La moglie di un mio amico
di
sottomesseame@libero.it
genere
dominazione
Cari amici, sono tornato dopo un periodo di assenza, ma non era accaduto niente di rilevante.
Sono sottomesseame@libero.it .
Conosco Sandra da anni è la moglie di un mio amico, da qualche tempo mi cercava telefonicamente per parlarmi del suo rapporto con Silvio, diceva che le cose non andavano etc. etc., mentre mi parlava io pensavo perchè queste cose le viene a raccontare a me e non a una sua amica?
Ho iniziato a pensare che Sandra ha un paio di tette che mi fanno impazzire una quinta abbondante, per il resto è una donna normale anzi un pò troppo squallida e priva di erotismo.
Insomma, un pomeriggio ci incontrammo in un bar, lei mi raccontò di Silvio che era cambiato, e dopo varie cazzate disse che anche a letto le cose non andavano bene, che lei la sera indossava completini sexi ma che lui niente nemmeno la guardava.
La frase riguardo ai completini sexi mi stuzzicò e scherzando le dissi: ma sexi come? E lei senza imbarazzo mi disse: sexi di tutti i generi.
Cominciai a fissarle il seno e continuai: Ma... con un seno del genere ci rarebbe da divertirsi molto. E lei di rimando: e quello che dico anche io e lui inveca niente.
Rimasi per un attimo pensieroso, rpresi a parlare cercando di giustificare il mio amico e cercai di sganciarmi dicendo che dovevo tornare a lavoro.
Ci salutammo e mentre ci davamo un bacetto le passai la mano sul seno quasi involontariamente.
La sera mi chiamò al telefono e disse che quella carezza involontaria l'aveva eccitata. A quel punto non era più il caso di fare lo sciocco se voleva fottere lei non sarei certo stato io a dirle di no.
Il senzo di rispetto nei confronti di Silvio però ancora mi bloccava, decisi allora di farmi conoscere per quello che sono, ovvero mi piace sottomettere le donne, deci quindi di essere subito chiaro con Sandra.
Le chiesi se il giorno dopo fosse libera per andare a prendere un caffè, mi rispose prontamente di si. Bene le dissi allora ci vediamo alle 17 e vorrei vedere cosa inendi per abbigliamento sexi.
Il pomeriggio successivo ci incontrammo, rimasi esterefatto, Sandra indossava una gonna lunga da educanda ma con un abbondante spacco nella parte posteriore una camicia bianca che lasciava intravedere un reggiseno molto ricercato i pizzo scarpe alte e calze.
Mi sorrise e dise cosa ne pensi? Ero eccitato ma dissi: Niente di eccezionale ma non sei male.
Ci sedemmo a un tavolo del bar e ordinammo due caffè, iniziammo a parlare e l'argomento si spostò subito sul sesso.Io le dissi che aveva delle bellissime tette e lei orgogliosamente fece un respiro profondo per metterle meglio in mostra, continuammo a stuzzicarci ancora per un poco, infine le dissi chiaramente che mi eccitava ma che ame piaceva giocare in un modo che non a tutte le donne può piacere. Lei con un sorriso mi chiese : cosa intendi? La guardai fissa in viso e le dissi che mi piacevano le donne sottomesse e sopra tutto porche e sinceramente lei non mi sembrava il tipo.
Sorrise e aggiunse, forse non mi conosci ancora bene, perchè pensi che sia qua con te, ho perfettamente capito che tipo sei, mi piaci perchè sei un maiale.
Vediamo se hai capito cosa intendo, adesso vai in bagno ti togli il reggiseno e torni qua.
Scherzando si alzò mi fece un saluto militare e sparì in bagno.
Confesso che avevo il cazzo duro, e pensavo che fortuna a trovare una così o meglio che fortuna a essere stato abbordato da una così.
Tornò a sedersi mi fece vedere che il reggiseno era nella borsetta e sorrise.
Pagai il conto e le dissi che avevo voglia di palparle tutto quel materiale e di succhiarle i capezzoli. Salimmo sulla mia auto e mi avviai senza meta. Lei stava zitta e io le dissi: arpiti la camicia e fammi vedere le tette. Eseguì prontamente le mie indicazioni, tirò fuori un seno era enorme bianco candido e con un capezzolo piccolo. Allungai subito una mano e lostrinzi con forza fino a farla urlare.Lasciai la presa e le dissi: Che porca che sei non lo avrei immaginato, adesso cerco un posto tranquillo così mi fai vedere come succhi il cazzo.
Mi fermai in una zona tranquilla, le tirai fuori le tette le strinsi le presi a morsi la guardavo in faccia dicendole che era una vacca con quelle tettone e che adesso volevo che mi facesse un pompino. Con le tette che dondolavano mi aprì i pantaloni mi tirò fuori il cazzo mi guardò in viso e mi disse: cosa devo fare? Adesso lo lecchi per dene dalle palle alla cappella. Iniziò subito, ha una lingua senza eguali leccava da vera artista guardandomi negli occhi sempre con quel suo sorriso da puttana. Io iniziai a insultarla dicendole: Che porca che sei, sei una vera vacca succhia cazzi, ti farò diventare la mia puttana personale, continua a leccare stronza che vai bene. A un trato fece quello che era logico fare ma che io non le avevo detto, mi prese il cazzo in bocca, le mollai un buffetto in faccia e le dissi: ti avevo detto di leccare non di infilartelo in bocca, e le mollai uno schiaffetto più forte del primo, volevo vedere comereagiva. Mi disse: scusa, ora cosa devo fare? Adesso ti metti il cazzo in mezzo a quelle tette da vacca e mi fai una spagnola. Obbedì subito, prese i suoi seni tra le mani e avvolse il mio cazzo iniziando un lento sù e giù. Io la guardavo estasiato dicendole che era proprio una vera troia e lei sorrideva contenta. Ero al massimo volevo sborrare umiliandola. Le dissi adesso te lo infili in bocca e mi fai schizzare. Lei lo pese in docca, iniziò a pompare e quando si accorse che stavo venendo si tolse il cazzo di bocca. La presi per i capelli e la costrinsi a prenderlo in bocca e fu così che le vomitai in gola lo sperma. Sollevò la testa facendo uscire dalla bocca tutto il mio seme dicendo che non le piaceva ingoriare. Prese un fazolettino e iniziò a ripulirmi guardandomi ancora con la bocca sporca di sborra. Io le dissi che così non andava: ho impari a bere la sborra o non ci vedremo più, Mi piaci ma sappi che sono molto autoritario che se fai una cosa del genere un'altra volta ti faccio ill culo rosso, adesso ti riporto alla macchina. Tornato al parcheggio le dissi di scendere, lei mi dette un bacio in bocca e aggiunse :era da molto che volevo che tu ti accorgessi di me. La bloccai per un polso e dissi: Senti sei una grande vacca, mi piaci, ma il tuo rapporto con Silvio voglio che continui tranquillo. Lei da vera troia: il mio rapporto con Silvio è tranquillo ma tu mi intrighi perchè sei un vero maiale e mi tratti da puttana.
Sono sottomesseame@libero.it .
Conosco Sandra da anni è la moglie di un mio amico, da qualche tempo mi cercava telefonicamente per parlarmi del suo rapporto con Silvio, diceva che le cose non andavano etc. etc., mentre mi parlava io pensavo perchè queste cose le viene a raccontare a me e non a una sua amica?
Ho iniziato a pensare che Sandra ha un paio di tette che mi fanno impazzire una quinta abbondante, per il resto è una donna normale anzi un pò troppo squallida e priva di erotismo.
Insomma, un pomeriggio ci incontrammo in un bar, lei mi raccontò di Silvio che era cambiato, e dopo varie cazzate disse che anche a letto le cose non andavano bene, che lei la sera indossava completini sexi ma che lui niente nemmeno la guardava.
La frase riguardo ai completini sexi mi stuzzicò e scherzando le dissi: ma sexi come? E lei senza imbarazzo mi disse: sexi di tutti i generi.
Cominciai a fissarle il seno e continuai: Ma... con un seno del genere ci rarebbe da divertirsi molto. E lei di rimando: e quello che dico anche io e lui inveca niente.
Rimasi per un attimo pensieroso, rpresi a parlare cercando di giustificare il mio amico e cercai di sganciarmi dicendo che dovevo tornare a lavoro.
Ci salutammo e mentre ci davamo un bacetto le passai la mano sul seno quasi involontariamente.
La sera mi chiamò al telefono e disse che quella carezza involontaria l'aveva eccitata. A quel punto non era più il caso di fare lo sciocco se voleva fottere lei non sarei certo stato io a dirle di no.
Il senzo di rispetto nei confronti di Silvio però ancora mi bloccava, decisi allora di farmi conoscere per quello che sono, ovvero mi piace sottomettere le donne, deci quindi di essere subito chiaro con Sandra.
Le chiesi se il giorno dopo fosse libera per andare a prendere un caffè, mi rispose prontamente di si. Bene le dissi allora ci vediamo alle 17 e vorrei vedere cosa inendi per abbigliamento sexi.
Il pomeriggio successivo ci incontrammo, rimasi esterefatto, Sandra indossava una gonna lunga da educanda ma con un abbondante spacco nella parte posteriore una camicia bianca che lasciava intravedere un reggiseno molto ricercato i pizzo scarpe alte e calze.
Mi sorrise e dise cosa ne pensi? Ero eccitato ma dissi: Niente di eccezionale ma non sei male.
Ci sedemmo a un tavolo del bar e ordinammo due caffè, iniziammo a parlare e l'argomento si spostò subito sul sesso.Io le dissi che aveva delle bellissime tette e lei orgogliosamente fece un respiro profondo per metterle meglio in mostra, continuammo a stuzzicarci ancora per un poco, infine le dissi chiaramente che mi eccitava ma che ame piaceva giocare in un modo che non a tutte le donne può piacere. Lei con un sorriso mi chiese : cosa intendi? La guardai fissa in viso e le dissi che mi piacevano le donne sottomesse e sopra tutto porche e sinceramente lei non mi sembrava il tipo.
Sorrise e aggiunse, forse non mi conosci ancora bene, perchè pensi che sia qua con te, ho perfettamente capito che tipo sei, mi piaci perchè sei un maiale.
Vediamo se hai capito cosa intendo, adesso vai in bagno ti togli il reggiseno e torni qua.
Scherzando si alzò mi fece un saluto militare e sparì in bagno.
Confesso che avevo il cazzo duro, e pensavo che fortuna a trovare una così o meglio che fortuna a essere stato abbordato da una così.
Tornò a sedersi mi fece vedere che il reggiseno era nella borsetta e sorrise.
Pagai il conto e le dissi che avevo voglia di palparle tutto quel materiale e di succhiarle i capezzoli. Salimmo sulla mia auto e mi avviai senza meta. Lei stava zitta e io le dissi: arpiti la camicia e fammi vedere le tette. Eseguì prontamente le mie indicazioni, tirò fuori un seno era enorme bianco candido e con un capezzolo piccolo. Allungai subito una mano e lostrinzi con forza fino a farla urlare.Lasciai la presa e le dissi: Che porca che sei non lo avrei immaginato, adesso cerco un posto tranquillo così mi fai vedere come succhi il cazzo.
Mi fermai in una zona tranquilla, le tirai fuori le tette le strinsi le presi a morsi la guardavo in faccia dicendole che era una vacca con quelle tettone e che adesso volevo che mi facesse un pompino. Con le tette che dondolavano mi aprì i pantaloni mi tirò fuori il cazzo mi guardò in viso e mi disse: cosa devo fare? Adesso lo lecchi per dene dalle palle alla cappella. Iniziò subito, ha una lingua senza eguali leccava da vera artista guardandomi negli occhi sempre con quel suo sorriso da puttana. Io iniziai a insultarla dicendole: Che porca che sei, sei una vera vacca succhia cazzi, ti farò diventare la mia puttana personale, continua a leccare stronza che vai bene. A un trato fece quello che era logico fare ma che io non le avevo detto, mi prese il cazzo in bocca, le mollai un buffetto in faccia e le dissi: ti avevo detto di leccare non di infilartelo in bocca, e le mollai uno schiaffetto più forte del primo, volevo vedere comereagiva. Mi disse: scusa, ora cosa devo fare? Adesso ti metti il cazzo in mezzo a quelle tette da vacca e mi fai una spagnola. Obbedì subito, prese i suoi seni tra le mani e avvolse il mio cazzo iniziando un lento sù e giù. Io la guardavo estasiato dicendole che era proprio una vera troia e lei sorrideva contenta. Ero al massimo volevo sborrare umiliandola. Le dissi adesso te lo infili in bocca e mi fai schizzare. Lei lo pese in docca, iniziò a pompare e quando si accorse che stavo venendo si tolse il cazzo di bocca. La presi per i capelli e la costrinsi a prenderlo in bocca e fu così che le vomitai in gola lo sperma. Sollevò la testa facendo uscire dalla bocca tutto il mio seme dicendo che non le piaceva ingoriare. Prese un fazolettino e iniziò a ripulirmi guardandomi ancora con la bocca sporca di sborra. Io le dissi che così non andava: ho impari a bere la sborra o non ci vedremo più, Mi piaci ma sappi che sono molto autoritario che se fai una cosa del genere un'altra volta ti faccio ill culo rosso, adesso ti riporto alla macchina. Tornato al parcheggio le dissi di scendere, lei mi dette un bacio in bocca e aggiunse :era da molto che volevo che tu ti accorgessi di me. La bloccai per un polso e dissi: Senti sei una grande vacca, mi piaci, ma il tuo rapporto con Silvio voglio che continui tranquillo. Lei da vera troia: il mio rapporto con Silvio è tranquillo ma tu mi intrighi perchè sei un vero maiale e mi tratti da puttana.
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Commenti dei lettori al racconto erotico