra madre,come un'artistica "Maternita'"avvolge tutti col suo generoso caldo corpo e dispensa lievi carezze e bacini consolatori.
Mia madre e' stata certamente la prima a cadere nella rete di Arturo provando la rudezza del suo approccio ma godendone poi,le sublimi virtu'erotiche.
Mi scuso per la brevita' di questo capitolo.ccetto commenti.
continua
Io e Rino,questo il nome di mio fratello,li abbiamo visti lasciare la nostra casa con passo malfermo,la schiena piegata in avanti come chi soffre essendo stato colpito dal doloroso colpo della strega.
Li abbiamo visti andare via lacrimanti,maschi e femmine ma poi,dopo alcuni giorni sono tornati per sottoporsi ancora al trattamento del cazzo di Arturo.
Davvero,quello e' l'unico ma efficentissimo strumento di comunicazione di cui dispone Arturo per comunicare col prossimo.
A lui non servono parole,basta entrare,magari casualmente,nella sua rete erotica per rimanervi imbrigliati in modo inestricabile.
Dopo il terribile colpo d'ariete,Rino giaceva ancora impalato e privo di sensi sul mio corpo.
Sentivo il suo cazzo ancora duro e pulsante dentro di me,e nonostante fosse incosciente,ho sentito una vampate di calore pervadermi l'utero.
Rino stavo sborrando dentro di me,nel mio corpo avvampandomi di calore.
Questa era la prima volta che accadeva ed io dimenticando i timori di restarne ingravidata,ne sono stata felice ed eccitata dalla eccezionalita' della situazione,sono venuta anch'io.
Il ricordo di quella situazione mi turba ancora mentre ne scrivo e mi ripassa nella mente come un flash back tutta la scena-Io giaccio a cosce aperte infilato dal cazzo di mio fratello che come addormentato e' accasciato sul mio corpo e mi riscalda l'utero con caldi getti di sperma.
A sua volta Rino giace inerte sotto il pesante corpo di Arturo che gli tiene il randello completamente conficcato nel sanguinante buco del culo.Nostra madre,come un'artistica "Maternita'"avvolge tutti col suo generoso caldo corpo e dispensa lievi carezze e bacini consolatori.
Mia madre e' stata certamente la prima a cadere nella rete di Arturo provando la rudezza del suo approccio ma godendone poi,le sublimi virtu'erotiche.
Mi scuso per la brevita' di questo capitolo.ccetto commenti.
continua
7
voti
voti
valutazione
3
3
Commenti dei lettori al racconto erotico