La cantina racconta

di
genere
masturbazione

Non so se ho già raccontato di quando da ragazzetto, tutti i pomeriggi me ne andavo in cantina, dove avevo trovato dei cunei anali di varie dimensioni e del lubrificante anale.
Mi mettevo sul divano vecchio che era in cantina e dopo averlo lubrificato mi inserivo dolcemente il cuneo più piccolo. E restavo lì per un po' a studiare con il sedere all'aria.
il mio buchetto era piuttosto stretto, tanto che quando avevo problemi di stitichezza mia mamma mi doveva fare un clistere per sbloccare e ammorbidire. E mi diceva "e ma che stretto non passa una paglia...quando vai a militare chi ti fa i clisteri il Sergente?" ahhhahhh che risate.
vedendo questo via vai in cantina tutti i giorni il Portiere del palazzo si vede che mi ha seguito e quando ero con il sedere all'aria e con il cuneo... Entrò all'improvviso (aveva le chiavi di tutte le cantine) e dopo aver gridato "Sporcaccione cosa fai " si tirò giu i pantaloni e mi obbligò a fargli un pompino.
Una volta che il suo cazzo diventò ben duro me lo presentò al buchetto del culo e forzando fece entrare la cappella.
Rimase fermo per un po' e poi spinse dentro il cazzo infoiato come una bestia mi inchiappett0 per bene. Anzi per male. Tre giorni di creme e bidet con acqua fredda per far passare il rosso .
scritto il
2024-06-10
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