Un silenzio sospeso

di
genere
sadomaso

Non erano una coppia sportiva.
Sì, ogni tanto due vasche in piscina, un giro in bicicletta e saltuariamente come in quel pomeriggio, una passeggiata nel verde.
Non avevano fisici scolpiti. Qualche chilo in più donava a lei un bel seno abbondante ed un culo rotondo e a lui un aspetto amichevole e rassicurante.
Il sentiero, che percorrevano per la prima volta, era molto bello anche se alcuni passaggi erano un po' impegnativi. La vista del mare e i panorami che si aprivano di tanto in tanto tra la vegetazione ripagavano della fatica.
Camminavano e parlavano.
L'argomento della discussione, non si sa come mai, era finito sul sesso.
Lui sognava da sempre di farlo all'aria aperta.
Lei non se l'era sentita nemmeno quando erano andati in vacanza su un'isola dell'oceano indiano e si erano ritrovati su una spiaggia praticamente deserta e le uniche altre persone erano a centinaia di metri di distanza; un'altra coppia, oltretutto già nuda!
Si camminava e si parlava. Lui sapeva che le sue fantasie maliziose sarebbero rimaste anche questa volta tali. Fantasie appunto.
Con la voce resa ansimante da una piccola salita del sentiero, lei stava rispondendo all'ennesima, ironica, proposta di lui:
- ... ma pensa se mentre sono lì che ti sto facendo un pompino arriva una comitiva di escursionisti!
Morirei dalla vergogna!
Lui rassegnato camminava qualche metro più avanti.
- Luca, ho sentito un rumore tra quei cespugli!
Sarà mica un cinghiale? Dev'essere grosso dal rumore che fa!
Luca si fermò.
Il rumore sembrava più un frusciare ritmico di fronde che lo sfregamento del corpo di un animale sulla vegetazione circostante.
- Non è un cinghiale! Non mi pare il passo di un animale! Sta fermo lì tra quei due alberi!
Facendosi coraggio Luca salì qualche metro a lato del sentiero e scomparve dalla vista di lei tra i cespugli fitti che contornavano il sentiero.
Il frusciare ritmico cessò.
Silenzio.
- Luca?? Tutto bene??? Cos'era quel rumore?
Silenzio.
- Luca non farmi spaventare! Cos'era quel rumore ?!
Con voce esitante ed emozionata lui:
- Giulia, riesci a salire anche tu fin qui?
- Ma scusa non puoi dirmi cos'era e basta??
- Vieni qui, dai, per favore!
Sbuffando scocciata per la "extra-fatica", Giulia iniziò a salire verso Luca.
Curiosamente il rumore tra gli alberi riprese.
Ma questa volta il ritmo era irregolare, quasi, ora sì (pensò Giulia ), come quello di un animale che cerca di divincolarsi da qualcosa.
- Poverino, ma che animale è ? Dobbiamo avvertire la Forestale !
Un uccellino che li aveva seguiti di ramo in ramo aspettando di rubare qualche briciola della loro merenda, vide scomparire Giulia nello stesso cespuglio dove era sparito Luca.
Curiosamente il rumore era cessato nuovamente ed il silenzio del bosco sembrava averli inghiottiti entrambi.
L'uccellino, curioso, volò in alto su un ramo di quei due alberi da cui era sembrato venire lo strano rumore.
Oltrepassati i cespugli, che ora dall'alto, si mostravano come una fitta "siepe naturale" si nascondeva un'ampia zona di sottobosco pulito attorno ai due alberi.
Con gli occhi di quell'uccellino, guardando in basso, avremmo visto un uomo ed una donna completamente nudi sospesi da terra, a circa un metro di distanza l'uno dall'altra, con i polsi legati sopra la testa ai rami più bassi di ciascun albero.
Le gambe, leggermente divaricate, con le cosce sostenute da fasce di tela nera facevano assumere al corpo una posizione "seduta".
Apparentemente quasi comoda.
Poco distante da loro, appena fuori dai cespugli, una coppia in tuta da ginnastica li fissava immobile, tenendosi per mano.
Chiediamo ora all'uccellino di volare giù in basso e di posarsi sopra alle rocce su cui sono appoggiati, ordinatamente piegati, dei vestiti e uno zaino aperto.
Da qui possiamo scoprire che non c'è niente di "comodo" a sostenere i loro bei culetti bianchi.
Si vede solo un'asta metallica ( forse il manico telescopico di qualche attrezzo ) che fuoriesce dal terreno sottostante e sparisce tra le loro natiche.
Da qui possiamo anche vedere dei sottili cordini che collegano le pinzette strette sui capezzoli di lei a quelle sui capezzoli di lui.
Vediamo inoltre che lo scroto depilato ( come il resto dei loro corpi ) è legato e tirato da un cordino che scompare nella fica di lei.
La coppia vestita, occhi sbarrati e bocche un po' aperte sembra paralizzata.
La coppia nuda e sospesa pure è immobile ma oscilla e ruota impercettibilmente per il movimento residuo guardandosi intensamente negli occhi apparentemente incurante dell'altra coppia.
Interminabili secondi di silenzio.
Poi , sempre senza distogliere lo sguardo dagli occhi del compagno la bionda sospesa sulla quarantina, iniziò lentamente a muoversi, facendo pressione sulle fasce che le sorreggevano le cosce e contemporaneamente tirandosi su con le braccia.
Questo movimento rivelò il plug anale conico, di considerevoli dimensioni, su cui era "scomodamente seduta".
Poi rilassò lentamente tutti i muscoli che aveva contratto e tornò delicatamente ad impalarsi sul cono nero.
Al successivo sollevamento di lei si unì questa volta, prendendo il tempo, anche lui, rivelando un plug forse ancora più grosso.
Il ritmo dei due amanti salì lentamente ma progressivamente, innescando anche un leggero movimento in avanti ed indietro una piccola rotazione alternata.
I cordini iniziarono così a fare il loro lavoro, tormentando con piccoli strattoni i capezzoli della coppia sospesa e rivelando a cosa fossero legate le palle del cinquantenne, ancora in buona forma fisica: un anello metallico rotondo che si affacciava ora in modo sempre più evidente dalla fica di lei rivelando, come la punta di un iceberg, l'oggetto che ostinatamente non sembrava voler uscire dal suo basso ventre, scomparendo timidamente ogni volta che la cordicella allentava la sua tensione.
Il ritmo si fece selvaggio e il silenzio fu "rotto" dai mugolii prima e dai gemiti di piacere poi di quegli strani acrobati del piacere.
"Sconquassata" fu sicuramente la povera patata di lei quando un movimento più violento di lui ( o semplicemente una casuale sfasatura nelle loro oscillazioni) , complice probabilmente l'abbondante lubrificazione, fece schizzare fuori il grosso oggetto metallico liscio e lucente, a forma di pera, che fino a quel momento la bionda aveva custodito al caldo dentro di sé.
Fu l'orgasmo. Per entrambi.
Del resto, a prescindere dalla stimolazione multipla e contemporanea di tutte quelle zone erogene, chi non verrebbe di fronte allo spettacolo del proprio partner in quella situazione?
I fiotti abbondanti del suo sperma colpirono a casaccio ora i seni, ora il volto, ora le cosce, ora il ventre.
Lei rispose con getti di liquido caldo (per chi crede allo squirting) ...ma poteva essere anche urina , a lungo trattenuta per la tensione .
Dai pantaloni della tuta di Luca traspariva una potente erezione.
La tuta e le mutande comode celavano meglio (se c'era)
l'eccitazione di Giulia.
Senza dire una parola Luca tirò via per la mano Giulia.
Lei lo seguì passivamente come in uno stato di trance.
Poi appena usciti dai cespugli disse:
- ma li lasciamo così? Appesi? ...a proposito: come avranno fatto a sospendersi così da soli ? Oddio...non ci sarà mica un "amico" ? ...io non ho visto nessun'altro! Luca ma mi stai ascoltando? E se li avesse messi in quella situazione un maniaco? Luca sei sicuro che non dovremmo tornare indietro?
Luca sorrise mentre camminava qualche metro avanti a Giulia e pensò:
- Chissà dove guardava? Non si è accorta che i polsi della coppia sospesa non erano legati: erano solo infilati in un anello di fascia nera simile a quelli delle cosce. Avrebbero potuto liberarsi se avessero voluto ( anche se certamente non sarebbe stata una procedura semplice e rapida ).
- Dai accelera il passo che questo è un luogo ostile: cinghiali, maniaci...esibizionisti!
Luca sorrideva.
L'uccellino intanto aveva ripreso a seguirli.
scritto il
2022-11-14
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