Il mio primo clistere fattomi da mia madre
di
FracoAntonio
genere
incesti
Avevo 15 anni nel 1950, tornato da scuola avvertì forti dolori di pancia. Mia madre allarmata chiamò il medico di famiglia. Preciso che nel piccolo paese in cui vivevo era l'unico medico condotto, abbastanza anziano. Mi visita e riferisce a mia madre che potrebbe trattarsi di appendicite e consiglia di ricoverarmi in ospedale. Mi ricovero preso un piccolo ospedale di provincia il cui chirurgo era conosciuto da mia madre per averla operata anni prima. All'epoca non vi era la mutua era tutto a pagamento. Mio padre, potendo permetterselo, mi fa assegnare una camera singola a due letti in modo da consentire a mia madre di fermarsi in ospedale per assistermi ove dovessero operarmi, non essendoci mezzi pubblici che gli permettessero di spostarsi dall'ospedale di Gallipoli al paese di residenza. Il chirurgo escluse trattarsi di
appendicite ma solo di una colite spastica ed ad un accumulo di feci non avendo evacuato da diversi giorni.
Ordinò all'infermiera di praticarmi una peretta di mezzo litro.
Rimasi imbarazzato per la prescrizione essendo molto timido, e non riuscì a proferir parola. Ero a letto febbricitante quando apparve l'infermiera con una grossa peretta che a me parve enorme ed un vasino non essendoci il bagno in camera. Mi chiese se volessi che me lo praticasse lei o preferissi mia madre che era presente e non accennava ad allontanarsi.Imbarazzatissimo accennai a mia madre. L'infermiera consegnò la grossa pera a mia madre e andò via. Mia madre - cinquantatreenne, chiusa la porta a chiave mi disse di mettermi pancia in giù. Ero rosso per la vergogna e paralizzato attesi che mi tirasse giù il pigiama. Affondai testa sul cuscino quando sentì che con la mano mi allargava il culo e un un dito mi lubrificava il buchetto con della vasellina. Subito dopo con una mano mi tenne allargate le chiappe, anche lei credo imbarazzata, perchè non proferì una parola, e con l'altra mano mi infilò la cannula. Cominciò a stringere la peretta di gomma e sentì invadermi dal caldo liquido. Man mano che il liquido entrava il mio cazzo contemporaneamente cominciò a inturgidirsi. Tenevo le gambe strette ed essendo con la pancia in giù mia madre non poteva accorgersi. Terminata l'operazione, rimasi ancora nella stessa posizione e voltando le spalle a mia madre scesi e mi sedetti sul vasino per l'evacuazione. Così accovacciato vidi il mio cazzo turgido, grosso ed enorme come non lo avevo mai visto prima e quasi nei fui spaventato. Stetti così seduto per parecchio tempo aspettando che si ammosciasse, per non farmi vedere da mia madre. Premetto che durante il flusso dell'acqua sentì brividi ed un certo piacere. Fu la prima volta che mamma mi praticò la peretta. SUCCESSIVAMENTE soffrendo di stitichezza me ne fece numerose altre e sopratutto clisteri di due litri. Ormai era diventata una abitudine piacevole, non mi vergognavo di farmi vedere con il cazzo duro da mia madre, tanto che mi praticò perette e clisteri stando steso sulla schiena e con il cazzo duro in erezione e a a gambe spalancate. Mia madre doveva chiamarsi e stava quasi a contatto del cazzo e mi sembrò sbalordita e confusa per quanto era Grosso. Il mio cazzo misurava 18 centimetri in lunghezza e una circonferenza di di 16. Mia madre non diceva niente ma quando ero steso sul tappetino nel bagno e si accovacciava per infilarmi la cannula, alzando la testa mi accorgevo che il più delle volte le sue mutande erano bagnate in corrispondenza della fica. Una volta senza che mi toccassi eiaculai, fu allora che mi disse di stare rilassato e con il cazzo floscio. Gli riferì che io non volevo l'erezione ma che la stessa era incontrollata e incontrollabile e che si verificava spontaneamente appena l'acqua mi veniva introdotta. Questo era il piacere che ne ricevevo e che penso procuravo anche a mia madre nel vedere il mio grosso cazzo in erezione. Ma fra noi non vi fu altro.
appendicite ma solo di una colite spastica ed ad un accumulo di feci non avendo evacuato da diversi giorni.
Ordinò all'infermiera di praticarmi una peretta di mezzo litro.
Rimasi imbarazzato per la prescrizione essendo molto timido, e non riuscì a proferir parola. Ero a letto febbricitante quando apparve l'infermiera con una grossa peretta che a me parve enorme ed un vasino non essendoci il bagno in camera. Mi chiese se volessi che me lo praticasse lei o preferissi mia madre che era presente e non accennava ad allontanarsi.Imbarazzatissimo accennai a mia madre. L'infermiera consegnò la grossa pera a mia madre e andò via. Mia madre - cinquantatreenne, chiusa la porta a chiave mi disse di mettermi pancia in giù. Ero rosso per la vergogna e paralizzato attesi che mi tirasse giù il pigiama. Affondai testa sul cuscino quando sentì che con la mano mi allargava il culo e un un dito mi lubrificava il buchetto con della vasellina. Subito dopo con una mano mi tenne allargate le chiappe, anche lei credo imbarazzata, perchè non proferì una parola, e con l'altra mano mi infilò la cannula. Cominciò a stringere la peretta di gomma e sentì invadermi dal caldo liquido. Man mano che il liquido entrava il mio cazzo contemporaneamente cominciò a inturgidirsi. Tenevo le gambe strette ed essendo con la pancia in giù mia madre non poteva accorgersi. Terminata l'operazione, rimasi ancora nella stessa posizione e voltando le spalle a mia madre scesi e mi sedetti sul vasino per l'evacuazione. Così accovacciato vidi il mio cazzo turgido, grosso ed enorme come non lo avevo mai visto prima e quasi nei fui spaventato. Stetti così seduto per parecchio tempo aspettando che si ammosciasse, per non farmi vedere da mia madre. Premetto che durante il flusso dell'acqua sentì brividi ed un certo piacere. Fu la prima volta che mamma mi praticò la peretta. SUCCESSIVAMENTE soffrendo di stitichezza me ne fece numerose altre e sopratutto clisteri di due litri. Ormai era diventata una abitudine piacevole, non mi vergognavo di farmi vedere con il cazzo duro da mia madre, tanto che mi praticò perette e clisteri stando steso sulla schiena e con il cazzo duro in erezione e a a gambe spalancate. Mia madre doveva chiamarsi e stava quasi a contatto del cazzo e mi sembrò sbalordita e confusa per quanto era Grosso. Il mio cazzo misurava 18 centimetri in lunghezza e una circonferenza di di 16. Mia madre non diceva niente ma quando ero steso sul tappetino nel bagno e si accovacciava per infilarmi la cannula, alzando la testa mi accorgevo che il più delle volte le sue mutande erano bagnate in corrispondenza della fica. Una volta senza che mi toccassi eiaculai, fu allora che mi disse di stare rilassato e con il cazzo floscio. Gli riferì che io non volevo l'erezione ma che la stessa era incontrollata e incontrollabile e che si verificava spontaneamente appena l'acqua mi veniva introdotta. Questo era il piacere che ne ricevevo e che penso procuravo anche a mia madre nel vedere il mio grosso cazzo in erezione. Ma fra noi non vi fu altro.
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