Io col vizietto di papà.
di
timavo
genere
gay
Facevo il terzo liceo ed ero ripetente, avevo perso l’anno per un problema di salute dovuto ad un medico imbecille, dal primo anno, avevo stretto amicizia con Franco, un biondino minuto dalle movenze effeminate. Avevo l’istinto della protezione, lo vedevo piccolo e indifeso, lui ha accettato volentieri la mia amicizia. Già dal primo anno studiavamo assieme, a casa sua oppure alla mia senza alcuna differenza. Quando stavamo a casa mia mamma aveva il vizio di stare in casa poco vestita, questo attirava le attenzioni di Franco. Rivolgendosi a me diceva che mamma era una gran fica e che l’avrebbe scopata volentieri. Un pomeriggio lei è entrata nella cameretta dove eravamo a studiare per portarci la merenda, ed era meno vestita del solito. Ha posato la merenda ed è uscita, Franco mi ha preso la mano posandola sul suo cazzo eretto
-Senti com’è duro?- Veramente grosso e duro tanto che l’ho afferrato per sentire la consistenza, cercavo di non lasciarlo, mi piaceva tenerlo in mano. In un attimo lo ha tirato fuori, mi ha preso la testa abbassandola sul cazzo, ho aperto la bocca con ingordigia. L’ho succhiato, leccato fino a quando la sborra ha invaso la mia bocca. Era la prima volta che mi succedeva una cosa del genere. Me lo ha fatto pulire fino all’ultima goccia, questo era il biondino indifeso che avrei dovuto proteggere. Non avevamo più voglia di studiare, dovevamo comunque finire il programma per quel pomeriggio. Lui è rimasto col cazzo fuori mentre alla meno peggio cercavamo di concludere lo studio. E’ entrata mamma per riprendere i piatti della merenda, lui ancora col cazzo in evidenza, nascosto appena da un lembo del copri tavolo. Sono sicura che mamma l’ha visto ed ha finto di non vedere. Da quel giorno Franco veniva a studiare a casa mia, Aveva sempre il cazzo fuori dalla patta, per me era diventata una esigenza fare un pompino a Franco. Mamma vedeva e non vedeva, papà rientrava la sera alle sei dopo che Franco era andato via. Una volta, mamma è uscita dandoci le disposizioni per la merenda, pane e Nutella. -Spalma un pochino di Nutella sul cazzo e leccalo, una
vera bontà leccare quel dolciume così speciale era una leccornia. Eravamo soli in casa, papà sarebbe rientrato dopo le diciotto, l’ho fatto spogliare, gli mettevo la Nutella sul cazzo e leccavo oppure succhiavo. Ad un tratto ho sentito un piccolo rumore, lasciando Franco sul letto, ho perlustrato la casa, sembrava non ci fosse nessuno. Sono
tornato alla mia opera per farlo sborrare, cosa avvenuta facilmente. La sera sono tornati assieme mamma e papà, lei aveva una minigonna cortissima ed il seno in bella evidenza. Sono rientrati mano nella mano, al rientro si sono dati un lunghissimo bacio sotto i miei occhi. Abbiamo cenato, Tv e poi a letto. Era domenica non c’erano impegni, la mattina ero ancora sul letto, è entrato papà -Ti devo parlare- Non ho pensato al rumore -Ieri pomeriggio sono tornato prima dal lavoro, ho visto che eri impegnato con Franco, tranquillo non preoccuparti, l’ho fatto anch’io alla tua età, poi è successo che mi è piaciuto tantissimo, anch’io oggi ho un amico con cui faccio quello che facevi tu a Franco ieri. E’ un piacere unico, non mi dispiace se lo provi anche tu- -La mamma lo sa?- -Certo che la mamma lo sa, viene anche lei con me, ieri sera siamo stati da lui, un ragazzo che si chiama Samuel, fa l’amore con mamma, io li aiuto, faccio quello che piace fare anche a te- Ho raccontato tutta la storia a papà ed il motivo per cui ho iniziato, ho detto perfino che è successo perché Franco era attratta da mamma. Poteva
essere un dramma invece si è rivelata una confessione a cuore aperto. In quella domenica ci siamo detti tutto io mamma e papà. Il lunedì quando Franco è venuto per studiare, ho sorpreso Franco chiamando mamma. Appena è entrata nella cameretta dei compiti sono andato subito al sodo -Mamma Franco vuole fare l’amore con te-
Lui è diventato viola mentre mamma si toglieva la camicia lunga di Papà restando nuda, si è distesa sul letto, ho tolto a Franco quello che aveva addosso, gli ho preso il cazzo con la bocca, quando è diventato durissimo l’ho messo nella figa di mamma. E’ stato bellissimo vederli scopare, a mamma è piaciuto tantissimo, a Franco molto di più.
-Senti com’è duro?- Veramente grosso e duro tanto che l’ho afferrato per sentire la consistenza, cercavo di non lasciarlo, mi piaceva tenerlo in mano. In un attimo lo ha tirato fuori, mi ha preso la testa abbassandola sul cazzo, ho aperto la bocca con ingordigia. L’ho succhiato, leccato fino a quando la sborra ha invaso la mia bocca. Era la prima volta che mi succedeva una cosa del genere. Me lo ha fatto pulire fino all’ultima goccia, questo era il biondino indifeso che avrei dovuto proteggere. Non avevamo più voglia di studiare, dovevamo comunque finire il programma per quel pomeriggio. Lui è rimasto col cazzo fuori mentre alla meno peggio cercavamo di concludere lo studio. E’ entrata mamma per riprendere i piatti della merenda, lui ancora col cazzo in evidenza, nascosto appena da un lembo del copri tavolo. Sono sicura che mamma l’ha visto ed ha finto di non vedere. Da quel giorno Franco veniva a studiare a casa mia, Aveva sempre il cazzo fuori dalla patta, per me era diventata una esigenza fare un pompino a Franco. Mamma vedeva e non vedeva, papà rientrava la sera alle sei dopo che Franco era andato via. Una volta, mamma è uscita dandoci le disposizioni per la merenda, pane e Nutella. -Spalma un pochino di Nutella sul cazzo e leccalo, una
vera bontà leccare quel dolciume così speciale era una leccornia. Eravamo soli in casa, papà sarebbe rientrato dopo le diciotto, l’ho fatto spogliare, gli mettevo la Nutella sul cazzo e leccavo oppure succhiavo. Ad un tratto ho sentito un piccolo rumore, lasciando Franco sul letto, ho perlustrato la casa, sembrava non ci fosse nessuno. Sono
tornato alla mia opera per farlo sborrare, cosa avvenuta facilmente. La sera sono tornati assieme mamma e papà, lei aveva una minigonna cortissima ed il seno in bella evidenza. Sono rientrati mano nella mano, al rientro si sono dati un lunghissimo bacio sotto i miei occhi. Abbiamo cenato, Tv e poi a letto. Era domenica non c’erano impegni, la mattina ero ancora sul letto, è entrato papà -Ti devo parlare- Non ho pensato al rumore -Ieri pomeriggio sono tornato prima dal lavoro, ho visto che eri impegnato con Franco, tranquillo non preoccuparti, l’ho fatto anch’io alla tua età, poi è successo che mi è piaciuto tantissimo, anch’io oggi ho un amico con cui faccio quello che facevi tu a Franco ieri. E’ un piacere unico, non mi dispiace se lo provi anche tu- -La mamma lo sa?- -Certo che la mamma lo sa, viene anche lei con me, ieri sera siamo stati da lui, un ragazzo che si chiama Samuel, fa l’amore con mamma, io li aiuto, faccio quello che piace fare anche a te- Ho raccontato tutta la storia a papà ed il motivo per cui ho iniziato, ho detto perfino che è successo perché Franco era attratta da mamma. Poteva
essere un dramma invece si è rivelata una confessione a cuore aperto. In quella domenica ci siamo detti tutto io mamma e papà. Il lunedì quando Franco è venuto per studiare, ho sorpreso Franco chiamando mamma. Appena è entrata nella cameretta dei compiti sono andato subito al sodo -Mamma Franco vuole fare l’amore con te-
Lui è diventato viola mentre mamma si toglieva la camicia lunga di Papà restando nuda, si è distesa sul letto, ho tolto a Franco quello che aveva addosso, gli ho preso il cazzo con la bocca, quando è diventato durissimo l’ho messo nella figa di mamma. E’ stato bellissimo vederli scopare, a mamma è piaciuto tantissimo, a Franco molto di più.
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Commenti dei lettori al racconto erotico