Salvata e usata

di
genere
dominazione

Ero in vacanza con la mia famiglia, al mare, era una calda estate e i vestiti non potevano proprio essere lunghi. Il mio preferito era corto nero con i fiori, scollato lasciava vedere il seno giovane, una terza tondo abbronzato. Una sera dopo una festa sulla spiaggia stavo rientrando alla nostra casetta, ero sola, per fare prima ho preso la pineta era buio ma mi avrebbe fatto risparmiare molto molto tempo.
a metà della pineta sento una voce, oh troietta che bella dove vai? E una mano che prende i capelli. La mano scende e sale sul mio corpo sento la sua voce, il suo odore di sigarette, la sua mano mi toccava ovunque sentivo il suo membro duro sul mio culo, ansimava e mi chiamava troia. Ho chiuso gli occhi per non vedere sperando tutto ciò finisse il prima possibile. Ad un tratto sento un uomo che urla mi toglie lo stupratore da dosso sentivo rumore di lotta e il mio stupratore scappare. Ero salva, tra le lacrime ringrazio e abbraccio il mio salvatore. Gli butto le braccia al collo e lo ringrazio. La sua mano si posa sulla mia schiena...e scende fino al mio culo, mi alza il vestito...mi teneva ferma a lui. Si è aperto i pantaloni e facendomi mettere in ginocchio mi apre la bocca e mi infila il suo enorme pene in bocca...ho iniziato a succhiare sentivo il suo piacere salire senza un avviso ha goduto fino all'ultima goccia dentro alla mia bocca. tenendomi la testa per evitare che qualche liquido potesse uscire. soddisfatto ha richiuso i pantaloni e se n'è andato lasciandomi lì con la gola piena del suo sperma.
di
scritto il
2021-07-12
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