La scoperta dell'incesto non ferma il sesso

di
genere
incesti

(La storia va fra gli incesti, in effetti c’è un legame di sangue fra i due protagonisti, ma parla di rapporti gay ed etero)

Scoperta mirabolante, quel “creativo” direttore della azienda di moda che mi aveva assunto era il mio fratellastro di cui avevo perso le tracce. E ora ci stavo facendo sesso, con immenso piacere.
Eravamo li , o dentro di lui, appassionati, e la scoperta non ci fece fermare.
Ma non anticipiamo, mi ero trasferito dal Sud a Milano, assunto da una multinazionale della moda, dove i gay erano parecchi, ma dove nulla veniva esibito.
Del resto avevo un incarico tecnico nel campo informatico, ed avevo poco a che fare con i “creativi” e le altre figure preposte al settore moda. C’erano anche molti “nomi di battaglia” fra i dirigenti, alcuni dei quali notori gay, ma, ripeto li si tollerava tutto, com’è giusto.
Capita che vengo chiamato per un problema di telecomunicazioni che aveva avuto una importante struttura manageriale internazionale, e devo entrare proprio nella stanza di un megadirettore.
Risolvo con u po di difficoltà, ma faccio presto, e rientra questo capo, vestito in modo molto originale, ma con un bel fisico, un uomo di circa 50 anni.
Ma che bel tecnico che abbiamo qui, mi sembra di conoscerti, caro, mi dice, in effetti anche a me pareva di averlo incontrato, ma non lo dissi, del resto non sapevo nemmeno come si chiamasse in azienda aveva uno pseudonimo con cui era conosciuto nel mondo.
Chiese da dove venissi, scherzò, terroncello come me, anche io vengo dalla tua zona ma sono qui da tanti anni. Dovevi essere bambino quando sono venuto a Milano. In effetti io ho 30 anni, e lui dice che è arrivato a Milano a 20, dovevo avere meno di 10 anni.
Gli risulto molto simpatico, e mi chiede qualche spiegazione tecnica, che volentieri gli do, poi è impegnato e lo saluto.
Il giorno dopo, è lui stesso che chiama, per dirmi di passare da lui dopo le 18, dovrei uscire, ma accetto, e li siamo soli, vedo che mi fa molti complimenti e mi inviata anche a cena, mi sento corteggiato, ma non c’è nulla di mare, li nessuno si meraviglia.
Ok, per me, nulla di male, ero già stato sempre da attivo con qualche maschio di più anni di me, e lui non mi dispiaceva, anche se erano anni che non facevo nulla con maschi.
A cena mi prese un po in giro, disse che dalle nostre parti al Sud, non si capisce il valore dei rapporti fra maschi, si considera l’uomo gay solo come uno sfogatoio per i cosiddetti etero, che spesso però lo vorrebbero prendere loro.
Diagnosi perfetta, mi chiese che ne pensavo dei rapporti fra maschi, io dissi che se la persona mi piaceva, non facevo caso al suo sesso.
E io ti piaccio, mi guardò. Certo, hai un aria familiare e poi sei ben messo e spiritoso, c’è solo il problema che sei un mio superiore e io non voglio sembrare uno che si approfitta per la carriera.
Sorrise, gli era piaciuta la risposta. Bene, hai ragione, capisco, ed anche io non voglio sembrare uno che chiede prestazioni sessuali ai dipendenti.
Mi è piaciuto stare con te, però se capiterà qualcosa fra noi non sarà ora.
In macchina mi baciò in bocca, e mi portò fino a casa. Avevo problema a trovare una casa e dovevo lasciare la dove stavo, e lui non disse nulla, ma il giorno dopo mi chiamò qualcuno dall’ufficio personale, e mi disse che l’azienda a veva a disposizione degli appartamenti,e che me ne veniva offerto uno a presso di favore. Ok, grazie, detto fatto.
Passarono dei giorni, quando andai in un locale dove quella sera c’era anche una festa di travestiti, e una di quelle, sensazionale fisicamente e ben vestita e truccata, mi invitò a ballare. Parlava pochissimo, ed aveva una veletta in viso. Confesso che mi venne durissimo, lei capì, e sorrise soddisfatta. Che ne dici, andiamo via da qui? Certo, dissi, dove andiamo? Non hai posto a casa tua, chiese. Si certo abito nelle vicinanze, e ci avviammo. Appena in casa, ci baciammo con passione, c’era una familiarità fra noi che non mi spiegavo, guardavo le belle cosce che aveva, e la volevo, li subito, ma mi fece rilassare prima, giocando con i nostri cazzi ed impegnandosi in un bel pompino.
Ma per quanto gradevole, volevo chiavarla, e lei lo capì, mi passò un preservativo che aveva in borsetta, e mi trovai dentro un culo magnifico, per forma dimensione e calore.


Mi incitava non più di tanto ero tutto foga, la segavo mentre la chiavavo da dietro, poi facemmo da davanti, fino a che non stavo per venire, uscii, tolsi il preservativo, lei mi se la bocca, e mi fece sborrare, mentre anche lei veniva aveva un bel cazzo resistente.
Adesso non vedi l’ora che io vada via, vero? Mi disse. Ma no resta pure, sei simpatica, e mi baciò con ancora un po della mia sborra.
Sorpresa, andò in bagno, e chi tornò? Il mio direttore, che tranquillo mi disse, vedi, non l'abbiamo fatto per interesse.
La cosa mi intrigò ancora di più iniziammo un'altro gioco, in cui ce lo prendemmo in bocca a vicenda, e poi si sedette sul mio cazzo, rallentando moltissimo e baciandomi e si mettemmo a parlare.
Mi disse il suo cognome, e all’improvviso mi ricordai di quel figlio di primo letto di mia madre, che da vedova aveva sposato mio padre, e quindi lui aveva il cognome del padre. Eta un tipo troppo originale per poter vivere li ed a 18 anni se n’era andato, e si ricordava del piccolo fratellino, ero io.
Quando ce lo dicemmo, era nudo seduto a cavallo delle mie cosce, ed aveva una buona parte del mio cazzo dentro mentre il suo era appoggiato sulla mia pancia.
Ed eravamo in un pieno di eccitazione calma.
Ci sorridemmo, quindi questo è incesto, disse lui, ti turba? Non risposi, mi baciò ancora, mi tolse il preservativo, si sdraiò sula schiena, e cominciammo una chiavata di forza ed impeto, l’incesto casuale aveva moltiplicato le nostre voglie.
Ero giovane e sborrai più volte, ma anche lui, eravamo completamente bagnati.
Ero un po confuso, avevo goduto tantissimo ed anche lui, Dopo la doccia eravamo silenti, ma vedevo che si eccitava stando vicini sul divano. Me lo prese ancora in bocca, ma ci unimmo, assieme in un 69, dandoci reciproco piacere.
Ero sdraiato a faccia in giù, quando lo sentii salire su di me, mi parlava all'orecchio e sentivo il suo cazzo che premeva sul mio buco.
Sono vergine, dissi,te la senti? , chiese lui No ora no, gli dissi, deve passare del tempo, non ho preclusioni, ma ora voglio solo gioia, è già troppo l’incesto.
Capì e non insistette avemmo un ultimo rapporto, ma senza sborrare, per mantenere viva la voglia.
E ora che sappiamo, cosa pensi di fare? Non lo sapevo riflettevo, ma in fondo eravamo due estranei, neanche il cognome comune avevamo,
ma il sangue contava, in effetti i rapporti erano di una facilità e familiarità impressionante e ci somigliavamo anche un po.
Lui disse che ci avrebbe pensato su, ma che con me aveva capito il valore del rapporto fra maschi.
Capii tempo dopo la sua decisione. Continuammo a fare sesso fra noi, ma voleva svezzarmi, e cominciò a presentarmi ad altri maschi passivi selezionati da lui, e a ragazze di quel mondo a cui ero molto gradito.
La prima persona che mi presentò era una travestita in privato, molto dolce e femminile, che mi diede tanto piacere ed io a lei, poi fu la volta di una signora di media età, che cercava un torello a causa del marito stanco,
Insomma piano piano, sempre rimanendo bisex, cominciai ad avere più rapporti con femmine, e poi mi stabilizzai con una compagna più grande di me di età, ma molto calda che mi voleva bene.
Lei sapeva la storia del mio fratello e capiva quando delle volte passavamo la notte insieme.
Volete sapere se poi riuscì a penetrarmi? Si, gli volevo bene, ma non fu ne eccitante ne piacevole, per cui smettemmo. Però quante volte lo ingravidai.
Non c’è niente da fare, l'incesto è una sovraeccitazione. Secondo me fu proibito perché troppo bello.
scritto il
2024-09-08
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