Giulia
di
Montana
genere
incesti
L’anno scorso mia nipote Giulia, per motivi di lavoro, è stata per sei mesi a casa mia. Ha 24 anni bionda fisico longilineo, seconda di seno una bella ragazza. Con il passare dei giorni notavo che cercava la mia vicinanza arrivando ad allontanare la zia per sedersi vicino a me. Le volte che non mi era accanto si sedeva difronte con le gambe a volte accavallate a volte aperte tanto da lasciare intravedere i suoi slip. Una notte mi alzai per andare in bagno e passando davanti alla camera di Giulia sentii dei mugolii, mi avvicinai allora alla porta, leggermente aperta, e rimasi stupito nel vedere Giulia sdraiata sul letto che si masturbava. Tornai velocemente in bagno a farmi una sega. I giorni successivi l’immagine di mia nipote che si masturbava aleggiò nella mia testa causando continue erezioni, in modo particolare quando si sdraiava vicino a me appoggiando a volte la testa e a volta le gambe sopra le mie. Notavo sempre più la sua malizia. Quando appoggiava la testa finiva inesorabilmente con metterla sul cazzo mentre quando appoggiava le gambe indossava sempre delle gonne mettendo in mostra le mutandine. La troietta mi stava provocando, ne ebbi la certezza la sera che dopo aver appoggiato le gambe sulle mie vidi che non aveva gli slip. La sera che mia moglie uscì a cena con le colleghe di lavoro scoppiò il finimondo. Giulia era a conoscenza che la zia sarebbe stata fuori casa e appena rientrò mi prese per mano portandomi in camera da letto tolse maglietta e reggiseno poi la gonna e le mutandine gettando tutto in terra, si distese sul letto ritrasse le gambe e spalanco le cosce, mostrandomi il paradiso che aveva tra le gambe, la sua fica che avevo più volte sognato e immaginato quando mi masturbavo pensando a lei. Non capivo più nulla tanto era la mia eccitazione nel vedere quella peluria bionda dove spiccavano due labbra carnose. Mi tolsi tutto e mi gettai tra le sue cosce e presi a leccarle la fica cercando di stimolarle il clitoride. Urlò di piacere e in un attimo la mia bocca si riempì dei suoi umori. Il cazzo mi stava scoppiando, iniziai a baciarle i piccoli seni, aveva i capezzoli duri come un sasso. Ma lei voleva ben altro, voleva essere scopata come una troia. Prese il mio cazzo e se lo infilò nella fica. Iniziai a scoparla con violenza, Giulia muoveva il suo corpo sincronizzandolo con il mio chiedendomi di spingere il cazzo fino in fondo stavo per venire feci per uscire ma lei mi fermò chiedendomi di sborrarle dentro perché non aveva mai provato che sensazione si provasse, rassicurandomi che prendeva la pillola. Non me lo feci dire due volte. Le diedi un altro paio di colpi e svuotai tutto il mio sperma nel suo ventre. Ci baciammo e sorridendo ognuno andò a farsi una doccia promettendoci di rifarlo appena possibile
0
voti
voti
valutazione
0
0
Commenti dei lettori al racconto erotico