Di mattina

di
genere
dominazione

Di mattina mi giro nel letto. Non vorrei svegliarmi. La notte, questa notte, è stata piena di passione. Abbiamo fatto l'amore tre volte, come giovani amanti pieni di vigoria. Il crollo alle luci dell'alba è stato inevitabile. Un sonno lungo e profondo ci ha avvolti ancora abbracciati.

Ora ti sento mentre ti prepari per uscire. Sei in bagno, fresca di una doccia rigenerante. Slip e reggiseno nero, sei davanti lo specchio che finisci di truccarti e sistemarti i capelli. Mi avvicino completamente nudo con i capelli arruffati e la faccia scolpita dal cuscino. Quasi non ti bado, ma scosti il culo per urtarmi e allora mi giro. Un sorriso reciproco allo specchio e poi un bacio stampato sul collo, mentre le mani furtive scivolano sui seni sempre duri e pieni di passione. Questo bacio si prolunga più del dovuto e le dita scovano un passaggio sotto le coppe del reggiseno. Sento il profilo dei capezzoli che struscio con le punta delle dita, fino a farli diventare duri. E' la mia passione continua, i seni, le tette, i capezzoli e le aureole da leccare e mordere. Lo sai e ti concedi volentieri al piacevole supplizio dei morsi che ti pratico. Il reggiseno è già scivolato per terra, slacciato con un tocco di dita. Ora il tuo bacino dondola sinuoso sul mio ventre, da cui parte l'asta del cazzo che si raddrizza e indurisce grazie a questa danza sensuale. Il filo dello slip che si incunea tra le chiappe sode e bianche è un ostacolo da evitare, in cerca di un riparo. Le mani, le dita, i palmi, tutto sfiora la pelle del tuo corpo lavato e profumato. Mi ecciti e ne sei consapevole. Le mani fanno sfilare lo slip sui fianchi fino a che con un colpe di lato della gamba destra non te ne liberi completamente. Ora sei nuda e allarghi le gambe, mentre ti assesti con le mani in presa sul bordo del lavandino. Ti afferro saldamente sui fianchi e con la punta del cazzo cerco la strada che stanotte ho varcato più volte. Sei già bagnata, umida e calda. La cappella si gonfia al passaggio sulle labbra bagnate. Inarchi i fianchi per ricevere la spada dell'amore. Ti infilo dolcemente e ti faccio mia, assestando lunghe spinte a cui rispondi con un movimento contrario ed opposto. Lo prendi dentro fino in fondo. Quando arrivo al culmine della spinta contrai i muscoli della vagina e del culo, roteando i fianchi. Massaggi il cazzo dal di dentro. Ti ecciti. MI eccito. Quando, poi, ti abbassi ulteriormente capisco che vuoi essere sbattuta. Inizio, allora, una progressione di spinte che segui aumentando i vagiti di passione. Dopo lunghe e poderose spinte giungo a esplodere nella figa un fiotto di densa sborra, calda e bianca, che si unisce con gli umori della tua sborrata.

E' mattina, amore mio, e il buon giorno è arrivato anche oggi.

Ora la giornata può iniziare.
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scritto il
2013-06-10
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