Lara la figliastra
di
Beppefr
genere
incesti
Mi sono fidanzato con la mamma di Lara che era ancora una bimba.
Ora Lara è diventata da qualche mese maggiorenne.
L’ho cresciuta e viziata come se fosse realmente mia figlia, creando con lei un bellissimo rapporto di amicizia e confidenza.
Di certo ce ne ha combinate di ogni, dall’adolescenza in poi soprattutto, ora invece sembra solo ossessionata dai ragazzi.
Mi capita spesso di lavorare da casa. La mia compagna lavora fino alle 20.
Passo le mattine in video call con i fornitori e il pomeriggio cerco di rilassarmi evadendo gli ordini aziendali.
Lara, al pomeriggio, è sempre in compagnia di qualche ragazzo.
Si chiudono in camera e si divertono. Come li invidio.
Ogni tanto, confesso, passo vicino alla camera origliando. Mi piace sentirla gemere, è tutta sua madre.
Fino a qui è sempre stato un rapporto padre figlia.
Una mattina, sua madre mi dice che Lara non va a scuola, rimarrà a casa con me.
Sono le 8 del mattino. La mia compagna esce per andare al lavoro, io punto la sveglia per le 10 perché alle 11 ho un fornitore in video chiamata.
Rimango nel letto a guardare il telefono. Si apre la porta della camera, è Lara che viene sotto le coperte e appoggia la testa sul mio petto. Lo ha sempre fatto, fin da piccola. Si mette lì alla ricerca di coccole.
Le chiedo come sta e le accarezzo la testa dandole un bacio sulla fronte.
Chiacchieriamo un po’, mi dice che si sta rilassando lì con me.
Ad un certo punto però succede una cosa che mai avrei pensato nella mia vita:
La sua mano, scende sulla mia coscia e improvvisamente risale sul mio pacco iniziando a palparmelo.
“Lara cazzo fai? Le dico.
Lara non risponde, continua a toccarmi facendomi andare in tiro l’uccello.
“Shhhh stai zitto che mi rilasso, vedi che si rilassa anche lui?”
“Lara ma che cazzo dici?” Le dico questa volta con tono più serio.
Lara mi guarda negli occhi.
Che bella che è: morettina, occhi verdi, labbra carnose e un corpicino minuto ma con una terza.
Ci guardiamo non so per quanti secondi. Lara si avvicina a me e iniziamo a baciarci.
È un bacio passionale, la sua lingua mi cerca la mia con foga e passione.
Nel frattempo la sua mano è sotto la mia tuta e sotto i miei boxer, ha preso in mano l’asta e con un sorrisino, me lo sta segando.
“Oddio beata la mamma” dice tenendomi in mano l’uccello.
“Sei una monella” le dico lasciandomi segare.
Lara sorride “ohhh allora non vedo l’ora che mi sculacci”.
Continuiamo a baciarci fino a quando Lara si toglie la maglietta, mostrandomi le sue tette. Sono morbidissime ed ha una pelle molto liscia.
I capezzoli le diventano subito turgidi.
Si mette sul letto a gattoni e, girandosi verso di me per farmi godere meglio lo spettacolo, si toglie i pantaloni della tuta e mutande mostrandomi tutto il suo splendore.
“Che opera d’arte!” Esclamo.
Lara rimane così a farsi ammirare a novanta. Se la tocca e si porta le mani alla bocca.
“Lara dobbiamo fermarci qui perché è un casino” le dico.
Lara mi guarda, guarda il mio uccello in tiro e sorride.
Si ritocca ancora la sua fighetta e questa volta le dita me le mette in bocca a me.
“Oddio Lara, non possiamo! Ho 40 anni, sono il tuo patrigno “
Le dico capendo già che è un casino.
“E allora? Sai quante mie amiche scopano con i quarantenni? Vuoi che vada con il primo che capita? È un segreto tra me e te”
Lara viene ad abbracciarmi mettendomi la testa tra le sue tette.
“Non ti piaccio?” Mi dice frignando.
“Lara non è questo il punto….” Non mi ascolta.
Mi mette davanti al viso il suo culo e scende a farmi un pompino.
Cazzo, da prendere il cazzo in bocca meglio di sua madre.
Rimango fermo, lasciandola divertire con il mio uccello in bocca.
Lara alza la testa, mi guarda” scopami cazzo”.
Anche la sua fighetta rasata davanti ai miei occhi mi chiamava.
Inizio a toccargliela, bella morbida e bagnata. Lara, appena gliela tocco esclama “dai fammi godere”
Le do un bacio sulle labbra e inizio a leccargliele. Erano anni che non leccavo una fighetta così.
Lara se la lascia leccare e sditalinare. Ne approfitto e inizio a leccarle anche il buco del culo mentre in figa ha le dita.
Lara approva, si lascia fare godendo.
Mi sta facendo godere con tutti i suo umori.
Mi alzo, le tiro una sculacciata sul suo culetto. Approva.
La metto pecora sul letto e inizio a penetrarla.
Lara si lascia fare e inizia a gemere ogni volta che spingo.
La sua fighetta mi bagna anche le palle mentre la scopo.
“Sculacciami papi” mi dice mentre gode.
L’uccello mi sta esplodendo, vengo sulla sua schiena e sulle sue chiappe.
Lara mi guarda con le guance tutte rosse.
“Papi mi hai fatto venire un botto di volte, ti amo!”
Da quel giorno ho un rapporto ancora più intimo con lei
Ora Lara è diventata da qualche mese maggiorenne.
L’ho cresciuta e viziata come se fosse realmente mia figlia, creando con lei un bellissimo rapporto di amicizia e confidenza.
Di certo ce ne ha combinate di ogni, dall’adolescenza in poi soprattutto, ora invece sembra solo ossessionata dai ragazzi.
Mi capita spesso di lavorare da casa. La mia compagna lavora fino alle 20.
Passo le mattine in video call con i fornitori e il pomeriggio cerco di rilassarmi evadendo gli ordini aziendali.
Lara, al pomeriggio, è sempre in compagnia di qualche ragazzo.
Si chiudono in camera e si divertono. Come li invidio.
Ogni tanto, confesso, passo vicino alla camera origliando. Mi piace sentirla gemere, è tutta sua madre.
Fino a qui è sempre stato un rapporto padre figlia.
Una mattina, sua madre mi dice che Lara non va a scuola, rimarrà a casa con me.
Sono le 8 del mattino. La mia compagna esce per andare al lavoro, io punto la sveglia per le 10 perché alle 11 ho un fornitore in video chiamata.
Rimango nel letto a guardare il telefono. Si apre la porta della camera, è Lara che viene sotto le coperte e appoggia la testa sul mio petto. Lo ha sempre fatto, fin da piccola. Si mette lì alla ricerca di coccole.
Le chiedo come sta e le accarezzo la testa dandole un bacio sulla fronte.
Chiacchieriamo un po’, mi dice che si sta rilassando lì con me.
Ad un certo punto però succede una cosa che mai avrei pensato nella mia vita:
La sua mano, scende sulla mia coscia e improvvisamente risale sul mio pacco iniziando a palparmelo.
“Lara cazzo fai? Le dico.
Lara non risponde, continua a toccarmi facendomi andare in tiro l’uccello.
“Shhhh stai zitto che mi rilasso, vedi che si rilassa anche lui?”
“Lara ma che cazzo dici?” Le dico questa volta con tono più serio.
Lara mi guarda negli occhi.
Che bella che è: morettina, occhi verdi, labbra carnose e un corpicino minuto ma con una terza.
Ci guardiamo non so per quanti secondi. Lara si avvicina a me e iniziamo a baciarci.
È un bacio passionale, la sua lingua mi cerca la mia con foga e passione.
Nel frattempo la sua mano è sotto la mia tuta e sotto i miei boxer, ha preso in mano l’asta e con un sorrisino, me lo sta segando.
“Oddio beata la mamma” dice tenendomi in mano l’uccello.
“Sei una monella” le dico lasciandomi segare.
Lara sorride “ohhh allora non vedo l’ora che mi sculacci”.
Continuiamo a baciarci fino a quando Lara si toglie la maglietta, mostrandomi le sue tette. Sono morbidissime ed ha una pelle molto liscia.
I capezzoli le diventano subito turgidi.
Si mette sul letto a gattoni e, girandosi verso di me per farmi godere meglio lo spettacolo, si toglie i pantaloni della tuta e mutande mostrandomi tutto il suo splendore.
“Che opera d’arte!” Esclamo.
Lara rimane così a farsi ammirare a novanta. Se la tocca e si porta le mani alla bocca.
“Lara dobbiamo fermarci qui perché è un casino” le dico.
Lara mi guarda, guarda il mio uccello in tiro e sorride.
Si ritocca ancora la sua fighetta e questa volta le dita me le mette in bocca a me.
“Oddio Lara, non possiamo! Ho 40 anni, sono il tuo patrigno “
Le dico capendo già che è un casino.
“E allora? Sai quante mie amiche scopano con i quarantenni? Vuoi che vada con il primo che capita? È un segreto tra me e te”
Lara viene ad abbracciarmi mettendomi la testa tra le sue tette.
“Non ti piaccio?” Mi dice frignando.
“Lara non è questo il punto….” Non mi ascolta.
Mi mette davanti al viso il suo culo e scende a farmi un pompino.
Cazzo, da prendere il cazzo in bocca meglio di sua madre.
Rimango fermo, lasciandola divertire con il mio uccello in bocca.
Lara alza la testa, mi guarda” scopami cazzo”.
Anche la sua fighetta rasata davanti ai miei occhi mi chiamava.
Inizio a toccargliela, bella morbida e bagnata. Lara, appena gliela tocco esclama “dai fammi godere”
Le do un bacio sulle labbra e inizio a leccargliele. Erano anni che non leccavo una fighetta così.
Lara se la lascia leccare e sditalinare. Ne approfitto e inizio a leccarle anche il buco del culo mentre in figa ha le dita.
Lara approva, si lascia fare godendo.
Mi sta facendo godere con tutti i suo umori.
Mi alzo, le tiro una sculacciata sul suo culetto. Approva.
La metto pecora sul letto e inizio a penetrarla.
Lara si lascia fare e inizia a gemere ogni volta che spingo.
La sua fighetta mi bagna anche le palle mentre la scopo.
“Sculacciami papi” mi dice mentre gode.
L’uccello mi sta esplodendo, vengo sulla sua schiena e sulle sue chiappe.
Lara mi guarda con le guance tutte rosse.
“Papi mi hai fatto venire un botto di volte, ti amo!”
Da quel giorno ho un rapporto ancora più intimo con lei
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