Per la terza volta schiavo ai piedi di moglie e suocera
di
Accidukanes
genere
feticismo
Erano trascorse tre settimane dall’ultima meravigliosa serata di umiliazioni che avevo vissuto con moglie e suocera. Tre settimane noiosissime, in cui avevo adempiuto più volte ai miei doveri coniugali in camera da letto ma con scarso, scarsissimo entusiasmo.
Adoro mia moglie, ma trovo il sesso tradizionale noioso, ripetitivo, meccanico. Il mio corpo era obbligato a soddisfare le voglie della mia regina, ma la mia mente fantasticava sui piedi di moglie e suocera e sulle nuove umiliazioni che mi avrebbero inflitto con le loro divine estremità .
Quindi attendevo. Attendevo e speravo che la mia dea organizzasse una nuova serata di umiliazioni, ma per tre lunghe settimane non accadde nulla.
Finché, un pomeriggio mia moglie mi ricordò che sarebbe uscita con una cara amica per andare a teatro. Sapeva quanto odiassi quel noioso teatro e mi aveva risparmiato il supplizio.
Così rimasi da solo a casa, cenai con la pizza e mi stesi sul divano a vedere la TV.
D’un tratto suonò il campanello. Era mia suocera , in vestaglia e pantofole. Le comunicai che la figlia era andata a teatro ma la donna era in vena di chiacchiere e si sedette sul divano “ah mia figli è a teatro? E che cosa è andata a vedere?”
“l’Aida di Verdi . Tornerà fra circa mezz’ora. Per mia fortuna mi ha risparmiato questo supplizio ”.
Mia suocera rise di gusto e iniziò a raccontare dell’unica volta in cui era andata a teatro e si era terribilmente annoiata. Mentre parlava, la mia mente riprendeva a fantasticare sulle sue divine estremità , sulla forma perfetta di quei piedi meravigliosi e sull’aroma sublime che sprigionavano. Ad un tratto, la divina suocera si tolse le pantofole rimanendo a piedi nudi e comincio’ a strofinare le piante delle fantastiche estremità sul tappeto.
Io assistevo inebetito a quel movimento ritmato e ammiravo le bellissime unghia smaltate di rosso. Ben presto ebbi una evidente erezione , ma rimasi seduto, immobile, mentre nella mia testa si susseguivano dubbi e domande. Perché si è tolta le scarpe ? Vuole provocarmi affinché caschi ai suoi piedi e diventi il suo amante? Oppure vuole mettermi alla prova e capire se sono fedele alla figlia? O magari vuole solo divertirsi alle mie spalle? I miei dubbi rimasero tali poiché la donna, dopo aver terminato il suo lungo e noioso racconto, calzo’ di nuovo le sue pantofole e si concedo’.
Così mi sdraiai nuovamente sul divano a vedere la TV e, dopo poco tempo, mi addormentai. Fui svegliato da mia moglie che nel frattempo era rincasata.
“ciao caro, come sei stato senza di me?”.
“Malassimo” - risposi - “sono felice solo quando ci sei tu”. Il mio piccolo orsacchiotto” esclamò la mia regina lusingata dalle mie parole . E aggiunse: “stasera ti ho messo alla prova facendo venire mia madre a casa nostra mente ero uscita e tu sei stato bravo. Meriti un premio”. È così dicendo chiamò la madre al telefono e le chiese di raggiungerci . Io mi ripresi dal torpore del sonno e chiesi maggiori spiegazioni ma mia moglie rispose con tono perentorio: “sdraiati e terra”.
Rimasi supino sul pavimento per qualche minuto mentre la mia regina si spogliava dell’abito da sera, si liberava delle scomode scarpe con tacco e indossava la vestaglia rimanendo a piedi nudi.
Quanto adoravo quei piedi, lunghi, affusolati , armoniosi, dall’odore paradisiaco. Nel frattempo era comparsa mia suocera, che vedendomi sdraiato per terra, aveva chiesto a sua volta spiegazioni.
“Il mio cucciolo fedele merita un premio per la sua devozione” - esclamò mia moglie . È così dicendo sali’ coi piedi sulla mia faccia e invitò anche la madre a salire sopra di me. Così mi ritrovai la moglie sul viso e la suocera sui genitali.
Le due dee erano appoggiate sulla spalliera del divano e pressavano i piedi sul mio corpo regalandomi dei momenti di piacere unici e immensi. “Ti piace schiavo?” - chiese la mia regina - “siiiii” esclamai felice - “sono in estasi”. Mia moglie era compiaciuta e pressava i piedi sulla mia faccia mentre mentre mia suocera rideva divertita e premeva le sue estremità sul mio cazzo. Ancora qualche attimo di piacere ed esplosi in una una abbondante sborrata.
“Credo che tuo marito sia venuto” disse quindi mia suocera ridendo . “Sento qualcosa di umidiccio sotto il piede”.
“bravo il mio sporcaccione” - esclamo’ la mia regina. Ora vai a pulirti e poi preparati per un lungo massaggio ai piedi , quei tacchi mi hanno uccisa”.
Quella sera massaggiai a lungo le divine estremità di mia moglie, finché prese sonno . Così, mi accucciai ai suoi divini piedini e mi addormentai anch’io, fiero e felice di essere il suo cagnolino fedele .
Adoro mia moglie, ma trovo il sesso tradizionale noioso, ripetitivo, meccanico. Il mio corpo era obbligato a soddisfare le voglie della mia regina, ma la mia mente fantasticava sui piedi di moglie e suocera e sulle nuove umiliazioni che mi avrebbero inflitto con le loro divine estremità .
Quindi attendevo. Attendevo e speravo che la mia dea organizzasse una nuova serata di umiliazioni, ma per tre lunghe settimane non accadde nulla.
Finché, un pomeriggio mia moglie mi ricordò che sarebbe uscita con una cara amica per andare a teatro. Sapeva quanto odiassi quel noioso teatro e mi aveva risparmiato il supplizio.
Così rimasi da solo a casa, cenai con la pizza e mi stesi sul divano a vedere la TV.
D’un tratto suonò il campanello. Era mia suocera , in vestaglia e pantofole. Le comunicai che la figlia era andata a teatro ma la donna era in vena di chiacchiere e si sedette sul divano “ah mia figli è a teatro? E che cosa è andata a vedere?”
“l’Aida di Verdi . Tornerà fra circa mezz’ora. Per mia fortuna mi ha risparmiato questo supplizio ”.
Mia suocera rise di gusto e iniziò a raccontare dell’unica volta in cui era andata a teatro e si era terribilmente annoiata. Mentre parlava, la mia mente riprendeva a fantasticare sulle sue divine estremità , sulla forma perfetta di quei piedi meravigliosi e sull’aroma sublime che sprigionavano. Ad un tratto, la divina suocera si tolse le pantofole rimanendo a piedi nudi e comincio’ a strofinare le piante delle fantastiche estremità sul tappeto.
Io assistevo inebetito a quel movimento ritmato e ammiravo le bellissime unghia smaltate di rosso. Ben presto ebbi una evidente erezione , ma rimasi seduto, immobile, mentre nella mia testa si susseguivano dubbi e domande. Perché si è tolta le scarpe ? Vuole provocarmi affinché caschi ai suoi piedi e diventi il suo amante? Oppure vuole mettermi alla prova e capire se sono fedele alla figlia? O magari vuole solo divertirsi alle mie spalle? I miei dubbi rimasero tali poiché la donna, dopo aver terminato il suo lungo e noioso racconto, calzo’ di nuovo le sue pantofole e si concedo’.
Così mi sdraiai nuovamente sul divano a vedere la TV e, dopo poco tempo, mi addormentai. Fui svegliato da mia moglie che nel frattempo era rincasata.
“ciao caro, come sei stato senza di me?”.
“Malassimo” - risposi - “sono felice solo quando ci sei tu”. Il mio piccolo orsacchiotto” esclamò la mia regina lusingata dalle mie parole . E aggiunse: “stasera ti ho messo alla prova facendo venire mia madre a casa nostra mente ero uscita e tu sei stato bravo. Meriti un premio”. È così dicendo chiamò la madre al telefono e le chiese di raggiungerci . Io mi ripresi dal torpore del sonno e chiesi maggiori spiegazioni ma mia moglie rispose con tono perentorio: “sdraiati e terra”.
Rimasi supino sul pavimento per qualche minuto mentre la mia regina si spogliava dell’abito da sera, si liberava delle scomode scarpe con tacco e indossava la vestaglia rimanendo a piedi nudi.
Quanto adoravo quei piedi, lunghi, affusolati , armoniosi, dall’odore paradisiaco. Nel frattempo era comparsa mia suocera, che vedendomi sdraiato per terra, aveva chiesto a sua volta spiegazioni.
“Il mio cucciolo fedele merita un premio per la sua devozione” - esclamò mia moglie . È così dicendo sali’ coi piedi sulla mia faccia e invitò anche la madre a salire sopra di me. Così mi ritrovai la moglie sul viso e la suocera sui genitali.
Le due dee erano appoggiate sulla spalliera del divano e pressavano i piedi sul mio corpo regalandomi dei momenti di piacere unici e immensi. “Ti piace schiavo?” - chiese la mia regina - “siiiii” esclamai felice - “sono in estasi”. Mia moglie era compiaciuta e pressava i piedi sulla mia faccia mentre mentre mia suocera rideva divertita e premeva le sue estremità sul mio cazzo. Ancora qualche attimo di piacere ed esplosi in una una abbondante sborrata.
“Credo che tuo marito sia venuto” disse quindi mia suocera ridendo . “Sento qualcosa di umidiccio sotto il piede”.
“bravo il mio sporcaccione” - esclamo’ la mia regina. Ora vai a pulirti e poi preparati per un lungo massaggio ai piedi , quei tacchi mi hanno uccisa”.
Quella sera massaggiai a lungo le divine estremità di mia moglie, finché prese sonno . Così, mi accucciai ai suoi divini piedini e mi addormentai anch’io, fiero e felice di essere il suo cagnolino fedele .
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