Incesto strepitoso, e voluto. Sesso caldo e maturo, passione incestuosa matura

di
genere
incesti

Si, devo ammetterlo, l’incesto fu voluto, desiderato, organizzato, e frutto di seduzione reciproca.
Si perché anche mia madre lo voleva, e si preparò.
Certo, lei una donna bella, energica e matura, molto colta, era stata Preside di un liceo, ora all’età di 64 anni, aveva avuto uno scontro con mio padre, che mal sopportava la sua personalità, e restava sola nella casa familiare, dove erano cresciuti i 3 figli, due femmine entrambe sposate, ed io, 40enne professionista affermato.
Mia madre aveva sempre mal sopportato il mio rapporto con una donna ambiziosa e capricciosa, la mia compagna,una divorziata con cui mi ero messo dopo aver lasciato la mia fidanzata storica.
In effetti quella donna mi aveva intossicato la vita, io facevo ogni tipo di sforzo per i suoi capricci, e andava sempre peggio. Riuscii a trovare la forza di lasciarla, e tornai a casa di famiglia, dove mi sistemai nell’appartamento di sotto a quello di mia madre.
Mi mamma era davvero un bella donna, cercata dagli uomini, nonostante l’età, e a volte anche io mi sorprendevo ad ammirarne le cosce, o la linea dei fianchi, o le belle labbra che aveva.
Fu contenta, che io fossi la con lei, :” Sentimi bene figlio, tu hai problemi con le donne, come tuo padre, ora non cominciare a portare a casa tutte quelle che ti pare si mettano a disposizione, e poi cercano di fotterti”
Era abituata a dirigere, le risposi : mamma, ora mi sento male dentro, mi rendo conto di aver buttato tempo ed energia, non cerco niente e nessuno, per un po staremo assieme qui””
“ Bene, per ogni tua necessità ci sono io” disse
- anche affettiva? Le chiesi, “- si perché tu non mi vuoi bene? E io non te ne ho sempre voluto?
Feci una battuta infelice, ma lei se la cavò alla grande.: Mamma, dissi, ho 40 anni sai, e potrei avere anche voglia di altro.. ”
“- che scemo, sono molto più sexy di tutte le tue sciacquette, e cosce come queste loro non ce l’hanno”, e si alzò un po la gonna, sorridendo, e se ne andò.
Confesso che mi eccitai, e quando mi passò vicina, le tirai un po la maglietta, per guardare le tette, e lei mi fece fare.
Nei giorni successivi andò dal ginecologo, e da un cugino medico/psicologo.
Dopo la visita del ginecologo, mi sfotteva, sai ha detto il ginecologo, che ho parametri di 30enne, dopo la menopausa, potresti non farcela con me “
Dopo la visita del suo psicologo medico, ordinò dei libri.
La sera, salivo da lei, e lei poco si curava di coprirsi, del resto se era scollata e si vedeva un bel petto, o i pantaloni aderenti mettevano in evidenza belle cosce,” siamo madre e figlio, no? “
Porcello, mi disse, ho visto come mi guardi”- - “ beh mamma, è un bello spettacolo, ti dispiace?”
- ma no, mi lusinga un po, disse esplicita.
Mi passava vicina in quel momento e la presi per la vita, da dietro e la baciai sul collo, cosa che la fece fremere, non si negò, io l’avevo durissimo e lei lo sentiva, si girò, mi baciò in bocca con passione, poi si fermò.
“ non è ancora il tempo”, disse sorridendo, dai torna nelle tue stanze.
Nei giorni successivi, ebbi modo di vedere i libri che aveva ordinato, e fra questi c’era un testo inglese sull’incesto madre figlio. Lo aprii, lei aveva sottolineato alcune pagine, dove si diceva che non sarebbe condannabile, un incesto madre figlio, se il figlio sia adulto, non abbia altre donne, e la madre sia a sua volta libera. Doveva restare tutto segreto, e non doveva essere continuativo, secondo l’autore, ma poteva essere un bel momento per entrambi.
Ma guarda, mi venne duro, lo confesso.
Cominciai a pensarci, ed ora i vari toccamenti fra noi, qualche bacio intenso, avevano un significato profondo.
Ormai uscivo poco con gli amici, dopo il lavoro volevo stare con lei, che pure aveva una bella vita sociale, ma anche lei aspettava il dopo cena, quando stavamo assieme sul divano a fare due chiacchiere, o vedere la tv,.
Lei ormai indossava solo roba molto sexy, la sera, quasi volesse mostrarsi a me come donna eccitante e profumata, non come madre.
Quela sera, era a fianco a me, vedevo le cosce lisce, splendide di forma, e non resistetti, misi una mano per sentire la pelle interna, scorrendo dal ginocchio verso la figa, lei faceva fare, e sentii che la figa si bagnava un po, mentre avevo un cazzo durissimo, tanto che dovetti aggiustarmi un po.
Cos'è , disse ti vanno stretti i pantaloni? Ma sorrideva.
Scesi in ginocchio davanti a lei, le baciai le cosce, mamma, chiesi, posso baciarla?
Cosa? La tua figa …. dai porcello, aprì le cosce, scostò lo slip, le immersi la lingua fra le grandi labbra che aveva ben sviluppate, trovai il clito, e cominciai un po a solleticare, un po a succhiare,
quasi sveniva dal piacere, mi teneva dolcemente la testa, ansimava leggermente, e muoveva i fianchi, fin quando sentii nettamente che sussultava, stava avendo un orgasmo importante, e cosa, inaspettata per me, scoprii che anche io , senza toccarmi, mi stavo bagnando di sborra.
Aprì gli occhi, era raggiante mi fece sollevare e mi baciò in bocca, quasi volesse sentire i propri umori-
Figlio mio, mi disse, ora dobbiamo essere tanto bravi da fermarci, i nostri rapporti devono essere centellinati, come una cosa preziosa, non siamo una coppia qualsiasi”
Aveva ragione, lo capii perfettamente, ed anche se in quel momento l’avrei sbattuta sotto, mi fermai.
Il bello venne dopo un paio di giorni, venne lei da me, vestita in modo molto sexy, mentre ero in poltrona, non ti alzare mi disse, si mise sopra le mie gambe, tirò fuori il cazzo, e mi disse “vuoi”
Non aspettavo altro, lo prese prima fra le labbra poi si mosse con grande voglia ed abilità, voleva restituirmi la gioia che le avevo dato baciandole la figona calda, e ci riusci.
La sua bocca mi dava un piacere immenso, le tenevo le tette lisce e grandi, la testa il piacere che mi dava mi prendeva tutto, mamma, scostati, sto venendo, ma aspettò la mia sborra.
Era fiera, mi sfotteva, mi hai fatto svenire, ieri, visto che so come farti svenire a te?
Parlammo un po, abbracciati, “mamma, mi chiedo, ma è giusto quello che stiamo facendo?.”

Non lo so, so che lo desidero, che non ho mai avuto tanto piacere, e sono solo una donna che ti desidera ora, null’altro.”

Ora non ci manca che far l’amore, non credi? Vuoi?
Sapessi, quando lo voglio, mi rispose, ma dobbiamo aspettare ancora un po, sentire i nostri umori, e poi sarà bellissimo.
Ormai aspettavamo quel momento.
Venne da me, ero a letto, era la sera di un sabato, si accostò al letto, senza imbarazzo si mise nuda, le presi i due seni con le mani, e li baciavo alternandoli, lei diventava sempre più vogliosa, mettemmo i cuscini sotto la mia schiena, io guardavo verso l’alto, lei venne a portarsi sul mio cazzo, lo baciò, poi lo cavalcò, penetrai tutto subito, era fradicia e calda, e cominciammo un movimento forte e deciso, mentre le sue tette mi pendevano in faccia, e in certi momenti ci baciavamo folli.
La sentii dare un forte orgasmo, non urlava , sussultava, io ero deciso a farla venire fino a stordirla dal piacere, potevo resistere tanto.
Capì, si mise sulla schiena, e mi chiamò su di se, ancora una volta fu una chiavata animale, bagnata dai suoi umori, che le uscivano dalla figa, a volte mi fermavo restando dentro di lei per ammirarla nella sua foga, poi riprendevo fin quando non sussultava per un altro orgasmo.
Stavolta non resistetti più, non ce la facevo, e mi scatenai, per riempirla tutta, di un fiume di sborra che si era formato dentro di me.
Lei assistette felice, alla mia sborrata, rimase nuda, mentre una parte di sborra le colava fra le gambe, e mi prese il cazzo in mano quasi a volermi ringraziare.
Che complicità si era creata, dopo essersi lavata un lieve bacio, buonanotte e ci addormentammo assieme.
La mattina dopo ci svegliammo abbastanza presto, ci ricordammo che in mattinata sarebbero venute sorelle cognati e nipoti, ma non rinunciammo ad una mezzora di scopata intensa, più lenta, che la fece rilassare.
Per fortuna chiamò una sua amica, brava cuoca, e si fece aiutare, era molto rilassata, e poi chiamò la donna di servizio, io uscii e tornai solo all’ora di pranzo, per non far scorgere il piacere che avevo, che avrebbe insospettito qualcuno.
Le mie sorelle mi chiesero come andasse la convivenza con la mamma, sempre pensando a quanto fosse severa e decisa.
Ah, la mamma è la mamma, a volte è un po dura, ma tante volte diventa così buona, che non potrei farne a meno.
Certo, disse uno dei cognati, “alla tua età, professionista affermato, che vivi con la mamma, magari qualcuno pensa che sei un po gay”
Mia madre intervenne subito, dicendo ai cognati che quando loro avessero avuto 1/10 delle donne belle e famose che mi avevano voluto, sarebbero diventati dei casanova.
Oh,dissse mia sorella grande, ma chi mai ci può pensare a una cosa del genere? Ve lo ricordate che ha avuto le due più belle donne della città, e le ha lasciate entrambe dopo anni?
Mia sorella piccola, che venne vicino e mi diede un bacino.
“ il mio fratello torello, disse, facendo un po ingelosire i cognati.”
L’argomento fu abbandonato , in fondo si trattava di una battuta infelice di quel mio cognato.
Ma mia madre scambiò un sorriso con mia sorella piccola.
Finita la giornata mentre tutti andavano alla macchina per tornare a casa, mia sorella, davanti a mia madre indugiava, tenendomi la mano, e mi diede un bacio profondo in bocca, mentre mia madre sorrideva.
Già, tutti dicevano che quella mia sorella era la più somigliante a mia mamma.
Con un sorriso complice, mi disse che sarebbe venuta a trovarci, mamma e me.
Doveva aver capito molto.
E così fu, e mia mamma fu complice di un successivo incesto.
Ma questo ve la racconto un’altra volta.
Ma tranquilli, non rimasi incestuoso, entrambe volevano che io tornassi a scopate normali, e organizzarono bene le cose.
scritto il
2025-01-18
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