Buon compleanno Elisa!
di
Dontask
genere
etero
Una vacanza in Africa o sulla Gold coast in Australia, era questo quello che volevo e invece ero finita in un locale abbastanza lercio con delle amiche a festeggiare il mio compleanno. Avevo compiuto i fantomatici trent'anni ma ero single e facevo un lavoro che odiavo. Mi sentivo abbastanza sfigata ma hey dovevo buttare giù un altro paio di Negroni per contemplare la vita come una tossica. Avevo un bel rapporto con il mio corpo, abbastanza bella da attirare attenzioni e ammetto di averne sempre approfittato. Soprattutto all'università. Il mio professore di economia amava i miei pompini.
Stavo festeggiando con due mie amiche abbastanza sbronze da scegliere di tornare a casa nemmeno a metà serata per cui mi trovai improvvisamente sola seduta ad un tavolino appiccicoso.
Di fronte a me si fermò un uomo chiedendomi qualcosa ma con il frastuono che facevano le casse gli dissi di sedersi vicino a me perché non riuscivo a sentirlo. Avevo un po' la vista annebbiata ma l'odore di quell'uomo mi fece, improvvisamente, eccitare. Profumava di cedro o qualcosa di agrumati e frizzante abbastanza buono da volerlo leccare.
"Sei qui da sola?" Mi chiese ma io già avevo deciso che volevo scoparmelo. Notai solo dopo la fede nuziale all'anulare. Beh? Problemi suoi, suppongo.
"Già, le mie amiche sono tornate a casa lasciandomi sola soletta" volevo flirtare.
Sembrava molto massiccio, braccia grosse e pelose, mano enorme come piaceva a me e un bel sorriso. Aveva la barba brizzolata e questo mi fece impazzire. Volevo leccare la sua faccia e sentire ancora il suo odore.
"Allora passa la serata con me così non ti sentirai sola. Ti va un altro cocktail?"
"Oh no! Altrimenti chissà cosa combino dopo!"
Mi sorride " sarei molto curioso di sapere cosa potresti fare "
"Cose vietate ai minori"
"Ti sembro un minorenne?"
Con quello sguardo da uomo cattivo mi sorrise e mi avvicinai posando le mie labbra sul suo orecchio "menomale che tu non lo sia"
La sua mano si posò sulla mia coscia nuda e mi accarezzò in circolo. Avvicinandosi solo poco alla volta all'orlo del vestitino nero che indossava. Vestito era un eufemismo, era uno straccetto capace di nascondere a malapena le mie forme. Se mi piegavo si poteva benissimamente vedere tutto.
"Eh non fare così tesoro, rischiamo di farci arrestare"
"A me piace il rischio...a te?"
Infilò totalmente la mano sotto al vestito posandola sul mio monte di venere coperto da un perizoma bianco in pizzo.
"Mmm... Chissà come sei bella quaggiù"
Allargai le gambe così da rendergli l'accesso facile. Lui spostò le mutandine di lato e accarezzo dolcemente il clitoride.
"Tutta depilata?"
"Dovresti scoprirlo" lo stuzzico baciandogli il collo. Oh Dio sono così eccitata. Non facevo queste cose ai tempi dell'università. A quei tempi ero davvero una troia affamata di cazzi...e non solo.
"Mi chiamo Mario comunque e tu amore?" Il suo indice si sposta verso il basso entrandomi leggermente dentro. Solo la punta. Mmm quelle dita così grosse bastano a farmi venire.
"Elisa...mmm...mi sta piacendo così tanto...sono così eccitata che mi sembra di impazzire"
Tira via la mano e si alza.
"Andiamo via" paga il mio conto e usciamo fuori.
La sua macchina è grossa quanto lui, perfetta per scoparci.
"Dove mi porti?" Gli chiedo sedendomi al posto del passeggero.
Non risponde e si avvia. Nel frattempo mi chiede di sfilare il perizoma e di darglielo cosa che io faccio subito. Sono eccitata e so che probabilmente potrei essere in pericolo ma non riesco a dire di no.
Mario si porta il perizoma al naso e inspira forte "mmm guarda come sono umide" se le mette in bocca e succhia via il mio odore. Che porco.
Mi abbasso le spalline lascio che le tette spuntano fuori.
La mia mano le afferra subito stringendo forte, fino a farmi male.
"Mamma mia che tette amore, te le scopo appena trovo un posto appartato"
Dopo un quarto d'ora troviamo una strada buia di campagna, abbastanza lontana dal centro e molto isolata.
Mi dice di sedermi dietro e quando mi piego tra i sedili per mettermi dietro, Mario mi brocca con il culo all'insù. La sua lingua trova subito i miei buchetti e mi lecca divinamente. Ringhia come un animale e nel frattempo mi mangia facendomi impazzire. Il suo dito mi sfiora il clitoride mentre infila la lingua dentro di me. Bastano pochi movimenti di mano che vengo subito, tremando come una foglia.
"Amore sei fantastica, hai un sapore buonissimo. Potrei leccartela per un giorno intero."
Mi siedo dietro lanciando il vestito sui sedili anteriori.
Mario si siede al mio fianco e accende la luce posteriore, noto che si è slacciato i pantaloni e la cappella spunta fuori. Lo aiuto ad abbassarmi freneticamente e quello che vedo mi lascia senza parole. Il cazzo più grosso che io abbia mai visto in vita mia. La cappella è enorme e rossa, coperta dal liquido seminale che cola sulla sua pancia pronunciata. Le palle sono grosse e piene perfette da succhiare e lascia un odore da farmi venire l'acquolina in bocca.
Lo sego mentre ci baciamo ma poi non resisto, mi abbasso, ci sputo per lubrificarlo e lo prendo tutto in bocca. Finché entra, fino alla gola. Mi soffoco al primo colpo e lui geme rumorosamente.
"Si...brava...prendilo tutto"
Ricomincio a succhiarlo, partendo dalla cappella e prendendolo tutto piano alla volta. È grosso e salato, buono. Sento il suo sapore che mi scende in gola e le sue palle profumano di sapone e sudore. La mia figa si bagna sempre di più.
Con una mano lo sego e con l'altra accarezzo quelle bellissime palle che prendono tutto il palmo della mia mano. È enorme.
"Hai un cazzo enorme...mmm...così buono...voglio che mi sborri in bocca"
"Troia" mi afferra per i capelli e mi guida con i movimenti. Sempre più in profondità. Sento le lagrime che si mescolano con la saliva che cola tra i peli pubici. Era così erotico.
"Dai scopami sono un lago amore " lo supplico e lui mi fa sedere sulle sue gambe. Si cala i pantaloni sulle caviglie, mi solleva il culo e lo mette dentro. Mi sento totalmente riempita da per fortuna sono abbastanza bagnata da contenerlo. Con le ginocchia piante sul sedile lo scopo velocemente. Ha lo sguardo perso, di uno che sta godendo da matti e quelle manone mi stringono le tette facendomi male.
"Mmm oh mio dio...sei così grosso...fai piano così mi distruggi" ma lui fa il contrario. Mi scopa da dio facendomi un male cane ma il piacere è superiore. Sbrodolo come un cagna e urlo ad ogni colpo.
"Sii troia, così! Fammi vedere!"
Mi sfioro il clitoride e sento che potrei venire anche subito.
Mario capisco che sono al limite e aumenta la forza poggiando il pollice sul clito. Raggiungo il climax e sento di perdere il contatto con il mondo. La mia figa si contrae e appena mi sposta da sé squirto abbondante.
Mario rimane fermo guardando il pasticcio che avevo combinato.
"Oddio..." Tremo ancora
"La prossima volta che ti senti di dover squirtare avverti!!!"
Rimango ferma e senza parole ma lui sembra aver capito e aggiunge "piccola...avrei volevo che mi venissi in bocca e sulla faccia."
" sei un porco, pensavo che ti avesse dato fastidio!"
"Dopo ti farò fare la pipì sul mio cazzo moscio amore "
Ci prendiamo un paio di minuti per ripulire la pozzanghera e mi fa sdraiare con le gambe contro la pancia e dopo avermi sputato e lubrificata a dovere riprende a scoparmi selvaggiamente. Non so come facciamo ad entrarci là dietro però ci diamo dentro come pazzi. Il modo in cui geme aiuta a farmi godere ancora di più e poi il fatto che sia riuscito a farmi squirtare non è da poco.
"Alza di più il culo che voglio scopartelo"
"No, il culo no. Sei troppo grosso " nemmeno il tempo di finire che infila un suo dito dentro.
"Bello stretto eh troia? Adesso te lo apro in due così vediamo se riesci a camminare dopo "
"No... Ti prego..." Non sono molto convinto nemmeno io figuriamoci se riesco a convincere anche lui.
Dopo avermi preparata ci risputa e si spinge dentro il culo. Non aspetta i miei tempi, anzi. Nonostante io gli dica di fare piano lui se lo prende con prepotenza. Mi allarga fino all'inverosimile facendomi tremare le gambe. Godo e piango, la figa sgocciola dalla goduria e con le dita provo a darmi ancora piacere.
"dimmi che sei la mia puttana!!"
"Sono la tua puttana amore... Mi stai distruggendo il culo...oddio mi fai male, fai piano per favore"
Non ascolta, anzi continua ancora più forte.
Ma quel dolore crea ancora più piacere. Gli prendo la mano che subito capisce cosa voglio: due dita dentro mentre io continuo a sgrillettarmi velocemente. Lo sento, l'orgasmo arriva violentemente.
"Oddio vengo, vengo, vengo!!!"
In un attimo lui cambia posizione facendo un passo indietro e poggia la lingua tra le mie labbra completamente bagnate. Vengo schizzando su tutta la sua faccia sudata. Mario continua a leccarmi e non si ferma finché non smetto di tremare.
"Che brava puttana che sei...mmm che buona... Hai bagnato dappertutto." Noto con piacere che ha ragione ma in questo momento non mi importa niente.
Mi solleva le gambe ancora più alto e lo rimette dentro, nel culo. Gli bastano un paio di colpi per venire. Sembra un toro. Si muove veloce e gli schizzi caldi dentro mi fanno godere ancora di più.
"Mmm siii"
"Si vai tesoro, riempimi di sborra! Mi hai devastato il culo con quel cazzone che ti ritrovi!"
Lo rimette dentro e ondeggia piano. Sono piena di sborra e di cazzo , come piace a me!
"Che brava bambina!" Mi bacia.
La sborra fuoriesce dal culo e con le dita la rimette dentro.
"Adesso torni a casa tutta piena come una puttana di strada" ci baciamo ancora e ancora. La macchina è uno schifo, tra macchie di sborra e di squirt. Sono sicura che l'odore di sesso si sentirà per un po'.
"Vieni a fare pipì amore " questa cosa mi lascia un po' stranita. Non ho mai pensato a queste pratiche eppure lo seguo come una cagna in cerca di attenzioni.
Mario ha il cazzo in mano e si mette dietro di me, tipo una pecorina. Il primo schizzo di pipì finisce sui piedi di entrambi ma poi lui si posiziona meglio, con la punta tra le labbra gonfie e bagnate. Faccio una lunga pipì bagnandogli il cazzo e le sue scarpe. Mario geme e gode come un maiale e lo sento diventare semi rigido.
Appena finito di fare pipì mi piega sul cofano e mi lecca dappertutto. Ripulisce la sborra che era uscita e la mangia.
A fine ci scambiamo i numeri e ci baciamo come una coppietta di innamorati. Mi accompagna a casa e mi dà la buonanotte tramite SMS. Solo mentre faccio la doccia mi rendo conto di aver dimenticato il perizoma nella sua macchina
Stavo festeggiando con due mie amiche abbastanza sbronze da scegliere di tornare a casa nemmeno a metà serata per cui mi trovai improvvisamente sola seduta ad un tavolino appiccicoso.
Di fronte a me si fermò un uomo chiedendomi qualcosa ma con il frastuono che facevano le casse gli dissi di sedersi vicino a me perché non riuscivo a sentirlo. Avevo un po' la vista annebbiata ma l'odore di quell'uomo mi fece, improvvisamente, eccitare. Profumava di cedro o qualcosa di agrumati e frizzante abbastanza buono da volerlo leccare.
"Sei qui da sola?" Mi chiese ma io già avevo deciso che volevo scoparmelo. Notai solo dopo la fede nuziale all'anulare. Beh? Problemi suoi, suppongo.
"Già, le mie amiche sono tornate a casa lasciandomi sola soletta" volevo flirtare.
Sembrava molto massiccio, braccia grosse e pelose, mano enorme come piaceva a me e un bel sorriso. Aveva la barba brizzolata e questo mi fece impazzire. Volevo leccare la sua faccia e sentire ancora il suo odore.
"Allora passa la serata con me così non ti sentirai sola. Ti va un altro cocktail?"
"Oh no! Altrimenti chissà cosa combino dopo!"
Mi sorride " sarei molto curioso di sapere cosa potresti fare "
"Cose vietate ai minori"
"Ti sembro un minorenne?"
Con quello sguardo da uomo cattivo mi sorrise e mi avvicinai posando le mie labbra sul suo orecchio "menomale che tu non lo sia"
La sua mano si posò sulla mia coscia nuda e mi accarezzò in circolo. Avvicinandosi solo poco alla volta all'orlo del vestitino nero che indossava. Vestito era un eufemismo, era uno straccetto capace di nascondere a malapena le mie forme. Se mi piegavo si poteva benissimamente vedere tutto.
"Eh non fare così tesoro, rischiamo di farci arrestare"
"A me piace il rischio...a te?"
Infilò totalmente la mano sotto al vestito posandola sul mio monte di venere coperto da un perizoma bianco in pizzo.
"Mmm... Chissà come sei bella quaggiù"
Allargai le gambe così da rendergli l'accesso facile. Lui spostò le mutandine di lato e accarezzo dolcemente il clitoride.
"Tutta depilata?"
"Dovresti scoprirlo" lo stuzzico baciandogli il collo. Oh Dio sono così eccitata. Non facevo queste cose ai tempi dell'università. A quei tempi ero davvero una troia affamata di cazzi...e non solo.
"Mi chiamo Mario comunque e tu amore?" Il suo indice si sposta verso il basso entrandomi leggermente dentro. Solo la punta. Mmm quelle dita così grosse bastano a farmi venire.
"Elisa...mmm...mi sta piacendo così tanto...sono così eccitata che mi sembra di impazzire"
Tira via la mano e si alza.
"Andiamo via" paga il mio conto e usciamo fuori.
La sua macchina è grossa quanto lui, perfetta per scoparci.
"Dove mi porti?" Gli chiedo sedendomi al posto del passeggero.
Non risponde e si avvia. Nel frattempo mi chiede di sfilare il perizoma e di darglielo cosa che io faccio subito. Sono eccitata e so che probabilmente potrei essere in pericolo ma non riesco a dire di no.
Mario si porta il perizoma al naso e inspira forte "mmm guarda come sono umide" se le mette in bocca e succhia via il mio odore. Che porco.
Mi abbasso le spalline lascio che le tette spuntano fuori.
La mia mano le afferra subito stringendo forte, fino a farmi male.
"Mamma mia che tette amore, te le scopo appena trovo un posto appartato"
Dopo un quarto d'ora troviamo una strada buia di campagna, abbastanza lontana dal centro e molto isolata.
Mi dice di sedermi dietro e quando mi piego tra i sedili per mettermi dietro, Mario mi brocca con il culo all'insù. La sua lingua trova subito i miei buchetti e mi lecca divinamente. Ringhia come un animale e nel frattempo mi mangia facendomi impazzire. Il suo dito mi sfiora il clitoride mentre infila la lingua dentro di me. Bastano pochi movimenti di mano che vengo subito, tremando come una foglia.
"Amore sei fantastica, hai un sapore buonissimo. Potrei leccartela per un giorno intero."
Mi siedo dietro lanciando il vestito sui sedili anteriori.
Mario si siede al mio fianco e accende la luce posteriore, noto che si è slacciato i pantaloni e la cappella spunta fuori. Lo aiuto ad abbassarmi freneticamente e quello che vedo mi lascia senza parole. Il cazzo più grosso che io abbia mai visto in vita mia. La cappella è enorme e rossa, coperta dal liquido seminale che cola sulla sua pancia pronunciata. Le palle sono grosse e piene perfette da succhiare e lascia un odore da farmi venire l'acquolina in bocca.
Lo sego mentre ci baciamo ma poi non resisto, mi abbasso, ci sputo per lubrificarlo e lo prendo tutto in bocca. Finché entra, fino alla gola. Mi soffoco al primo colpo e lui geme rumorosamente.
"Si...brava...prendilo tutto"
Ricomincio a succhiarlo, partendo dalla cappella e prendendolo tutto piano alla volta. È grosso e salato, buono. Sento il suo sapore che mi scende in gola e le sue palle profumano di sapone e sudore. La mia figa si bagna sempre di più.
Con una mano lo sego e con l'altra accarezzo quelle bellissime palle che prendono tutto il palmo della mia mano. È enorme.
"Hai un cazzo enorme...mmm...così buono...voglio che mi sborri in bocca"
"Troia" mi afferra per i capelli e mi guida con i movimenti. Sempre più in profondità. Sento le lagrime che si mescolano con la saliva che cola tra i peli pubici. Era così erotico.
"Dai scopami sono un lago amore " lo supplico e lui mi fa sedere sulle sue gambe. Si cala i pantaloni sulle caviglie, mi solleva il culo e lo mette dentro. Mi sento totalmente riempita da per fortuna sono abbastanza bagnata da contenerlo. Con le ginocchia piante sul sedile lo scopo velocemente. Ha lo sguardo perso, di uno che sta godendo da matti e quelle manone mi stringono le tette facendomi male.
"Mmm oh mio dio...sei così grosso...fai piano così mi distruggi" ma lui fa il contrario. Mi scopa da dio facendomi un male cane ma il piacere è superiore. Sbrodolo come un cagna e urlo ad ogni colpo.
"Sii troia, così! Fammi vedere!"
Mi sfioro il clitoride e sento che potrei venire anche subito.
Mario capisco che sono al limite e aumenta la forza poggiando il pollice sul clito. Raggiungo il climax e sento di perdere il contatto con il mondo. La mia figa si contrae e appena mi sposta da sé squirto abbondante.
Mario rimane fermo guardando il pasticcio che avevo combinato.
"Oddio..." Tremo ancora
"La prossima volta che ti senti di dover squirtare avverti!!!"
Rimango ferma e senza parole ma lui sembra aver capito e aggiunge "piccola...avrei volevo che mi venissi in bocca e sulla faccia."
" sei un porco, pensavo che ti avesse dato fastidio!"
"Dopo ti farò fare la pipì sul mio cazzo moscio amore "
Ci prendiamo un paio di minuti per ripulire la pozzanghera e mi fa sdraiare con le gambe contro la pancia e dopo avermi sputato e lubrificata a dovere riprende a scoparmi selvaggiamente. Non so come facciamo ad entrarci là dietro però ci diamo dentro come pazzi. Il modo in cui geme aiuta a farmi godere ancora di più e poi il fatto che sia riuscito a farmi squirtare non è da poco.
"Alza di più il culo che voglio scopartelo"
"No, il culo no. Sei troppo grosso " nemmeno il tempo di finire che infila un suo dito dentro.
"Bello stretto eh troia? Adesso te lo apro in due così vediamo se riesci a camminare dopo "
"No... Ti prego..." Non sono molto convinto nemmeno io figuriamoci se riesco a convincere anche lui.
Dopo avermi preparata ci risputa e si spinge dentro il culo. Non aspetta i miei tempi, anzi. Nonostante io gli dica di fare piano lui se lo prende con prepotenza. Mi allarga fino all'inverosimile facendomi tremare le gambe. Godo e piango, la figa sgocciola dalla goduria e con le dita provo a darmi ancora piacere.
"dimmi che sei la mia puttana!!"
"Sono la tua puttana amore... Mi stai distruggendo il culo...oddio mi fai male, fai piano per favore"
Non ascolta, anzi continua ancora più forte.
Ma quel dolore crea ancora più piacere. Gli prendo la mano che subito capisce cosa voglio: due dita dentro mentre io continuo a sgrillettarmi velocemente. Lo sento, l'orgasmo arriva violentemente.
"Oddio vengo, vengo, vengo!!!"
In un attimo lui cambia posizione facendo un passo indietro e poggia la lingua tra le mie labbra completamente bagnate. Vengo schizzando su tutta la sua faccia sudata. Mario continua a leccarmi e non si ferma finché non smetto di tremare.
"Che brava puttana che sei...mmm che buona... Hai bagnato dappertutto." Noto con piacere che ha ragione ma in questo momento non mi importa niente.
Mi solleva le gambe ancora più alto e lo rimette dentro, nel culo. Gli bastano un paio di colpi per venire. Sembra un toro. Si muove veloce e gli schizzi caldi dentro mi fanno godere ancora di più.
"Mmm siii"
"Si vai tesoro, riempimi di sborra! Mi hai devastato il culo con quel cazzone che ti ritrovi!"
Lo rimette dentro e ondeggia piano. Sono piena di sborra e di cazzo , come piace a me!
"Che brava bambina!" Mi bacia.
La sborra fuoriesce dal culo e con le dita la rimette dentro.
"Adesso torni a casa tutta piena come una puttana di strada" ci baciamo ancora e ancora. La macchina è uno schifo, tra macchie di sborra e di squirt. Sono sicura che l'odore di sesso si sentirà per un po'.
"Vieni a fare pipì amore " questa cosa mi lascia un po' stranita. Non ho mai pensato a queste pratiche eppure lo seguo come una cagna in cerca di attenzioni.
Mario ha il cazzo in mano e si mette dietro di me, tipo una pecorina. Il primo schizzo di pipì finisce sui piedi di entrambi ma poi lui si posiziona meglio, con la punta tra le labbra gonfie e bagnate. Faccio una lunga pipì bagnandogli il cazzo e le sue scarpe. Mario geme e gode come un maiale e lo sento diventare semi rigido.
Appena finito di fare pipì mi piega sul cofano e mi lecca dappertutto. Ripulisce la sborra che era uscita e la mangia.
A fine ci scambiamo i numeri e ci baciamo come una coppietta di innamorati. Mi accompagna a casa e mi dà la buonanotte tramite SMS. Solo mentre faccio la doccia mi rendo conto di aver dimenticato il perizoma nella sua macchina
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