Quando la mamma ti aiuta anche nei momenti brutti. Scopate ed inculate con lei e le altre due. Incesto necessario.
di
Lukoum
genere
incesti
Quell’estate decisi di farmi tre settimane di ferie nella casa a mare di famiglia, dove era rimasta sola mia madre, recente vedova, 62 anni ed ancora una donna ben conservata.
Mia moglie preferì invece andare a casa dei suoi, eravamo in crisi matrimoniale, io 36 anni, vivevo lontano in città. Mia sorella e l’altro fratello, erano fuori a loro volta, con le famiglie, e mi dispiaceva lasciare sola mia madre.
Era venuta a trovare mia madre la sorella 60enne, zia Elisa, senza il marito, che faceva una vita a parte.
La vecchia villa di famiglia era grande aveva molte camere, direttamente all’ombra della pineta, molto fresca.
Era venuta anche la nostra cameriera, ormai 58 enne e più un’amica, ormai, Clara.
Qualcuno mi prendeva in giro, e qualcuno approvava la mia scelta, ma l’avevo deciso per allontanarmi da mille conflitti familiari e di lavoro, tornando nella villa di famiglia dove avevo sempre passato le mie estati giovanili.
Perdi più, si era manifestata una strana forma di impotenza parziale, partivo bene, e poi, , forse a causa dei pensieri, non riuscivo a concludere l’atto, il medico mi aveva raccomandato riposo e riduzione dello stress.
Avevo detto a mia madre con qualche pudore del problema sessuale che avevo, si era messa a ridere, un mandrillo come te…. Ed aveva aggiunto:”” nel caso ci pensiamo noi tre, stai tranquillo”
Mi meravigliai un po, intendiamoci, mi a madre è stata sempre una donna felice di vivere la sessualità, allegra, ma cosa potevano fare tre donne mature con me? Perdi più, madre e zia.
Andammo nella vicina spiaggia, e devo dire che le due sorelle, in spiaggia, erano messe veramente bene, in costume erano fresche ed eccitanti. Clara non veniva perché non voleva abbronzarsi.
Tornati dalla spiaggia, mia madre e zia Elisa fecero la doccia, noncuranti di me, e devo dire che diedi uno sguardo erano davvero in forma.
Mi sorpresi a pensare che ci avrei fatto sesso, ho un’antica passione per le donne mature, e le guardai con un po di cupidigia. Loro due ridevano, e mi prendevano in giro, che fai ci guardi, porcellino?
Metre mi facevo la doccia, mia madre come se nulla fosse, venne a vedermi, e guardò con insistenza il cazzo, che, senza che io lo volessi, saliva. Ma tu non hai problemi sessuali, mi disse.
Mamma, ma mi è capitato più volte che mi eccito, e poi mi va giù”
“colpa delle donne con cui vai, poi ci pensiamo io e tua zia”
Ancora? Mi porse l’accappatoio e mi aiutò ad asciugarmi, e senza nessun problema, cominciò a segarmi, visto che ero già duro, poi si calò giù e lo prese in bocca, non sapevo che fare, ma restava duro.
Lei si fermò, si rialzò, e mi disse che il mio problema sarebbe scomparso, di lasciar fare a loro.
Non avrei mai pensato che mi mamma me lo potesse prendere in bocca con tanta naturalezza, ma che sta succedendo?
Intanto mi rimaneva duro, e mia madre e zia Elisa, mi prendevano in giro “caspita che impotenza, con quello ci sventri”
Clara, che io non avevo mai osservato bene dal punto di vista sessuale, in effetti mostrava belle tette, e cosce, anche se di viso era un po invecchiata.
Ad un segno di mia madre, mi prese per la mano e mi portò nella sua stanza.
Ormai non ero più duro, ma Clara sapeva che fare, dopo essersi messa in ginocchio davanti al divano ed averlo preso in bocca, mi disse che voleva farlo nel culo, che era leggermente infiammata alla figa, capii dopo che era un modo per scatenarmi, infatti, quando si mise a faccia in giù, andai dietro e un po a fatica la penetrai. Il fatto che fosse stretto mi impegnò, e infatti non pensai alla paura che si ammosciasse, restai fermo e duro dentro, mentre Clara muoveva i fianchi.
Sentirmi così avvolto mi fece durare molto, e non ebbi problemi, lo tirai fuori solo per sborrare, era la prima volta dopo molti mesi di impotenza, la bagnai tutta sul culo, le cosce, tantissima sborra.
Aveva ragione tua madre, vedi, disse Clara, altro che impotenza, mi stavi sfondando e non sono vergine. Mi hai fatto venire senza che mi toccassi, sei forte. E mi baciò rapidamente.
Ero strabiliato, mia madre che aveva organizzato quella bella esperienza di sesso? Capii che volessi dire, andai da lei, che era con Elisa, e la ringraziai, “mamma, hai fatto un miracolo “-
Sorrisero le due sorelle, il miracolo l’ha fatto la Clara, che ha un culo divino.
Zia Elisa disse a mia mamma :ma anche tu non scherzi, guarda che bel culo che hai, con tuo figlio sarà una gioia.
Dai Elisa, il nostro torello ci farà felici tutte e tornerà felice, disse mia mamma.
Incredibile, non avevano nessun pudore, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Poi cenammo, facemmo una passeggiata, certo, come se nulla fosse, erano spiritose e contente, e io mi sentivo molto sollevato.
Quella sera non successe nulla, ma la mattina dopo, appena sveglio, Clara mi portò il caffè e mi fece un lungo pompino, ma senza farmi sborrare.
Avevano in mente qualcosa.
Non andai in spiaggia quella mattina, loro andarono, ma tornò zia Elisa, da sola, disse che voleva cambiare il reggiseno del costume, e s presentò a me con una tetta fuori, molto bella, chiedendo di allacciarla.
Altro che allacciarla, afferrai quelle tette dolci e cominciai a baciarle e ciucciarle, mentre lei sospirava.
Fu la prima a baciarmi in bocca, con intensità, andammo sul letto, me lo prese in bocca, porgendomi i suoi fianchi, e io mentre lei succhiava il mio cazzo, le infilai la lingua fra le grandi labbra, eravamo proprio eccitati al massimo.
Capì che avrei sborrato subito, e quindi mi fece sdraiare, e cavalcò lei il cazzo, con arte, rallentando, e porgendomi le tettone, sentii che aveva dei piccoli orgasmi, ma io non sborravo in figa da mesi, la girai, sulla schiena, e la penetrai con forza, muovendomi davvero da uomo eccitato e voglioso. Passò poco che diedi una fortissima e lunghissima sborrata, mentre lei mi baciava, era felice e fiera di avermi fato godere tanto, ma anche lei aveva goduto tanto.
Quando tornarono le altre due, la abbracciarono, e si complimentarono con lei, avevano capito che ormai mi ero dimenticato el tutto della mia impotenza, ed ero tornato ad essere il torello che ero sempre stato.
Clara mi portò ancora nella sua stanza, e me lo prese ancora in bocca, poi mi parlò, era arrivata anche zia Elisa, ora verrà per te il momento più bello, preparati, è una cosa bellissima.
Ma sopratutto per tua madre, ha tanto sofferto, e si merita questa gioia che le darai.
Volevano accertarsi che non facessi problemi di coscienza, e sorrisero, quando si accorsero che a quei discorsi, mi era venuto durissimo.
Quando tornammo nel salotto, mia madre mi baciò con intensità, ma brevemente e poi , come se nulla fosse passammo a parlare d’altro.
Sotto una vestaglietta trasparente aveva solo slip e reggiseno, cosa che mi faceva eccitare.
La mattina dopo andarono al mare solo Clara e zia Elisa e restammo soli, mia madre con la vestaglietta, le cosce aperte, uno slip bellissimo, non aveva pancia, era in forma.
Mi accostai e la baciai tenendola per il viso, con una intensità con cui non avevo mai baciato nessuna donna, lei corrispose con passione.
Mi calai fra le sue gambe, baciai prima l’interno delle cosce, poi misi la lingua sul clitoride pronunciato fra le grandi labbra semiaperte, lei sospirò, e dopo alcuni minuti, sussultò, aveva avuto un orgasmo sotto i miei baci.
Mi portò per mano sul suo letto, e scherzò, ora ti faccio vedere io mi hai fatto avere un orgasmo, ti restituisco il favore. Fu bravissima a prenderlo in bocca, ogni tanto ci baciavamo, ma stava venendo il momento dell’atto più importante, mi portò su di lei, e non so quanto tempo rimasi alternando momenti forti a momenti di lento piacere, fin quando non sborrai in quella figona caldissima eccitante.
Ma non uscii, rimasi su di lei senza pesarle, le baciavo il seno, mentre lei mi carezzava, e ripartii, meravigliato da me stesso, pochi minuti, ritrovai l’impeto, ed anche lei, che aveva orgasmi a ripetizione, tanto che quando mi senti sborrare la seconda volta utlò dal piacere.
Ci calmammo un po, lei mi chiese se fossi turbato.
No mamma, non lo sono, hai preparato le cose così bene che tutto mi è parso naturale.
Lei mi disse che il nostro non era amore, in quanto ci amavamo già come madre e figlio.
Il nostro era desiderio carnale puro, e lei non si sentiva in colpa.
Rientrarono Clara ed Elisa, felicissime, baciarono mia mamma e me, chiesero a mia madre come si sentisse, era proprio sessualmente appagata, disse, il nostro torello ci darà ancora tanta gioia, ma non facciamolo affaticare.
Infatti l’unica che non aveva avuto una sborrata in figa era Clara, mia madre disse che appena poteva anche lei doveva avere la sua razione.
I giorni successivi furono un paradiso.
Erano troppo intelligenti ed esperte per farmi stufare, si facevano desiderare, con le loro tattche.
Mia madre volle provare anche il rapporto anale, e nonostante qualche sofferenza, ne fu felice.
Zia Elisa lo sapeva fare benissimo col culo, mi offrì uno spettacolino in cui si leccavano la figa con Clara,ero tanto eccitato che le chiavai entrambe.
Ormai avevo imparato a dosare le sborrate, rimanevo sempre un po eccitato.
Fu un periodo magnifico, ma non finì li.
Andavo a trovarle spesso, e ancora dopo i 70 anni ci davamo piacere immenso.
Erano troie? No, mi avevano ricostruito per amore.
Mia moglie preferì invece andare a casa dei suoi, eravamo in crisi matrimoniale, io 36 anni, vivevo lontano in città. Mia sorella e l’altro fratello, erano fuori a loro volta, con le famiglie, e mi dispiaceva lasciare sola mia madre.
Era venuta a trovare mia madre la sorella 60enne, zia Elisa, senza il marito, che faceva una vita a parte.
La vecchia villa di famiglia era grande aveva molte camere, direttamente all’ombra della pineta, molto fresca.
Era venuta anche la nostra cameriera, ormai 58 enne e più un’amica, ormai, Clara.
Qualcuno mi prendeva in giro, e qualcuno approvava la mia scelta, ma l’avevo deciso per allontanarmi da mille conflitti familiari e di lavoro, tornando nella villa di famiglia dove avevo sempre passato le mie estati giovanili.
Perdi più, si era manifestata una strana forma di impotenza parziale, partivo bene, e poi, , forse a causa dei pensieri, non riuscivo a concludere l’atto, il medico mi aveva raccomandato riposo e riduzione dello stress.
Avevo detto a mia madre con qualche pudore del problema sessuale che avevo, si era messa a ridere, un mandrillo come te…. Ed aveva aggiunto:”” nel caso ci pensiamo noi tre, stai tranquillo”
Mi meravigliai un po, intendiamoci, mi a madre è stata sempre una donna felice di vivere la sessualità, allegra, ma cosa potevano fare tre donne mature con me? Perdi più, madre e zia.
Andammo nella vicina spiaggia, e devo dire che le due sorelle, in spiaggia, erano messe veramente bene, in costume erano fresche ed eccitanti. Clara non veniva perché non voleva abbronzarsi.
Tornati dalla spiaggia, mia madre e zia Elisa fecero la doccia, noncuranti di me, e devo dire che diedi uno sguardo erano davvero in forma.
Mi sorpresi a pensare che ci avrei fatto sesso, ho un’antica passione per le donne mature, e le guardai con un po di cupidigia. Loro due ridevano, e mi prendevano in giro, che fai ci guardi, porcellino?
Metre mi facevo la doccia, mia madre come se nulla fosse, venne a vedermi, e guardò con insistenza il cazzo, che, senza che io lo volessi, saliva. Ma tu non hai problemi sessuali, mi disse.
Mamma, ma mi è capitato più volte che mi eccito, e poi mi va giù”
“colpa delle donne con cui vai, poi ci pensiamo io e tua zia”
Ancora? Mi porse l’accappatoio e mi aiutò ad asciugarmi, e senza nessun problema, cominciò a segarmi, visto che ero già duro, poi si calò giù e lo prese in bocca, non sapevo che fare, ma restava duro.
Lei si fermò, si rialzò, e mi disse che il mio problema sarebbe scomparso, di lasciar fare a loro.
Non avrei mai pensato che mi mamma me lo potesse prendere in bocca con tanta naturalezza, ma che sta succedendo?
Intanto mi rimaneva duro, e mia madre e zia Elisa, mi prendevano in giro “caspita che impotenza, con quello ci sventri”
Clara, che io non avevo mai osservato bene dal punto di vista sessuale, in effetti mostrava belle tette, e cosce, anche se di viso era un po invecchiata.
Ad un segno di mia madre, mi prese per la mano e mi portò nella sua stanza.
Ormai non ero più duro, ma Clara sapeva che fare, dopo essersi messa in ginocchio davanti al divano ed averlo preso in bocca, mi disse che voleva farlo nel culo, che era leggermente infiammata alla figa, capii dopo che era un modo per scatenarmi, infatti, quando si mise a faccia in giù, andai dietro e un po a fatica la penetrai. Il fatto che fosse stretto mi impegnò, e infatti non pensai alla paura che si ammosciasse, restai fermo e duro dentro, mentre Clara muoveva i fianchi.
Sentirmi così avvolto mi fece durare molto, e non ebbi problemi, lo tirai fuori solo per sborrare, era la prima volta dopo molti mesi di impotenza, la bagnai tutta sul culo, le cosce, tantissima sborra.
Aveva ragione tua madre, vedi, disse Clara, altro che impotenza, mi stavi sfondando e non sono vergine. Mi hai fatto venire senza che mi toccassi, sei forte. E mi baciò rapidamente.
Ero strabiliato, mia madre che aveva organizzato quella bella esperienza di sesso? Capii che volessi dire, andai da lei, che era con Elisa, e la ringraziai, “mamma, hai fatto un miracolo “-
Sorrisero le due sorelle, il miracolo l’ha fatto la Clara, che ha un culo divino.
Zia Elisa disse a mia mamma :ma anche tu non scherzi, guarda che bel culo che hai, con tuo figlio sarà una gioia.
Dai Elisa, il nostro torello ci farà felici tutte e tornerà felice, disse mia mamma.
Incredibile, non avevano nessun pudore, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Poi cenammo, facemmo una passeggiata, certo, come se nulla fosse, erano spiritose e contente, e io mi sentivo molto sollevato.
Quella sera non successe nulla, ma la mattina dopo, appena sveglio, Clara mi portò il caffè e mi fece un lungo pompino, ma senza farmi sborrare.
Avevano in mente qualcosa.
Non andai in spiaggia quella mattina, loro andarono, ma tornò zia Elisa, da sola, disse che voleva cambiare il reggiseno del costume, e s presentò a me con una tetta fuori, molto bella, chiedendo di allacciarla.
Altro che allacciarla, afferrai quelle tette dolci e cominciai a baciarle e ciucciarle, mentre lei sospirava.
Fu la prima a baciarmi in bocca, con intensità, andammo sul letto, me lo prese in bocca, porgendomi i suoi fianchi, e io mentre lei succhiava il mio cazzo, le infilai la lingua fra le grandi labbra, eravamo proprio eccitati al massimo.
Capì che avrei sborrato subito, e quindi mi fece sdraiare, e cavalcò lei il cazzo, con arte, rallentando, e porgendomi le tettone, sentii che aveva dei piccoli orgasmi, ma io non sborravo in figa da mesi, la girai, sulla schiena, e la penetrai con forza, muovendomi davvero da uomo eccitato e voglioso. Passò poco che diedi una fortissima e lunghissima sborrata, mentre lei mi baciava, era felice e fiera di avermi fato godere tanto, ma anche lei aveva goduto tanto.
Quando tornarono le altre due, la abbracciarono, e si complimentarono con lei, avevano capito che ormai mi ero dimenticato el tutto della mia impotenza, ed ero tornato ad essere il torello che ero sempre stato.
Clara mi portò ancora nella sua stanza, e me lo prese ancora in bocca, poi mi parlò, era arrivata anche zia Elisa, ora verrà per te il momento più bello, preparati, è una cosa bellissima.
Ma sopratutto per tua madre, ha tanto sofferto, e si merita questa gioia che le darai.
Volevano accertarsi che non facessi problemi di coscienza, e sorrisero, quando si accorsero che a quei discorsi, mi era venuto durissimo.
Quando tornammo nel salotto, mia madre mi baciò con intensità, ma brevemente e poi , come se nulla fosse passammo a parlare d’altro.
Sotto una vestaglietta trasparente aveva solo slip e reggiseno, cosa che mi faceva eccitare.
La mattina dopo andarono al mare solo Clara e zia Elisa e restammo soli, mia madre con la vestaglietta, le cosce aperte, uno slip bellissimo, non aveva pancia, era in forma.
Mi accostai e la baciai tenendola per il viso, con una intensità con cui non avevo mai baciato nessuna donna, lei corrispose con passione.
Mi calai fra le sue gambe, baciai prima l’interno delle cosce, poi misi la lingua sul clitoride pronunciato fra le grandi labbra semiaperte, lei sospirò, e dopo alcuni minuti, sussultò, aveva avuto un orgasmo sotto i miei baci.
Mi portò per mano sul suo letto, e scherzò, ora ti faccio vedere io mi hai fatto avere un orgasmo, ti restituisco il favore. Fu bravissima a prenderlo in bocca, ogni tanto ci baciavamo, ma stava venendo il momento dell’atto più importante, mi portò su di lei, e non so quanto tempo rimasi alternando momenti forti a momenti di lento piacere, fin quando non sborrai in quella figona caldissima eccitante.
Ma non uscii, rimasi su di lei senza pesarle, le baciavo il seno, mentre lei mi carezzava, e ripartii, meravigliato da me stesso, pochi minuti, ritrovai l’impeto, ed anche lei, che aveva orgasmi a ripetizione, tanto che quando mi senti sborrare la seconda volta utlò dal piacere.
Ci calmammo un po, lei mi chiese se fossi turbato.
No mamma, non lo sono, hai preparato le cose così bene che tutto mi è parso naturale.
Lei mi disse che il nostro non era amore, in quanto ci amavamo già come madre e figlio.
Il nostro era desiderio carnale puro, e lei non si sentiva in colpa.
Rientrarono Clara ed Elisa, felicissime, baciarono mia mamma e me, chiesero a mia madre come si sentisse, era proprio sessualmente appagata, disse, il nostro torello ci darà ancora tanta gioia, ma non facciamolo affaticare.
Infatti l’unica che non aveva avuto una sborrata in figa era Clara, mia madre disse che appena poteva anche lei doveva avere la sua razione.
I giorni successivi furono un paradiso.
Erano troppo intelligenti ed esperte per farmi stufare, si facevano desiderare, con le loro tattche.
Mia madre volle provare anche il rapporto anale, e nonostante qualche sofferenza, ne fu felice.
Zia Elisa lo sapeva fare benissimo col culo, mi offrì uno spettacolino in cui si leccavano la figa con Clara,ero tanto eccitato che le chiavai entrambe.
Ormai avevo imparato a dosare le sborrate, rimanevo sempre un po eccitato.
Fu un periodo magnifico, ma non finì li.
Andavo a trovarle spesso, e ancora dopo i 70 anni ci davamo piacere immenso.
Erano troie? No, mi avevano ricostruito per amore.
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