La Villa dei Desideri Inconfessabili
di
Angelo B
genere
orge
In una villa isolata, lontano da ogni sguardo indiscreto, sei anime affamate di piacere si abbandonano a un vortice di desiderio senza limiti.
Tra corpi intrecciati, gemiti soffocati e giochi proibiti, l’acqua della piscina diventa teatro di un’orgia bollente, dove ogni confine viene infranto.
Una notte dove tutto è permesso.
Una notte dove nulla sarà più come prima.
Benvenuti nella Villa dei Desideri Inconfessabili.
La notte avvolgeva la villa in collina con il suo silenzio complice. Era una notte speciale: lontani da occhi indiscreti, Ángel e il suo gruppo selezionato si erano dati appuntamento per vivere qualcosa che avrebbe infranto ogni regola.
C’erano Viola, bionda ribelle, il corpo scolpito dalla danza.
Sabrina, occhi di fuoco e pelle vellutata.
Ginevra, minuta ma esplosiva, con un sorriso che prometteva guai.
Ludovica, sinuosa e dominante, irresistibile.
E Chiara, labbra carnose e movenze che sapevano di peccato.
Insieme a loro, anche Riccardo, l’amico di Ángel, complice perfetto per quella notte proibita.
La musica suonava lenta, sensuale.
Le luci soffuse, i bicchieri mezzi vuoti, l’odore del vino e del desiderio già nell’aria.
Fu Sabrina la prima ad avvicinarsi ad Ángel: lo spinse contro il muro, salendo sulle punte per baciarlo con fame, le mani che gli strappavano la camicia pezzo per pezzo.
Subito dopo, Ginevra si abbassò davanti a lui, liberandolo dei pantaloni, prendendolo in bocca senza esitazione.
Ángel chiuse gli occhi, godendosi la lingua calda e affamata che gli risaliva lungo il cazzo teso.
Attorno a loro, anche gli altri avevano iniziato a sciogliersi:
Chiara si spogliava lentamente davanti a Riccardo, offrendogli i seni nudi, mentre Viola le accarezzava il corpo con le dita leggere, lambendo i capezzoli turgidi.
Ángel prese Sabrina per la vita, la sollevò con facilità, facendole incastrare le gambe attorno ai suoi fianchi.
Con un colpo solo, la penetrò con forza, strappandole un gemito che si perse tra le pareti antiche della villa.
Sul tappeto, Ginevra e Viola si leccavano a vicenda, nude, ansimanti, i corpi intrecciati in una danza oscena.
Chiara cavalcava Riccardo con movimenti lenti e profondi, mentre lui le stringeva il culo, facendola gemere ad ogni affondo.
Ángel alternava le sue spinte in Sabrina con sberle leggere sul suo culo teso, mentre intorno a loro tutto si confondeva in un mare di gemiti, sudore e carne che cercava carne.
Quando finalmente esplosero in un orgasmo collettivo, sapevano che non era finita.
⸻
Il giorno dopo, con il sole tramontato di nuovo dietro le colline, il secondo round ebbe inizio.
Questa volta, niente più limiti: lubrificanti, dildo e giocattoli riempivano i divani e il pavimento della sala.
Viola si inginocchiò subito davanti a Ángel, prendendolo in bocca, affamata di lui, mentre Sabrina gli accarezzava le palle con la lingua.
Ginevra si strusciava contro il suo fianco, bagnata, pronta a essere presa.
Ángel afferrò Viola per i capelli e la sollevò, sbattendola contro il muro.
La fece piegare, aprendo il suo culo perfetto e penetrandola senza pietà.
Intanto, Chiara si inginocchiò sotto di loro, succhiando le palle di Ángel mentre guardava Viola venirgli addosso tremando.
Ludovica, sul divano, godeva di un dildo enorme che si infilava profondamente nella sua figa umida, mentre Riccardo la preparava con la lingua per una doppia penetrazione imminente.
Ángel non si fermava: alternava colpi nella figa e nel culo di Viola, mentre Sabrina gli prendeva il cazzo in bocca non appena lo estraeva, ingoiando ogni goccia di piacere.
La stanza era solo urla, carne che batteva contro carne, dita che esploravano ogni orifizio disponibile.
Doppie penetrazioni, pompini fino a soffocare, scambi veloci: nessuno aveva più controllo.
Ángel venne sborrando sulle facce di Ginevra e Viola, mentre le due ragazze si leccavano a vicenda il suo seme caldo, ridendo come bambine maliziose.
⸻
Ma il meglio doveva ancora arrivare.
Quella notte, sotto la luna piena, si ritrovarono tutti nudi nella piscina.
L’acqua era fredda ma i loro corpi ardevano.
Ángel prese Chiara subito: la spinse contro il bordo, la scopò selvaggiamente mentre le altre ragazze nuotavano attorno a loro, baciandosi, accarezzandosi, godendo nel vedere quella scena brutale.
Viola e Sabrina si inginocchiarono ai lati di Ángel, alternandosi a succhiargli il cazzo già duro e bagnato, mentre Ginevra si offriva senza vergogna dietro di lui, chiedendo di essere riempita.
Con l’aiuto di Riccardo, iniziarono una doppia penetrazione estrema: Ángel nella figa stretta di Ginevra, Riccardo nel suo culo piccolo, facendola urlare sotto le stelle.
Nel frattempo, Ludovica cavalcava un dildo doppio assieme a Chiara, le loro fighe che si sbattevano l’una contro l’altra con violenza, le mani che si stringevano il seno, le dita che si infilavano ovunque.
Ángel non si fermava.
Scopava, veniva, riscopava.
Ogni bocca era piena, ogni buco era preso e riempito.
Quando l’alba arrivò, trovarono tutti ancora stretti, intrecciati, esausti.
Il sapore del sesso era ovunque, sulle labbra, sulla pelle, nei respiri lenti.
Era stato un inferno di piacere.
E nessuno voleva tornare indietro.
Tra corpi intrecciati, gemiti soffocati e giochi proibiti, l’acqua della piscina diventa teatro di un’orgia bollente, dove ogni confine viene infranto.
Una notte dove tutto è permesso.
Una notte dove nulla sarà più come prima.
Benvenuti nella Villa dei Desideri Inconfessabili.
La notte avvolgeva la villa in collina con il suo silenzio complice. Era una notte speciale: lontani da occhi indiscreti, Ángel e il suo gruppo selezionato si erano dati appuntamento per vivere qualcosa che avrebbe infranto ogni regola.
C’erano Viola, bionda ribelle, il corpo scolpito dalla danza.
Sabrina, occhi di fuoco e pelle vellutata.
Ginevra, minuta ma esplosiva, con un sorriso che prometteva guai.
Ludovica, sinuosa e dominante, irresistibile.
E Chiara, labbra carnose e movenze che sapevano di peccato.
Insieme a loro, anche Riccardo, l’amico di Ángel, complice perfetto per quella notte proibita.
La musica suonava lenta, sensuale.
Le luci soffuse, i bicchieri mezzi vuoti, l’odore del vino e del desiderio già nell’aria.
Fu Sabrina la prima ad avvicinarsi ad Ángel: lo spinse contro il muro, salendo sulle punte per baciarlo con fame, le mani che gli strappavano la camicia pezzo per pezzo.
Subito dopo, Ginevra si abbassò davanti a lui, liberandolo dei pantaloni, prendendolo in bocca senza esitazione.
Ángel chiuse gli occhi, godendosi la lingua calda e affamata che gli risaliva lungo il cazzo teso.
Attorno a loro, anche gli altri avevano iniziato a sciogliersi:
Chiara si spogliava lentamente davanti a Riccardo, offrendogli i seni nudi, mentre Viola le accarezzava il corpo con le dita leggere, lambendo i capezzoli turgidi.
Ángel prese Sabrina per la vita, la sollevò con facilità, facendole incastrare le gambe attorno ai suoi fianchi.
Con un colpo solo, la penetrò con forza, strappandole un gemito che si perse tra le pareti antiche della villa.
Sul tappeto, Ginevra e Viola si leccavano a vicenda, nude, ansimanti, i corpi intrecciati in una danza oscena.
Chiara cavalcava Riccardo con movimenti lenti e profondi, mentre lui le stringeva il culo, facendola gemere ad ogni affondo.
Ángel alternava le sue spinte in Sabrina con sberle leggere sul suo culo teso, mentre intorno a loro tutto si confondeva in un mare di gemiti, sudore e carne che cercava carne.
Quando finalmente esplosero in un orgasmo collettivo, sapevano che non era finita.
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Il giorno dopo, con il sole tramontato di nuovo dietro le colline, il secondo round ebbe inizio.
Questa volta, niente più limiti: lubrificanti, dildo e giocattoli riempivano i divani e il pavimento della sala.
Viola si inginocchiò subito davanti a Ángel, prendendolo in bocca, affamata di lui, mentre Sabrina gli accarezzava le palle con la lingua.
Ginevra si strusciava contro il suo fianco, bagnata, pronta a essere presa.
Ángel afferrò Viola per i capelli e la sollevò, sbattendola contro il muro.
La fece piegare, aprendo il suo culo perfetto e penetrandola senza pietà.
Intanto, Chiara si inginocchiò sotto di loro, succhiando le palle di Ángel mentre guardava Viola venirgli addosso tremando.
Ludovica, sul divano, godeva di un dildo enorme che si infilava profondamente nella sua figa umida, mentre Riccardo la preparava con la lingua per una doppia penetrazione imminente.
Ángel non si fermava: alternava colpi nella figa e nel culo di Viola, mentre Sabrina gli prendeva il cazzo in bocca non appena lo estraeva, ingoiando ogni goccia di piacere.
La stanza era solo urla, carne che batteva contro carne, dita che esploravano ogni orifizio disponibile.
Doppie penetrazioni, pompini fino a soffocare, scambi veloci: nessuno aveva più controllo.
Ángel venne sborrando sulle facce di Ginevra e Viola, mentre le due ragazze si leccavano a vicenda il suo seme caldo, ridendo come bambine maliziose.
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Ma il meglio doveva ancora arrivare.
Quella notte, sotto la luna piena, si ritrovarono tutti nudi nella piscina.
L’acqua era fredda ma i loro corpi ardevano.
Ángel prese Chiara subito: la spinse contro il bordo, la scopò selvaggiamente mentre le altre ragazze nuotavano attorno a loro, baciandosi, accarezzandosi, godendo nel vedere quella scena brutale.
Viola e Sabrina si inginocchiarono ai lati di Ángel, alternandosi a succhiargli il cazzo già duro e bagnato, mentre Ginevra si offriva senza vergogna dietro di lui, chiedendo di essere riempita.
Con l’aiuto di Riccardo, iniziarono una doppia penetrazione estrema: Ángel nella figa stretta di Ginevra, Riccardo nel suo culo piccolo, facendola urlare sotto le stelle.
Nel frattempo, Ludovica cavalcava un dildo doppio assieme a Chiara, le loro fighe che si sbattevano l’una contro l’altra con violenza, le mani che si stringevano il seno, le dita che si infilavano ovunque.
Ángel non si fermava.
Scopava, veniva, riscopava.
Ogni bocca era piena, ogni buco era preso e riempito.
Quando l’alba arrivò, trovarono tutti ancora stretti, intrecciati, esausti.
Il sapore del sesso era ovunque, sulle labbra, sulla pelle, nei respiri lenti.
Era stato un inferno di piacere.
E nessuno voleva tornare indietro.
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