La vicina dominata
di
lll
genere
dominazione
Vi racconto la storia della signora S. di milano, sposata, con un figlio, che abita al piano di sopra. Si tratta di una donna brutta di viso anche se fisicamente passabile; 40 anni, 4 di seno, fianchi larghi quanto basta. questa donna sembra leggermente ritardata o comunque deve avere dei problemi: ogni volta che la incontravo in ascensore abbassava gli occhi e salutava appena. Non ho mai capito come il marito avesse fatto a sposarla: lui è un bell'uomo, di successo, poteva averne di meglio. Anche il figlio, di 14 anni oggi, ha preso dalla mamma: fisicamente piccolo per la sua età, sempre timido e con gli occhi bassi, sempre schiacciato dai suoi compagni di gioco. Della situazione del figlio sicuramente gran responsabile è il padre: quasi ogni giorno sentivo che lo sgridava dandogli del coglione, del fallito, del buono a nulla. Inoltre ogni notte sentivo il marito che chiavava la moglie; la chiavava a lungo e se lo sentivo così bene io, figuriamoci il figlio...
Due anni fa il marito ha lasciato la moglie andando a vivere in un'altra città. ogni tanto però tornava ed io me ne accorgevo perché lei si andava a fare i capelli dal parrucchiere, le grida e gli insulti al ragazzo ricominciavano ad arrivare attraverso i muri e soprattutto la sera lo sentivo che riscuoteva ciò che gli spettava dalla moglie (non sono ancora divorziati infatti). Avevo sempre pensato che forse se avessi provato a sbattermi la signora ci sarei riuscito, non tanto perché fosse una troia quanto per la sua debolezza di carattere. Ora l'assenza del marito mi forniva questa occasione. Una mattina mi faccio coraggio e vado a bussare da lei con una scusa banale; la situazione mi eccitava parecchio e la mia eccitazione era visibile in quanto indossavo pantaloncini attillati senza mutande sotto. Quasi senza chiedere entro in casa: è sola ed essendo estate indossa una di quelle vesti leggere da casa sopra al ginocchio. È remissiva e timida come sempre. Io sono rosso, col fiato corto e col cazzo in tiro. Mentre lei sta prendendo quello che le ho chiesto in cucina io mi avvicino da dietro e glielo faccio sentire sul culo mettendole le mani sui fianchi.
Lei ancora non reagisce, non dice una parola e tiene gli occhi bassi. Capisco che è fatta, non oppone resistenza: la porto in camera e me la sbatto di santa ragione sborrandole in fica. Poi me ne vado dicendole solo che tornerò. Nel primo pomeriggio, convinto di aver trovato una sorta di schiava, decido di tornare su e di fare i miei porci comodi. Stavolta c'è suo figlio, tornato da scuola, ma la cosa anziché fermarmi mi eccita ancor di più perché capisco che anche lui accetterà la cosa passivamente come faceva quando sentiva il padre e come ha fatto sua madre la mattina stessa. Così mentre lui è in camera che guarda la tv io mi porto a letto la madre...ma non mi basta!
Lascio la porta della camera da letto aperta e dico ad alta voce tutte le mia oscenità perché lui le senta. Nei mesi successivi questa scena si ripete più volte ma io divento sempre più spavaldo e crudele: quando il figlio è giù con gli amici io mi avvicino e guardandolo dall'alto in basso gli chiedo davanti a tutti dov'è sua madre, a volte addirittura gli dico di salire su con me (perché voglio che assista allo spettacolo). Eh già: non mi accontento più che lui senta: ora voglio che veda; se è in camera sua lo faccio chiamare da sua madre, che fa tutto ciò che le dico, e poi lo faccio stare seduto a guardarmi mentre mi sbatto sua madre, dicendole delle oscenità incredibili e ridendo a volte a crepapelle. La cosa che più mi piace è riversare in bocca alla mamma tutto il mio sperma caldo mentre lui, costretto da me, mi deve guardare dritto negli occhi che lentamente si chiudono per la potenza dell'orgasmo...
Lei ancora non reagisce, non dice una parola e tiene gli occhi bassi. Capisco che è fatta, non oppone resistenza: la porto in camera e me la sbatto di santa ragione sborrandole in fica. Poi me ne vado dicendole solo che tornerò. Nel primo pomeriggio, convinto di aver trovato una sorta di schiava, decido di tornare su e di fare i miei porci comodi. Stavolta c'è suo figlio, tornato da scuola, ma la cosa anziché fermarmi mi eccita ancor di più perché capisco che anche lui accetterà la cosa passivamente come faceva quando sentiva il padre e come ha fatto sua madre la mattina stessa. Così mentre lui è in camera che guarda la tv io mi porto a letto la madre...ma non mi basta!
Lascio la porta della camera da letto aperta e dico ad alta voce tutte le mia oscenità perché lui le senta. Nei mesi successivi questa scena si ripete più volte ma io divento sempre più spavaldo e crudele: quando il figlio è giù con gli amici io mi avvicino e guardandolo dall'alto in basso gli chiedo davanti a tutti dov'è sua madre, a volte addirittura gli dico di salire su con me (perché voglio che assista allo spettacolo). Eh già: non mi accontento più che lui senta: ora voglio che veda; se è in camera sua lo faccio chiamare da sua madre, che fa tutto ciò che le dico, e poi lo faccio stare seduto a guardarmi mentre mi sbatto sua madre, dicendole delle oscenità incredibili e ridendo a volte a crepapelle. La cosa che più mi piace è riversare in bocca alla mamma tutto il mio sperma caldo mentre lui, costretto da me, mi deve guardare dritto negli occhi che lentamente si chiudono per la potenza dell'orgasmo...
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