La suocera benedetta e calda - storia di sesso caldo, inculate e passione matura.

di
genere
incesti

Mi incazzavo con mia moglie e mio cognato, unici due figli di mia suocera 66 enne, vedova da due anni, due avidi carrieristi, che trascuravano la madre, fra l’altro una bella donna.
Era successo che fosse scivolata sul ghiaccio e si era incrinata qualche costola, cosa dolorosissima, ed era stata portata in ospedale. Lei aveva dato il mio numero, conosceva i figli, io lasciai quello che stavo facendo e corsi ad assisterla.
Mia moglie e mio cognato si limitarono ad una telefonata, quando seppero che ero io la con mia suocera.
Io 46 anni, ben portati atletico, professionista, non è che avessi tempo da perdere ma ero stato educato ad altre priorità.
L’incrinatura delle costole è molto dolorosa, io lo sapevo bene, dovettero darle anche degli oppiacei, fu ben assistita, io l’andai a trovare più volte, e solo una volta venne mia moglie, sua figlia.
L’altro figlio non si fece mai vedere, che gente.
Standole vicino ogni giorno, notai che mia suocera aveva belle cosce, e un bel seno, la dovevo scoprire, e lei non si vergognava con me, era felice che fossi la con lei ogni giorno, poi concordammo con l’ospedale che poteva proseguire la cura a casa sua, e procurai un’infermiera che veniva un paio d’ore al giorno, mobilitai anche mia madre e qualche sua amica per farle compagnia, ed ogni sera passavo a trovarla.
Nacque una bella simpatia anche scherzosa, fra noi, io le facevo battute sulle cosce che aveva, e sulle tette, ma senza esagerare, lei era un po lusingata, e con me si sentiva bene, per cui scherzava, diceva che se non fossi stato suo genero mi avrebbe fatto vedere lei come sono le donne mature.
Capitò che ci fu pure qualche momento di tenerezza, lei ormai si poteva alzare, e io la tenevo per mano, quando mi baciò con passione autentica. Ricambiai senza stringerla non volevo farle male.
Un po di turbamento ci fu, ma cercammo di non soffermarci, era stata una cosa spontanea.
Mia moglie ogni tanto mi chiedeva, io mi incazzai, ma cazzo, che ti costa andare a vederla? Sei la figlia, falle sentire che le vuoi bene. Mi rispose male, lei avvocata di una banca, aveva riunioni, cause, udienze, e cazzo, non è che io non ho niente da fare, però che vita è una vita dedicata solo alla carriera.?
Era bella, e anni prima c’era una bella passione fra noi, poi lei si era applicata alla sua ambizione, e trascurava anche me ed i figli.
Me ne fregavo un po di lei, detto sinceramente, mentre nasceva uno strano rapporto con mia suocera.
Andavo a trovarla spesso, parlavamo parecchio, lei era un po a mezzo fra un sentimento di gratitudine, e una vera forte simpatia, ma anche un po sexy con me, le mie battute la lusingavano.
Devo dire che la sua morbidezza sensuale, nonostante l’età, mi eccitava, e lei ora trascurava di nascondere al mio sguardo il seno o le cosce, e spesso si faceva trovare con delle vestagliette molto sexy.
Con la scusa di farmi accompagnare per i figli, la portai a degli spettacoli, al cinema, a fare qualche gita, andava bene a tutti, i bambini erano con me e lei, e spesso noi ci tenevamo per mano, o lei mi faceva sentire il suo seno.
Diventava sempre più bella, si curava, senza esagerare, per cui qualcuno pensava che avesse un corteggiatore.
Ma noi due sapevamo il perché. Una domenica pomeriggio, dopo aver portato a casa i figli, l’accompagnai a casa.
Quando fummo soli, lei volle ringraziarmi per la bella domenica insieme, e aderì al mio corpo col suo corpo morbido, baciandomi con passione.
Passammo dei minuti presi dalla passione, ma lei si riscosse un po, e mi disse che non potevamo andare più avanti ora, mi voleva bene, ma non sarebbe stato giusto.
“Cosa non sarebbe giusti, suocera mia ?”
- “quello che stai pensando, guarda lì”, e mi indicò il mio cazzo, che era durissimo e si vedeva.
- beh dai, sei una gran figona, è naturale -
- bel porcello, rispose lei, però, …
- ma scusa suocerina mia, ma a te non fa effetto?
- Ma che vuoi sapere, mi sto bagnando tutta e non sono una ragazzina”
Sorridemmo insieme, e le dissi, “suocera, posso baciarti quelle belle tette?”
- ma sei pazzo? Ma era veramente lusingata, - “ si dai, ma poco, se no mi fai impazzire,
e si abbassò le spalline, mostrando quel bel seno ancora sodo, grande, e con un capezzolo inserito in un’aureola preziosa.
Le presi entrambi i seni con le mani, e li baciavo alternandoli, ciucciando i capezzoli, lei sembrava stranita dal piacere, ogni tanto cercava la mia bocca per baciarmi,
Che donna calda, e che sensazione, quel seno bianco, eccitante.
Dai, vieni qui, non sono una gatta morta, sai, e mi calai i pantaloni, e lei prima mi segò, mentre ancora le baciavo il seno, poi lo prese in bocca, cercando di restituirmi il piacere che io le avevo dato baciandole il seno.
Poi ci fermammo un attimo, si riprese, “ tesoro ti voglio troppo bene, so che abbiamo fatto già molto, ma non mi sento ancora preparata per far l’amore con te”
Capii , anche se la voglia era tanta, di entrambi, che sarebbe stato meglio far maturare la cosa ancora di più.
Ci lasciammo e nessuno ebbe sospetti, in fondo ero tornato quasi subito da casa sua.
Quella notte, anche se quella stronza di mia moglie faceva la ritrosa, la chiavai con forza, sbattendola almeno un paio di volte, tanto che mi disse, ma che cazzo hai, ti mancano femmine, sembri un ragazzino”
Aveva sempre paura di restare incinta e mi dovetti mettere il preservativo per sborrare. Rimasi insoddisfatto, lei subito si addormentò, io pensavo a sua mamma.
Per qualche sera ci telefonammo senza vederci, anche per sviare qualsiasi sospetto, e a me venne a mente di mandarle un magnifico completo di lingerie sexy, con uno slip velato, un reggiseno da favola, ed una vestaglietta trasparente, oltre a autoreggenti a rete.
Mi disse per telefono che l’aveva indossato piu volte, con quella roba addosso si sentiva strafiga, “hai scelto proprio bene”
- ma poi me la fai vedere? Chiesi
Ma certo, possiamo organizzare una sera per noi due, fuori città, una mia amica mi da la sua villa, crede che io abbia un fidanzato segreto, così nessuno ci noterà”
Capii che i tempi ormai erano maturi, e io con una scusa di una riunione di lavoro, lei dicendo che andava con la sua amica fuori città, ci trovammo nella villa, molto bella.
Le luci erano diffuse, lei indossava un soprabito leggero primaverile, e sotto aveva la vestaglietta corta, e la lingerie che le avevo mandato.
Si scoprì, mi baciò, e mi ringraziò, vedi come sono sexy?
Mi sorrideva contenta, ci baciammo, poi lei si sedette sul divano io ero fra le sue ginocchia e le chiesi :” suocera, me la fai vedere”
Capì subito, si scostò lo slip, e vidi un monte di venere ricoperto da poco pelo, e sotto le grandi labbra semiaperte, mi chinai, infilai la lingua, trovai subito il suo clito,e cominciai a baciarla, facendola quasi svenire.
Mi teneva la testa, dimostrandomi il suo piacere, e si bagnava sempre più. Sospirando, e poi sussultando, ebbe un orgasmo intenso, mi mise le unghie fra i capelli e mi fermò.
“ mi stai facendo impazzire, ora ti voglio, genero mio, voglio la tua forza, voglio sentirmi femmina desiderata”
ci portammo sul letto, ci mettemmo nudi, ancora una volta l’ammirai, , mentre lei, per eccitarmi di più, me lo prese in bocca, facendo correre la lingua lungo l’asta,e poi si mise sulla schiena e aprì le cosce, guidandomi lei stessa dentro, avevo un cazzo di ferro in quel momento ed una voglia selvaggia di sbatterla.
Mi sentii desiderato, in quella figa calda, umida, prima spalancata, poi si stringeva, voleva sentirmi forte sulle pareti vaginali, avevo forza per penetrarla anche se avesse chiuso le cosce, ma lei istintivamente cercava di godere del mio cazzo e di farmi godere, fino a quando non diede un mezzo urlo, stava avendo un orgasmo enorme, inaspettato, che la lasciò sgomenta, per la potenza che aveva avuto.
Riaprì gli occhi, mi guardava,” che bello, da quanto tempo non avevo un orgasmo così”, poi si rese conto che ero ancora duro, volle darmi ancora più piacere e provocare il mio orgasmo.
Prima lo tirai fuori e lei lo baciò ancora, poi mi cavalcò il cazzo, dettando un ritmo che prolungava il piacere, ed io sentivo che i suoi succhi bagnavano la figa e me.
Poi si mise ancora sulla schiena, e ormai dovevo sborrare, la sbattei con gran forza, e dopo un paio di minuti avemmo un orgasmo contemporaneo, e lei urlò di nuovo.
Un po affannata, era a fianco a me, felice,
“- che gran peccato che abbiamo fatto, mi disse” ma che gioia mi hai dato
- suocera carissima, qui siamo un maschio ed una femmina, null’altro. Un maschio ed una femmina legati da una forte passione, di cui non mi vergogno-
Sorrise, - “sai, nemmeno io mi vergogno, con te sto benissimo”
Rimanemmo vicini, lei voleva provare nuove cose,
- “ c’è tempo suocera mia, non sarà questo l’unico nostro incontro, del resto sono mesi che ci vogliamo bene, non ti pare?
. in quel momento vide che aveva ancora addosso la biancheria sexy, e disse che sarebbe stato bello indossarla ancora per me.
Per quella sera, lei rimase nella villa raggiunta dopo dalla sua amica, io tornai a casa.
Ma non fu certo l’unico incontro.
Anzi prendemmo gusto, e le volte successive scoprii che amava molto il rapporto anale, cosa che non le feci mancare.
Le cose scorrevano bene, non davamo sospetti a nessuno, anche agevolati dalla sua amica, vedova anche lei, con qualche anno in più
Lei me ne parlò, disse che nonostante l’età, era molto sexy e ben conservata, e che non le sarebbe dispiaciuto vedersi in tre, questo ci avrebbe dato maggiore copertura.
Ma suocera, ce la posso fare? Già tu sei così caldina …
- “ calma, un torello come te se ne fa 5 di noi donne mature, ma ricordati che possiamo svuotarti”
E fu come diceva lei, la sau amica nonostante i suoi 70 anni, ci dava dentro, e una volta l’una una volta l’altra facemmo un trio molto ben affiatato.
Poi passarono gli anni e mi vollero sempre bene.
Non posso che benedire mia suocera. Che figona.
scritto il
2025-01-16
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