La mia prima volta
di
Autoretore
genere
gay
A 26 anni mi è venuta la curiosità di provare con un uomo. Non lo avevo mai fatto e mi si era accesa questa voglia.
Non mi attirava l'idea di un rapporto completo ma volevo provare a prendere un cazzo in bocca.
Sono andato su una bacheca online di annunci erotici e ne ho pubblicato uno nel quale mi descrivevo e spiegavo la mia fantasia.
Mi hanno risposto in tanti, chi mi mandava foto, chi prometteva grandi sborrate, a me invece interessava la serietà, la segretezza, la pulizia. Non mi importava dell'età o della dimensione. Volevo solo provare con uno pulito e la cosa doveva poi restare fra noi.
Ad un certo punto mi ha scritto un uomo.
Ha 49 anni, divorziato con una figlia piccola, è bisex in segreto, ha avuto esperienze gay in passato, vive da solo (io ho dei coinquilini). Si è descritto come fisico non da atleta e dimensione non eccezionale. Richiede e assicura pulizia e riservatezza.
Può essere quello giusto.
Ci siamo scritti per mail qualche giorno, poi ha chiesto di sentire la mia voce e quindi ci siamo scambiati il numero.
Abbiamo parlato al telefono un po' ed è lì che mi sono davvero tranquillizzato. La sua voce è quella di una brava persona, è calda, parla un italiano perfetto e si capisce che è uno di cultura.
Ci siamo accordati per un incontro serale dopo cena a casa sua. Abita a pochi km da me e ci si mette poco in macchina.
Lo raggiungo, mi fa entrare, ci presentiamo con la stretta di mano e mi conduce direttamente in camera da letto. Eravamo stati tanto loquaci per telefono ed ora quasi non parliamo. Lui è robusto, castano, occhi verdi, porta gli occhiali, la barba è ben fatta e lui arriva all'altezza della mia spalla.
In camera mi indica la sedia dove poter appoggiare i miei vestiti ed inizio a spogliarmi. Sono nudo davanti a lui, sono bello, depilato il mio cazzo è grosso ma ancora moscio. Mi dice che sono bellissimo. Si sbottona la camicia espone il suo petto villoso e si siede all'angolo del letto.
Io mi avvicino. Lui con le puntate delle dita mi solleva la cappella, e la metta in bocca delicatamente. Inizia un lavoro di lingua perfetto. È bravissimo a succhiare. Il mio cazzo si gonfia dentro la sua bocca. Mi accarezza le palle, e mi succhia con una coordinazione mano bocca perfetta. È dolcissimo, lo fa con passione.
Sono molto eccitato e non duro tanto. Capisce che sono sul punto di venire ed intensifica il movimento del bocchino. Gli vengo in bocca e lui manda giù tutto.
È soddisfatto.
Si leva la camicia, si toglie il jeans e si sdraia in mutande sul letto.
Ecco qua, finalmente ci siamo. Posso prenderlo in bocca. Mi avvicino a lui e inizio a premere il mio viso sul suo pacco. Lo mordicchio, ci gioco e poi gli calo le mutande.
La prima cosa che mi salta all'occhio è che è tutto pelo al naturale. Ha una bella cappella e le dimensioni sono modeste. L'odore dei peli pubici sudati mi manda in estasi. Sono folti, rossicci. Lo prendo in bocca, lo assaporo lentamente. Lui mi chiede se mi piace il suo sapore. Rispondo di sì. Mi piace da morire.
Gli lecco le palle un paio di colpi di lingua lì ho dati anche al culo. Nel frattempo mi sono arrapato di nuovo.
Mentre glielo succhio avidamente lui mi accarezza i capelli. Mi chiede se voglio andare oltre.....non so che dire, sono molto eccitato, decido di si, voglio provare.
Mi fa stendere sul letto. Mette un cuscino sotto la vita. Mi allarga le gambe ed inizia un'opera di dilatazione del mio buchetto con dita, sputi e slinguazzate.
Quando ritiene il culo pronto inizia a penetrarmi posizione missionario. È delicatissimo. Fa piano. Non vuole farmi male. Ci baciamo, gli infilo un il pollice in bocca mentre mi scopa.
Il ritmo accelera, mi fa sempre meno male e mi provoca più piacere.
Mi scopa per un bel po'.
Ad un certo punto estrae il cazzo inizia a segarsi e mi schizza tutto addosso. Sono contento, rido, mi spalmo il suo seme sui capezzoli.
Anche lui è contento, va a prendere della carta e mi pulisce dal suo sperma.
Gli faccio notare che mi è tornata l'erezione. Lui sorride mi mette due dita in culo e con l'altra mano mi masturba. Non ci vuole molto a farmi venire, non sprecherà una goccia nemmeno stavolta.
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