Un incesto meraviglioso e devastante.

di
genere
incesti

E niente, ero diventato incestuoso, troppa figa di famiglia ,e poi era una cosa meravigliosa, una volta accettata.

Avevo 19 anni, una carica erotica indomabile, un fisico atletico, esperienze con ragazze della mia età, ma anche con una zia matura, insomma ero incestuoso, e attratto dalle donne mature.

Un torello, mi aveva definita mia zia, ultimo di 3 figli, due sorelle più grandi , 35, e 30 anni, nato inaspettato. Quindi cocco di mamma. Mia madre eccessiva ancora voleva farmi la doccia.

Andai all’università al Nord, finalmente un appartamentino tutto mio, indipendenza, e vai, la mia ragazza quasi ufficiale era in Università in un altra città.

Non andò così, la seconda sorella, dopo una separazione dal marito, ebbe un incarico di insegnamento nella città in cui ero, e venne a stare da me , le case costavano tanto.
C’è solo una camera da letto, ma siete fratello e sorella, no?

Diedi a mia sorella Dalia la camera, io avrei dormito sul divano, in soggiorno, le volevo bene e mi dispiaceva vederla triste. “Appena posso vado via,” disse, un paio di settimane e mi sistemo con delle colleghe. “Così non perdi occasioni con le ragazze”, disse maliziosa. Ma si sorella, vado a casa loro, ribattei.
Aveva un bel corpo, lei alternava momenti un po civettuoli con me, a momenti di riservatezza, Avevo notato che ora a volte mostrava le cosce o il seno che aveva molto bello, senza curarsi di me, o forse lo voleva.
La cosa mi eccitava un po, poi successe che giocando a calcetto, ebbi un incidente alla caviglia, e dovetti stare a riposo qualche giorno. E successe l’inimmaginabile.

“Ma dai, dormi pure con me in camera”, mi disse, “ma fai il bravo, così non devi muovere il divano che è scomodo per te ora”
Ero a letto, e quando venne lei, mi fece spegnere la luce per spogliarsi ed entrò in reggiseno e slip, buona notte porcellino, e si mise dalla sua parte. Ero un po agitato, a 19 anni anche se la figa li vicino fosse della sorella, tirava. Si accorse dell’agitazione, cos’è non dormi? Ti fa male la caviglia. Magari, risposi, fece una risatina, vediamo cos’è e mi trovò il cazzo durissimo, e cominciò a segarmi, ne sentivo i fianchi ed il seno e la pelle vicino alla mia impazzivo, lei mi concesse di baciarle il seno, fremeva pure lei, mi chiese se vuoi far l’amore, per me è una gioia, ma attento sono fertile, hai preservativi? Non ne avevo in quel momento, ma ormai era esplosa la passione, mi portò su di se, la penetrai con tutta la passione che potevo avere, era molto sensuale, e avevamo una familiarità che con le altre donne non conoscevo.
Non ci si misi molto a tirarmi indietro, ebbi un forte orgasmo, e le schizzai sulla pancia, mentre lei lo prendeva in mano, e quasi senza pausa rientrai, ero di nuovo pronto , potenza dell’incesto e della giovane età.

Stavolta ebbe lei diversi orgasmi, io potevo trattenermi, lei salì su di me e mi cavalcò il cazzo, io ne sentivo il profumo e la freschezza della pelle, lei approfittava della mia forza guidando il gioco.
ci prolungammo, fino a quando dovetti ancora uscire, stavo venendo per la seconda volta. Rimanemmo abbracciati, la baciai ovunque e lei a me, fino a che non dormimmo.
La mattina dopo non avevamo impegni , mi svegliai aveva preparato caffè, e mi sorrideva. Ehi, torello, fai l’incestuoso con la sorellina? Ma era uno scherzo, si vedeva che era felice. Non ci chiedemmo niente, e del resto era una stata una cosa naturale. Fu una giornata di gioioso sesso, senza pentimenti ne tabù.
Lai guidò il gioco in modo che non fosse eccessivo, io sarei stato sempre a cavalcarla, lei invece mi fece uscire insieme, era la prima volta, mi presentò a delle amiche, e andammo anche a teatro.
Mi faceva studiare, poi avevamo i nostri momenti di sesso, nella notte, sempre al buio. Era calda e passionale, e non aveva alcun rimorso.
Quando venne a trovarmi la mia ragazza, andò a dormire da una collega, ormai l’appartamento condiviso era quasi pronto.
Con la mia ragazza, non aveva lo stesso sapore, è vero che non mi mancavano voglia ed energia, ma quel rapporto aveva determinato qualcosa che non sapevo spiegarmi.

Ero diventato incestuoso, cosa che limita i rapporti esterni, e ti mette una frenesia speciale.
Dalia si trasferì nell’appartamento collettivo con le colleghe, veniva da me certe sere, non voleva ingombrare troppo la mia vita.

Ma mia mamma e mia zia, quella con cui avevo avuto rapporti da ragazzo, avendo due figli in quella città, decisero di venire a casa mia per un periodo.
Erano certamente due donne mature formose ma non grasse, molto desiderate in passato, oggi pacifiche signore (in apparenza) e nonne.
(Per la cronaca, la mia ragazza mi aveva lasciato, sentendosi trascurata. )

Mia sorella era dispiaciuta, avremmo dovuto interrompere il nostro gioco incestuoso, che tanto ci faceva godere.
Quando arrivarono madre e zia, pensavo che di tre donne presenti avevo fatto sesso con due, e mi chiesi se potesse andare così anche con mia madre. O forse lo volevo, non saprei.
E forse, lo voleva anche lei, anche se la voglia era inespressa. Non ci pensai più, dormivano sul lettone in camera, io al solito sul divano.
Notai che non si curavano di nascondersi a me, come se fossi un bambino incosciente. Però a me facevano effetto, quelle tettone e quelle coscione esibite.
Dovevo reprimere il pensiero, ma le desideravo.
Facilitò le cose mia zia, che non era tanto bella di viso , ma aveva un corpo appetitoso. Mentre mia madre era in camera e guardava la tv, venne sul divano, e mi baciò in bocca, per poi prendermi il cazzo, che era già duro, eccolo il mio nipotino porcellino, il torello che tanto mi ha fatto godere.
Me lo prese in bocca, io chiusi gli occhi, giocò per un bel po, mentre le tenevo le tette e le toccavo il culo. Mia madre non si affacciò, ci chiese che facevamo , niente , giochiamo un po. Ah bene , fu la risposta, come se niente fosse. Avevo avuto un mezzo orgasmo che aveva bagnato un po il pigiama della zia, che andò a lavarsi,
Arrivò mia mamma, che era felice di essere la con me, mi abbracciò e mi baciò, tenendomi le tette addosso, come sono contenta, come sei bello, figlio mio, sei un amore .
Mi carezzava contenta, la zia uscendo dal bagno, ci disse, siete belli assieme, dai vieni sul letto grande di la, in camera.
Ero proprio confuso ora, ma mia madre mi incoraggiò, non avrai paura di tua mamma e di tua zia, torello.
Andai comunque un po intimidito ma ormai preso dalla frenesia incestuosa, La zia mi fece entrare in mezzo, e me lo prese in mano, guarda qui, com’è duro , poveretto disse mia mamma, gli va ala testa, la zia, senza curarsi di mia mamma, mi portò su di se era ancora calda da prima, brava disse mia mamma, lascialo sfogare.
La figa di mia zia aveva un enorme potere di eccitazione su di me, mi scatenai, incurante di mia madre la vicino, e lei corrispondeva, fino a che non avemmo un orgasmo contemporaneo, sconvolgente per me, appagante per lei.
Come sono felice, disse mia madre, mi carezzava e mi baciava, con la zia c’era il vantaggio che non essendo fertile potevo finalmente finire senza ritrarmi. E poi mi preparava altre sorprese.
La notte passò il giorno dopo avevo una coscia di mia mamma su di me ed il seno vicino alla bocca, e d’istinto, lo ciucciai. Fremeva, le toccai la figa, mi spostò la mano, ora no, disse,
C’è tua zia, quando hai voglia. Ci alzammo, e tutto era come se niente fosse successo, la prendevano proprio bene,
Le feci visitare la città, facemmo delle foto insieme, tutto in estrema semplice naturalità.
Andammo a trovare mia sorella e le sue amiche colleghe, che ci tennero a pranzo, ero l’unico maschio, molto ammirato dalle colleghe di mia sorella.
Ma ormai non mi interessavano altro donne, ero preso dall’affanno dell’incesto e dall’ enorme eccitazione che mi procurava.
Dopo quel primo episodio, ero tornato sul divano, la zia si era addormentata, la mamma venne da me, e si sdraiò con me, carezzandomi, ne sentivo la voglia, era forse ancora un po indecisa, ma all’improvviso, pensai a baciarle la figona, e mi calai fra le sue cosce, che fai, ansimava, ma poi quasi sveniva dal piacere, e me lo prese in bocca, non era abile come la zia, ma mi diede enorme piacere.
Ebbe un orgasmo che la fece sussultare, aveva un viso felice, mi guardava, e mi baciò, tirandomi su di lei.
Credo che il rapporto incestuoso sia già di per se da far perdere la testa, mia mamma aveva delle cosce e una figa così calda, che persi davvero al testa, volevo anche darle tanto piacere e credo di essere venuto più volte senza uscire. Ne che lei abbia goduto di meno, ebbe altri orgasmi, lo sentivo dava dei piccoli urletti.
Restammo sul divano, e ci addormentammo, la mattina dopo la zia ci portò il caffè, era felice anche lei.
Si era creato questo rapporto a 3, che dovrei definire d’amore, non era solo sesso.
Per loro era una vacanza sessuale con l’oggetto del loro desiderio segreto, che ero io.
Con mia zia ebbi anche dei rapporti anali, voleva provare tutto, approfittava del mio vigore giovanile.
Il periodo a casa mia si esauriva, io ero ormai fuori dal mondo, seguivo poco le cose, e loro capirono il problema.
Mia sorella mi presentò a una sua amica, trentenne come lei, che mi distrasse, era seria e molto femminile, sapeva negarsi e concedersi, mi interessava, aprii un rapporto sereno con lei,
Il caso volle che fosse una fresca professoressa della mia facoltà, che mi incitò a studiare, a riprendere la strada normale. Le piacevo molto, ma capiva che avevo avuto delle super dosi di sesso, anche se non sapeva con chi, e mi fece gustare il piacere dell’amore anche intellettuale, anche immaginato.
Capirono anche mia mamma e mia zia, mia sorella era felice. Sarebbe un liero fine, ma l’incesto ti rimane dentro.
E si ebbi altri rapporti sia con mia sorella che con mia madre e mia zia. Ma erano molto diradati e non c’era più quella furia e quella lascivia delle prime volte.
Il resto non ve lo dico, sono le cose della vita.
scritto il
2024-09-10
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