Jenny nel dungeon a Bangkok

Questo è il seguito dei racconti Jenny in Thailandia,
Quando stiamo per cominciare a legare la schiava con le corde la tutor o mistress ci ferma e ... (sarebbe opportuno leggere almeno la parte precedente che si triva poco sotto, per capire la situazione) ... cavolo, penso, comunciamo subito con dei limiti, boh, invece ci spiega che le corde che stavamo per usare non sono per quel tipo di bloccaggio della schiava, ci indica delle anelle di ferro con vite, capisco che sono da mettere alle caviglie e ai polsi della schiava, da stringere con le viti e poi agganciarle alle catene che scendono dal soffitto e alle anelle piantate a terra. Jenny le mette ai polsi io alle caviglie, la mistress viene a controllare e dice di stringerle di più, non devono avere gioco. Io ho un'erezione spaventosa, Jenny se ne accorge e sorridendo mi dice che sarebbe meglio se mi "scaricassi" prima di andare avanti e che anche lei è tutta bagnata ed eccitata. Il nostro amico Lee, che abbiamo capito essere koreano tiene al suo fianco a terra, come un cagnolino Pen, la nostra accompagnatrice, so che lui vorrebbe scoparsi Jenny, un mio cenno e l'intesa che abbiamo io e lei basta per farglielo capire.
Gli abbassa i pantaloni, glieli sfila, si alza il già corto abito in pvc rosso e si siede sopra di lui dandogli la schiena, rivolta verso di me, con la mano aiuta il membro del koreano ad entrarle nella vagina, lentamente ma facilmente le entra tutto e comincia a muoversi sinuosamente, prende per i capelli Pen e tirandoli le mette il viso in mezzo alle gambe e le dice di leccare le palle di Lee ed il mix di liquido che esce dalla sua figa. Io intanto ho piegato a 90 la schiava e la sto scopando in figa da dietro, lentamente perché non voglio finire subito, ha la figa molto elastica, si sente molto, sembra stretta, ma è solo una sensazione, le tolgo il cazzo, la giro verso di me e le ordino di leccarmelo per pulirlo, non voglio un pompino. La rigiro e glielo metto nel culo, anche questo buco è ben elastico, non sono superdotato, ma neanche è piccolo, eppure al primo colpo entra. Nel mentre Jenny dice a Lee di non venirle dentro ma di eiaculare nella bocca di Pen e dice a lei di tenerla in bocca poi la prende per i capelli e facendola gattonare in ginocchio la porta davanti alla schiava, con l'altra mano apre la bocca di quest'ultima, ci gioca un po, le mette tutta la mano in bocca, provocandole un conato, io ho rallentato, poi tira su Pen e le dice di sputare tutto quello che ha in bocca nella bocca della schiava, Pen esegue, Jenny tiene a forza la bocca della schiava chiusa e la fa deglutire il tutto, poi sempre tirandola per i capelli a gattoni porta Pen ai piedi di Lee e le dice di leccare e pulire il suo cazzo, poi la tira verso la sua figa e se la fa leccare per "pulire".
Avverto Jenny che sto per venire nel culo della schiava e di portarmi Pen, Jenny ha già capito, io vengo, lo tolgo e Jenny mette la bocca di Pen in posizione per ricevere il mio seme che sta cominciando a colare dal culo. Ancora una volta le dice di tenerla in bocca e come prima le fa sputare il tutto in bocca alla schiava che deve deglutire. Ha un conato e di riflesso Jenny le da un sonoro schiaffo sul viso. Io la giro e le dico di prendermelo in bocca per pulirmelo. Abbiamo qualche momento per guardarci attorno e vedere che ci sono tanti tanti giochi, molti dei quali sinceramente non so a cosa o come si usino, e mi scuso per questo se non sarò in grado di chiamarli coi loro nomi, ma cercherò di descriverli al momento se usati.
Jenny mi induca dei dildo enormi, altri lunghi, i divaricatori, i frustini rigidi e le fruste, le catene che scendono dal soffitto, una carrucola, delle barre di ferro con anelle alle estremita', ed è proprio da queste che cominciamo...
segue a breve